Blog Expo: ottobre 2016

Terremoto Ecco perché a Norcia sono crollate le chiese e non le case

Nessuna vittima nonostante la scossa di 6,5 gradi. Perché le case erano state poste in sicurezza dopo il terremoto del 1997, ma per le chiese è più difficile. Parla l'esperto Piccioni

«Quello che è stato messo in sicurezza dopo il terremoto del 1997 ha retto. Per questo non ci sono stati morti. Ci sono danni a tamponature e tramezzi, le strutture più delicate, però i pilastri e le strutture portanti hanno resistito. Sia nelle case che nei capannoni industriali». È il quadro che fa Gianfrancesco Piccioni, titolare di uno studio di progettazione che ha lavorato più volte a Norcia e negli altri paesi colpiti dal sisma.
Dunque non c'è una distruzione del paese...No. C'è solo un danneggiamento molto forte contrariamente a quanto successo ad Amatrice. 

Però anche a Norcia ci sono stati crolli...Sono gli edifici antichi non ristrutturati o dove non si è intervenuti in maniera massiccia, come per la Basilica di San Benedetto. Ma è più facile mettere in sicurezza una casa di una chiesa.
E come si mette in sicurezza una casa antica?Con iniezioni di cemento liquido nella muratura e poi con una rete elettrosaldata dentro e fuori, legandola con ferri passanti alla struttura originaria. Questo funziona, anche per le mura fatte di sassi e calce. Così è stato fatto dopo il 1997 mentre si sbagliò dopo il sisma del 1979.
Perché?Su indicazione della Regione si fecero dei cordoli in cemento armato sopra le pareti appesantendo il tetto che deve servire solo a far sì che pioggia e neve scorrano. Invece sopra mura vecchie di sassi e calce hanno messo tonnellate di peso con conseguenze immaginabili. Per fortuna nel 1997 hanno cambiato modalità.
Ora toccherà comunque fare nuovi interventi...Sicuramente. Dopo il 1997 erano nate molte imprese che poi con la crisi hanno chiuso. L'edilizia era morta. Ora avremo molto da lavorare. Purtroppo.
avvenire

Terremoto L'appello #Mattarella in Israele: «Ricostruiremo il territorio piegato dal sisma»

La visita in Israele del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricuce la ferita causata dalle parole del viceministro Kara sul terremoto come «punizione divina»
«La Shoah ci interroga costantemente sul Male assoluto, sull’ora delle tenebre, sull’abisso che ha inghiottito, nel cuore dell’Europa, milioni di persone innocenti». La visita in Israele di Sergio Mattarella inizia con i segni profondi di una rinnovata amicizia, neanche scalfita dalle improvvide dichiarazioni del viceministro Ayoub Kara che nei giorni scorsi, in visita in Vaticano, si era spinto a sostenere che il terremoto sarebbe stata una «punizione divina» per il voto di astensione dell’Italia in seno all’Unesco nella risoluzione che tiene fuori l’ebraismo dalla storiografia del Muro del Tempio di Gerusalemme. 

Mattarella parla nella sua visita mattutina allo Yad Vashem, il Memoriale della Shoah. «Luogo – dice – che non è solo di Israele ma che appartiene a tutto il mondo e rappresenta un anticorpo affinché non si ripetano questi orrori».
Dall’Italia sono appena arrivare le drammatiche notizie della nuova, devastante scossa che mette a dura prova le già martoriate popolazioni del Centro Italia. Il suo arrivo con leggero e insolito ritardo sulla tabella di marcia è indice della preoccupazione con cui il capo dello Stato ha voluto prima sincerarsi della situazione. Un nuovo, triste evento che rende ancor più imbarazzanti le
dichiarazioni dell’esponente del governo israeliano, che ora tutti, però, intendono superare.
Prontamente si fa sentire anche il premier israeliano. «Il nostro governo è pronto a inviare in Italia aiuti e assistenza dopo la forte scossa di terremoto di questa mattina», fa sapere Benjamin Netanyau,. E aggiunge:«Vorrei dire al mio amico, il premier italiano
Matteo Renzi, che Israele è pronto a inviare aiuti al meglio delle sue capacità», dice Netanyau, che ha parole calorose anche per il capo dello Stato italiano, che incontrerà mercoledì. «Lo Stato di Israele accoglie con calore il presidente italiano Sergio Mattarella»,
dice il premier israeliano, in apertura della riunione del governo.
Mattarella, che nel pomeriggio ha anche tenuto una “lectio Magistralis” all’università ebraica sui rapporti fra Italia e Israele, dopo la visita al museo dell’Olocausto ha anche partecipato, vanga alla mano, alla piantumazione di un ulivo alla Foresta delle Nazioni. Nel corso della cerimonia il presidente di quell’aerea, il Kkl, un po’ a sorpresa, ha voluto nuovamente scusarsi per le «parole molto poco sagge» di Kara. Ma Mattarella non ha voluto tornare sull’episodio, ribadendo solo che «nulla può infrangere un rapporto profondo come quello fra Italia Israele, che guarda al futuro», e anzi ha dedicato anche quel gesto simbolico, in ricordo della
sofferenza del popolo ebraico, alle popolazioni italiane duramente provate, nuovamente, dopo la scossa di agosto e
le altre che erano seguite.

Più tardi però Mattarella – dopo aver ricevuto ulteriori ragguagli sulla gravità della situazione e sui primi soccorsi – ha convocato, a ora di pranzo, i giornalisti al seguito per non far mancare il suo appello all’unità, dopo quello del presidente del Consiglio Renzi. In questo momento difficile «tutti, indipendentemente dalle opinioni dei singoli, sono chiamati a dare sostegno e grande solidarietà. Sono ore di tristezza per il Paese», ha detto. «Se con il sisma del 24 agosto abbiamo pianto molte vittime, oggi c’è del sollievo perché non ce ne sono». Ma la situazione è grave, sottolinea: «Molte persone hanno perso la casa, molte altre ora hanno paura di rientrarvi». Inoltre, per i paesi colpiti dal terremoto di fine agosto, nei quali era «appena iniziata la ripresa per la ricostruzione, quanto avvenuto negli ultimi cinque giorni aumenta le difficoltà». Ed ecco l’appello: «Dobbiamo assolutamente difendere e assicurare la ricostruzione del territorio, esprimendo a tutti i nostri concittadini colpiti sostegno e grande solidarietà». Per questo, ha scandito il Capo dello Stato, «occorre il contributo di tutti, di ogni parte, di ogni opinione, affinché a tanti nostri concittadini in difficoltà venga garantito il diritto a vivere con tranquillità nelle proprie case. Sono concittadini in difficoltà, occorre sorreggerli e lo Stato deve essere loro vicino».
avvenire

I santi del 31 Ottobre 2016


San VOLFANGO DI RATISBONA   Vescovo
Svevia, Germania, ca. 924 - Pupping, Austria, 994
Nato nel 924 in Svevia, diventò monaco a Ginsiedeln. Inviato missionario in Ungheria nel 971, l'anno successivo fu eletto vescovo di Ratisbona. Riorganizzazò la diocesi e operò per...
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Sant' ANTONINO DI MILANO   Vescovo
m. 671
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San QUINTINO DI VERMAND   Martire
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San STACHYS   Discepolo di s. Paolo, vescovo di Costantinopoli
I sec.
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Santa MARIA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE (MARíA ISABEL SALVAT ROMERO)   Vergine
Madrid, Spagna, 20 febbraio 1926 – Siviglia, Spagna, 31 ottobre 1998
María Isabel Salvat Romero, nativa di Madrid in Spagna, avvertì nell’adolescenza un forte desiderio di consacrarsi a Dio per servire i poveri. Entrò quin...
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Santa LUCILLA DI ROMA   Vergine e martire
Lucilla è una santa poco conosciuta, dal nome antico e familiare. Era attribuito dagli antichi romani alle bambine nate alle prime luci del nuovo giorno. Lucilla, diminutivo...
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Sant' ALFONSO RODRIGUEZ   Vedovo, Religioso gesuita
Segovia, Spagna, 25 luglio 1533 - Palma di Maiorca, 30 ottobre 1617
Alfonso era un mercante, nato a Segovia, in Spagna, nel 1533. Si era sposato e aveva avuto due figli ma fu sconvolto dalla perdita della moglie e dei beni. A 35 anni tornò a...
www.santiebeati.it/dettaglio/75650
Sant' EPIMACO (EPIMACHIO) DI MELUSIO   Martire
www.santiebeati.it/dettaglio/75760
San FOILLANO DI FOSSES   Abate
www.santiebeati.it/dettaglio/75770
Beato CRISTOFORO DI ROMAGNA   Sacerdote
† Cahors, Francia, 1272
Cristoforo, inizialmente sacerdote diocesano, esercitava il ministero di parroco, forse presso Cesena in Romagna, anche se il suo culto presso tale città potrebbe risalire s...
www.santiebeati.it/dettaglio/92973
Beata MARIA DE REQUESENS   Vergine mercedaria
† 1345
Di nobile origine catalana, la Beata Maria de Requesens, distribuì il suo ricco patrimonio ai bisognosi ed entrò fra le prime religiose mercedarie appena fondate da Santa Maria de ...
www.santiebeati.it/dettaglio/94773
Beato TOMMASO BELLACCI DA FIRENZE   Religioso
Firenze, ca. 1370 - Rieti, 31 ottobre 1447
Figlio di macellai, Tommaso Bellacci (o Tommaso di Scarlino) vive a Firenze una giovinezza irrequieta. Trentenne, nel 1400 entra tra i Minori osservanti di Fiesole. Resterà semplic...
www.santiebeati.it/dettaglio/91227
Beato LEONE (LEON) NOWAKOWSKI   Sacerdote e martire
Byton, Polonia, 28 giugno 1913 - Piotrków Kujawski, Polonia, 31 ottobre 1939
Il beato Leon Nowakowski, sacerdote diocesano polacco, nacque a Byton (Cuiavia) il 28 giugno 1913 e morì a Piotrków Kujawski tra il 31 ottobre ed il 1° novembre 1939. Fu beatificat...
www.santiebeati.it/dettaglio/93070
Beato DOMENICO COLLINS   Religioso gesuita, martire
Youghal, Irlanda, 1566 circa – 31 ottobre 1602
Si ritiene che Domenico Collins nacque intorno all'anno 1566 nella città di Youghal, nella regione di Cork in Irlanda. Di là, quando era più o meno ventenne, si trasferì in Francia...
www.santiebeati.it/dettaglio/93360

Beata IRENE (MARIA MERCEDE) STEFANI   Missionaria
Anfo, Brescia, 22 agosto 1891 – Gekondi, Kenia, 31 ottobre 1930
Suor Irene Stefani, al secolo Mercede Stefani, nasce il 22 agosto 1891 ad Anfo nella Val Sabbia (Brescia). Nel 1911 entra nell’Istituto delle Missionarie della Consolata e il...
www.santiebeati.it/dettaglio/92401

#Terremoto TERRA TREMA ANCORA Il Centro Italia è devastato, crolli e feriti Nessun disperso, interi borghi scomparsi

Scossa di magnitudo 6.5 avvertita dal Trentino alla Puglia. Nelle Marche già 25 mila sfollati. A Norcia crollate la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea. Frattura sul Colle dell'Infinito a Recanati. Paura e danni a Roma. Renzi in stretto contatto con la Protezione Civile per seguire l'evolversi della situazione. Riattivato il numero solidale 45500.
ansa

#Terremoto # Mattarella capisco allarme, ora solidarietà e sostegno



Roma, 30 ott. (askanews) - Il presidente della Repubblica Sergio #Mattarella e il presidente del Consiglio Matteo #Renzi stanno seguendo con attenzione il #Terremoto

“Comprendo allarme che c’è nelle popolazioni che vivono nelle zone colpite. Ora azioni di solidarietà e sostegno”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Sono informato costantemente e seguo con preoccupazione e attenzione. Intervento è stato pronto ed efficace” ha aggiunto il Capo dello Stato
rainews

Terremoto Centro Italia, suore in fuga da Norcia: i pompieri le soccorrono

Le suore clarisse in fuga dal monastero di Norcia, che dista solo 200 metri dalla basilica crollata a causa del terremoto di grado 6.5 che ha colpito il centro Italia

Incubo terremoto, scossa 6.5 tra Umbria e Marche

I soccorsi alla popolazione e anche alle suore in fuga dai crolli. In campo i vigili del fuoco che sono intervenuti in una delle zone "rosse" del terremoto. L'epicentro è Norcia dove a soli 5 chilometri di distanza i tecnici hanno individuato l'epicentro. questa galleria la paura e i danni provocati dallo sciame sismico che dalla mattina sta devastando la città umbra

Terremoto, Renzi: 'Domani riuniamo del consiglio ministri'


"Al momento nonostante questa gravità impressionante del sisma più grave da quello in Irpinia ad oggi non c'è nessuna perdita di vite umane". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Siamo estremamente confortati - ha rilevato - dal fatto che non ci sono vittime. Sono in corso accertamenti. Fino all'ultimo manteniamo la nostra attenzione sul numero dei feriti". "Domani riuniremo il Consiglio dei ministri", coinvolgendo nelle decisioni "i presidenti delle Regioni, Vasco Errani e Curcio per condividere le decisioni". "Le risorse non si sprecano ma non c'è un problema di risorse. Quello che servirà siamo impegnati a metterlo in campo".Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione a Palazzo Chigi sul terremoto.
"Le popolazioni del territorio devono sapere che abbiamo bisogno di prendere un impegno chiaro: tutto sarà ricostruito in tempi certi. Ciò che serve lo prendiamo e se serve di più l'Europa non lesinerà nella ricostruzione dei luoghi che sono l'anima del nostro paese e se l'anima è inquieta anche il resto del paese sta male". Lo ha detto il premier Renzi in merito al nuovo terremoto che ha colpito l'Italia dicendo no "a qualsiasi impedimento tecnocratico". "Non faremo sconti di nessun genere e chiederemo forte alle popolazioni di aiutarci". "Faccio appello alle forze politiche a evitare polemiche e divisioni". Lo dice, dopo il terremoto, il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
ansa

Terremoto centro Italia Stazionario il bilancio dei feriti, 20 per ora: priorità è assistenza alla popolazione

A quattro ore dall’evento proseguono le attività del Sistema di protezione civile nei territori nuovamente colpiti dalla scossa 6.5 di questa mattina e sono progressivamente in arrivo le squadre delle strutture operative a potenziamento di quelle già a lavoro nei comuni umbri e marchigiani fortemente danneggiati dal terremoto.

Stazionario il bilancio dei feriti, 20 per ora, nessuno dei quali in pericolo di vita. Numerose inoltre le criticità ai servizi essenziali. Al momento le utenze disalimentate sono circa 3mila. I tecnici sono già impegnati negli interventi di ripristino, alcune cabine si trovano però in zone che non possono ancora essere raggiunte. 

Anche per la rete idrica ci sono importanti criticità in termini di potabilità e di danni agli impianti. Per i Comuni che ne hanno bisogno sono in arrivo autobotti e un approvvigionamento di acqua imbottigliata.

Sia in Umbria sia nelle Marche si sta inoltre procedendo a controlli sulle strutture sanitarie. In alcuni casi sono state disposte evacuazioni preventive, ma nell’insieme i sistemi sanitari regionali stanno rispondendo in modo efficace alla situazione emergenziale. Un Posto medico avanzato è comunque in arrivo a Norcia e sarà presto operativo a supporto delle strutture locali.
Per la popolazione si stanno individuando, regione per regione, le strutture ricettive indicate per l’accoglienza, che andranno ad aggiungersi a quelle già individuate sulla costa. La priorità, in questo momento, è mettere al sicuro le persone coinvolte e contemporaneamente intervenire sui territori così pesantemente colpiti dall’ultima scossa.

Si conferma compromesso il quadro della viabilità e permane l’indicazione a lasciare libere le vie di accesso alle zone interessate dal terremoto.
fonte: protezione civile

Mattarella, colpito nostro patrimonio

"C'è grande preoccupazione: per fortuna non ci sono vittime, ma è stato colpito il nostro patrimonio culturale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando con i giornalisti a Gerusalemme nella sua prima giornata di una visita in Israele.
   
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Terremoto: Papa, vi sono vicino e prego 'Esprima la mia vicinanza, il Signore vi dia forza'

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT - "Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni dell'Italia Centrale colpite dal terremoto". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'Angelus in piazza San Pietro.
    "Anche questa mattina c'è stata una forte scossa. Prego per i feriti e per le famiglie che hanno subito maggiori danni, come pure per il personale impegnato nei soccorsi e nell'assistenza.
    Il Signore Risorto dia loro forza e la Madonna li custodisca".
    Un lungo applauso dalla piazza ha accolto le parole del Papa.

Nuova scossa magnitudo 4.6 alle 13.07 Epicentro fra Preci e Norcia, dove è crollata chiesa S.Francesco

(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Il sisma di questa mattina ha avuto una nuova forte replica, alle 13.07, di magnitudo 4.6. Secondo l'Ingv, l'epicentro si trova tra Preci e Norcia. Si tratta di una delle repliche più forti dopo la scossa di 6.5. In piazza a Norcia c'è stato un nuovo fuggi fuggi e i vigili del fuoco hanno evacuato tutto il centro storico: la nuova scossa ha dato il colpo di grazia alla chiesa di San Francesco, edificata dai francescani nel XIV secolo e già ricostruita dopo il terremoto del 1859.
   

Terremoto / Rischio 100mila sfollati Area sisma si è allargata, oltre a Maceratese anche Ancona

(ANSA) - ANCONA, 30 OTT - "Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che si trova a Macerata, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l'ultima scossa di terremoto. "L'area interessata - ha spiegato Ceriscioli - toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona".
    Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si arresta, "si rischia di arrivare a 100mila sfollati".
amsa

Terremoto Roma: crepe in basilica San Paolo, chiusa

Crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma in seguito al terremoto avvertito stamattina. Secondo quanto si è appreso, la basilica è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Verifiche anche nella basilica di San Lorenzo a Roma per frammenti di calcinacci caduti nella navata. Sul posto la polizia. Secondo quanto si è appreso, la richiesta d'intervento è arrivata dal parroco ed è stata chiusa la parte della navata interessata in attesa dell'arrivo dei pompieri per le verifiche.
Chiuso un tratto della tangenziale di Roma, da scalo di San Lorenzo a viale Castrense in direzione San Giovanni per verifiche tecniche sulla strada. Lo si apprende dalla polizia municipale. Chiusa momentaneamente anche via Flaminia, da via Fracassini a via Canini per la caduta di cornicioni. I vigili urbani sono anche in via Caravaggio per un edificio che presenta lesioni.
Per "verifiche tecniche" dopo il terremoto, il servizio sulla metro A, B e B1 di Roma è "momentaneamente sospeso". Lo annuncia il profilo Twitter di Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma. Sulla metro C si segnalano "lievi ritardi" per lo stesso motivo. Verifiche sono in corso sul Colosseo e sull'intera area archeologica di Roma in seguito al terremoto che questa mattina ha colpito il centro Italia. Al momento non si riscontrano conseguenze.
Precipita ascensore in palazzo Roma - Un ascensore è precipitato in un palazzo di via Bartolomeo Cristofori, in zona Marconi a Roma, dopo la scossa di terremoto. Sul posto vigili del fuoco e polizia municipale. Sono in corso verifiche dei pompieri per accertare le cause dell'incidente. Dalle prime informazioni sembrerebbe che fosse vuoto.
In via precauzionale stop visite a Quirinale - L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica comunica che, in considerazione della forte scossa di terremoto che ha colpito l'Italia Centrale, è stata disposta , in via precauzionale, la sospensione delle visite al Palazzo del Quirinale e di rinviare il concerto previsto per oggi alla Cappella Paolina per consentire i necessari controlli di sicurezza sulle strutture.
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Terremoto, la terra continua a tremare: tanta la paura tra i forlivesi

Terremoto, la terra continua a tremare: tanta la paura tra i forlivesi

E' una domenica di paura, condizionata dal terremoto. Dopo la scossa di magnitudo 6.5 delle 7.40, con epicentro a 6 chilometri da Norcia, la terra è tornata a tremare alle 11.49. Questa volta l'epicentro è nel cuore della pianura romagnola, tra Forlì e Cesena. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato il nucleo del terremoto a quattro chilometri da Cesena e a 9 da Forlimpopoli e Bertinoro, con una profondità di 36 chilometri. La magnitudo è stata di 3.7 Richter. Una lunga serie di terremoti che sta mettendo a dura prova i nervi della popolazione. Ci sono state telefonate al 115, ma non si registrano danni a cose o persone. Nel frattempo dal comando provinciale di Forlì-Cesena è partita una colonna mobile per il Centro Italia. 
Uno studio sulla microzonazione sismica realizzato dal Servizio geologico della Regione nel 2012 aveva evidenziato come la zona di maggiore sismicita’ in Emilia-Romagna è quella dell’Appennino forlivese che, nel contesto italiano, "puo’ essere considerato a sismicita’ medio-alta". "Il territorio montano forlivese in passato è stato soggetto a scosse che hanno raggiunto anche il nono grado della scala Mercalli - si legge nello studio - con una magnitudo stimata di poco inferiore a sei. La zona, comunque, è interessata più di frequente da terremoti di minore energia, con magnitudo tra 4,5 e 5. L’alto Appennino romagnolo, inoltre, "puo’ risentire della sismicità della zona del Mugello, dalla quale possono originarsi terremoti di magnitudo superiore a sei e capaci di produrre danni anche a notevole distanza". I principali terremoti di questa area sembrano tra l’altro avere origine locale: “la sismicità dell’area è dovuta soprattutto all’attività di faglie comprese nei primi 25 chilometri di profondità".


forlitoday

Terremoto Centro Italia, crolli e disagi anche a Roma. Chiuso un tratto della tangenziale, crepa su basilica di San Paolo

Crolli e disagi anche a Roma, dove la scossa di terremoto di magnitudo 6,5, registrata questa mattina alle ore 7,40 nella zona compresa fra Perugia e Macerata, è stata avvertita distintamente. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città e fin dai primi istanti ha inoltrato decine di chiamate ai Vigili del Fuoco. Molti i disagi per la viabilità cittadina: è stato chiuso un tratto della tangenziale est, da scalo di San Lorenzo a viale Castrense in direzione San Giovanni per verifiche tecniche sulla strada. Chiusa momentaneamente anche via Flaminia, da via Fracassini a via Canini, per la caduta di cornicioni. E’ stato chiuso al traffico stradale il cavalcavia in Via Chierchia, a Ostia, a causa di crepa.
Nella mattinata sono state interrotte due delle linee metropolitane della Capitale, la metro A e la metro B, per verifiche tecniche. Rallentamenti anche sulla metro C, sulle linee ferroviarie urbane di Termini-Centocelle, Roma-Lido e Roma-Viterbo.
Il Fatto Quotidiano

Expo e cosche: nutrire il pianeta Italia o il pianeta 'ndrangheta?

Leggendo che i subappalti di Expo 2015 erano in mano allecosche calabresi vien da pensare allo slogan dell’esposizione: “Nutrire il pianeta” e anche alla parola che accompagnò la fase finale dei lavori: “Camouflage”, cioè le quinte, i paraventi (costati un milione di euro) creati per celare al pubblico le strutture incompiute.

Se è vera la tesi della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria e cioè che il 70% dei subappalti era in mano alla malavita, l’intera operazione potrebbe passare alla storia come un “Camouflage”, un paravento, una quinta per “Nutrire il pianeta” della ‘ndrangheta.

Mentre scrivo, l’ottimo Marco Imarisio, inviato de Il Corriere della Sera a Gorino (il Comune in provincia di Ferrara) che, il 24 ottobre ha fatto le barricate per evitare la discesa dal pulman di , racconta che “l’uomo con gli attributi”, che ha ‘ispirato’ le barricate è “Nicola Lodi, detto ‘Naomo’ per qualche misterioso legame con uno sketch di Panariello. È un barbiere di Ferrara. È un esponente leghistaspecializzato in incursioni con videocamera nei campi nomadi, nei ruderi dove dormono i clandestini. Avvisa sempre in anticipo radio e televisioni. La sua posizione sui migranti, che definisce ‘diversamente bianchi’, è riassunta in uno slogan impresso anche sulle magliette della Lega Nord. “A casa, a calci nel culo“. Arriva su un’auto guidata da Francesco Marangoni, segretario della Lega Nord di Ferrara. “Stop all’invasione – dice appena tocca terra – Lo straniero non deve passare”.

In un libro strepitoso – “A meglia parola , Liguria terra di ‘ndrangheta” di Matteo Indice e Marco Grasso si racconta che “Francesco Belsito (già tesoriere della Lega Nord) “è colui che per tre fra le principali procure – Milano, Napoli e Reggio Calabria – ha contribuito a riciclare con acrobatiche operazioni finanziarie un tesoretto della mafia calabrese“.

Poco dopo l’uscita del libro, Francesco Oliverio a lungo esponente di primo piano del clan Marrazzo-Oliverio-Iona, ha iniziato la collaborazione con i magistrati di Catanzaro e – raccontano Indice e Grasso sulle pagine del SecoloXIX – fa mettere a verbale che “ l’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, da tempo residente a Genova, ma con origini calabresi e travolto in questi anni da innumerevoli inchieste, riciclava i soldi della ’ndrangheta”. Quindi aggiunge: “Il suo predecessore (il riferimento è al chiavareseMaurizio Balocchi, deceduto nel 2010), oltre a favorire il riciclaggio, [della ’ndrangheta] deteneva anche le armi”.

Vorrei rivolgere ai signori Nicola Lodi (detto ‘Naomo’) eFrancesco Marangoni questa domanda: “Siete proprio sicuri che ‘l’invasione’ che sta subendo l’Italia sia quella dei rifugiati? Come mai non abbiamo mai visto a Milano, a Pavia, a Genova, una fiaccolata, o meglio ancora, una barricata della Lega Nord contro la ‘ndrangheta?”.

L’assenza di una risposta politica al fenomeno è la prima causa del suo rafforzamento sul territorio. Dopo che è stato trasmesso “Dietro la Lavagna” – l’ultimo reportage che ho fatto per Rete4sulla ‘ndrangheta in Liguria – ho proposto all’assessore alla Cultura della Regione Liguria, Ilaria Cavo, di costruire, insieme aChristian Abbondanza della Casa della Legalità di Genova e a diversi colleghi che lavorano sul fenomeno (tra i quali Mario Molinari, creatore del sito Ninin) un portale che documenti e dia visibilità alla penetrazione, rapidissima, della ‘ndrangheta in Liguria. Contavo su un’attenzione ‘raffozata’ visto che Ilaria Cavo è stata per anni un’ottima cronista di nera, ma non ho ricevuto neppure una risposta.

Il Fatto Quotidiano

Milano schiera l'Expo del bello



Dopo l’Expo, l’Expo del bello. Era l’annuncio atteso dal premier Renzi all’inaugurazione delle sfilate milanesi di settembre, è arrivato oggi. Da settembre 2017 il capoluogo lombardo riunirà tutta l’offerta della moda e del lusso italiani, non solo i marchi che sfilano in passerella, ma anche gli occhiali, le calzature, le borse, gli accessori, in una grande kermesse che mostri al mondo le grandi capacità italiane. La risposta alla sfida delle capitali internazionali, da Parigi a Londra a New York.

Il protocollo è stato firmato oggi nel comitato per la moda, presidente il ministero dello Sviluppo economico, l’Ice e il Comune di Milano, oltre ai rappresentati del comitato. «Un passo senza precedenti — lo ha definito il sottosegretario Ivan Scalfarotto — per il lavoro comune di una grande e articolata realtà produttiva che è anche un potente fattore identitario dell’Italia nel mondo».

Il settore moda allargato rappresenta il 14% dell’export italiano ed è cresciuto del 3% nel corso del 2015. «L’Italia è l’unico Paese al mondo a ospitare la filiera nel suo insieme, dal filato ai tessuti, dalle confezioni all’accessorio. Un’imponente sintesi di talento creativo, eredità e memoria, innovazione e positiva contaminazione. Eccellenze e primati di cui siamo orgogliosi e che dobbiamo valorizzare, rendendo Milano il crocevia di una convergenza creativa senza eguali».

Non sarà facile, perché significa spostare eventi che avevano un proprio calendario, per far sì che tutti si armonizzino. Ma le diverse associazioni hanno già risposto, come si è visto con lo spostamento a luglio da settembre di Milano Unica, il grande salone del tessile italiano. «L’obiettivo è quello di imprimere una decisa accelerazione all’internazionalizzazione del settore, tale da permettergli di esprimere ancor meglio e più compiutamente le sue immense potenzialità. Per fare questo si vuole rendere Milano, a partire dal prossimo settembre 2017, in occasione delle Settimane della Moda donna, il place to be per tutti gli operatori del settore nel mondo. Un impegno — spiega il comunicato del Mise — che prevede la contemporanea presenza in quel periodo nel capoluogo lombardo di tutte le rassegne fieristiche e mercati o di showcase per quei segmenti della filiera che svolgono le loro rassegne in sedi diverse da Milano o in altri periodi dell’anno, così da mostrare per intero ed in modo compiuto la ricca ed articolata realtà di cui disponiamo».

Il protocollo sottoscritto prevede fra l’altro, il potenziamento del sistema sfilate, soprattutto per la donna; il coordinamento e la razionalizzazione di tutto il polo fieristico di settore; il coinvolgimento delle istituzioni e degli enti che hanno interesse a promuovere Milano, a partire dal Comune, anche mediante l’organizzazione di eventi aperti che valorizzino la città e le sue infrastrutture.

corriere.it

A NY il genio di Guido Cagnacci

NEW YORK - Sconosciuto negli Usa, poco conosciuto anche in Italia, il "genio bizzarro" di Guido Cagnacci sbarca a New York: una mostra di un solo quadro (anzi di un solo "quadrone" come si diceva all'epoca) dedicata alla monumentale tela della Maddalena Pentita, si affiancherà in dicembre alla Cleopatra di Brera, in prestito per un mese all'Istituto Italiano di Cultura.   
Le due tele si aggiungono all'altra Cleopatra acquistata quest'anno dal Metropolitan. E' la prima volta che la Maddalena - uno dei quattro Cagnacci negli Usa - lascia la California. Nato nel 1601 a Sant'Arcangelo di Romagna, morto a Vienna nel 1663 dopo una vita turbolenta e spesso in fuga, Cagnacci anche in Italia è stato poco studiato. "Quel che sappiamo della sua vita lo si ricava da documenti criminali", spiega il curatore Xavier Solomon citando uno tra i tanti episodi: nel 1628 rapì una ricca vedova dal convento in cui era stata messa al riparo e tentò di sposarla; scoperto, fuggì da Rimini per evitare l'arresto.
   
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Terremoto Italia oggi 26 ottobre 2016 Forte terremoto nel Centro Italia: magnitudo 5.4 Richter a Castelsantangelo sul Nera“

Terremoto Italia oggi 26 ottobre 2016
Secondo i primi dati dei simografi il terremoto registrato alle 19.10 è stato di magnitudo 5.4 Richter. L'epicentro è stato localizzato a Castelsantangelo sul Nera in provincia di Macerata, tra Terni e Perugia a circa 39 km da Ascoli Piceno e 62 Km da Perugia

Terremoto: sindaco di Castelsantangelo: "Sicuramente crolli"

Il sindaco di Castelsantangelo: "Sicuramente crolli"

Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha raccontato che "la corrente è andata via. Continua ancora lo sciame sismico. Sicuramente ci sarà stato qualche crollo".

Forte scossa di terremoto nel centro Italia: gente per le strade, problemi sulla Salaria

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il centro Italia. Il valore di magnitudo sarebbe di 5.6, l'epicentro si trova a 66 km da Perugia a Castel Santangelo sul Nera, nei Monti Sibillini umbri. In particolare, il sisma è stato sentito nella provincia di Macerata, nelle Marche, ma anche nelle zone in cui aveva colpito il precedente terremoto che ha devastato Amatrice. Gli effetti della scossa si sono estesi fino alla Val Nerina (Norcia, in Umbria) a Pescara, L'Aquila e Rieti.

Grosso problema sulla Salaria

Secondo la prima ricognizione dei danni ci sarebbe un grosso problema sull'autostrada Salaria. Tanta paura e crolli di cornicioni a Visso, in provincia di Macerata. La popolazione si è riversata in strada e sono numerosissime le telefonate ai Vigili del fuoco. Nuovi crolli ad Arquata, una delle località duramente colpita dalle scosse del 24 agosto scorso. Linee telefoniche intasate, elettricità interrotta e molta paura a Castel Santangelo sul Nera, dove l'intero consiglio comunale era riunito in assemblea quando è stato bloccato al buio dagli effetti del terremoto.
tiscali notizie

Scossa terremoto 5.4, epicentro Marche Crolli a Visso, linee telefoniche isolate nel maceratese

(ANSA) - ANCONA, 26 OTT - Una scossa di terremoto molto forte è stata avvertita in tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Macerata, Fabriano e Pesaro. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Tanta paura e crolli di cornicioni a Visso, in provincia di Macerata.La scossa, durata molti secondi ha avuto una magnitudo 5,4 con epicentro nella Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Il centro più vicino è Castel Sant'Angelo sul Nera. Le linee telefoniche del Maceratese sono bloccate.
   

Terremoto 5.4 in Val Nerina Crolli a Visso gente in strada


Terremoto 5.4 in Val Nerina Crolli a Visso gente in strada
Cronaca.
Saltate linee elettriche nei comuni dell'epicentro,. Scossa avvertita chiaramente in tutto in Centro Italia Protezione Civile: 'C'è un grosso problema sulla Salaria'. Renzi segue la situazione.
ansa

Terremoto oggi, forte scossa in tutto il Centro Italia Avvertita a Roma e nelle Marche

Un terremoto di magnitudo 5,4 nella  Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Il  centro piu' vicino e' Castel Sant'Angelo sul Nera. Lo rende noto  l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). 
Il terremoto ha interessato tutto il centro Italia. 
La  scossa molto forte è stata avvertita in tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.
La forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. La scossa è stata sentita anche nei piani basse delle abitazioni. I lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato.

Avvertita anche Rieti intorno alle 19.11 è durata svariata secondi

Avvertita ad Arezzo a Perugia ed Assisi.
''Abbiamo un grosso problema sulla Salaria, per il momento non posso dire niente, stiamo valutando''. Così il dirigente della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri, dopo la scossa di terremoto superiore a magnitudo 5 che ha investito la provincia di Macerata.
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Presentato a Milano il “Rapporto Regionale sul Turismo in Libertà in Camper e Caravan in Lombardia”

TURISMO: È LA LOMBARDIA LA REGIONE CON IL PIU’ ALTO NUMERO DI IMMATRICOLAZIONI CAMPER E CARAVAN
Presentato a Milano il “Rapporto Regionale sul Turismo in Libertà in Camper e Caravan in Lombardia”. Record delle immatricolazioni camper e rapporto usato/nuovo tra i più bassi a livello nazionale, la consacrano come uno dei mercati più dinamici e interessanti per i produttori

Milano, 25 ottobre 2016 – È stato presentato quest’oggi, al Palazzo Pirelli della Regione Lombardia di Milano, il “Rapporto Regionale sul Turismo in Libertà in Camper e Caravan in Lombardia”, documento accurato dell’industria del caravanning e del comparto ricreazionale regionale, alla presenza di Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia, e Francesca Tonini, Direttore Generale di APC – Associazione Produttori Caravan e Camper.
La Lombardia si erge come leader a livello nazionale per quanto riguarda le immatricolazioni di camper (22,7% del nuovo e 16,5% dell’usato) e caravan (25,3% del nuovo e 16,4 dell’usato). Questi dati regionali testimoniano come il 2015 sia stato un’ottima annata a livello nazionale per il comparto industriale del caravanning come dimostrano le 3.722 immatricolazioni di nuovi camper e i ben 27.281 trasferimenti netti di proprietà. Per quanto riguarda poi il primo semestre 2016, la crescita della quota di mercato nazionale rappresentata dalla Lombardia (24,3% per le nuove immatricolazioni di autocaravan e 32,4% per quelle di caravan), conferma come la Regione sia indiscutibilmente l’area territoriale anticipatrice e rappresentatrice delle spinte di mercato.
Inoltre tra le Regioni italiane la Lombardia si distingue per uno dei più bassi rapporti usato/nuovo sia per le autocaravan (preceduta solo da Regioni con mercato di limitate dimensioni, quali la Valle d’Aosta e il Trentino), sia per le caravan, a conferma di un mercato dinamico e particolarmente interessante per i produttori.
Per quanto concerne l’offerta ricreazionale, la Lombardia si posiziona a ridosso delle migliori Regioni italiane valutate in termini di performance globale del turismo in libertà. In particolare spicca il livello di sensibilità dei comuni lombardi, inteso come l’impegno nell’investire e lavorare per il potenziamento dell’accoglienza dedicata ai camperisti. Sono 253 le strutture regionali ricettive totali, a riprova di una buona capacità ricettiva nel Turismo in Libertà. La provincia nettamente più camper-friendly risulta essere Brescia (59 aree totali), seguita, da Bergamo (36), Sondrio (30), Pavia e Mantova (21). A guidare la graduatoria della ricettività sono i macro-territori capaci di esaudire le vocazioni tipiche del turista in libertà, combinando offerte di tipo termale ed enogastronomico, in connessione con i borghi storici e/o con le località di montagna. Solo per citarne alcune: Sirmione (BS), Foppolo (BG) e Bormio (SO).
La Lombardia si è dimostrata all’avanguardia anche nella regolamentazione del Turismo in Libertà: la nuova legge regionale sul turismo (Legge Regionale n.27 del 1° ottobre 2015) rappresenta un punto di svolta fondamentale sia per inserire in un quadro organico le diverse spinte che i territori lombardi spontaneamente esprimono in direzione dello sviluppo turistico, sia per garantire un continuo supporto alla crescita del turismo lombardo. All’interno della legge sono presenti anche importanti riferimenti specifici al turismo in libertà. In particolare l’articolo 42, comma 9 affronta il tema delle aree di sosta, che vengano inserite a pieno titolo fra le strutture ricettive all’aria aperta, con una conseguente rigorosa regolamentazione (art. 37) dei loro requisiti strutturali.

La Lombardia ha espresso un grande impegno nell’investimento dedicato all’accoglienza di turisti in libertà” ha dichiarato Francesca Tonini, Direttore Generale di APC, “come dimostrato anche dalla promulgazione della Legge Regionale n.27 del 1° ottobre 2015. Inoltre, i dati delle immatricolazioni di autocaravan e caravan la confermano leader assoluta del reparto a livello nazionale, rendendola sempre più uno dei mercati più dinamici e interessanti per i produttori. Ringrazio quindi la Lombardia e il Suo Assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini per il grande impegno nei confronti della nostra modalità turistica.”


Soddisfazione anche da parte di Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia: “I dati della Lombardia parlano chiaro: per numeri di immatricolazioni del nuovo e compravendite dell’usato la regione occupa stabilmente le prime posizioni a livello nazionale. Il nostro territorio può contare inoltre su un’offerta ricettiva molto ricca e qualificata, con numerose aree di sosta attrezzate, in particolare in quelle zone che valorizzano di più la vocazione e le abitudini tipiche del turista in libertà. Il nostro obiettivo è quello di creare in modo sussidiario le condizioni per migliorare ulteriormente in questo ambito, puntando a fare della Lombardia terra di eccellenza anche per il turismo itinerante in libertà.”
fonte: comunicato stampa   

Expo Gate, al via lavori di smantellamento. L'opera era costata 3 milioni, oscurava la vista del Castello

(ANSA) - MILANO, 25 OTT - Sono iniziati oggi i lavori di smantellamento di Expo Gate la struttura provvisoria che a Milano ha ospitato nel semestre espositivo eventi e incontri dedicati all'esposizione universale. Le due piramidi, che si trovano in largo Cairoli a due passi dal Castello sforzesco, non sono state smantellate alla fine di Expo, lo scorso novembre, su richiesta della Triennale di Milano, che le ha utilizzate per ospitare un punto informazioni della XXI Esposizione internazionale di design. Oggi sono arrivate le ruspe per iniziare a smontare la struttura esterna, mentre gli interni sono stati smontati nei giorni scorsi. L'opera, criticata da molti perché oscurava la vista del Castello, è costata 3 milioni di euro.
   
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Expo, l’ombra della ’ndrangheta sui padiglioni di Ecuador e Cina

La Guardia di Finanza è impegnata in Calabria, Emilia Romagna e Lombardia nel sequestro di beni mobili, immobili e societari per circa 15 milioni di euro, riconducibili ad alcuni imprenditori del nord Italia, ritenuti contigui alle cosche di `ndrangheta Aquino-Coluccio e Piromalli-Bellocco. I provvedimenti sono stati emessi dalla procura di Reggio Calabria. L’operazione, denominata «Rent» e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, nasce dalle indagini su un’organizzazione criminale calabrese che controllava attività economiche intestate a prestanome, capace di aggiudicarsi - anche con il ricorso a metodi mafiosi - appalti e subappalti per la realizzazione di opere importanti, tra cui alcuni padiglioni di Expo 2015. 

L’indagine scaturita nell’operazione di questa mattina e denominata «Rent», coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, è scaturita da un’attività investigativa su un’organizzazione criminale calabrese dedita al controllo di diverse attività economiche, intestate fittiziamente a prestanome, con l’aggiudicazione di appalti e subappalti per opere importanti. L’operazione anticrimine vede i finanzieri impegnati in provincia di Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova; i reati ipotizzati sono associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso.  

Tra le opere realizzate, attraverso anonime società del nord Italia, figurerebbero i padiglioni di Cina ed Ecuador, opere di urbanizzazione e di infrastrutture di base della fiera «Expo 2015», il subappalto per la società Ferrovie del Norde, dell’ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo (PV). Sul versante internazionale dell’indagine, invece, sono stati monitorati i lavori per la realizzazione di un complesso turistico-sportivo, in località Arges Pitesti (Romania) e del resort Molivisu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell’Unione Europea, nonché di un immobile in Marocco. Dall’indagine emerge a tirare le fila vi sarebbero soggetti contigui alle cosche di `ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, e precisamente gli Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Jonica, e Piromalli-Bellocco di Rosarno. 

Molti dei presunti componenti dell’organizzazione criminale sono stati già raggiunti da un provvedimento restrittivo della Direzione distrettuale antimafia di Milano nell’ambito dell’operazione Underground, eseguita lo scorso 3 ottobre dalla Guardia di Finanza di Milano. Oltre al provvedimento di perquisizione, adesso sono stati eseguiti sequestri patrimoniali di beni immobili (appartamenti e locali), mobili, mobili registrati (autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri), società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali, per un valore stimato in oltre 15 milioni di euro.  
lastampa

Kazakistan, verso il ‘verde’ Expo 2017 di Astana

Centosettantaquattro ettari di superficie. Tremila eventi. Cinque milioni di visitatori attesi da circa un centinaio di paesi. Ecco alcuni numeri sull’Expo di Astana 2017, la prossima esposizione universale che dal 10 giugno al 10 settembre avrà luogo nella capitale del Kazakistan. Negli ultimi 15 anni questo Paese – ponte tra Europa e Asia – ha migliorato molto la sua economia e soprattutto creato maggiori garanzie e facilitazioni per gli investimenti stranieri, sul piano dei servizi, degli sgravi fiscali e della semplificazione della burocrazia. Ma “il Kazakistan sta ancora crescendo“, come ha spiegato il primo segretario dell’ambasciata del Kazakistan Almasbek Zhumadilov, intervenuto nella serata di ieri in occasione della presentazione dell’Expo kazako, nell’ambito della prima giornata del Festival della Diplomazia, a Roma.
Questo paese “sta cercando di diversificare la propria economia- ha proseguito il primo segretario- Anche per questo il governo sostiene progetti di sviluppo in vari settori, tra cui le infrastrutture, l’imprenditoria, lo sfruttamento delle energie alternative, cercando al contempo di attrarre gli investitori”. In questa volontà si inserisce l’Expo 2017 di Astana – che punta a migliorare i rapporti economici, strizzando anche un occhio all’ambiente. Tema di questa edizione sarà infatti ‘Future energy‘, ossia l’energia del futuro. Il Kazakistan è il primo paese al mondo per varietà e ricchezza dei giacimenti energetici – con 80 milioni di barili all’anno, figura tra i principali produttori di petrolio, ma estrae anche metalli preziosi come oro e argento, minerali come l’uranio, altri metalli come il rame e il piombo, e infine sostanze naturali tra cui il carbone. Chi altri poteva dunque incoraggiare una riflessione comune sull’approvvigionamento energetico consapevole. In particolare, tre gli obiettivi proposti: abbattere le emissioni di gas serra nell’ambiente, evitare gli sprechi razionalizzando l’impiego di energia, e infine garantire approvvigionamento energetico per tutti, in quanto riconosciuto come un diritto fondamentale.
L’area attrezzata per ospitare l’appuntamento fieristico occupa una superficie di174 ettari, in cui 5 mila metri quadrati sono dedicati a una costruzione unica al mondo: una sfera – del diametro di 80 metri – dedicata al padiglione del Kazakistan, che racchiude in sé “l’essenza stessa del popolo kazako”. Il suo scopo, “esplorare la cultura ancestrale e inviare un messaggio alle generazioni future”, presentando “una visione alternativa delle ricche risorse naturali”, incentrato su “un nuovo modello di sviluppo fondato sui principi della green economy”. Inoltre l’imponente costruzione ospiterà il Museo del futuro, l’opera simbolo di questo Expo 2017, che vuole dimostrare che progetti innovativi e audaci possono combinarsi con l’efficienza energetica. E’ dunque un chiaro richiamo al tema principale della fiera. I visitatori al suo interno “godranno di un’esperienza unica”, grazie agli “effetti speciali e ai giochi architettonici” presenti all’interno della Sfera. Costruzione che poi, una volta terminato la 93 giorni di eventi, sarà mantenuto quale “testimonianza culturale”.
Non potevano mancare altri padiglioni legati al tema cardine della fiera: ‘World of energy’ ricorda che “l’energia è fonte di forza. Un impiego efficiente è la chiave verso uno sfruttamento sostenibile”. Poi ‘Energy for life’, che sottolinea come “la trasformazione dell’energia in potere è nelle mani dell’umanità” e che il segreto per l’efficienza energetica risiede “nella pianificazione urbana, nei trasporti e nelle costruzioni”. ‘Energy for all’ ci riporta sul piano etico: “L’accesso alle fonti energetiche è un diritto per ogni cittadino del pianeta“. Infine, ‘My future energy’, che richiama l’importanza di questo bene nella vita di tutti i giorni, e cerca di trasmettere il senso di un uso responsabile, che eviti i consumi in eccesso. Non lontano dal complesso fieristico sono stati costruiti anche una stazione ferroviaria e un nuovo terminal aeroportuale, per consentire ai visitatori “di arrivare rapidamente e in tutta comodità”.
di Alessandra Fabbretti, giornalista in dire.it

Expo 2017 sfida per il Made in Italy


Roma - L'Expo 2017 che aprirà i battenti il prossimo 10 giugno ad Astana, in Kazakistan, è una "sfida notevole" ma anche una "grandissima opportunità" per le aziende italiane che vogliono presentarsi sul mercato euroasiatico. E' il messaggio lanciato dall'ambasciatore italiano ad Astana, Stefano Ravagnan, parlando all'AGI in vista della "scadenza del 10 novembre per le manifestazioni di interesse da parte delle imprese a partecipare al Padiglione Italia".


Fervono i lavori, dopo che alla fine di luglio l'Italia ha ufficialmente firmato l'adesione all'esposizione universale dedicata alle energie rinnovabili che per tre mesi animerà la capitale kazaka. Della prossima esposizione universale ad Astana, intitolata "Future Energy", si è parlato anche a Roma, nell'ambito del Festival della Diplomazia. L'ambasciata kazaka nella capitale ha infatti aperto le sue porte per illustrare i modelli di business e i progetti per l'Expo 2017. Come è stato sottolineato, il Kazakistan è un Paese leader nella regione in termini di stabilità e crescita e ha avviato una serie di riforme per migliorare il clima per gli investimenti, operando sul sistema legale, introducendo un codice per le imprese, misure fiscali e piattaforme interattive. Astana sta facendo tutti i passi necessari per ospitare un tale evento, con 104 Paesi confermati finora, 17 organizzazioni internazionali e 82 contratti firmati con i partecipanti.

Tra questi, l'Italia che tramite l'ambasciata ad Astana, insieme agli uffici Ice ad Almaty e a Roma, è impegnata nella realizzazione del Padiglione Italia che coprirà una superficie di 900 mq, dedicata sia alla parte espositiva che ai servizi. "C'e' tempo fino al 10 novembre per le manifestazioni di interesse a partecipare", ha ricordato Ravagnan, commissario generale per l'Italia all'evento, rivolgendosi a "soggetti pubblici e privati che operano nel settore dell'energia, come istituti, centri di ricerca, aziende, che possono farsi avanti grazie a un modulo che si trova sia sul sito dedicato all'Expo dell'Ice che su quello dell'ambasciata". Parallelamente, "stiamo lavorando alla parte architettonica, per arrivare alla proposta di design da presentare agli organizzatori kazaki. Una volta accettata, si farà la gara per l'allestimento". "Come tutti i grandi eventi, l'Expo2017 è molto impegnativo, ma sono abbastanza ottimista, spero che ci siano da parte italiana presentazioni interessanti", ha proseguito Ravagnan, ricordando che forti dell'esperienza di Expo Milano, "da noi si aspettano proposte stimolanti". Sono "grandissime le opportunita' per il nostro sistema imprenditoriale" che potra' mettersi in vetrina "non solo di fronte a un pubblico kazako ma anche dei Paesi vicini", un mercato dalle grandi potenzialita' da va dall'Asia centrale, alla Russia, fino alla Cina. Un'occasione di "presentarsi che va al di la' del settore energetico" e rende "piu' facile agganciare" nuovi canali. "E' importante pero' - ha concluso l'ambasciatore - che ci sia una maggiore consapevolezza dell'appuntamento, non ancora cosi' diffusa, ed e' su questo che stiamo lavorando". (AGI)

Terremoto, moduli del campo base Expo a Acquaviva per scuola

Milano, 24 ott. (askanews) - Tre moduli dell'ex campo base di Expo 2015 saranno utilizzati come struttura scolastica nel comune di Acquaviva Picena (Ascoli Piceno), colpito dal sisma del 24 agosto. Lo ha scritto in una nota l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali. "La proposta fatta dal presidente Maroni è diventata realtà. Possiamo dire che l'iter burocratico e' terminato. Ora possiamo siglare con il sindaco di Acquaviva la convenzione necessaria" ha scritto l'assessore.
"Dopo aver acquisito i moduli necessari a un prezzo simbolico di 1 euro ha aggiunto Bordonali - la Regione Lombardia si accollerà le spese di smontaggio, trasporto e montaggio, fino a un massimo di 650.000 euro, e aiuterà il Comune di Acquaviva Picena con altri 150.000 euro per l'urbanizzazione e la realizzazione di una piattaforma di supporto. Con le risorse che stiamo raccogliendo tenteremo di fornire anche arredi e materiale".
"E' il risultato di una grande collaborazione istituzionale con il Dipartimento nazionale di Protezione civile. Era fondamentale per noi - ha concluso l'assessore - poter aiutare in modo concreto le popolazioni colpite dal sisma".

Turismo: nella Grecia 'alternativa' con laghi e piste da sci

(di Francesco Tedesco)
NAFPAKTOS - "Se vogliamo che davvero il turismo diventi un fattore di sviluppo della Grecia, dobbiamo farlo funzionare tutto l'anno, non solo d'estate". Così spiega la nuova strategia del turismo greco Yiannis Sypsas, organizzatore del Nostos Expo, che in questi giorni presenta alla Grecia, e a un nutrito numero di buyers internazionali, l'offerta integrata del Paese. Turismo alternativo è infatti il tema della fiera che si tiene a Nafpaktos e che lancia un messaggio forte per il Paese che non vuole presentarsi più sui mercati solo con l'offerta di sole e mare.
E così nell'antica Lepanto si scoprono le altre facce della Grecia, quella delle montagne, del patrimonio archeologico da valorizzare, dei laghi. La parola d'ordine è mettersi in rete: lo hanno fatto le località che affacciano su un lago: 31 città si sono unite nel network dei laghi con sede a Dorida, vicino alla riserva di Mornos, il più grande bacino d'acqua potabile della Grecia. Insieme partecipano ai progetti europei e lanciano offerte di turismo alternativo, come il tour nella foresta di Paranesti, che si è svolto nei giorni scorsi in Tracia. Al network hanno aderito anche le città albanesi di Pgradec e Pustec e quella cipriota di Alassa. Uniscono le forze pure le località termali della Grecia centrale e della Tessalonica, che si sono riunite sotto la rete "Diam", con base a Edipsos e che comprende le terme di Lamia, Delfi, Trikala, Makrakomi, Molos e Sofades. L'obiettivo è di attrarre i turisti nelle moderne spa, ma anche di approfondire con la ricerca scientifica le proprietà terapeutiche delle acque termali. Non manca una forte attenzione al turismo ecostostenibile sia con gli alberghi che aderiscono alla rete ecotourism-greece, sia attraverso la diffusione dei comportamenti responsabili tra gli imprenditori del settore, curata da Green Key, che fa corsi di formazione al personale albeghiero: "Insegniamo loro - spiega Natassa Antonopoulou, coordinatore nazionale del progetto - come usare meno prodotti chimici per la pulizia dell'hotel o per la manutenzione delle piscine o come non sprecare energia, con un doppio vantaggio, per l'imprenditore che risparmia e per il minore impatto della struttura sull'ambiente". E a girare per gli stand del Nostos Expo, si scopre un'offerta turistica molto varia. Nel sud del Paese "Hellasrally" organizza gare su percorsi sterrati in moto o su auto da rally, ma un po' ovunque va forte il cicloturismo, che può contare su una stagione lunghissima, da aprile a novembre, mentre località come Tzoumerka puntano sul rafting nei torrenti che attraversano le gole dei monti Athamani, nell'Epiro. Ma la Grecia da scoprire è anche quella dell'inverno e dello sci. Ci sono venti chilometri di piste a Kalavita, dove si scia fino a 1800 metri e ci si gode sulla neve la vista del mare del Golfo di Corinto, mentre Seli è la località di riferimento per chi parte da Salonicco, e offre 14 km di piste, nella località che ospitò la prima gara di sci del Paese nel 1934.
ansa