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Milano schiera l'Expo del bello



Dopo l’Expo, l’Expo del bello. Era l’annuncio atteso dal premier Renzi all’inaugurazione delle sfilate milanesi di settembre, è arrivato oggi. Da settembre 2017 il capoluogo lombardo riunirà tutta l’offerta della moda e del lusso italiani, non solo i marchi che sfilano in passerella, ma anche gli occhiali, le calzature, le borse, gli accessori, in una grande kermesse che mostri al mondo le grandi capacità italiane. La risposta alla sfida delle capitali internazionali, da Parigi a Londra a New York.

Il protocollo è stato firmato oggi nel comitato per la moda, presidente il ministero dello Sviluppo economico, l’Ice e il Comune di Milano, oltre ai rappresentati del comitato. «Un passo senza precedenti — lo ha definito il sottosegretario Ivan Scalfarotto — per il lavoro comune di una grande e articolata realtà produttiva che è anche un potente fattore identitario dell’Italia nel mondo».

Il settore moda allargato rappresenta il 14% dell’export italiano ed è cresciuto del 3% nel corso del 2015. «L’Italia è l’unico Paese al mondo a ospitare la filiera nel suo insieme, dal filato ai tessuti, dalle confezioni all’accessorio. Un’imponente sintesi di talento creativo, eredità e memoria, innovazione e positiva contaminazione. Eccellenze e primati di cui siamo orgogliosi e che dobbiamo valorizzare, rendendo Milano il crocevia di una convergenza creativa senza eguali».

Non sarà facile, perché significa spostare eventi che avevano un proprio calendario, per far sì che tutti si armonizzino. Ma le diverse associazioni hanno già risposto, come si è visto con lo spostamento a luglio da settembre di Milano Unica, il grande salone del tessile italiano. «L’obiettivo è quello di imprimere una decisa accelerazione all’internazionalizzazione del settore, tale da permettergli di esprimere ancor meglio e più compiutamente le sue immense potenzialità. Per fare questo si vuole rendere Milano, a partire dal prossimo settembre 2017, in occasione delle Settimane della Moda donna, il place to be per tutti gli operatori del settore nel mondo. Un impegno — spiega il comunicato del Mise — che prevede la contemporanea presenza in quel periodo nel capoluogo lombardo di tutte le rassegne fieristiche e mercati o di showcase per quei segmenti della filiera che svolgono le loro rassegne in sedi diverse da Milano o in altri periodi dell’anno, così da mostrare per intero ed in modo compiuto la ricca ed articolata realtà di cui disponiamo».

Il protocollo sottoscritto prevede fra l’altro, il potenziamento del sistema sfilate, soprattutto per la donna; il coordinamento e la razionalizzazione di tutto il polo fieristico di settore; il coinvolgimento delle istituzioni e degli enti che hanno interesse a promuovere Milano, a partire dal Comune, anche mediante l’organizzazione di eventi aperti che valorizzino la città e le sue infrastrutture.

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