Blog Expo: dicembre 2017

Outsiders, artisti geniali poco noti

 ALFREDO ACCATINO, 'OUTSIDERS. STORIE DI ARTISTI GENIALI CHE NON TROVERETE NEI MANUALI DI STORIA DELL'ARTE' (GIUNTI, PP 208, EURO 29).
    Un esercito di uomini e donne, veri e propri geni dell'arte del Novecento, ma con vite troppo difficili, caotiche o anche solo sfortunate per riuscire ad accaparrarsi il posto nella storia che avrebbero meritato. E' quello di Outsiders, libro di Alfredo Accatino che racconta 34 storie di artisti del 'secolo breve', ingiustamente finiti nel dimenticatoio, o comunque molto meno celebrati di quanto avrebbero dovuto essere. Come la baronessa Elsa Von Freutag-Lorighoven, la reale autrice del celebre "orinatoio" di Duchamp, donna dalle mille vite ma dalla fine tragica; Nicholas Kalmakoff, maestro russo le cui opere riaffiorarono quasi per caso, in un mercatino delle pulci di Parigi, grazie all'impegno di due collezionisti detective; o Amrita Sher - Gil, prima donna-artista indiana, morta ad appena 27 anni per un aborto clandestino, la cui vita avventurosa avrebbe fatto impallidire Frida Khalo. In Outsider trova spazio anche la folle sfida Arthur Cravan, poeta dada che affrontò in un incontro l'allora campione dei pesi massimi di boxe Jack Johnson: lo fece non per agone sportivo, ma per pagarsi il costoso trasferimento in Usa, dove desiderava da tempo andare a vivere. Nel libro si racconta anche la straziante vicenda di Felix Nussbaum, rimasto quattro anni nascosto con la moglie in un sottotetto di Bruxelles per sfuggire alle retate naziste, prima di essere scoperto e avviato con l'ultimo convoglio verso i campi di sterminio; quello di Pavel Filonov, morto letteralmente di fame durante l'assedio di Leningrado, perché si ostinava a non voler vendere le proprie opere; e le vicissitudini di Lili Elbe, il primo transessuale della storia, recentemente mostrate nel film "The Danish Girl". Anche l'Italia ha il suo angolo in questo folle caleidoscopio di incompresi dell'arte, con la storia delirante di Gino Rossi, i cui quadri furono utilizzati per tamponare buchi nelle reti dei pollai nelle campagne vicino alla sua casa. Di nomi e volti noti, com'è chiaro fin dal titolo, ne compaiono pochi. Ma qualcuno c'è: tra queste pagine ci si può imbattere nel vulcanico miliardario americano Gerald Murhpy, fonte di ispirazione dei romanzi di Scott Fitzgerald, che creò il mito della Costa Azzurra lanciando la moda dei bagni di mare e della tintarella, e inventando, incidentalmente, pure la Pop art; in Vivian Meier, la bambinaia fotografa nel tempo libero, scoperta svuotando una cantina di Chicago dove aveva ammassato migliaia e migliaia di negativi; e vi si può pure incontrare la controversa figura di Adolf Wolfli, pedofilo divenuto in seguito artista enciclopedico nel nome del quale è nata persino una grande fondazione.
    L'autore di Outsiders, Alfredo Accatino è uno dei più noti creativi italiani, 'firma' di importanti eventi in tutto il mondo, tra i quali le cerimonie olimpiche e paralimpiche di Torino 2006 a Expo Milano 2015, e di show televisivi. Gestisce un blog di successo, Il museo immaginario, e cura l'omonima rubrica sulla rivista "Art e Dossier".
ansa

Corruzione, la Corte dei conti riconosce il danno d'immagine: "Expo spa risarcita con 315mila euro"


E' un risarcimento da 315mila euro quello che la Corte dei conti per la Lombardia ha riconosciuto alla società Expo. Soldi che sono già stati versati nelle casse della spa. Rappresentano un indennizzo per i danni di "immagine" e quelli "da tangente" subiti per l'appalto delle Architetture di servizio (tutte le strutture che hanno ospitato i bar, i ristoranti comuni, i servizi) del sito espositivo.

Per quella commessa nel 2014 vennero arrestate diverse persone, tra imprenditori e manager, con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta. Una vicenda che scoperchiò la cosiddetta "Cupola degli appalti", fece riemergere dal passato della Prima Repubblica nomi come quello del "compagno G" Primo Greganti e si abbattè come una tempesta sulla corsa per riuscire a inaugurare in tempo i padiglione rischiando di far naufragare l'evento.

La decisione dei magistrati contabili riguarda fatti "già divenuti materia di trattazione penale" e avviene "nell'ambito del giudizio di responsabilità amministrativo relativo ai procedimenti di gara indetti dalla società pubblica Expo spa". Adesso, la procura regionale "ha espresso parare favorevole al rito abbreviato per il pagamento" dei 315mila euro. Una cifra, viene spiegato, che corrisponde "al 30 per cento circa degli importi contestati a titolo di danno di immagine e di danno da tangente" ed è stato ritenuto "congruo dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Lombardia".

Tutto, appunto, ruota attorno a uno degli appalti maledetti di Expo, quello delle Architetture di servizio. La gara partì con una base d'asta di 76 milioni e ad aggiudicarsela fu una cordata di imprese guidata dalla società Maltauro con un'offerta di 55,6 milioni. Dopo l'inchiesta e gli arresti,
 i lavori vennero commissariati per riuscire a terminare in tempo l'opera. La Corte dei conti era già intervenuta su questa vicenda: a febbraio del 2017 aveva chiesto più di 1 milione di euro di risarcimento ad Angelo Paris, l'ex manager Expo che venne arrestato proprio per quella vicenda e ha patteggiato. Adesso 'lo sconto' che toglierebbe l'ipotesi della tangente a scopo di "doloso arricchimento", lasciando in vita soltanto il danno di immagine.
repubblica.it

Inizia la nuova vita dell’area Expo con i primi uffici di Human Technopole

La nuova vita di Expo, ormai ribattezzato Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione, è iniziata. I primi 2500 metri quadrati di Palazzo Italia, uno dei luoghi simbolo dell’Esposizione Universale del 2015, sono stati consegnati il 22 dicembre allo Human Technopole, il centro multidisciplinare progettato dal direttore dell’Istituto di Tecnologia di Genova, Roberto Cingolani, e dedicato allo studio delle scienze della vita in campo biomedicale. I nuovi spazi, riprogettati per svolgere funzioni e attività scientifiche, comprendono i laboratori di ricerca e gli uffici amministrativi posti al piano mezzanino, al primo piano e al quarto di quella che fu la casa, durante Expo 2015, della delegazione italiana. Con l’inizio del 2018 è previsto l’annuncio del nuovo direttore, scelto con un bando internazionale, e l’ingresso dei primi dipendenti dello staff tecnico, amministrativo e scientifico della struttura che, a regime, occuperà 1.500 persone su un totale di 30.000 metri quadrati di area riservata.  
«La consegna degli spazi è un importante risultato, un punto di non ritorno», commenta Stefano Paleari, presidente del comitato di coordinamento Human Technopole. «Quando arriverà l’ok del Governo sullo Statuto potrà nascere la Fondazione cui passeremo il testimone, dopo la fase attuale di start up». «Arexpo ha rispettato i tempi consegnando, come previsto, gli spazi entro Natale», aggiunge Giuseppe Bonomi, Ceo di Arexpo. «E anche per il 2018 sarà lo stesso».  
Nel 2024, quando Human Tecnhopole sarà completamente operativo, l’intera infrastruttura comprenderà altri due edifici già esistenti, oltre a Palazzo Italia, l’Unità di Servizio 6 e Cardo Nord-Ovest, più altri due da costruire, che ospiteranno in totale 7 centri di ricerca e 4 strutture scientifiche di supporto. Lo studio delle malattie neurodegenerative e del cancro, l’integrazione della genomica su larga scala con l’analisi di banche dati e lo sviluppo di nuove forme diagnostiche sono alcuni dei temi di cui, a livello interdisciplinare, si occuperà il polo di ricerca. Senza dimenticare le nuove tecnologie per un’agricoltura sostenibile e il trattamento dei dati socio-economici per fornire soluzioni innovative ai decisori politici.  
lastampa.it