Blog Expo: dicembre 2018

Così si accolgono i turisti cinesi

“Il turista cinese è un turista maturo, e quando arriva in Italia ha già visitato altri Paesi”. Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, intervenendo al convegno organizzato da Alibaba Italia, ribadisce l’importanza, per il turismo italiano, del più grande mercato asiatico. E avverte: “C’è una barriera linguistica, e sarebbe opportuno avere qualcuno in staff che sappia parlare il cinese, tradurre la segnaletica all’interno dell’hotel e i menù. Come associazione di categoria spingiamo affinché le strutture facciano formazione e adeguino la propria offerta ai turisti cinesi”. Rivolgersi ai turisti big spender: è l'invito lanciato da Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, nel corso del convegno Alibaba. “Mission del Ministero è rivolgersi ai turisti altospendenti: costano meno in termini di servizi, ma lasciano molto di più sul territorio e possono fare da opinion leader”. Centinaio ha inoltre firmato con Alibaba il rinnovo del memorandum d’intesa per la tutela agroalimentare dei prodotti di eccellenza italiani.
Turismo d'Italia

Dal 10 al 12 febbraio 2019 torna a Milano BIT – la Borsa Internazionale del Turismo

Dal 10 al 12 febbraio 2019 torna a Milano BIT – la Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo.
Come nel 2018 si terrà a Fieramilanocity, nel centro di Milano
Confermata anche la nuova formula che vede la prima giornata, domenica 10 febbraio, aperta a tutti e le giornate dell’11 e del 12 febbraio riservate ai professionisti del settore.
Il nuovo format è stato promosso dalla customer insight realizzata da GRS, società che svolge attività di Ricerca, Customer Satisfaction, Business Intelligence e Value Creation nel settore fieristico, annoverando un portfolio di oltre 1.000 fiere a livello globale, che ha raccolto la valutazione di visitatori ed espositori della scorsa edizione: più del 91,6% dei partecipanti a BIT ha confermato l’importanza di Milano come città ideale per lo svolgimento di una fiera sul Turismo.
Da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera.
Un evento che è anche formativo con oltre un centinaio tra convegni e seminari sulle ultime tendenze di settore. Per questo e molti altri motivi vi aspettiamo alla BIT dal 10 al 12 febbraio 2019!
fonte: bit.fieramilano.it

IL REGALO TRENDY PER IL PARTNER? LA VACANZA ROMANCE


Dalle spiagge esotiche ai city break in Europa al relax in Italia, non molte le offerte pensate “per due” in queste feste. Protagoniste le destinazioni che saranno anche a Bit 2019
 in bit.fieramilano.it
Il regalo di Natale più in di quest’anno per il o la propria partner? Un viaggio di coppia. E dai molti espositori che si sono già registrati a Bit 2019, a fieramilanocity dal 10 al 12 febbraio del prossimo anno, l’Osservatorio di Bit ecco alcune idee davvero speciali e originali che i professionisti del settore metteranno nella loro top list di proposte “romantiche” per i loro clienti.

Per gli amanti mari cristallini anche d’inverno, grande ritorno quest’anno per un classico quale la Repubblica Dominicana. Molti i pacchetti speciali per due, specie tra Natale e Capodanno, ma il trend è abbinare le spiagge di Boca Chica o Punta Cana con la cultura: da non perdere l’Alcazar, casa-museo della famiglia Colombo, e la Catedral Primada de América, la più antica del nuovo mondo. Per le coppie in cerca di avventura la novità è il Guatemala: qui si può abbinare la cultura Maya a una “posada” (locanda caratteristica) su un’isoletta dellabarriera corallina.

Per chi punta al city break, una proposta vicina a noi, dai prezzi competitivi e dall’innegabile fascino è Lubiana, capitale della Slovenia: nel periodo delle feste l’elegante impronta asburgica si illumina con gli spettacoli e degustazioni dei mercatini di Natale E perché non fare tappa a Trieste, la più mitteleuropea delle città italiane? Da non perdere nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia il Castello di Miramare, ma soprattutto i famosi caffè.

Sempre in Italia, sull’onda del continuo successo dei tour enogastronomici, un altro must di coppia sono gli agriturismi: sono in tutte le Regioni italiane e offrono esperienze di vacanza al di là dell’“agri”. Dall’atmosfera di un’autentica masseria pugliese a Torre di Nebbia di Corato in Puglia, al Dolcetna nel Parco dell’Etna, presso Catania in Sicilia, con viste mozzafiato sul mare e il vulcano. Ma si può anche optare per una vacanza attiva ad esempio a Casa Wallace e Casa Margherita nel Basso Monferrato, dove è possibile fare trekking, andare a cavallo o partecipare ai lavori nelle vigne e negli orti (tutti rigorosamente biodinamici) in un ambiente improntato all’ecosostenibilità.

E per chi vuole il fascino country, ma non vuole rinunciare alle comodità e anche a un po’ di luxury? La risposta è Su Gologone, il boutique hotel nel cuore della Barbagia in Sardegna che ha affascinato anche Madonna, dove è possibile soggiornare in stanze a tema, uniche e ciascuna ideata e decorata da un artista, e scoprire come preparare le migliori ricette tradizionali sarde in lezioni di cucina con le massaie del luogo.

ASSOCIAZIONI E GRUPPI CULTURALI QMADE DI TERRITORIO

Sono 5 le organizzazioni che si dedicano alla cultura e al turismo che stanno seguendo il programma di certificazione Quality Made (marchio di sostenibilità ambientale, culturale e sociale per viaggiatori consapevoli) all’interno del progetto INTERREG Italia-Francia S.Mar.T.I.C. (Sviluppo Marchio Territoriale di Identità Culturale). Offrono visioni e stimoli originali e molto peculiari del proprio territorio. In Sardegna a PORTO TORRES la COOPERATIVA IBIS organizza attività culturali e di trekking nei siti archeologici e monumentali della città.  L’ASSOCIAZIONE TRAMAR può introdurre il visitatore alle tradizioni di CASTELSARDO e in particolare all'antica arte e alle tecniche dell'intreccio per tetti e stuoie; per occasioni o cerimoniali sacri, per la seduta delle sedie caratteristiche della Sardegna, per le attività lavorative come le nasse per la pesca e i cesti per l’agricoltura e per la casa. In Toscana il CIRCOLO FESTAMBIENTE a RISPESCIA in provincia di GROSSETO è specializzato in concerti ed eventi cinematografici e sportivi e altre iniziative a favore dell’alimentazione biologica, del risparmio energetico e idrico, della raccolta differenziata e della limitazione di anidride carbonica. Nella Liguria di Ponente sulle colline di ALBISSOLA MARINA l’ASSOCIAZIONE AMICI DI CASA JORN organizza mostre e iniziative culturali e in particolare gestisce uno spazio unico nel suo genere, formato da due edifici e da un giardino che l’eclettico artista danese Asger Jorn elesse a propria dimora nel 1957, considerato oggi un tutt’uno organico e armonioso di opere d’arte, natura e architettura che lo rendono oggi un’opera d’arte totale. Passando dalla Liguria in Provenza Fra i circoli culturali che operano a livello locale merita attenzione le BISTROT DE PAYS – LE CERCLE DU PROGRES nel paese di SAINT MARTIN DE PALLIÈRES nella VAR. Si tratta di un luogo esclusivo di incontro, di scoperta e di animazione locale dove si può anche mangiare e bere un drink in compagnia. Al programma Quality Made, che certifica qualità dell’accoglienza, dal punto di vista culturale, sociale e ambientale partecipa infine l’HOSTELLERIE DE LA SAINTE BAUME, che si trova tra Aix-en-Provence, Marseille et Toulon, presso la quale vengono organizzati weekend e soggiorni estivi dedicati all’approfondimento della filosofia, a corsi iconografici e sessioni di teologia, o gite e pellegrinaggi alla famosa grotta.


http://www.ibiscoop.com/
@tramar.castelsardo
https://www.festambiente.it/
http://www.amicidicasajorn.it/
https://www.bistrotdepays.com/le-cercle-du-progres
http://www.saintebaume.org/hostellerie/
www.qualitymade.eu
 

I viaggi bleisure in EMEA sono cresciuti del 46% nel 2017


Secondo la ricerca SAP Concur Travel and Expense, i viaggi bleisure sono apprezzati soprattutto dai viaggiatori dei paesi APAC (44%); i lavoratori dei Paesi EMEA si attestano al 27% mentre la quota scende al 19% negli USA
In EMEA, i millennial entrano in azienda e portano una nuova concezione del viaggio di lavoro, più attento al work-life balance: il 38% dei viaggi bleisure è prenotato per loro. Ma anche la Generazione X e i Baby Boomer apprezzano: raggiungono entrambi una quota pari al 31% del totale dei viaggi di questo tipo. 
Tel Aviv, Londra, Parigi, Dubai e Francoforte sono le mete più apprezzate.


Vimercate, 18 dicembre 2018 - Grazie alla crescente tendenza dei viaggi bleisure, il modo con cui si decide di viaggiare per lavoro sta subendo enormi cambiamenti. I dati raccolti tra i mesi di gennaio e dicembre 2017 dalla ricerca SAP Concur Travel and Expense hanno evidenziato che i viaggi bleisure sono aumentati del 46% in EMEA. Per i viaggiatori di questi Paesi le cinque destinazioni preferite sono state Tel Aviv, Londra, Parigi, Dubai e Francoforte.
Nella definizione di bleisure stabilita da SAP Concur rientrano tutti quei viaggi di lavoro che includono un pernottamento nella notte del sabato. A livello globale, tra il 2016 e il 2017, il numero dei viaggi bleisure è aumentato ogni anno del 20%. Questo trend non è guidato soltanto dalle grandi aziende; la combinazione tra viaggi di lavoro e viaggi di piacere è diffusa anche tra i dipendenti delle piccole e medie imprese. Dal momento del lancio, avvenuto a settembre, la soluzione Concur Hipmunk ha evidenziato che, a livello globale, quasi uno su cinque (circa il 16%) tra i dipendenti di piccole e medie imprese che viaggiano per lavoro ha incluso nel proprio soggiorno la notte del sabato.
Nei Paesi EMEA, il 27% dei viaggiatori ha incluso nel proprio ultimo viaggio di lavoro la notte del sabato, rispetto al 44% nei paesi APAC e al 19% negli USA.
Questa tendenza si sta sviluppando in tutte le generazioni. In media, i millennial rappresentano la maggiore fetta dei viaggiatori bleisure: il 38% dei viaggi inclusi in questa categoria sono intestati a loro. Ma anche la Generazione X e i Baby Boomers, entrambe con una quota del 31%, non si distaccano di molto, mentre la Generazione Z, per ora, non sta dimostrando nessuna particolare preferenza quando si tratta di viaggi di lavoro.
Massimo Tripodi, Country Manager SAP Concur Italia, ha commentato: “I viaggi che uniscono business e tempo libero sono un trend in aumento in tutto il mondo. Desiderando un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, i dipendenti non si accontentano più di vedere solo l’aeroporto di una città ma vogliono sempre più immergersi nella cultura e nelle esperienze che la meta del viaggio offre. Questo trend coincide con la crescita dell’economia delle piattaforme, tra cui le più famose sono HRS, Booking.com e Airbnb, che permettono ai viaggiatori di trovare soluzioni di pernotto più convenienti e flessibili e di ottenere così il massimo sia per il lavoro che per la vita personale. Dai nostri dati emerge che il 70% delle prenotazioni fatte su Airbnb includono la notte del sabato rispetto al 10% di quelle fatte negli hotel. Le società devono sviluppare le giuste policy per aiutare effettivamente lo sviluppo e la crescita dei viaggi bleisure”.
Nei paesi EMEA, i viaggi bleisure registrati nel 2017 erano già in crescita rispetto a tutti quelli svolti nel corso del 2016 in tutti i mesi, con un picco di crescita dell’81% raggiunto a marzo, seguito poi da una crescita del 49% e del 48% ottenuta a febbraio e maggio. I settori in cui questa tipologia di viaggio è maggiormente sviluppata sono il manifatturiero, il tecnologico e quello farmaceutico, con una crescita annua stabile.
Aggiunge Massimo Tripodi: “Includere il bleisure tra le policy dei viaggi di lavoro, permette a un’azienda di mostrare attenzione per il benessere dei propri dipendenti e per l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. A loro volta, i lavoratori risultano essere maggiormente soddisfatti dal proprio impiego, incrementando così la produttività e la permanenza dei talenti in azienda”.
L’aumento del numero di fruitori di questa tipologia di viaggi sta convincendo le aziende ad avere un occhio di riguardo per la gestione delle policy dei viaggi e delle spese, fornendo al tempo stesso le opportunità per esperienze di viaggio divertenti per i propri dipendenti.

5 fattori chiave per il bleisure
I dipendenti interessati a questo tipo di viaggi o le società pronte ad adattare le proprie policy dei viaggi verso una concezione bleisure, devono tenere in considerazioni i seguenti fattori:
Suggerimenti per i travel manager:
  1. Siete coperti? I viaggi che uniscono lavoro e tempo libero sono già inclusi nelle policy e i dipendenti sono a conoscenza delle policy? Occorre creare piani per comunicare i dettagli il prima possibile per evitare che i viaggiatori stiano già unendo i loro viaggi di lavoro con e quelli per il tempo libero senza conoscere i termini delle policy.
  2. Sapete dove sono i vostri dipendenti? La sicurezza e il rispetto delle norme diventano elementi fondamentali durante i viaggi bleisure, occorre sempre definire e chiarire quale parte del viaggio del dipendente sarà coperta dall’assicurazione dell’azienda e quale no.
  3. Chi sostiene i costi? Chi paga per cosa e come? Normalmente le aziende tendono a coprire tutto l’ammontare dei costi di viaggio inerenti a motivi di lavoro mentre i dipendenti sostengono tutti quei costi che si ricollegano al tempo libero. È necessario dunque stabilire con chiarezza quando finisce il viaggio di lavoro e quando inizia il tempo libero.
  4. Chi prenota cosa? È necessario definire se gli impiegati sono autorizzati a prenotare i propri viaggi in autonomia. Secondo a una recente indagine condotta da SAP Concur e GBTA (Global Business Travel Association), il 78% delle aziende ha affermato che spesso o sempre è permesso ai propri dipendenti di prenotare le parti di tempo libero dei propri viaggi tramite i canali aziendali; tuttavia, concedere tale possibilità rimane a discrezione del travel manager.
Suggerimento per i viaggiatori:
  1. Informatevi prima di partire: leggete bene le policy di viaggio della vostra azienda. Alcune aziende hanno policy più strutturate e altre meno; è quindi necessario conoscere prima quali spese legate al viaggio e alla sicurezza del viaggiatore siano coperte e quali no per rendere più facile e sicuro l’intero processo non solo per voi ma anche per il vostro travel manager.


Nota: i dati sono basati sui dati raccolti dalla piattaforma SAP Concur tra il Q1 2016 e il Q1 2017.
fonte: comunicato stampa

Nasce l’Italia Startup Club, per riunire e rappresentare il meglio delle scaleup e delle PMI innovative italiane


Milano, 18 Dicembre 2018 – Italia Startup raggiunge quota 2800 associati e tra i nuovi associati aggrega ben 27 tra scaleup e PMI innovative che, aggiungendosi a quelle già associate, vanno a costituire un primo nucleo di 45 soggetti che danno vita all’Italia Startup Club.
L’Italia Startup Club è formato dagli imprenditori e imprenditrici delle imprese neo socie:
Massimo Camponovo, Be Dimensional (Genova); Giorgio Tinacci, Casavo (Milano); Valentina Garonzi, Diamante (Verona); Luca Rossettini, D-Orbit (Como); Carlo Salizzoni, GoodBuyAuto (Milano); Marco Celani, Italianway (Milano); Daniele Regolo, Jobmetoo (Milano); Kineton (Napoli); Giovanni Toffoletto, LexDo.it (Milano); Salvatore Cobuzio, Martha’s Cottage (Siracusa); Fedederico Soncini Sessa, Mia-Platform (Milano); Chiara Rota, My Cooking Box (Milano); Fabio Porcellini, Natlive (Forlì); Rosario Squatrito, Nextema (Bologna); Guido Consoli, Prestofood (Catania); Stefano Tonella, Roialty (Milano); Alexander Jovanovic, RocketBaby (Milano); Giovanni Imburgia, Socialfood (Catania); Davide d’Atri, Soundreef (Milano); Gabriele Antonelli, Spazio Dati  (Milano);  Federico Sargenti, Supermercato24 (Milano); Mirko Lalli, Travel Appeal (Milano); Betta Maggio, U-earth (Milano); Antonio Giarrusso, Userbot del Gruppo Comunicatica (Milano); Enrico Casati, Velasca (Milano); Gianluca Ferranti, Vivocha (Cagliari); Matteo Campodonico, Wyscout (Genova).
A cui si aggiungono le scaleup e pmi innovative, già associate:
Claudio Carbone, Acus (Milano); Paolo Rizzardi, Altheia Science (Milano); Gianluca Petrelli, BeMyEye (Milano); Paola Marzario, Brandon Group (Milano); Daniele Gazzola, CellDynamics (Bologna); Matteo Sarzana, Deliveroo (Milano); Pierluigi Paracchi, Genenta Science (Milano); Emanuele Grassi, GMA (Milano); Giovanni de Lisi, Greenrail (Milano) Melissa Cogo, GRS Ricerca e Strategia (Milano); Simone Maggi, Lanieri (Milano); Lorenzo Tancredi, Linetech Italia (Milano); Fabrizio Rametto, Lovby (Milano); Alessandro Petazzi, Musement (Milano); Roberto Calculli, The Digital Box (Bari); Luca Valsecchi, Vidiemme (Milano); Bruno Garavelli, Xnext (Milano); Angelo Coletta, Zakeke (Bari).
Tra gli Abilitatori, sono nuovi soci lo Studio Commercialista DDI di Milano con un focus specifico su startup e piccole e medie imprese e BacktoWork24 di Milano, il primo hub di finanza alternativa che conta già 174 operazioni concluse con successo e 22.5 milioni di € raccolti per PMI e startup.
Sono 45 i primi imprenditori che hanno aderito alla community di founder di alcune delle più importanti scaleup e pmi innovative italiane e contiamo nei prossimi mesi di far ulteriormente crescere il Club associativo” dichiara Angelo Coletta, Presidente di Italia StartupCon loro vogliamo riflettere sui provvedimenti normativi in grado di aiutare le startup a crescere velocemente ed internazionalizzarsi, trovare le migliori soluzioni affinchè le nostre scaleup possano competere ad armi pari con le scaleup delle altre nazioni, promuovere il progetto «Il Salotto di Italia Startup» in cui dare visibilità e voce agli imprenditori innovativi italiani, stimolare lo sviluppo del Venture Capital - così come quello dell’Open Innovation e del Corporate Venture Capital - anche nel nostro Paese, oltre che dare vita a un network interno di esperienze e di scambi di conoscenze anche in logica di business.
Ad oggi ltalia Startup conta un totale di 2800 soci, tra questi 1879 persone fisiche, 785 startup seed, 45 scaleup e pmi innovative, 71 "partner" delle startup tra incubatori, investitori e abilitatori e 20 aziende mature.
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Chi è Italia Startup

Italia Startup è l’Associazione no profit e sopra le parti che rappresenta l’ecosistema delle startup italiane, allargato a tutti i soggetti, privati e pubblici – nuove imprese innovative, incubatori e acceleratori di startup, investitori, aziende ed enti - che ne agevolano la valorizzazione, la visibilità e la crescita, credendo nella creazione di un nuovo tessuto imprenditoriale italiano.

Italia Startup mira a diffondere la passione del fare impresa e a promuovere la cultura dell’intraprendere. In particolare il suo obiettivo è far conoscere e valorizzare le giovani iniziative imprenditoriali, avvicinandole al consolidato mondo dell’industria italiana, oltre che agli investitori internazionali e nazionali, per rafforzare e rendere più competitivo l’intero ecosistema italiano.  

Alpi risorsa da far vivere

"Le Alpi sono una risorsa. Per continuare a farle vivere, è necessario che le comunità delle Terre alte si facciano sentire nella definizione delle politiche nazionali e che siano assicurate le risorse necessarie per lo svolgimento dei servizi essenziali". Lo ha detto Franco Manes, presidente del Celva, in occasione della Giornata internazionale della Montagna. "I sindaci valdostani - prosegue - ritengono che investire sulla montagna e le sue comunità sia una priorità non solo per le nostre aree interne, ma per l'intero Paese. Tale impegno si può perseguire solo mantenendo sul territorio le famiglie e le imprese, nonché sviluppando la sua capacità di attrazione. In questo contesto di indispensabile attenzione verso le popolazioni di montagna e l'ecosistema alpino, facciamo nostro l'appello di Fondazione Montagne Italia a favore di una fiscalità differenziata e di una digitalizzazione dei territori, per generare coesione e superare le disparità territoriali e geografiche".
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Ecco le piste low cost per sciare a prezzi contenuti

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 Gli sport invernali sono spesso associati a resort trendy, abbigliamento appariscente e costosi pass per le piste. Ma la maggior parte dei viaggiatori cerca un’esperienza semplice e autentica, tra viste mozzafiato e discese adrenaliniche a tutta velocità, sfidando le temperature più rigide.
Booking.com ha messo a confronto i prezzi di oltre 300 destinazioni che i viaggiatori hanno consigliato per “sci alpino” per presentare alcune delle migliori mete per una vacanza sulla neve, a prezzi decisamente accessibili. 
Niseko, Giappone - Niseko è famosa in tutto il mondo per le piste sempre ricche di neve e adatte a sciatori di tutti i livelli. Offre inoltre incredibili viste sul Monte Yōtei, conosciuto anche con il nome di Yezo Fuji vista la somiglianza con il Monte Fuji, il più alto di tutto il Giappone. La località è ancora abbastanza frequentata tra febbraio e marzo, ma i prezzi degli impianti e delle strutture sono di circa il 50% più economici proprio a metà marzo rispetto al periodo più caro dell’anno, tra la metà e la fine di dicembre.
Sölden, Austria - Sölden offre delle viste spettacolari, tanto che è stata scelta per fare da sfondo al 24° film di James Bond, e il leggendario Ghiacciaio Rettenbach è stato per anni il punto di partenza della Coppa del Mondo di Sci Alpino. Ma qui la stagione sciistica inizia presto, anche per i non professionisti, già da metà novembre! I prezzi delle strutture ricettive tra fine novembre e inizio dicembre sono di circa il 40% più economici rispetto all’alta stagione, a gennaio.
Kopaonik, Serbia - Kopaonik è la località sciistica più grande non solo della Serbia, ma di tutta l’Europa sud-orientale, e ti farà scoprire come non siano solo le Alpi a offrire piste circondate da boschi e una cucina ricca e gustosa. La stagione sciistica si apre ufficialmente nella prima settimana di dicembre e le tariffe delle prime due settimane del mese sono tra il 40% e il 50% più economiche rispetto all’alta stagione, a gennaio.
Rokytnice nad Jizerou, Repubblica Ceca - Rokytnice è il posto perfetto per gli sciatori meno esperti, grazie alle sue piste ampie e dalle pendenze moderate. La zona intorno ai Monti dei Giganti è molto famosa tra gli appassionati di sci di fondo, visto che le località sciistiche e i comuni lavorano insieme per mantenere ben curati e tracciati 600 chilometri di piste e le relative indicazioni. Sciare in Repubblica Ceca è già di per sé abbastanza economico, ma i prezzi diminuiscono di circa il 40% verso i primi di marzo.
Killington, Vermont, USA - Killington è la più grande stazione sciistica degli Stati Uniti orientali, tanto da essersi guadagnata il nome di “Beast of the East”. È rinomata tra gli appassionati degli sport invernali, soprattutto per essere stata il luogo di nascita del “ticket wicket”. Il resort apre di solito a novembre o a volte già da fine ottobre, a seconda delle condizioni meteo. Gli impianti si attivano a seconda della quantità di neve sulle piste, ma in genere i prezzi sono più economici del 50% fino a metà dicembre.
Stoneham, Canada - Stoneham si trova a meno di mezz’ora da Quebec City, tra la spettacolare natura dei Monti Laurenziani e l’ottima cucina locale, ricca di ingredienti nutrienti e spesso a base di sciroppo d’acero, per avere le energie giuste per una giornata sulle piste. Gli impianti aprono a fine novembre e puoi trovare qualche sconto già ai primi di dicembre, con prezzi di circa il 40% più economici a inizio stagione rispetto alla fine di dicembre o ai primi di gennaio.

Christmas Light, da Gubbio a Salerno le luci di Natale

Salerno iStock. VIAGGIART © Ansa

GUBBIO - Dall'albero di Natale più grande del mondo di Gubbio al Light Music Show di Bressanone, dalle luci d'artista di Salerno e Torino alle fiaccole di Abbadia San Salvatore e le candele di Candelara. Fino alla meraviglia del presepe luminoso di Manarola alle Cinque Terre. Se il Natale è emozione, calore e fratellanza, la magia universale passa soprattutto dalle luci. Dai lumini nelle chiese alle candele nelle case fino alle proiezioni spettacolari, installazioni e sculture di luce, scenografie urbane a tema natalizio.
    "Si tratta di vere opere d'arte - spiega Massimo Feruzzi della società di ricerche turistiche Jfc che ha condotto uno studio sull'argomento - che 'giocano' sul tema della luce. In Italia non si tratta solo di installazioni luminose, ma anche di fiaccole e fiammelle di cera: sono una decina gli appuntamenti capaci di creare attrazione turistica su questo tema. Appuntamenti che durante queste festività genereranno un valore economico complessivo pari a 67 milioni 590 mila euro, grazie ai 2 milioni 475 mila visitatori e segnando un incremento di ben il 23,5% rispetto allo scorso anno. In crescita i turisti stranieri, svizzeri ed americani in particolare. Sul totale dei visitatori, 321 mila persone si fermeranno a dormire nella località, generando 592 mila presenze turistiche".
    L'antesignano di tutti gli eventi dedicati alla luce sembrerebbe la Fete des Lumières di Lione, che nasce sostanzialmente nel 1852 con l'illuminazione spontanea delle case da parte degli abitanti, a manifestare la loro volontà di riprendere una celebrazione religiosa che era stata più volte sospesa per maltempo. Da allora il rituale si ripete ogni anno, diventando oggi un evento straordinario che coinvolge 184 artisti e ha generato, lo scorso anno, ben 1 milione 800 mila visitatori nei quattro giorni di evento.
    Su questa linea si sono affermati negli anni anche altri appuntamenti internazionali: dall'Amsterdam Light Festival (che si caratterizza per le opere di artisti provenienti da 16 diversi Paesi che resteranno accese simultaneamente per 53 giorni sino al 20 gennaio e che lo scorso anno ha superato 1 milione di presenze) al Lux di Helsinki (dal 5 al 9 gennaio vi saranno 11 installazioni artistiche ma anche i residenti potranno partecipare con proprie opere; lo scorso anno vi sono stati più di 500 mila visitatori); dal Festival delle Luci di Losanna al Glow Festival di Eindhoven.
    Ecco alcuni dei principali appuntamenti di luce in Italia, presi in esame dallo studio Jfc: - l'Albero di Natale di Gubbio, fino al 13 gennaio - Luci d'Artista di Salerno, fino al 20 gennaio - Luci d'Artista di Torino, fino al 13 gennaio - Candele a Candelara, fino al 16 dicembre - Light Festival di Firenze, fino al 6 gennaio - Light Music Show di Bressanone, fino al 6 gennaio - Favole di Luce a Gaeta, fino al 20 gennaio - Magic Light Festival di Como, fino al 6 gennaio - Meraviglioso Natale a Polignano a Mare, fino al 6 gennaio - le Fiaccole di Abbadia San Salvatore, fino al 6 gennaio.
    Da segnalare anche altri due appuntamenti site specific che, nati quest'anno, sono destinati a diventare a breve forti attrattori turistici. Si tratta nello specifico delle luminarie artistiche di Bologna, che lungo via D'Azeglio omaggiano Lucio Dalla e la sua canzone "l'Anno che verrà", riportandone i versi, e del Natale delle Emozioni, che sviluppa nel "cuore storico" della più antica Repubblica del mondo, San Marino, oltre 10 km di luci e paesaggi fiabeschi grazie a proiezioni, installazioni e boschi incantati.
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Turismo e formazione. Master professionale in Hospitality

Master professionale in Hospitality
Dall’accordo tra Federalberghi Roma e International Campus (ente accreditato nella Regione Lazio per l’orientamento e la formazione superiore e continua) nasce, attraverso il Centro Studi di Federalberghi Roma, un nuovo progetto formativo: il master professionale in Hospitality - Alta Formazione Turistico Ricettiva presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (Ssml) “San Domenico”, finalizzato a formare figure professionali altamente qualificate e aperto a giovani laureati o a professionisti con una significativa esperienza nel settore.
Il master, che avrà appunto sede presso la Ssml “San Domenico” (via Casilina 233), sarà ispirato a un modello innovativo con seminari tenuti da esperti quotidianamente impegnati sul campo, e
composto da nove moduli per più di 200 ore di lezioni, oltre a centinaia di ore di tirocinio presso alberghi associati a Federalberghi Roma.
Un progetto caratterizzato da multidisciplinarietà, multilinguismo e professionalità, per il quale il Centro Studi di Federalberghi Roma ha creato un percorso didattico e dei contenuti che spazieranno dal Room Division al Food&Beverage, dall'Housekeeping al Controllo di gestione, dal Sales e Marketing al Revenue Management al settore Meeting e Congressi, e in cui verranno approfondite anche tematiche legate alla legislazione turistica e all'aspetto normativo al fine di formare figure professionali pronte per un percorso di stampo manageriale.
La Ssml “San Domenico” curerà la formazione linguistica con strumenti e laboratori all'avanguardia; l’attività didattica sarà compresa tra marzo e luglio 2019.
«Sono orgoglioso di questa iniziativa - ha detto il presidente del Centro Studi di Federalberghi Roma Roberto Necci -. Perché permetterà di formare dei professionisti non solo in aula, ma anche nel periodo di stage successivo, facendo subito affrontare ai partecipanti la realtà del settore». Per Gregorio Perillo, direttore della SSML “San Domenico” «la partnership con Federalberghi Roma ci consente di proporre un master al massimo livello di qualità e prestigio, al quale apporteremo le nostre esperienze nella formazione linguistica, oggi più che mai fondamentale».
avvenire

LRD ENIT: VALORIZZARE IL TURISMO A PARTIRE DAL CENTENARIO DI 3 GENI


Il progetto LRD Centenaries - Matching Italic People sviluppato da ENIT a partire da tre illustri centenari, il V di Leonardo da Vinci (2019), il V di Raffaello Sanzio (2020) e il VII di Dante Alighieri (2021), punta sull’offerta ad essi collegata (luoghi, eventi, opere) per intercettare gli oltre 250 milioni di “italici” nel mondo, appassionati di cultura e stile di vita italiano, e le 170 milioni di persone che frequentano all’estero corsi di lingua e cultura italiana. Lo studio ENIT è frutto di una ricerca sulle intenzioni di viaggio condotta su circa 200 siti di conversazione turistica nel mondo e di un’indagine ancora in corso con campionamento "a valanga" su Facebook.
enit

L'ITALIA ALLA FIERA ILTM DI CANNES


Il salone internazionale del Lusso ILTM a Cannes lo scorso 3 dicembre si è aperto anche all'insegna dell'Italia. Oltre 2 mila persone tra buyer ed espositori si sono immerse nell'atmosfera tricolore. Durante la serata tanta musica e degustazioni delle eccellenze del nostro territorio, video e molte animazioni tra cui un “photo call” molto apprezzato. L’evento, coordinato da ENIT Parigi, ha coinvolto 55 operatori .
enit
 

Il MERCATO RUSSO IN ITALIA - FOCUS SHOPPING E VOLI 

Il MERCATO RUSSO IN ITALIA - FOCUS SHOPPING E VOLI 
La spesa dei turisti russi in Italia, oltre 1 miliardo di euro, è cresciuta del 25,3% nel 2017 sul 2016. L’Italia è la destinazione turistica dove i russi, con 111,6 milioni di euro spesi, hanno effettuato più acquisti durante il periodo estivo. Nel primo semestre 2018 gli acquisti tax free in Italia effettuati dai turisti russi rappresentano circa il 14% del totale, con uno scontrino medio di 630 euro. I luoghi preferiti sono gli outlet e le città Milano, Roma e Firenze.  Mosca è la seconda città di origine per arrivi aeroportuali in Italia per il prossimo Natale (dal 18 al 31 dicembre). In aumento del 15% le prenotazioni aeree dei gruppi da 6 a 9 persone provenienti dalla capitale russa. 
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CERAMICA QMADE IN LIGURIA E CORSICA



Per i viaggiatori che cercano negli oggetti e nelle cose l’identità dei luoghi e delle persone, oltre alla qualità e al saper fare, le società artigiane certificate con il marchio Quality Made hanno in comune il forte radicamento nel territorio di appartenenza e una visione che mette al centro del proprio lavoro la sostenibilità culturale, ambientale e sociale. In Liguria e in Corsica fra le botteghe artigiane che per prime hanno aderito al programma europeo INTERREG Italia-Francia Marittimo, che sostiene lo slow tourism e il consumo consapevole, due lavorano la ceramica in Liguria e Corsica in maniera molto speciale. Ad ALBISSOLA MARINA, in provincia di SAVONA, “GIUSEPPE MAZZOTTI 1903” produce da più di un secolo oggetti d’arte nei colori tipici “bianco e blu” e nello stile “Antico Savona”, rappresentazione pittorica di castelli, angeli o figure mitologiche contornate da alberi e piante con montagne e colline sullo sfondo. La bottega, nota in tutto il paese per essere stata protagonista con i suoi fondatori del futurismo italiano, nel 2002 ha creato una fondazione che sviluppa iniziative culturali e  gestisce uno spazio-giardino in cui è possibile ammirare opere di artisti contemporanei della ceramica.
Gli fa idealmente da specchio, a PATRIMONIO, a pochi kilometri dal GOLFO DI SAINT FLORENT a Nord Ovest della Corsica, l’ATELIER TRUCHON, una bottega passata da padre in figlio la cui produzione di oggetti e suppellettili per la casa oggi è caratterizzata dalle intuizioni di Julien Trouchon e delle contaminazioni culturali con la ceramica di Bizen, in Giappone meta di un suo soggiorno di studio.


fonte: comunicato stampa

Manovra: Iva al 10% per pacchetti spa e massaggi in albergo




Alle prestazioni rese ai clienti degli alberghi, come pacchetti di massaggi o per il benessere del corpo come le spa, si applica l’Iva agevolata al 10% anziché l’aliquota ordinaria. Lo precisa una norma di interpretazione autentica approvata in commissione Bilancio alla Camera. L’emendamento, riformulato dai relatori, è stato presentato dal gruppo delle Autonomie.

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All’Expo Dubai del 2020 il Padiglione Italia sarà ‘Plastic Free’


“Il Padiglione dell’Italia all’Esposizione Universale di Dubai del 2020 sarà un modello dimostrativo della sostenibilità ambientale, il primo Padiglione ‘Plastic Free’ nella storia delle Esposizioni Universali”. Ad affermarlo Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2020 Dubai, in occasione della firma del Protocollo con il presidente del Consiglio Nazionale Forense (CNF), Andrea Mascherin, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa.
Il Commissariato e il CNF collaboreranno per promuovere, in occasione di Expo 2020 Dubai una nuova generazione di diritti legati alla tutela delle risorse idriche, dell’ambiente, della biodiversità e, in primo luogo del diritto all’acqua.
Glisenti ha ricordato che tra i requisiti del concorso di progettazione del padiglione italiano lanciato nelle scorse settimane c’è la capacità di integrare nelle componenti costruttive e impiantistiche modelli esemplari di sostenibilità, ottimizzazione delle risorse idriche e energetiche, il riciclo dei rifiuti, il rispetto dell’ambiente.
La firma dell’accordo con l’avvocatura italiana, che avviene in contemporanea con la presentazione della prima versione italiana del Rapporto 2018 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche, realizzata grazie al CNF, sancisce come la prossima Esposizione Universale del 2020 rappresenti una piattaforma fondamentale per rinforzare l’implementazione dei diritti ambientali, la protezione del mar Mediterraneo, l’armonizzazione e l’evoluzione del diritto internazionale tra i diversi sistemi giuridici dei 22 Paesi dei tre Continenti che si affacciano sul Mediterraneo e sul c.d. Mediterraneo allargato
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Armi ed expo militare, affari italiani al Cairo

Dal 3 al 5 dicembre Il Cairo ospita la Egypt Defence Expo, esposizione dedicata alla produzione militare «per terra, mare e aria», sponsorizzata da esercito egiziano e presidenza della Repubblica (al-Sisi). Oltre 300 espositori da mezzo mondo e 10mila visitatori, tra cui delegazioni di Stati. Tra i padiglioni quello italiano con Beretta, Fincantieri, G&G, Iveco, Leonardo, Telegi, Tesylab.
«Avere un padiglione nazionale e far esporre le maggiori aziende a controllo statale – spiega al manifesto Giorgio Beretta di Opal – a un salone militare come Edex 2018 significa lanciare un chiaro messaggio di sostegno al regime repressivo di al-Sisi e alla sua politica militare in Nord Africa. Messaggio ancora più grave se, oltre alle aziende, sarà presente qualche rappresentante del governo italiano».
L’Italia c’è, dunque. Anche nell’export di armi all’Egitto: secondo l’Istat a luglio 2018 Roma ha autorizzato la vendita di armi leggere, munizioni e loro parti e accessori, per un valore di quasi 2 milioni di euro (quasi quanto l’intero 2017 e 500mila euro in più del 2016). A giugno erano stati venduti 28mila euro di armi, a maggio 115mila e a febbraio 623mila. Anche per uso militare, fa notare Beretta.
«Meglio» di noi solo la Spagna: 3,8 milioni a marzo. Sul piano dell’ecosostenibile il 2 e 3 dicembre si terranno al Cairo incontri tra aziende italiane ed egiziane su acqua, rifiuti, energia e mobilità, evento organizzato proprio dall’ambasciata italiana. La conferenza sarà aperta dall’ambasciatore Cantini e saranno presenti due ministri del regime del Cairo.
Il Manifesto

TAV, GOVERNO ALLE IMPRESE: DECISIONE ENTRO LE EUROPEE

PIANO CDP DA 200 MILIARDI, PALERMO: IMPEGNO SENZA PRECEDENTI Restano distanti le posizioni di imprese e Governo sulla Tav, dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi. "L'analisi preliminare sui costi-benefici verrà ultimata entro dicembre e la decisione sarà presa prima delle europee di maggio, assicura l'Esecutivo. Cassa depositi e prestiti vara il nuovo piano mettendo in campo 200 miliardi in tre anni a supporto di imprese, infrastrutture e territorio. "Un impegno senza precedenti", dice l'ad Palermo. 
ansa

COPPA ITALIA: AGLI OTTAVI CAGLIARI, SASSUOLO E NOVARA OGGI GENOA E TORINO. SERIE A, DOMANI ANTICIPO JUVE-INTER

 Il Cagliari vince 2-1 in casa del Chievo e accede agli ottavi di finale di Coppa Italia, dove trova l'Atalanta. Contro il Napoli giocherà invece il Sassuolo, che supera 2-1 in casa il Catania. Per la Lazio c'è invece il Novara, che a Pisa vince 3-2. Oggi in campo Genoa-Entella e Torino-Sudtirol. Serie A: domani sera Juventus-Inter, anticipo della 15ma giornata. (ANSA).

Digitale ed ecosostenibilità guideranno la domanda di lavoro nei prossimi cinque anni

da Avvenire
Entro il 2023 previsti tra 2,5 e 3,2 milioni di nuovi posti
Nei prossimi cinque anni – tra il 2019 e il 2023 - il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra i 2,5 e i 3,2 milioni. Questa previsione considera le esigenze dei settori privati e della pubblica amministrazione legate sia alla necessità di sostituire le persone che lasceranno il lavoro per pensionamento, sia alla espansione/contrazione dei diversi settori produttivi in relazione agli andamenti di mercato. In particolare, oltre i tre quarti del fabbisogno sarà collegato al naturale ricambio occupazionale (con una previsione nel prossimo quinquennio compresa tra 2,1 milioni e 2,3 milioni), mentre la crescita economica genererà, a seconda della sua intensità e in maniera molto differenziata nei diversi settori, una quota di nuovi posti di lavoro che va dalle 427mila alle 905mila unità. 

A trainare la domanda complessiva di lavoro saranno la “rivoluzione digitale” (Big data, Intelligenza artificiale, Internet of Things) e la domanda di “Ecosostenibilità” che richiederanno il coinvolgimento rispettivamente di 213mila e 481mila lavoratori. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Report Excelsior di Unioncamere e Anpal sui fabbisogni occupazionali di medio termine (2019-2023).

Unioncamere ha elaborato i dati sui fabbisogni professionali dei prossimi cinque anni prendendo a riferimento due scenari di previsione economica predisposti da organismi istituzionali internazionali e nazionali, con lo scopo di fornire al sistema della formazione e alle politiche attive del lavoro indicazioni utili sulle possibili tendenze del mercato in funzione dei possibili andamenti economici che si verificheranno. Le differenze tra lo scenario A e lo scenario B, che determinano una forbice di fabbisogno di circa 700mila occupati nel quinquennio, dipendono infatti essenzialmente dagli andamenti del Pil e delle esportazioni che si verificheranno in Italia e sui mercati internazionali nei prossimi anni e dagli effetti delle politiche economiche che saranno attuate. 

A livello settoriale si nota un maggiore fabbisogno di occupati nel comparto dei servizi alle imprese, con una richiesta che potrebbe variare tra le 608mila e le 699 mila unità; a seguire i servizi sanitari e dell’istruzione (da 513mila a 629mila unità). L’industria manifatturiera nel suo complesso avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra le 333 mila e le 471 mila unità per far fronte alle esigenze di sviluppo produttivo (che dipenderanno dagli andamenti dell’economia nazionale e internazionale) ma, soprattutto, al consistente ricambio generazionale. Una prima domanda che lo studio suggerisce, quindi, è la seguente: ci sarà un numero adeguato di tecnici, di operai, di specialisti pronti ad entrare nel mercato del lavoro, opportunamente orientati e formati dalla scuola, dall’istruzione professionale e dall’Università per fronteggiare queste esigenze, ad esempio, delle industrie della moda, della meccanica o della sanità?

Digital Transformation ed Ecosostenibilità alimenteranno i piani occupazionali delle imprese, rappresentando circa il 30% del fabbisogno occupazionale previsto per i prossimi cinque anni. Nel dettaglio, le imprese ricercheranno tra 210mila e 267mila lavoratori con specifiche competenze matematiche e informatiche, digitali o 4.0. Fra le figure professionali emergenti, maggiormente richieste sul mercato, gli esperti nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale, nell’analisi di mercato (definiti anche nella domanda delle nuove professioni come Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst, Social Media Marketing Manager, Artificial Intelligence Systems Engineer).

Quanto all’Ecosostenibilità, da 480mila a 600mila i lavoratori che saranno ricercati dalle imprese per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’economia circolare, riorientando i propri processi produttivi. L’esperto in gestione dell’energia, il chimico verde, l’esperto di acquisti verdi, l’esperto del marketing ambientale, l’istallatore di impianti a basso impatto ambientale, sono alcuni fra i principali Green jobs che saranno maggiormente richiesti dalle imprese.

Contribuiranno ulteriormente ad alimentare la domanda di lavoro i fabbisogni espressi da alcune filiere che caratterizzano l’economia del Paese. Le imprese della filiera “Salute e Benessere” esprimeranno nei prossimi cinque anni un fabbisogno occupazionale che potrà variare fra 323mila e 357mila unità, ricercando prevalentemente medici, infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio medico.

La filiera “Education e cultura” esprimerà, nei cinque anni, un fabbisogno compreso fra 134mila e 194mila unità e sarà rivolto prevalentemente a figure quali docenti, progettisti di corsi di formazione, traduttori, progettisti e organizzatori di eventi culturali, esperti in comunicazione e marketing dei beni culturali.

Il fabbisogno occupazionale delle imprese della filiera “meccatronica e robotica” potrà riguardare tra 76mila e 106mila lavoratori, nell’arco dei cinque anni. Le figure più richieste saranno i tecnici per l’automazione e i sistemi meccatronici, i tecnici per la gestione e manutenzione ed uso di robot industriali, i progettisti di impianti industriali e gli addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.

La filiera della “mobilità e logistica” sarà alla ricerca di un numero di lavoratori compreso fra 78mila e 99mila. Le principali professioni ricercate saranno gli addetti alla logistica, siano essi magazzinieri che responsabili di reparto, i controllori del traffico aereo, navale e ferroviario e i conducenti di mezzi pesanti.

Infine, la filiera “Energia”, con un fabbisogno compreso fra 38mila e 41mila unità, richiederà in particolare tecnici alla produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici e conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento e distribuzione acque.

Di fatto, oltre un quarto del fabbisogno occupazionale previsto nel periodo 2019-2023 sarà attivato dalle esigenze di assunzione delle cinque filiere sopra esaminate.

Lo sport volano di crescita per l'Italia

Lo sport volano di crescita per l'Italia

da Avvenire
Lo sport fa bene alla salute, anche a quella del Paese, generando benefici sociali ed economici con ricadute su tutto il sistema: è quanto emerge dal XVII Forum del Comitato Leonardo, l’appuntamento che annualmente riunisce istituzioni, imprenditori e rappresentanti del mondo finanziario per fare il punto sulla situazione delmade in Italy e sulle prospettive di sviluppo per le nostre imprese, quest’anno dedicato al rapporto tra sport e impresa.

Al Forum, organizzato in collaborazione con Agenzia Ice, Confindustria e Coni presso la sede del Coni a Roma, hanno preso parte la presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il presidente dell’Agenzia Ice Giuseppe Mazzarella, il vice presidente di Confindustria e presidente dei Giovani Imprenditori Alessio Rossi e il presidente del Coni e socio onorario del Comitato Leonardo Giovanni Malagò. Sono inoltre intervenuti gli imprenditoriPaolo Scudieri (Adler Group), Carlo Barlocco (Samsung Italia), Lavinia Biagiotti (Biagiotti Group), Francesco Paolo Fulci (Ferrero) e Gianluca Pavanello (Macron). 

Durante l’incontro è stata presentata la ricerca realizzata per il Comitato Leonardo da Prometeia dedicata al tema “Sport e Imprese: play together, win together”, che mette in luce il contributo dell’interazione di sport e imprese alla creazione di valore e crescita per il Paese. 

«Impresa e sport, a cui quest’anno dedichiamo il focus del nostro Forum, rappresentano due mondi sempre più vicini, la cui integrazione genera benessere economico, oltre che fisico e sociale - ha dichiarato Luisa Todini -. Parliamo di una filiera di quasi 40mila imprese attive sul territorio, che contribuisce in modo crescente alla ricchezza nazionale, con oltre 17miliardi di euro di produzione associata e 120mila addetti. Lo sport rappresenta inoltre uno straordinario volano di crescita per il made in Italy: molte imprese italiane attive nel settore sportivo si sono affermate sui mercati esteri, in un contesto fortemente competitivo, grazie a standard altissimi di qualità, eccellenza tecnologica e design. La sfida per il nostro export è ora quella di raggiungere e conquistare nuovi mercati e nuove fasce di consumatori, a cominciare da quelli asiatici, che offrono molte potenzialità. Per raggiungere questo obiettivo è importante lavorare in chiave di sistema e, appunto, fare squadra per vincere insieme».

«Lo sport italiano - ha sottolineato Giuseppe Mazzarella - costituisce un altro importante aspetto per il quale l’Italia è conosciuta e apprezzata nel mondo. Lo sport non è solo agonismo ma anche attrezzature, tecnologie, materiali, design, moda e alimentazione e dietro questi aspetti esiste un apparato fatto di persone, conoscenze, investimenti e soprattutto imprese che hanno contribuito e contribuiscono a fare dell’Italia un top player a livello internazionale. Le nostre aziende hanno saputo trasferire anche nello sport quei caratteri di stile, tradizione, innovazione e qualità per i quali l’Italia è conosciuta nel mondo. Lo sport rappresenta quindi un altro importante pilastro della promozione del made in Italy all’estero, su cui le Istituzioni investono con costanza per presidiare i mercati e cogliere le opportunità, a sostegno del nostro export che vale circa due miliardi di euro e per il quale certamente possono identificarsi opportunità concrete di ulteriore crescita». 

«La sport industry è una filiera economica che ha raggiunto numeri di assoluto rilievo, nella quale le aziende italiane giocano da protagoniste - ha dichiarato Alessio Rossi -. Un sistema di imprese che, anche se di dimensioni piccole e medie, è capace di vincere le sfide della competizione internazionale. Fra sport e made in Italy esiste un legame forte perché lo sport e le vittorie dei nostri atleti sono senza dubbio degli straordinari canali per diffondere un’immagine forte e vincente dell’Italia; ma queste stesse vittorie e i grandi eventi che le celebrano non sarebbero possibili senza il contributo delle imprese italiane. Per questo Confindustria ha già fatto sentire con forza la propria voce a sostegno della candidatura di Milano e Cortina ad ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026; una manifestazione che potrà rappresentare un moltiplicatore di sviluppo e attrattività non solo per i territori che ospiteranno le competizioni, ma per l’intero Paese». 

Il comparto più rilevante del settore sportivo made in Italy, rileva lo studio Prometeia, è quello del commercio, che rappresenta poco meno della metà del valore della produzione e del numero di addetti. Il secondo è quello manifatturiero, che fa riferimento ai produttori di articoli sportivi, con circa 2.300 imprese e quasi 19mila addetti, che generano 5,3 miliardi di euro di fatturato. Segue come terzo comparto quello dei servizi sportivi, che incide per il 21% sul valore della produzione ma sfiora il 37% in termini occupazionali.

Negli ultimi cinque anni – emerge dallo studio - il settore sportivo ha mostrato una crescita continua a ritmi piuttosto sostenuti, in netta controtendenza con la dinamica poco più che stagnante dell’economia italiana. Il commercio, con una crescita annua media del 3,9%, si è rivelato il settore più dinamico, anche se il divario più ampio rispetto al benchmark di riferimento è quello relativo al manifatturiero (+ 3,7% rispetto all’1,1% del totale industria italiana). L’evoluzione della redditività di questo cluster, così come quelli della crescita del giro d’affari, ha ricalcato di fatto la dinamica delle esportazioni, testimoniando come in questi anni lo sviluppo delle imprese produttrici di articoli sportivi sia stato guidato principalmente dal rafforzamento delle strategie di internazionalizzazione. Nel 2017 i flussi di commercio mondiale di articoli sportivi hanno raggiunto la soglia record di 58 miliardi di euro, il doppio rispetto alla prima metà del decennio scorso. Un’evoluzione molto vivace soprattutto nel periodo 2010-2017, che ha visto il consolidamento delle strategie di globalizzazione da parte dei grandi gruppi multinazionali e la crescita esponenziale delle pressioni competitive dei produttori asiatici (Cina e Vietnam in primis), che dalle fasce basse del mercato si stanno progressivamente spostando verso produzioni a maggiore valore aggiunto. 

In questo contesto – rileva lo studio Prometeia - l’industria italiana ha saputo rispondere attraverso un maggior orientamento al mercato e una profonda ristrutturazione interna, concentrandosi sui prodotti di fascia alta, per sfuggire alle logiche low cost del nuovo paradigma competitivo. Una strategia che ha dato i suoi frutti vista l’evoluzione dell’export italiano: in sette anni le nostre esportazioni hanno registrato una crescita cumulata del 28% in valore, il doppio rispetto alle esportazioni italiane complessive. Attualmente le vendite estere di manufatti sportivi made in Italy valgono oltre due miliardi di euro. 

Per quanto riguarda la composizione geografica dell’export made in Italy, l’area europea si conferma come il principale mercato di sbocco per il settore sportivo, con il 70% del totale vendite estere. Seguono i Paesi dell’area Nafta (Canada, Usa, Messico) col 10% e i mercati asiatici (6%). Secondo lo studio, la piccola dimensione delle aziende costituisce il principale vincolo all’allargamento del perimetro geografico delle esportazioni settoriali: per le piccole imprese, infatti, la distanza fisica dal cliente rappresenta un serio limite allo sviluppo.

Lo studio approfondisce poi le sinergie tra sport e imprese attraverso lo strumento della sponsorizzazione, una delle forme di marketing che cresce più rapidamente. La sponsorizzazione di grandi eventi sportivi consente di aumentare la visibilità del proprio marchio o prodotto, attrarre ampie fasce della comunità, abbattere le barriere culturali grazie al carattere internazionale e inclusivo dei grandi eventi sportivi. La sponsorizzazione si rivela un ottimo strumento di marketing anche per le piccole e medie imprese, che spesso in ragione di budget più limitati si rivolgono ai cosiddetti “sport minori”, sponsorizzando realtà sportive locali e rafforzando così anche il legame con il territorio.