Blog Expo: 2019

Salone del Camper Appuntamento a Fiere di Parma dal 14 al 22 settembre 2019



SALONE DEL CAMPER 2019: SETTORE IN FORMA TRAINA LA MANIFESTAZIONE, CONFERMATI TUTTI I MAGGIORI PRODUTTORI

Appuntamento a Fiere di Parma dal 14 al 22 settembre: secondo APC, nel 2018 +20,3% nel mercato del nuovo; 8,7 milioni i camperisti in Italia ogni anno
Parma, 7 giugno 2019
“Vento d’estate… io vado in camper, voi che fate?”: si potrebbe riadattare così il ritornello della famosa canzone “Vento d’estate” di Max Gazzè. Sì, perché l’estate è in arrivo e, con essa, la voglia di andare in vacanza, puntando però sulla vacanza all’aria aperta. Questa tipologia di turismo è infatti sempre più gettonata dai tantissimi turisti che durante questa stagione vacanziera invadono l’Italia. L’anno scorso, secondo i dati di CNA Turismo e Commercio, tra giugno e agosto i turisti nel nostro Paese sono stati la bellezza di 30 milioni (un milione in più rispetto al 2017, 16 mln italiani e 14 mln stranieri) e per il 2019 le previsioni sono comunque rosee. Di questi 30 milioni, secondo i dati diffusi dall’APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, oltre 1,5 milioni sono stati coloro che hanno visitato l’Italia a bordo di un camper, il mezzo più adatto per una vacanza all’aria aperta e all’insegna della scoperta dei bellissimi tesori nascosti della nostra Penisola. Sempre secondo APC, negli ultimi ponti primaverili, tra Pasqua e il 1° maggio, sono stati almeno un milione i camperisti che hanno invaso lo Stivale, sempre puntando sui nostri tesori enogastronomici. In questo scenario assolutamente positivo si inserisce il Salone del Camper, la più importante manifestazione italiana del Caravanning e del Turismo in Libertà che quest’anno festeggia la sua decima edizione. Si svolgerà dal 14 al 22 settembre, come sempre, dal 2010 a oggi, presso le Fiere di Parma, quartiere fieristico di 400mila metri quadrati al centro dei poli della grande attività produttiva del Nord e del Centro Italia. Questa la carta d’identità di Fiere di Parma, una realtà che all’interno del panorama fieristico italiano si propone come partner per le aziende che intendano vedere realizzate le proprie aspirazioni coniugando tradizione ed innovazione. Il polo parmense è protagonista da diversi anni di manifestazioni leader come Cibus, Cibus Tech e Mercante in Fiera, testimonianze del felice connubio tra competenze fieristiche e brillanti idee imprenditoriali. La kermesse potrà contare come sempre sulla partnership consolidata e ormai storica di APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, che rappresenta un comparto in salute che ha saputo reagire benissimo agli anni di crisi, tanto da piazzarsi stabilmente tra i primi tre grandi produttori europei. Secondo i dati dell’APC, infatti, nel 2018 si è registrato un +20,3% nel mercato del nuovo rispetto al 2017, confermando che la ripresa è in continua ascesa. Un’ulteriore prova di questo trend positivo è il fatto che ogni anno sono circa 8,7 milioni i camperisti italiani e stranieri che visitano il nostro Paese (+4,5% sul 2016), generando un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro. A ulteriore conferma di questa tendenza, la manifestazione accoglierà la totalità dei produttori europei di veicoli ricreazionali, i più importanti marchi della componentistica e dell’accessoristica nonché una significativa selezione di carrelli tenda, tende, verande e altre attrezzature per il campeggio.
I padiglioni 6, 5 , 3 e parte del 2 sono dedicati specificatamente alle aziende produttrici di Camper e Caravan: grandi gruppi come Adria, Arca, Autostar, Benimar, Blue Camp ,Buerstner, Carado, Carthago, Challenger, Chausson, CI, Dethleffs, Elnagh, Etrusco, Eura Mobil, Fendt, Fleurette, Font Vendome, Frankia, Hymer, Hobby, Knaus Tabbert, Laika, Malibu, McLouis, Mobilvetta, NiesmannBischoff, PLA, Rapido, Rimor, XGo, Roller Team, Sunlight, Trigano e importanti case motoristiche quali Citroen, FCA-Fiat Professional, Mercedes Benz, Peugeot e Volkswagen, presenteranno le loro novità per il comparto dei veicoli ricreazionali. Il padiglione 2, oltre a produttori ed allestitori di veicoli, ospiterà componentisti, accessori e tutte le soluzioni tecniche e i complementi per rendere confortevole e sicura la vacanza in libertà. Il Salone ospita infatti una sezione “Percorsi e Mete” dedicata alle destinazioni, al turismo e a tutto ciò che occorre per una vacanza esperienziale, dedicata alla pratica di sport outdoor quali bici e trekking per poter soddisfare la domanda crescente di vacanza attiva, turismo esperienziale e sostenibile.
L’offerta del Salone del Camper 2019, rinnovato nel layout e arricchito nella proposta espositiva, consente di fruire di spunti e suggestioni preziose per organizzare le vacanze ed è completata dalla presenza di editoria specifica, guide, mappe e tutti gli strumenti utili per indirizzare e consigliare i viaggiatori più esperti ma anche guidare anche i neofiti dell’abitar viaggiando. “Le strade dei sapori” sarà il segmento dedicato agli itinerari enogastronomici con una selezione di produttori d’eccellenza provenienti da tutta Italia. A conferma dell’unicità del Salone del Camper, la seconda fiera di settore più importante del mondo, si segnalano anche aree tematiche di approfondimento e networking: ad esempio, l’area “Viaggi, Incontri e Racconti” che propone l’incontro dal vivo con scrittori e testimoni di viaggi straordinari. In area esterna ai padiglioni espositivi, sarà inoltre possibile visitare la “Camper Arena” con l’ormai tradizionale “Area Amici a 4 zampe”, spazio dedicato ad attività ludiche e sportive da svolgere insieme ai fedeli amici dell’uomo, giochi, prove guidate e consigli di istruttori esperti. Ci sarà anche una Food court dedicata all’”Academy Street Food”, che ospiterà le migliori proposte di Food Truck con le eccellenze gastronomiche della tradizione emiliana rivisitate. Sono solo alcune delle proposte che il Salone del camper 2019 ha in serbo per i suoi visitatori.
fonre: salonedelvamper.it
segnalazione web a cura di Albana Ruci - Turismo Culturale

L’Half Marathon via Pacis 2019 corre con Gandhi

“La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomabile”. Sono queste le parole del Mahatma Gandhi che compaiono sulla medaglia della Rome Half Marathon Via Pacis, in programma a Roma tra un mese esatto, domenica 22 settembre, con partenza e arrivo in via della Conciliazione, a due passi dalla Basilica di San Pietro.
La terza edizione della mezza maratona promossa da Roma Capitale, dal Pontificio Consiglio della Cultura e dalla FIDAL ha scelto di ricordare e celebrare la figura del Mahatma in occasione dei 150 anni dalla sua nascita, avvenuta nel 1869.

La medaglia, con una citazione piena di significato e raffigurante il volto stilizzato di Gandhi, sarà consegnata a tutti i partecipanti della corsa su strada che toccherà i principali luoghi di culto della Capitale e il centro storico, in un ideale abbraccio tra le diverse confessioni religiose.L’iniziativa del 2019 legata alla “Grande Anima” nasce dalla collaborazione con l’ambasciata indiana a Roma, con l’intento di diffondere e promuovere gli ideali di fratellanza, uguaglianza e non violenza che Mahatma ha professato per tutta la vita. Una scelta che si pone sulla scia di un altro messaggio di pace lanciato lo scorso anno con la medaglia dedicata a Nelson Mandela. Per “correre” con Gandhi sulle strade di Roma basta iscriversi alla Half Marathon (c’è tempo fino al 13 settembre, quota agevolata fino al 31 agosto) oppure alla 5 km Run for Peace.
INSIEME – Questa collaborazione s’inquadra in un contesto di partnership internazionali che coinvolgono diverse ambasciate, tra cui quella degli Emirati Arabi Uniti i quali festeggiano l’anno della tolleranza e per la promozione della manifestazione all’estero nella prospettiva dell’Expo 2020 che si terrà a Dubai.
IL VILLAGGIO – Venerdì 20 e sabato 21 settembre, dalle 10 alle 19, alla Casa delle Armi di via dei Gladiatori (Roma), sarà allestita l’area dedicata alla mezza maratona e alla Run For Peace di 5 chilometri, dove si ritireranno i pettorali e i pacchi gara per l’evento e si svolgeranno eventi dedicati agli amanti del running
fonte: abitarearoma.it
segnalazione web a cura di Turismo Culturale

Turismo Religioso al Sacro Monte Calvario di Domodossola (Video)



Video per la promozione del Sacro Monte Calvario di Domodossola e della Casa di Ospitalità Religiosa dei Rosminiani.

A cura di Giuseppe Serrone, giornalista Free Lance, Direttore e Fondatore di Turismo Cultuale.

webmaster: turismoculturale@yahoo.it

Assunzioni Mibac. Il 9 agosto in Gazzetta Ufficiale primo bando per 1052 posti



Foto: Il ministro Alberto Bonisoli
Pochi giorni di ritardo rispetto alle date indicate nelle dichiarazioni ufficiali, ma ci siamo. E’ il ministero stesso a comunicarlo sul proprio sito:  il 9 agosto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo bando per 1052 vigilanti. Nello stesso comunicato il Mibac anticipa la notizia dell’uscita di un altro bando  da parte del Ministero della Funzione Pubblica, che prevede , tra gli altri ministeri, anche 250 posizioni di funzionari amministrativi per il Mibac. Poi ad ottobre “la grande infornata” per un totale, inclusi i due bandi nel frattempo partiti, di complessive 5400 unità circa. 
“Era stata una delle priorità del mio mandato. Avevo cercato immediatamente le coperture economiche e ho lavorato fin dal primo momento per adempiere al più presto a tutti i passaggi burocratici. Ora finalmente ci siamo – annuncia il ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli – Si tratta del primo bando di una serie per arrivare, nella prima parte della legislatura, a mettere a concorso circa 5400 nuove figure professionali di cui il Mibac ha bisogno. Abbiamo – sostiene Bonisoli - la necessità e l’urgenza di fare fronte alle drammatiche carenze di personale per la mancanza di turnover negli scorsi anni. Un problema che nessuno dei ministri che mi ha preceduto ha mai pensato di affrontare e che ha costretto il Mibac, per anni, a gestire il proprio patrimonio con risorse umane del tutto insufficienti e con gravissime conseguenze sulla gestione tecnica e amministrativa di siti archeologici, musei, archivi, biblioteche. I beni culturali del nostro Paese - conclude Bonisoli - sono un volano straordinario per l’economia ma senza personale non funzionano o funzionano male”. 
Gioia ma anche qualche malessere da parte del sindacato Confsal Unsa Beni culturali che, con un comunicato dichiara: E fin qui grande gioia – dice il segretario nazionale – se non fosse che rimane quel pizzico di amarezza per la mortificazione  che continuano a  subire i dipendenti di ruolo del Mibac, quelli che  hanno dedicato la loro vita a questo ministero e che non  si sono visti premiare, non solo con un minimo scatto di anzianità ma si sono visti bloccare il loro avanzamento nonostante idonei in graduatorie di riqualificazione che vanno dalla prima alla seconda e dalla seconda alla terza area funzionale. Ora signor Ministro queste graduatorie a settembre scompariranno e allora quella che abbiamo definito una vera e propria mortificazione nei confronti di fedeli lavoratori diventerà una vera e propria beffa.
E’ vero signor ministro che i concorsi sono più clientelari, possono portare qualche voto in più alla sua parte politica ma è anche vero che un migliaio di professionalità idonee già formate al Mibac non si possono buttare al mare così.
Auspichiamo - conclude Urbino – che un suo intervento possa essere risolutivo, intanto per prorogare le graduatorie e poi per farle scorrere tutte e ridare ai quasi 1500 dipendenti che attendono un segnale forte da lei, dal suo Movimento, quella dignità che meritano”
qaeditoria.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Lavoro, dignità e bellezza dal Venezuela, al Meeting il disco di Francisco: la sfida vinta da Trabajo y persona

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Recuperare il valore del lavoro in Venezuela, e così la dignità della persona. In una nazione già in profonda crisi (politica, economica e sociale), dieci anni fa è iniziata l’esperienza di Tabajo y persona, fondata sul valore della ricerca della bellezza innescata dal desiderio e sul valore della dignità umana. “Per la ripresa del Paese non è importante solo avere buoni meccanici, falegnami, cuochi, ecc…: abbiamo bisogno anche della bellezza”, sottolinea l’imprenditore Alejandro Marius, tra i fondatori dell’associazione che aiuta le persone ad amare, imparare e creare lavoro. È per questo che uno dei progetti imprenditoriali di Tabajo y persona è legato a un artista, José Francisco Sánchez.
Francisco ha trent’anni ed è un musicista. Ha studiato chitarra elettrica jazz e sta finendo un master in produzione musicale. È il suo sogno, quello di fare il produttore. Prova a vivere suonando e insegnando musica, ma arrivare sbarcare il lunario è difficile, in Venezuela più che altrove.
Francisco incontra Alejandro, che prende sul serio il suo desiderio. Nasce l’idea di un disco che raccolga le musiche del lavoro tradizionali venezuelane, piccoli tesori da cui traspare la bellezza e la grandezza del loro popolo. Al progetto si appassiona un grande maestro, Aquiles Báez, il più famoso chitarrista del paese sudamericano. Si coinvolgono poi un editore italiano, Eugenio Dal Pane, e la Cdo Opere sociali, con Monica Poletto. Sono trenta i musicisti che suonano e cantano nella registrazione del cd “Venezuela. Il popolo il canto il lavoro”, che sarà presentato al Meeting di Rimini in un incontro (martedì 20 alle ore 12) e un concerto (giovedì 22 alle ore 22) con Aquiles e Francisco.
fonte: meetingrimini.org

Al Meeting 2019 La chimera di Mario Schifano

L’opera verrà presentata nel contesto della mostra NOW NOW. Quando nasce un’opera d’arte

Mario Schifano al Meeting di Rimini. Una delle sue opere più monumentali (10 metri per 4), intitolata La Chimera, arriverà alla manifestazione di fine agosto nel contesto della mostra “NOW NOW. Come nasce un’opera d’arte”, un progetto di Casa Testori, curato da Davide Dall’Ombra, Luca Fiore, Giuseppe Frangi e Francesca Radaelli.
L’opera di Schifano, realizzata dal vivo davanti a un pubblico di 6mila persone, il 16 maggio 1985 in Piazza SS. Annunziata a Firenze, in occasione dell’inaugurazione dell’anno degli Etruschi, è la giusta introduzione per un percorso che vuole essere un affondo su un aspetto centrale dell’arte contemporanea, il fatto, cioè, che essa nasce ORA. Il visitatore della mostra ha la possibilità di vedere sette giovani artisti al lavoro, intenti a creare un’opera caratterizzata da un compimento finale, al termine della settimana, e da raggiungimenti intermedi, visibili giorno dopo giorno.
I sette artisti, che usano tecniche e linguaggi molto diversi tra loro, trasferiscono in fiera il proprio studio, mettendosi a nudo, a disposizione dei visitatori, dei loro sguardi ma anche delle loro domande e osservazioni. Si tratta, a quanto ne sappiamo, di un esperimento mai tentato prima, almeno con questi numeri e intensità performativa, che va oltre il concetto di arte partecipata, superando il rischio del voyeurismo, o dell’effetto Grande Fratello, grazie a una componente di interazione che non mancherà certamente, non solo grazie a momenti di dialogo con i visitatori, ma anche in conversazioni pubbliche giornaliere, cui è dedicata un’apposita area in mostra.
È così che Elena Maria Canavese (Milano, 1989)  monta i suoi set fotografici tratti dal quotidiano, perché i piccoli oggetti domestici arrivino a raccontarci luoghi e immagini dell’universale: dall’universo in una cucina alla cucina dell’universo. Danilo Sciorilli (Atessa, CH, 1992) pone l’accento sul senso dell’esistenza in rapporto con la sua inevitabile fine: la racconta con gli strumenti dell’animazione video che lo caratterizzano e con l’inedita trasformazione di alcuni giochi seri della nostra giovinezza. Alberto Gianfreda (Desio, MB, 1981) presenta le sue sculture di ceramica frantumata e ricomposta per diventare mutabile e in movimento: alla storia umana che ha sempre animato la sua opera, si aggiunge ora la lotta metaforica del regno animale. A Elisa Muliere (Tortona, 1981) spetta portare in mostra la pittura, con la sua energia informale e poetica, intenta a tradurre in colori e forme le note di un’ossessiva musica contemporanea. Alberto Montorfano (Como, 1984) declina il proprio tratto a grafite, in una sovrapposizione continua di volti, presi dagli scatti fotografici diretti: una registrazione dei flussi del “popolo” di Rimini che si interroga su immagine multipla e identità. bn+ brinanovara, al secolo Giorgio Brina (Milano, 1983) e Simone Novara (Milano, 1984), con le mappe di gommapiuma, tessuto e marmo bianco di carrara, stese di giorno in giorno dietro a un paio di idoli di ghiaccio in scioglimento, raccontano la storia verosimile di un Iceberg che punta la latitudine di Rimini, esemplificando al visitatore quanto può essere difficile raggiungere la semplicità. A completare la squadra non poteva mancare il linguaggio video, grazie a Stefano Cozzi (Segrate, MI, 1989), che realizza un cortometraggio artistico della mostra stessa, documentandola in un video che crescerà di giorno in giorno, dall’arrivo degli artisti alla conclusione delle opere.
Questa mostra compie una terna di progetti espositivi che Casa Testori ha curato per il Meeting di Rimini, con l’intento di avvicinarne il pubblico all’Arte Contemporanea (Tenere vivo il fuoco. Sorprese dell’arte contemporanea, 2015 e Il passaggio di Enea. Artisti di oggi a tu per tu con il passato, 2017, quest’ultima con opere di Andy Warhol, Michelangelo Antonioni, Emilio Isgrò, Alberto Garutti, Giovanni Frangi, Adrian Paci, Wim Wenders, Andrea Mastrovito, Gianni Dessì). L’obbiettivo era quello di condividere con un bacino allargato di persone di ogni età e provenienza (nelle edizioni precedenti i visitatori sono stati oltre 20mila) la bellezza e necessità dell’espressione artistica di oggi. Rispetto a quella del passato, l’Arte Contemporanea richiede probabilmente maggior disponibilità d’ascolto da parte del visitatore e abbisogna di oneste chiavi d’accesso, che il curatore ha il dovere di offrire. Sta di fatto che le prime due mostre si sono dimostrate in grado di regalare al pubblico importanti occasioni di conoscenza del proprio presente, spesso grazie a un’inaspettata empatia del desiderio.
Schifano e La Chimera
«Mario salì su un palco quasi a misura del quadro, i fari proiettavano una luce abbagliante, la gente lo sfiorava allungando le braccia per poterlo toccare. Cominciò nel brusio generale a fare il colore del fondo su quell’enorme distesa di tele bianche sdraiate. Gli assistenti gli passavano i secchi pieni di vernice, i minuti scorrevano e Mario sempre più veloce si muoveva da una parte all’altra distribuendo rapide pennellate, posizionando e contornando le sagome. I ragazzi non riuscivano a stargli dietro, Achille cominciò la sua cronaca ma dovette sopportare di tutto, perché aveva dei detrattori tra il pubblico. Quando finalmente alzarono le tele per far colare lo smalto la gente ammutolì, i fischi cessarono. Ci fu un’esternazione di meraviglia. Davanti ai nostri occhi aveva preso vita un paesaggio con la linea dell’orizzonte molto bassa. Dal terreno le sagome grondanti delle chimere partivano in volo verso il blu profondo del cielo, capovolgendosi e volteggiando nell’aria verso il bianco accecante della luce al lato opposto, a dissolversi come sogni al mattino.
Non si sentiva volare una mosca. Poi portarono un trabatello o come si chiama quella specie di piattaforma sopraelevata, Mario ci salì sopra per finire il lavoro e cominciò rapito a dipingere con due mani contemporaneamente. Sì, con due pennelli insieme: sembrava un direttore d’orchestra. Da sotto si fecero avanti li amici, gli assistenti, per aiutarlo, ma lui li cacciò via e seguitò nella sua sinfonia mentre uno schermo gigante mandava la sua immagine. Lo guardavo e pensavo che c’era riuscito, aveva realizzato un’opera emozionante come la sua esecuzione, uno spettacolo a cui tante volte avevo assistito da sola».
Monica De Bei, moglie dell’artista (da Luca Rochi, Mario Schifano. Una biografia, Johan&Levi)
I cieli di Schifano
«La velocità, rapinosa e autorale, ardente e felice come il respiro d’un neonato e sospesa, insieme, sull’eterno come il respiro d’un morente: la velocità, dicevo, con cui su queste tele il colore corre, fruga, s’esalta in immagini, si glorifica, si frantuma, cola in lunghissime feste, lagrime e bave, non ha oggi, paragone alcuno.
V’è qualcosa, per l’appunto, dell’ultimo Monet, ma come ingagliardito da un viraggio glorioso, da un’inattesa, mattinale vittoria; qualcosa v’è, anche, d’un Matisse, ma come gettato tutto sulle carezze, sulle voci, sui brividi, sull’albe e sui respiri dell’aperto...
Sono opere, non di fuga dalla terribile, cieca ed egoistica mediocrità meccanica del presente, ma che, del presente, formano un’alternativa lucida e piena, oltre che una sfida; nel nome dell’uomo, della sua breve eppur infinita levità e, ripetiamolo, dell’infinita levità e bellezza di tutta e intera la creazione».
Giovani Testori, dal “Corriere della Sera” del 1983
Chi è Mario Schifano
 «Schifano diceva: “La pittura è la mia maniera di esistere”. E la sua pittura non aveva altre pretese che non quella di vivere, di essere…
Cè la stagione della Pop Art all’italiana, contemporanea a quella americana: Schifano più che opporsi al dilagare del nuovo immaginario consumistico, lo fa suo, lo metabolizza. Ci sono i complicati anni Settanta, che lo vedono intercettare inquietudini, delusioni, spaesamenti; una stagione anticipata dal suo celebre ciclo “Compagni compagni” (1968), icona di un sogno fallito, ma anche testimonianza dello slancio umano e dell’aspirazione di libertà che l’avevano caratterizzata.
Gli anni Ottanta vedono Schifano nel flusso vasto del ritorno alla pittura. Ma il suo accento ha una freschezza che lo tiene al riparo da qualsiasi spirito revanscista, o da un’arte che si rifugia nelle allusioni o nelle metafore. Il fatto chiave di quegli anni è la nascita del figlio tanto desiderato. Marco viene alla luce nel 1985, l’anno della Chimera, e per Schifano rappresenta un punto di scaturigine creativa impressionante. Non solo. L’arrivo del figlio mette a nudo il suo cuore poetico, lo scopre in maniera definitiva, lo libera. È uno Schifano che procede con gli occhi sgombri del bambino. La sua mente si apre a tutte le cose senza mai schedarle. Il mondo sembra sempre stupirlo, tant’è vero che quando lo trasforma in pittura (perché Schifano trasformava in pittura tutto quel che toccava), è come se rappresentasse un mondo mai visto. Un mondo appena nato...»

Giuseppe Frangi, dal testo in catalogo 

ENIT, PRESENTATO IL PIANO TRIENNALE DI MARKETING E PROMOZIONE TURISTICA CON IL MIPAAFT



Sono oltre 600 gli eventi Enit programmati nel mondo (+5% rispetto al 2018) tra cui momenti significativi come il Centenario Enit a novembre, le celebrazioni legate a Leonardo da Vinci, la partecipazione al Giro d’Italia e altri eventi sportivi e fiere internazionali come il Seatrade, il World Routes, la Settimana della cucina. Il brand Italia vivrà un profondo cambiamento e ad Enit è affidato il compito di catalizzatore tra i protagonisti pubblici e privati del settore. “L’ENIT, la Casa del turismo prosegue nella sua mission di promozione del comparto turistico italiano” dichiara il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio.  “Con il nuovo piano triennale presentato oggi dal Presidente Giorgio Palmucci sarà in grado di indicare ed analizzare al meglio i mercati obiettivo, potendo di fatto supportare l'azione del settore privato e contribuire allo sviluppo delle destinazioni turistiche del nostro Paese. In questo modo sarà capace di coinvolgere i potenziali visitatori nella scoperta di un patrimonio straordinario che rende unico il nostro Paese e sarà in grado di ritrovare un ruolo consistente grazie alla valorizzazione di un patrimonio costituito non solo di cultura e natura, ma anche di eccellenze nei settori imprenditoriali che rappresentano il vanto del nostro Paese: Made in Italy, alberghi, agricoltura di qualità, solo per citarne qualcuno. Lavoreremo in sinergia per accrescere la stagionalità che insieme al turismo rappresentano un binomio inscindibile, per individuare le nuove esigenze dei visitatori, per valorizzare i territori italiani e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative. Investire nel turismo sostenibile significa proporre in una veste nuova i luoghi, l’artigianalità, le memorie dell’Italia. Sarà indispensabile migliorare le infrastrutture per governare la crescita dei flussi turistici e puntare su un turismo di nicchia che abbia un target ben preciso. Bisognerà, in ultimo, rafforzare la presenza di Enit e le partnership con le eccellenze del Made in Italy consolidando i mercati avanzati e puntando a quelli emergenti il tutto in un’ottica di brand nazionale. Il turismo è un settore determinante per la crescita dell'economia italiana ed è destinato a rimanere uno dei driver per la ripresa dell'economia e dell'occupazione” conclude.“E’ cambiata la visione e l’approccio all’industria del turismo, valorizzato oggi da tutto il Sistema Italia. Ora - commenta il presidente Enit Giorgio Palmucci - ha finalmente l’attenzione che merita un settore che muove 428,8 milioni di presenze e 41,7 miliardi di euro di spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2018. Finalmente si può parlare di programmazione reale e strutturata che non proceda a tentativi senza un coordinamento tra i vari livelli territoriali e gli stakeholder pubblici e privati, ma che sviluppi sinergia, qualità dell’offerta ed efficientamento della filiera turistica in rete. Potenziando la filiera con metodo: incidendo ad esempio sulla stagionalità della domanda, sulla formazione, captando in tempo le richieste del mercato: responsabilità sociale ed ecologica per la valorizzazione delle biodiversità e delle tradizioni ma con un occhio al lusso, alla ricerca di destinazioni meno battute ma con un altissimo confort”. Sta premiando, quindi, un approccio pragmatico al mercato: in termini di presenze estere, l’Italia, con oltre 216,5[1] milioni di pernottamenti totalizzati nel 2018 (+2,8%), supera la Francia (140,7 mln di notti, +5,4%) e cresce a differenza della Spagna (301 mln di notti, -1,6%) che, pur essendo prima nel confronto europeo, è in flessione rispetto al 2017[2]. Le presenze totali negli esercizi ricettivi italiani sfiorano i 429 milioni e aumentano del +2,0% nel 2018 sul 2017. La componente internazionale cresce più di quella italiana (+2,8 vs 1,1%) e rappresenta il 50,5% delle presenze totali.  La spesa internazionale in Italia, a quota 41,7 miliardi di euro, aumenta del +6,5% nel 2018 sul 2017. Gli elementi del Piano si basano su sostenibilità, accessibilità, innovazione, deconcentrazione stagionale, crescita a valore, sinergia con il Sistema Italia e coordinamento con gli enti locali per strategie promozionali omogenee, centralità del Made in Italy, valorizzazione e posizionamento competitivo dell’Italia come meta turistica nel mondo, sviluppo di una rete di servizi e trasporti pubblici e privati. Un ruolo fondamentale è svolto dall’enogastronomia, cruciale per attrarre nuove esperienze di viaggio tra visitazione culturale, sportiva, active e slow. Un’autenticità garantita da un’ampia stagionalità dell’offerta che vede crescere le presenze in tutti i mesi dell’anno e dalla capacità di intercettare le esigenze dei viaggiatori alla ricerca di esperienze di Italian Style evidenziando una crescita anche nei piccoli comuni. A ciò si aggiunge lo storytelling dei grandi eventi: dalla montagna (Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026) alla cultura dei personaggi storici italiani, fino agli appuntamenti internazionali dell’agroalimentare come Vinitaly o del design come il Salone del Mobile, vetrine indiscusse per il segmento alto di gamma.  ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo promuove l'Italia come meta di viaggi e vacanze dal 1919 e festeggerà a novembre i primi 100 anni. Attraverso le sue 29 sedi nel mondo l’Agenzia opera con attività promozionali B2B e B2C, di comunicazione e di monitoraggio della filiera turistica incoming a livello internazionale. Dal 2016, grazie ad una nuova struttura aziendale che consente l'ottimizzazione delle risorse, ha incrementato l'efficienza e l’efficacia delle azioni e degli strumenti promozionali adottando un severo approccio di marketing sul quale si basa la pianificazione a breve e medio termine.

Arte, turismo, ambiente. L’Enit presenta il suo piano

Arte, turismo, ambiente. L’Enit presenta il suo piano

L’ente di promozione turistica vede buone prospettive per il prossimo triennio. Oltre 41 miliardi di euro la spesa internazionale per musei e luoghi d’arte per l’Italia.
L’arte e la cultura che accompagnano da sempre chi arriva in Italia o la ammira dall’estero. Sarà  così anche per il prossimo triennio, secondo l’Enit, l’Ente di promozione turistica italiano. Il piano di incentivazione è stato presentato  a Roma dal Presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci e dal Ministro con Delega al Turismo Gian Marco Centinaio. Fino ad oggi l’Italia ha avuto grandi numeri  in termini di visitatori e risorse, a dispetto di ogni polemica e di imperdonabili autolesionismi politici che all’estero non capiscono. Tutelare il patrimonio artistico e  di tradizioni locali sembra, comunque, essere il liet-motiv di questa nuova programmazione. Dentro c’è un po’ di tutto , con le manifestazioni artistiche e culturali  a sostegno dei territori e di contesti ambientali nei quali si  svolgeranno. La Mostra del design al Salone del Mobile, per esempio , viene indicata come vetrina indiscussa del Made in Italy.
Oltre 600 gli eventi che l’Enit ha programmato nel mondo tra cui il Centenario Enit a novembre, le celebrazioni legate a Leonardo da Vinci. Per il Ministro Gian Marco Centinaio la pianificazione triennale dovrà contribuire allo sviluppo delle destinazioni turistiche del nostro Paese. Un modo per continuare a gratificare l’Italia, le sue bellezze e la sua natura . Quella  natura, aggiungiamo , che fa da sfondo a ricchezze inestimabili, a volte maltrattate da noi stessi che poi pensiamo di “venderle” a tour operator e agenzie internazionali. D’altra parte, Matera  2019 sta da dando  risultati  straordinari di presenze e fatturato.

I dati del business turistico italiano sono stati forniti dal Presidente dell’Enit. Le presenze  negli esercizi ricettivi italiani sfiorano i 429 milioni e nel 2018 sono aumentate del 2%. La spesa internazionale in Italia, che include viste a musei, mostre, rassegne, concerti è salita a 41,7 miliardi di euro. Fare rete ,è stato detto, dovrà accompagnare la pianificazione. Ma nonostante le buone intenzioni occorre superare ancora diversi ostacoli.Lavoreremo in sinergia con tutti, ha voluto precisare il Ministro, per accrescere la stagionalità, per individuare le nuove esigenze dei visitatori, per valorizzare i territori  e rilanciarli in chiave sostenibile.  Come già  si fa in Francia, Olanda, Danimarca, si dovranno favorire esperienze di viaggio innovative e certamente ecocompatibili. Andare ad una mostra o a teatro spostandosi in modo green, con veicoli non inquinanti ,usando prodotti biodegradabili, rispettando le regole comunali o dei parchi  e magari migliorandole. Si farà ? Intanto Enit ha declamato lo storytelling dei grandi eventi: dalla montagna (Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026) alla cultura dei personaggi storici italiani, agli appuntamenti internazionali dell’agroalimentare come Vinitaly o – come si diceva- del design al Salone del Mobile.Tutto molto buono, da tenere in osservazione.
fonte: arte.firstonline.info
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it

Enit / ALLA CONQUISTA DEL MEDIO ORIENTE: L’ITALIA ALLA ATM DI DUBAI

ALLA CONQUISTA DEL MEDIO ORIENTE: L’ITALIA ALLA ATM DI DUBAI
ROMA\ aise\ - Crescono del 21,97 per cento e passano da oltre 157mila a quasi 200mila. Sono le partenze di turisti mediorientali conquistati dall’Italia. A spendere maggiormente sono i visitatori provenienti da Emirati Arabi, Arabia, Iran e Kuwait ma cresce di oltre il 90 per cento la spesa dei turisti provenienti dal Qatar. I turisti dell’area Gcc viaggiano di solito in gruppo e ricercano soprattutto località del Centro-Nord. È lì che si registra la spesa maggiore. 
A certificare il trend l'Ufficio studi Enit su dati Bankitalia. Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna sono anche le regioni in testa per numero di presenze. 
Un mercato in fermento che Enit si prepara ad affrontare con la partecipazione alla Atm 2019 in programma dal 28 aprile al 1° maggio: l’Arabian Travel Market, a Dubai, è l’evento internazionale, piattaforma ideale per il networking di settore e per promuovere il travel management in relazione con ogni parte del mondo. 
Prenderanno parte alla fiera con Enit, nell’area dello stand Italia, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Marche e decine di operatori privati. 
Esportare il made in Italy come motore del turismo: questo l’obiettivo dell’Enit che in fiera allestirà un angolo dedicato al benessere in stile italiano. Un’area sarà dedicata alla Virtual Reality per consentire di vivere l’esperienza della realtà virtuale declinata in tre percorsi (città d’arte, food e lifestyle) uniti dal fil rouge del patrimonio Unesco, ma anche all’insegna della sostenibilità e dell’inconfondibile lifestyle italiano, da vivere e condividere online.
Incisiva anche l’attività di branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo: il marchio Italia sarà presente in ogni ingresso della fiera, dall’entrata nord a quella del padiglione Europa e video promozionali sul Bel Paese mostreranno immagini delle Regioni presenti. 
Ad inaugurare lo stand il 28 aprile la conferenza di presentazione dell’offerta turistica della Regione Lombardia e della città di Milano in piazza Italia alle ore 13. 
“L’esperienza unica nel lifestyle italiano anima le strategie di Enit in collaborazione con il Sistema Italia - afferma il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli – anche in vista dell’Expo Dubai 2020”.

Il Mondo perduto di Di Paolo in mostra, da Loren a Pasolini. Al Maxxi fino al 30 giugno, scatti ritrovati anni '50-'60



ROMA - Anna Magnani stesa al sole con il cane. Sofia Loren che si rifà il trucco sotto a un capello a margherite o Ungaretti che gioca con un gatto infuriato. E poi la sequenza di sguardi, carezze e finalmente un bacio, tra Marcello Mastroianni e Faye Dunaway. ''Lui mi vide, mi salutò e iniziò a sorridere. Nacque quel giorno la loro storia d'amore''. Classe 1925, dolcevita giallo e un baule di racconti, Paolo Di Paolo si guarda intorno nelle sale della mostra che il MaXXi gli dedica fino al 30 giugno, ''Paolo Di Paolo. Mondo Perduto'' a cura di Giovanna Calvenzi, e quasi sembra ancora non crederci. ''Mi sento un sopravvissuto, quasi si trattasse di una celebrazione postuma. Un po' come Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo'', dice sorridendo. Per quattordici anni è stato il fotografo più amato de Il mondo di Mario Pannunzio (e non solo), per il quale realizzava ritratti di divi, reportage dall'Italia e dal mondo e anche il racconto, in coppia con Pier Paolo Pasolini, de La lunga strada di sabbia, sull'estate degli italiani del 1959. Ma fino a una manciata di anni fa nessuno lo sapeva. Chiusa la redazione, arrivata l'onda aggressiva dei paparazzi mise via la macchina fotografica per sempre, dedicando il resto della sua vita a studi filosofici e di ricerca storica, curando una ventina di volumi e 43 calendari per l'Arma dei Carabinieri. All'inizio degli anni Duemila, cercando un paio di sci in cantina, sua figlia Silvia trova per caso quell'archivio di 250 mila immagini, di cui non sapeva assolutamente nulla. Una galleria che racconta non solo l'Italia e il mondo degli anni '50-'60, ma anche un modo diverso di fare fotografia. ''Eravamo dilettanti - racconta Di Paolo oggi - Al tempo era di moda avere Il Mondo sottobraccio. Dava un tono da intellettuale. Ma nessuno lo leggeva davvero. Così Pannunzio ebbe l'intuizione che i testi non bastassero più. Serviva anche la fotografia, che per lui non doveva essere bella, ma buona. Noi non ne sapevamo nulla, ma ci lasciammo trascinare''. Nacque così quella che oggi Giovanna Calvenzi chiama ''Fotografia umanista'', ''sempre attenta e molto rispettosa''. Un tocco gentile che corre nei 250 scatti della mostra, che ha per mainsponsor Gucci. C'è la Roma povera e ancora analfabeta e quella dei ritratti come Renato Guttuso alla salita del Grillo, Mimmo Rotella con un suo décollage a Piazza del Popolo, Monica Vitti e Michelangelo Antonioni che passeggiano leggendo il giornale. Poi gli ''incontri impossibili'' per il settimanale Tempo, come Giorgio De Chirico e Gina Lollobrigida, Nilde Iotti e Renato Rascel. A ognuno il suo racconto, come quando dopo ''l'impresa'' di portare il Re in esilio Umberto I da Cascais a Porto, Di Paolo gli chiese anche di posare nel bosco seduto per terra. E ancora, la prima auto sulla Roma-Firenze, i funerali di Palmiro Togliatti e, oltre alla ricostruzione della redazione de Il Mondo, un'intera sezione per Pasolini, con cui, ammette, all'inizio non si trovò, ma poi fu stima reciproca. Molte di queste foto sono rimaste inedite, come Oriana Fallaci che fa il bagno a Venezia o il bacio tra Simone Signoret e Yves Montand all'Aventino: troppo intime per cederle ai giornali. Chiuso Il Mondo e non sentendosi più in sintonia con i tempi e la fame di scoop, Di Paolo abbandonò la fotografia. ''Fu un grande dolore - ammette - Un direttore a Milano mi disse 'per te le porte saranno sempre aperte'. Le chiusi dietro di me''. Una storia, commenta la presidente della Fondazione MaXXi, Giovanna Melandri, ''che ci fa pensare, nell'epoca dei selfie e delle foto rubate. E che è anche un po' il manifesto di quel che pensiamo al MaXXi dell'arte e della fotografia''.
ansa

Si aprono le torri del duomo di Cefalù

CEFALU' (PALERMO) - Il duomo normanno di Cefalù (Palermo) apre per la prima volta al pubblico le sue torri. Lo ha deciso il vescovo Giuseppe Marciante a nove secoli dalla costruzione della basilica, che dal 2015 è patrimonio Unesco ed è inserita in un percorso arabo normanno con la cattedrale di Palermo e con quella di Monreale. Il pubblico potrà salire lungo i gradini e affacciarsi dalle bifore a partire dalle 19 del 24 aprile.
    L'apertura delle torri si collega al progetto "Itinerarium Pulchritudinis" che include anche la visita al chiostro, alla cappella del palazzo vescovile e al tesoro del duomo.
    L'iniziativa della Curia mira a una riqualificazione dell'area di uno dei luoghi turistici più suggestivi della Sicilia.
    Il duomo di Cefalù fu fatto edificare a partire dal 1131 da re Ruggero II come atto di ringraziamento per uno scampato naufragio. Solo nel 1267 la cattedrale fu definitivamente consacrata.
    Oltre alle due torri che affiancano la facciata, il duomo custodisce preziosi mosaici bizantini che ricoprono le pareti del presbiterio, l'abside e la volta. (ANSA).


Fondi Ue: turismo e nautica green, indagine su opportunità


Saranno presentati in occasione di Versilia Yachting Rendez-vous 2019, in programma a Viareggio dal 9 al 12 maggio, i risultati della prima fase di Action (Attivazione cantiere transfrontaliero per l'inserimento occupazionale), incentrata su un'indagine presso le imprese del turismo e della nautica per far emergere le opportunità di mercato e le competenze necessarie per uno sviluppo 'green' delle stesse aziende.

Action è un progetto di Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 - Programma transfrontaliero cofinanziato dal Fesr, Fondo europeo per lo sviluppo regionale - con capofila il comune di Capannori da sempre impegnato in materia di ambiente e sviluppo sostenibile. Si propone come strumento di ricerca e di appoggio a tutte le aziende delle filiere del turismo e della nautica che abbiano già mostrato sensibilità verso il tema della sostenibilità ambientale. Il progetto si sviluppa nell'arco di tre anni. Dopo un'iniziale fase di indagine tra aziende italiane e francesi di Toscana, Sardegna, Liguria, Corsica e Regione Paca, prevede la creazione di una Rete transfrontaliera di soggetti specializzati che sperimenti e attivi pacchetti di servizi di accompagnamento (tutoring e coaching), rivolti a imprese e persone, per la formazione di nuove figure professionali capaci di fornire, anche in forma autoimprenditoriale, le competenze necessarie per l'implementazione di soluzioni di economia circolare. I servizi saranno fruibili anche attraverso un 'market place' accessibile mediante apposita piattaforma web. Una serie di cantieri occupazionali, attivati nei vari territori, ascolteranno le esigenze delle aziende, fornendo un aiuto concreto attraverso laboratori, attività di scouting e facendo da tramite con i centri di ricerca scientifica.
ansa

Turismo Italia / Iniziative Enit in Germania



Enit e la promozione di Matera Capitale. Anche a Francoforte
Si chiude con un bilancio positivo il co-marketing con Forum Anders Reisen, associazione di circa 135 tour operator tedeschi medio-piccoli attivi nell’ambito del turismo sostenibile. ENIT Francoforte ha promosso Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il turismo lento, i cammini, i borghi, l’enogastronomia e l’Italia meno conosciuta tramite due newsletter, un advertorial sul catalogo dell’associazione e la sponsorizzazione del convegno “Il futuro dei viaggi”, tenutosi in occasione del ventennale dell’associazione in presenza dei principali rappresentanti del turismo sostenibile in Germania. La campagna, lanciata a ottobre 2018 e conclusa a marzo 2019, ha generato circa 72.200 contatti.

Campagna online sui maggiori quotidiani tedeschi 
È in corso in Germania una campagna online e mobile sui canali di viaggio dei portali dei maggiori quotidiani tedeschi tra cui DIE ZEIT, Süddeutsche Zeitung, Frankfurter Allgemeine Zeitung e sulle note riviste Handelblatt e ApothekenUmschau. La campagna si svolgerà fino al 28 aprile e raggiungerà circa 500mila contatti.

Memory Game con FTI Touristik
Dopo l’edizione molto apprezzata di novembre 2018, ENIT Francoforte presenta ad aprile 2019 un altro Memory Game sulla piattaforma di FTI Touristik, il quarto tour operator per fatturato nel mercato tedesco e con presenza anche in Austria, Svizzera e Olanda. Il gioco prevede dei cartoncini virtuali con logo Italia sul retro e immagini di paesaggi e prodotti italiani sulla facciata. Una volta “accoppiate” correttamente le immagini, gli operatori passano alla pagina successiva che informa su turismo attivo e wellness, natura, arte e cultura, Matera Capitale della Cultura Europea 2019 ed il cinquecentenario di Leonardo da Vinci. Al termine è previsto un breve quiz che consente di partecipare all’estrazione di premi. L’iniziativa è volta a promuovere la “riscoperta” dell’Italia (Italien neu entdecken). 
fonte: Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Enit Praga e il turismo italiano


L'Italia si conferma come il Paese con il maggior numero di scali collegati con l'Aeroporto di Praga nella stagione estiva anche nel 2019. Quest'anno arriveranno a diciassette tra aprile e ottobre. La nuova stagione di volo vede l'arrivo di due nuove destinazioni italiane: Pescara e Firenze. Il capoluogo toscano verrà collegato da voli Vueling quattro volte alla settimana, mentre lo scalo abruzzese sarà raggiungibile il venerdì e la domenica tramite i voli Ryanair. Altre linee aumenteranno poi le frequenze: è il caso del collegamento Alitalia con Roma Fiumicino, che verrà servito ogni giorno anche nel periodo estivo. Con 17 destinazioni, l'Italia supera il Regno Unito (15 destinazioni) e anche i paesi direttamente concorrenti alla penisola per quanto riguarda il flusso di turismo estivo come ad esempio Grecia e Spagna. A testimoniare la popolarità delle destinazioni italiane è anche il fatto che Milano Malpensa e Roma Fiumicino sono quest'anno nella top 15 delle destinazioni più gettonate tra i passeggeri in transito dall'Aeroporto di Praga.
FONTE Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Enit / FIERA NATIONAL WEDDING SHOW in UK e CAMPAGNA DLR

ENIT parteciperà per il terzo anno alla fiera National Wedding Show. Quest’anno lo stand sarà condiviso con 5 regioni: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. Tra le attività collaterali, oltre alla sponsorizzazione dei treni DLR e del centro fieristico Excel, ci saranno anche eventi di networking con operatori e giornalisti del settore.
L’Italia è prima destinazione internazionale per i matrimoni dei britannici. Così ENIT ha iniziato una campagna pubblicitaria in occasione della fiera National Wedding Show (a cui prenderanno parte 5 regioni: Abruzzo, FVG, Marche, Umbria, Lazio). La campagna, dal 25 marzo al 21 aprile, coinvolge i treni DLR di Londra che collegano la City con l’Excel e tutto l’est della città, incluso l’aeroporto London City.
fonte Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone Turismo Culturale

Enit in Portogallo


ENIT Lisbona ha recentemente contribuito all’organizzazione del workshop “BMT - Borsa Mediterranea del Turismo” tenutosi a Napoli dal 22 al 24 marzo 2019 coinvolgendo tour operator portoghesi: Pinto Lopes Viagens, Viagens Abreu S.A. e Fundação Inatel, che hanno approfondito la conoscenza del territorio italiano attraverso la partecipazione agli Eductur svoltisi in Campania e in Toscana. Inoltre è stata avviata la promozione della “Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte” che si terrà a Bologna dal 30 maggio al 5 giugno 2019 e che prevede un Educational Tour in Emilia Romagna, cui prenderà parte il Tour Operator Fátima Caminhos.
fonte: Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone Turismo Culturale

Report 2018 sull’impatto degli incubatori e acceleratori italiani

Sono stati identificati in Italia 171 incubatori e acceleratori. Quasi il 60% si trova in Italia Settentrionale. La Lombardia è la regione che ospita il maggior numero di incubatori, con il 25,3% del totale, seguita dall’Emilia Romagna, con il 10,6%, e la Toscana con l’8,8%. L’area meridionale, quella insulare ed i territori del Nord-Est rappresentano le zone in cui vi è il minor numero di incubatori. Per quanto riguarda la natura giuridica il 64,2% è di natura privata, il 13,9% ha natura pubblica e il 21% ha natura ibrida. 
Sono questi alcuni dei dati evidenziati dal Report sull’impatto degli incubatori e acceleratori italiani, presentato oggi a Milano presso l’incubatore Make a Cube3.

Si tratta di una analisi sviluppata dal team di ricercatori Social Innovation Monitor (SIM) con base al Politecnico di Torino, in collaborazione con Italia StartUp e con il supporto di Banca Etica, Compagnia di San Paolo, Impact Hub Milano, Instilla, IREN, Make a Cube3, SocialFare e Social Innovation Teams (SIT). 
La ricerca è stata basata sull’identificazione e poi il coinvolgimento (survey) degli incubatori e acceleratori italiani e l’utilizzo di database come quello dei bilanci delle imprese e quello delle startup innovative.
Lo studio ha realizzato, per il secondo anno, una mappatura aggiornata a livello nazionale delle attività di incubazione e di accelerazione di startup, evidenziando  modelli di business, peculiarità, servizi offerti e le differenze tra le diverse tipologie di incubatori/acceleratori. 
Come sottolineato dal Prof. Paolo Landoni del Politecnico di Torino, direttore scientifico della ricerca, “emerge un quadro molto diversificato e in evoluzione. Aumenta l’attenzione alle imprese a significativo impatto sociale e aumentano gli incubatori che affiancano alle proprie attività tipiche attività di selezione e investimento nell’equity delle startup. Investimenti importanti, perché in una fase seed molto rischiosa a cui non sono interessati altri investitori.” 
Infatti sono 275 le startup, iscritte al registro delle imprese entro il 31/12/2017, per le quali risulta una partecipazione azionaria da parte di incubatori e acceleratori italiani.  E gli incubatori e gli acceleratori si confermano attenti alle primissime fasi di sviluppo dei progetti imprenditoriali: 3 su 10 dei soggetti da loro accelerati sono team imprenditoriali che non hanno ancora costituto la propria impresa e sono 205 (sulle 275 di cui sopra) le imprese per le quali gli incubatori e gli acceleratori sono tra i fondatori. 
Il report di quest’anno, giunto alla seconda edizione – ha commentato Giovanni De Lisi, Vice Presidente di Italia Startup, l’Associazione italiana delle startup – “arriva in un momento quanto mai opportuno per l’Associazione e per l’ecosistema startup italiano, perché accompagna il percorso del neo costituito tavolo associativo dedicato ai centri di innovazione italiani e perché fornisce elementi a supporto del Legislatore, avendo riscontrato che c’è la volontà politica di sostenere anche la fase pre-seed e seed delle startup innovative italiane”  
Più della metà degli incubatori ha supportato organizzazioni a significativo impatto sociale. Interessante notare le differenze rispetto all’anno passato per quanto riguarda l’analisi dei settori di appartenenza. Mentre dodici mesi fa quello più rappresentato era quello legato alla cultura, alle arti e all’artigianato, ora questo settore si trova al secondo posto, è stato superato da quello della salute e del benessere che ha toccato quota 21,4% sul totale. 
Per quanto riguarda il fatturato, in media gli incubatori italiani nel 2017 hanno avuto un fatturato di 1,30 Milioni di euro. La stima del Fatturato totale degli incubatori italiani del 2017 è di 222 Milioni di Euro, in crescita rispetto allo scorso anno. 
Un altro dato rilevante che emerge è la dislocazione geografica delle start up incubate nel 2017. Più del 70% si trova in Italia settentrionale, in particolare circa il 55% nelle regioni del Nord Ovest. La Lombardia è la regione in cui si è costituito il maggior numero di startup incubate, il 30,2% del totale, seguita dal Piemonte (23,2%) e dalla Toscana (10,7%). L’area meridionale e insulare rappresenta la zona in cui il numero di startup incubate è minore (4,4%) . 
La ricerca stima che nel 2017 siano stati incubati 1344 team imprenditoriali e 2435 startup.
Quest’anno il Rapporto Completo contiene anche quattro approfondimenti specifici:

  1. sugli Incubatori certificati (e le differenze di questi incubatori rispetto agli altri incubatori)

  2. sui programmi di Corporate incubation (e le imprese che li promuovo)

  3. sugli Incubatori quotati
  4. e sugli Incubatori che investono in startup innovative italiane (sulla base delle analisi dei bilanci delle imprese presenti nel database delle startup innovative italiane)   
fonte: comunicato stampa

Siti Unesco, nasce Patrimoni del Sud


Il Progetto Rete Siti Unesco – al via da aprile 2016, con iniziative ed eventi che hanno coinvolto cinque regioni del Sud Italia (Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) che ospitano almeno un sito Unesco - si apre a nuove prospettive.

Tutte le novità sono state illustrate in un incontro con la stampa, questa mattina, nella Sala del Consiglio della Città Metropolitana di Bari (Lungomare Nazario Sauro, 29). Hanno partecipato: Giuseppe Canfora, Presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Francesca Pietroforte, Consigliere con delega ai beni culturali della Città Metropolitana di Bari e Vicepresidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera, Nicola Giorgino, Presidente della Provincia BAT, Ciro Castaldo, Referente Provincia di Salerno del progetto Rete Siti Unesco, Elisabetta Gabrielli, project leader progetto Rete Siti Unesco, Alfonso Marrazzo, Segretario Generale della Provincia di Matera capofila del progetto Rete Siti Unesco, Francesco Paolo Salcuni, Presidente Circolo Legambiente “FestambienteSud”, componente del Cts per l’ambito 3, Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto Rete Siti Unesco.

Con l’occasione è stata presentata la nuova denominazione e il nuovo assetto partecipativo dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, che si chiamerà Patrimoni del Sud.

“Il nuovo statuto – ha affermato Giuseppe Canfora -  consentirà di poter ricomprendere tra gli associati anche enti che non necessariamente debbano avere sul loro territorio un sito Unesco e che comunque intendano operare in ambito culturale e turistico per promuovere i patrimoni culturali, monumentali, archeologici, naturali, paesaggistici e ambientali del Mezzogiorno d’Italia”.

Nata come associazione di Province, oggi, possono aderirvi anche i Comuni, Unioni di Comuni, Distretti Turistici, Fondazioni, Università, oltre che altre Province, Città Metropolitane, Liberi Consorzi Comunali associazioni degli enti suddetti. Rimane confermata la sua missione ovvero lo sviluppo turistico e la sostenibilità nella fruizione dei beni culturali attraverso la costruzione di una rete interregionale dei patrimoni del Sud Italia.

“L'associazione Rete siti Unesco – ha sottolineato Francesca Pietroforte - si allarga per accogliere anche siti di interesse artistico e culturale non necessariamente UNESCO, affinché il percorso già intrapreso possa rendere partecipi più Città metropolitane, Province e Comuni del Sud Italia. L'iniziativa, quindi, si propone di promuovere il Sud a partire proprio dal Sud. È questa la novità. Non vi sono associazioni che mettono in rete tutto il patrimonio del Mezzogiorno d' Italia, motivo per cui il progetto è finanziato da fondi ministeriali posizionandosi al settimo posto tra più di quattrocento proposte”.

“ Progetti importanti come questo – ha aggiunto Nicola Giorgino - servono per fare rete tra territori ricchi di saperi e sapori. Si è data la possibilità a tante realtà del Sud di entrare in relazione tra di loro. Si tratta di una riuscita e proficua connessione di valorizzazione culturale che va avanti e sono certo verrà ulteriormente arricchita da ulteriori iniziative”.

“Siamo in prima linea- ha ribadito Piero Marrese - nel sostenere questa iniziativa che ci vede protagonisti insieme ad altre Province del Sud Italia con l’obiettivo dare più forza ai siti Unesco che, insieme, rappresentano un grande valore aggiunto da poter spendere a livello culturale e turistico. Noi stiamo vivendo questo momento con Matera capitale della cultura, ma all’interno di questo obiettivo c’è la volontà di coinvolgere tutto il territorio della provincia in modo tale da poter interagire e far in modo di avere flussi destagionalizzati tutto l’anno”.


Nel corso della conferenza stampa, inoltre, sono stati presentati i nuovi prodotti di comunicazione e di divulgazione del progetto “Rete Siti Unesco” promosso da 15 enti locali del Meridione, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e ideato dall’Associazione Patrimoni del Sud, quali: il video sui siti Unesco e territori di progetto (con l’artista Massimo Lopez come testimonial), un viaggio tra 14 siti Unesco del Meridione e tra gli altri Patrimoni del Sud; l’applicazione scaricabile su smartphone per accedere alle informazioni sui patrimoni culturali della rete e alla virtual card.