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Disegno italiano del 20/o secolo in mostra a Houston

 

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HOUSTON - La prima grande retrospettiva negli Stati Uniti sul disegno italiano del Ventesimo secolo arriva alla Menil Collection a Houston in Texas. 'Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century' aprirà il prossimo 14 novembre e resterà in mostra fino all'11 aprile del 2021. E' stata curata da Edouard Kopp, chief curator presso il Menil Drawing Institute e Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano con il patrocinio e il sostegno dell'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti e del Consolato Generale d'Italia a Houston. Silent Revolutions presenta 68 disegni della Collezione Ramo, tra i quali opere di Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carol Rama, accompagnati da alcuni disegni di artisti italiani provenienti dalla Menil Collection. "La mostra - ha spiegato Rebecca Rabinow, direttrice della Menil Collection - vuole introdurre il nostro pubblico al ruolo essenziale e vario anche se spesso trascurato che ha avuto il disegno durante un periodo estremamente creativo dell'arte italiana". Per la maggior parte del 20/o secolo, infatti, l'Italia ha generato una serie continua di movimenti artistici rivoluzionati che hanno influenzato in modo significativo gli artisti a livello internazionale. Dal Futurismo allo Spazialismo all'Arte Povera, la produzione artistica italiana fu caratterizzata da un alto livello di innovazione. Questo spirito creativo si manifestò particolarmente nel campo del disegno attraverso il quale gli artisti italiani furono liberi di sperimentare con una vasta gamma di materiali e tecniche. In questo modo furano in grado di creare nuovi concetti artistici e stili. Col disegno, l'arte italiana del secolo scorso si è confrontata con i grandi temi della storia e del mito, del linguaggio e della soggettività, del corpo, della città moderna, dello spazio e dell'astrazione. "E' la prima volta che la Collezione Ramo viene ospitata in un museo americano di tale prestigio - ha detto Irina Zucca Alessandrelli -. E' un onore non solo essere stati invitati in una delle istituzioni più importanti per quanto riguarda il disegno ma anche essere parte di una storia eccezionale del collezionismo europeo in America". Il Menil Drawing Institute è l'unica istituzione al mondo dedicata alla ricerca e appositamente progettata per preservare ed esporre i disegni nelle condizioni di luce, umidità e temperatura ideali per la loro conservazione. L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio ha sottolineato che la mostra entusiasmerà i visitatori e li connetterà ancora di più con l'Italia e le sue meraviglie. Tra le opere in mostra, Controluce, capolavoro di Umberto Boccioni realizzato nel 2010, Combustione, opera del 1957 di Alberto Burri, Senza Titolo disegno del 1965 di Alighiero Boetti, Diario (1979) di Maria Lai.

I Sacri Monti, paesaggi della devozione


 «Ho ammirato ovunque nei miei viaggi magnifici monumenti, chiese riccamente decorate, musei riccamente dotati. Tutte queste scoperte ti rendono consapevole della meravigliosa capacità dell’uomo di renderle belle…Ci viene fatto credere che viviamo in un mondo ostile e violento. Io ho incontrato solo accoglienze fraterne, sorrisi, gentilezza».

Gérard Chrétien, con le sue osservazioni di pellegrino in arrivo, a piedi da Reims ( 1387 chilometri in 57 giorni), partecipa  all’intenso lavoro di Franco Grosso e Renata Lodari, autori della guida topografica ll Devoto Cammino dei Sacri Monti, dal Piemonte alla Lombardia, pubblicata da Libreria Geografica per National Geographic Maps,  che viene presentata sabato 17 ottobre alle 11 al Municipio di Orta San Giulio

Entrambi gli autori vantano una profonda conoscenza dell’area: Grosso, come vicepresidente della Rete dei Cammini, promotore del territorio e mappatore di tracciati a piedi, e Renata Lodari come esperta di giardini storici e Commissario speciale dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti.

Si cammina su un itinerario di 700 chilometri che collegano i Sacri Monti fra Piemonte e Lombardia (sito Unesco).  Come osserva la Lodari, il supporto cartografico, animato da numerose fotografie «si inserisce bene nell’attuale contesto del turismo lento, in questo caso intimamente legato anche alla dimensione spirituale dei complessi religiosi più importanti del Nord d’Italia».

Da Varallo Sesia a Locarno
La devozione è stata la spinta propulsiva per tessere la vasta rete di complessi religiosi composti di cappelle e santuari. Sono stati realizzati tra il 1486 e il 1712, ai piedi della Alpi, a Varallo Sesia Crea, Orta San Giulio, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola, Belmonte, e in Svizzera, a Brissago e Locarno (Svizzera).  E, poiché le vie del Signore sono infinite, non mancano i collegamenti con altri cammini che hanno accolto i passi dei pellegrini fin dall’antichità tra cui la via Francigena, il Cammino di San Bernardo, la Via Francisca, la Via Francigena Renana

Una magnifica cartolina italiana
Alla fede si è aggiunto ultimamente anche l’apprezzamento per la spettacolarità del paesaggio che ha attratto altri viandanti curiosi di immergersi in questa magnifica cartolina italiana: si attraversano boschi e borghi storici come Carmine Superiore, frazione di Cannobio, un villaggio di origine medioevale appeso ad uno sperone roccioso sul Lago Maggiore, raggiungibile soltanto a piedi.

Ci si inerpica su sentieri di montagna  e strade come la Panoramica Zegna (Biella), nell’oasi che in primavera si infiamma con la fioritura dei rododendri. O si visita il Parco Naturale Campo dei Fiori (Varese) con la sua “Cittadella delle Scienze della Natura”. E ancora, si costeggiano ruscelli, canali, le dolci colline dei vigneti del Monferrato e, in primavera, il grande mare a quadretti della risaie tra Vercelli e Novara. Poi i laghi, Maggiore, Varese, Como e, fra tutti, il più intimo, il lago d’Orta apprezzato anche dai cicloamatori per la sua ciclabile di 40km.che lo incorona.

L’arte che fa impressione

In ciascun complesso devozionale si sono cimentati, nei secoli, importanti artisti e artigiani da Gaudenzio Ferrari a Guttuso impressionando i pellegrini con la suggestione delle loro opere che rappresentano la Passione di Cristo.

Scrive Gérard Chrétien: «Ho pensato ad una sorta di catechesi a grandezza naturale, dove le statue e gli affreschi sono così reali che a volte ho avuto la sensazione di vivere le scene rappresentate».

E si passa anche nelle vicinanze di«laboratori» eccezionali come le cave di Candoglia famose per il pregiato marmo rosa impiegato, fin dal 1387, per la costruzione, e oggi per il restauro, del Duomo di Milano. Impressionante anche il Colosso di San Carlo Borromeo (detto il Sancarlone), realizzato a fine Seicento, per volere del cardinale Federico Borromeo.

Piccoli spunti per un’esperienza da gustare anche a tappe, apprezzando di ogni territorio anche le singole comunità con le rispettive qualità di accoglienza e buona tavola.

lastampa.it

Expedia Group, accordo con UNWTO per promuovere la ripresa del turismo

 

Expedia Group ha siglato un accordo di collaborazione con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) per promuovere la ripresa del turismo e condividere insight relativi ai dati di viaggio e ai trend dei consumatori. Tramite ciò, Expedia Group e UNWTO lavoreranno a progetti congiunti che si focalizzeranno sugli insight del turismo rurale, sullo sviluppo delle destinazioni meno conosciute, nonché sulla promozione dell’istruzione e dello sviluppo delle competenze. L’accordo sosterrà opportunità di formazione per i professionisti del turismo nel settore pubblico e privato. Lavorando insieme, le due parti rafforzeranno anche la collaborazione tra pubblico e privato sostenendo l’Expedia Group Recovery Program. L’UNWTO e Expedia Group promuoveranno un maggior numero di discussioni concrete e lo sviluppo di politiche proporzionate per facilitare la ripresa del turismo in tutto il mondo in modo sostenibile.

Travelnostop

Si viaggia ne La Casa di Carta


 Marzia Parmigiani ed Elina Sindoni sono due psicologhe, esperte e appassionate di viaggi, fondatrici del blog traveltherapists.it dove raccontano di viaggi meravigliosi, di cambiamenti di vita e di crescita personale. Al TTG Travel Experience di Rimini, la fiera internazionale del turismo, presentano dell'ultimo loro libro, autoprodotto con Amazon: La Casa di Carta - La guida di viaggio per scoprire tutte le location. E' un avvincente testo che porta alla scoperta dei posti in cui sono state ambientate e girate le 4 stagioni de "La Casa di Carta", la fortunata e pluripremiata serie Tv creata da µlex Pina e proposta da Netflix; e dà anche e soprattutto anticipazioni sulla quinta stagione.

    Il libro ci fa viaggiare dalla Spagna all'Italia, dalle Filippine a Buenos Aires passando per l'Indonesia e terminando in Danimarca, dove è stata in parte ambientata l'ultima e attesissima stagione della serie. Nella prima parte del libro, invece, sono descritte le simbologie del telefilm collegate agli eventi e ai movimenti della storia mondiale che spiegano, tra l'altro, le motivazioni psicologiche e sociologiche che hanno portato "La Casa de Papel", inizialmente trasmessa dall'emittente Antena 3, a diventare una serie televisiva di successo planetario. I protagonisti, rapinatori vestiti con tute rosse e la maschera di Salvador Dalì che copre il volto, sono degli antieroi, personaggi negativi che tuttavia rappresentano la lotta al sistema dominante. Sono dei ribelli la cui maschera somiglia molto a quella degli attivisti di Anonymous, personaggi che suscitano un'universale empatia ed emulazione di resistenza.
    In fiera le due autrici ci hanno raccontato anche il successo del cineturismo, dell'interesse, cioè, che suscita negli appassionati di cinema il viaggio alla scoperta dei luoghi dove sono stati girati film e serie televisive: è il modo più rapido di identificarsi con i protagonisti e conferisce un grande valore di emozionalità esperienziale. Permette, cioè, di provare l'esperienza in prima persona, di vivere davvero la soggettivazione.
    Il libro, pubblicato ad aprile anche in edizione spagnola e inglese, segue l'uscita di altre due pubblicazioni: "La Psicologia e l'arte di migliorarsi in viaggio" e "Come coltivare la resilienza ai tempi del Coronavirus". In questo momento di emergenza sanitaria in cui viaggiare è molto complicato almeno due sono i consigli che le blogger e travel therapist si sentono di dare: coltivare il ricordo, continuare a essere curiosi leggendo e informandosi, e sognare progettando un viaggio, anche "dietro casa" ma pur sempre esplorando un posto nuovo. (ANSA).