Due anni di reclusione per frode fiscale e appropriazione indebita. Questa la sentenza emessa mercoledì 19 ottobre dal Tribunale di Milano nei confronti di Diana Bracco, ex vicepresidente di Confindustria ed ex presidente di Expo 2015 spa. Un’indagine iniziata il 2 luglio 2015 e portata avanti con caparbietà dal Pubblico Ministero di MilanoGiordano Baggio il quale aveva chiesto per l’industriale una condanna a un anno e tre mesi. Meno clemente il giudice della seconda sezione penale Giorgia Carbone che ha condannato la Bracco a 2 anni riconoscendole però le attenuanti, la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna.
DURO COLPO
Si tratta comunque di un duro colpo per questa imprenditrice, nonché amministratore delegato dell’omonimo gruppo Bracco, che aveva fatto negli anni della trasparenza e del duro lavoro uno dei suoi punti di forza. Milanese classe 1941, Diana Bracco si laureò in chimica all’Università di Pavia negli Anni ’60, per poi ricevere nel 2001, proprio da quel polo che aveva a lungo frequentato la laurea honoris causa in Farmacia il 14 febbraio del 2001. E questo è solo uno dei tanti riconoscimenti ricevuti da questa donna amante del lavoro, come la descrivono amici e dipendenti.
Si tratta comunque di un duro colpo per questa imprenditrice, nonché amministratore delegato dell’omonimo gruppo Bracco, che aveva fatto negli anni della trasparenza e del duro lavoro uno dei suoi punti di forza. Milanese classe 1941, Diana Bracco si laureò in chimica all’Università di Pavia negli Anni ’60, per poi ricevere nel 2001, proprio da quel polo che aveva a lungo frequentato la laurea honoris causa in Farmacia il 14 febbraio del 2001. E questo è solo uno dei tanti riconoscimenti ricevuti da questa donna amante del lavoro, come la descrivono amici e dipendenti.
I RICONOSCIMENTI
Ma è nel 2002 che Diana Bracco ricevette il riconoscimento più importante per il suo impegno lavorativo. È di quell’anno la medaglia d’oro del Comune di Milano a cui seguì anche l’investitura a cavaliere del lavoro. Passano altri due anni e nel 2004 ricevette anche l’onorificenza dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
Ma è nel 2002 che Diana Bracco ricevette il riconoscimento più importante per il suo impegno lavorativo. È di quell’anno la medaglia d’oro del Comune di Milano a cui seguì anche l’investitura a cavaliere del lavoro. Passano altri due anni e nel 2004 ricevette anche l’onorificenza dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
IL LAVOROGià presidente della Fondazione Sodalitas per lo sviluppo dell’imprenditoria nel sociale dal 1995 al 2001, è soprattutto conosciuta per il ruolo di presidente della Fondazione Mai di Confindustria, della Fondazione Bracco e della Fondazione Milano per Expo 2015. Ma Diana Bracco non è stata solo quello dato che dal 2008, il prestigio e la passione per la musica, l’ha portata a essere scelta come membro del Cda della Filarmonica della Scala di Milano. L’ingresso nei consigli di amministrazione dell’Accademia della Scala e del Museo Poldi Pezzoli (avvenuto nel 2012) sono state le normali conseguenze di quello che Diana Bracco rappresentava e rappresenta per Milano e l’Italia intera.
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