Almeno a distanza di tempo. In casa Nh, catena albeghiera spagnola ma a controllo cinese, hanno fatto i conti e il consuntivo 2016 lascia intravvedere qualche difficoltà: “l’Italia – si legge in una nota del gruppo – mostra una flessione del fatturato comparabile per camera disponibile (Revpar) pari al -5,9% dovuta all’assenza nel 2016 dell’Expo Milano. Come conseguenza di tale fatto congiunturale, il fatturato è sceso del 2,8%, raggiungendo quota 248,6 milioni”. “Un risultato atteso – commenta Chema Basterrechea, top manager Nh Italia – rettificando l’impatto dell’Expo nel 2015, la crescita del fatturato sarebbe stata del 4,9%, l’Ebitda ha raggiunto quota 41,9 milioni. Avevamo previsto questo scenario ora s apre una fase nuova”. Nh a livello complessivo di gruppo conferma che prosegue la crescita positiva del fatturato complessivo del gruppo negli ultimi anni, con un incremento del 5,7% rispetto al 2015: fatturato complessivo a quota 1.475 milioni nel 2016, 79 milioni in più rispetto all’esercizio precedente, guidato dall’ottima performance nel corso dell’anno di mercati come la Spagna (+13,5% ) o l’Europa centrale (+7,8%). Il Benelux, che ha aumentato i ricavi del 2,5%, l’America continua a riflettere un trend molto positivo in valuta locale su tutti i mercati (+26,6%), pur influenzato negativamente dal cambio. La strategia di gestione dei prezzi attuata nel corso dell’anno ha contribuito ad ottenere un aumento del ricavo medio per camera disponibile (Revpar) del 5,8%, dovuto principalmente ad un aumento dei prezzi pari al 4,6% e dell’occupazione dell’1,2%. Nel 2016 l’Ebitda +21% a quota 181 milioni, guidato da un aumento di marginalità che migliora di +1,6 punti percentuali al 12,3%. Nel frattempo, il risultato netto delle attività ricorrenti presenta un profitto positivo per la prima volta dal 2008, pari a 11 milioni. Compresa l’attività di natura non ricorrente, questa cifra aumenta fino a 31 milioni di utile netto totale, 30 milioni in più rispetto all’anno 2015. E per il 2017? Alla fine di gennaio, il cda ha approvato all’unanimità la nomina di Ramon Aragonés a Ceo. La società prevede di raggiungere un obiettivo pari a 220-225 milioni di Ebitda.
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