Blog Expo

Dolomiti Superski, misure per sciare in sicurezza

 

(di Paolo Donati) (ANSA) - BOLZANO, 10 OTT - In attesa della stagione invernale 2020-21 e delle decisioni che assumeranno le autorità sulle modalità per garantire la sicurezza ai turisti in tempi di pandemia, il grande carosello sciistico Dolomiti Superski ha messo a punto una serie di misure preventive. Tutte volte ad evitare quanto più possibile il contatto diretto e gli assembramenti, sfruttando soprattutto le potenzialità del web.
    Per chi trascorrerà le proprie giornate sugli sci, Dolomiti Superski mette a disposizione la nuova app 'Skier's Map', integrata nella cartina sciistica in 3D sul sito internet, nella quale l'utente troverà una mappa che visualizza la frequenza di sciatori agli impianti. Lo strumento misura la percentuale di riempimento dell'impianto nell'unità di tempo. Così, seguendo gli sviluppi ai singoli impianti, lo sciatore potrà valutare il momento giusto del loro utilizzo, evitando così possibili assembramenti.
    Dolomiti Superski ha messo poi a punto un sistema di garanzie per tutti coloro che acquisteranno skipass stagionali o plurigiornalieri. Chi deciderà di acquistare uno skipass stagionale potrà recedere dal contratto in caso di chiusura degli impianti per almeno 14 giorni consecutivi, sia nell'ipotesi di chiusura totale di tutte le valli, sia nel caso di chiusura totale di una delle 12 zone sciistiche, Entro 30 giorni dall'inizio dell'eventuale lockdown, l'utente potrà esercitare il diritto di recesso, qualora non abbia ancora usufruito dello skipass per 40 giornate. In tal modo verrà avviata l'istruttoria di rimborso e lo skipass sarà immediatamente disabilitato. In alternativa, l'utente potrà decidere di mantenere attivo il proprio skipass e quindi potrà continuare a sciare fino alla fine della stagione nelle zone sciistiche aperte. In questo caso non ci sarà alcun rimborso.
    Verrà messo a disposizione materiale informativo alle casse, agli impianti di risalita e parcheggi. Video esplicativi saranno inoltre disponibili. La data di apertura di impianti e piste è già stata fissata per sabato 28 novembre nella prima tranche di valli dolomitiche (Cortina d'Ampezzo, Plan de Corones, Carezza, 3 Cime Dolomiti, Val di Fiemme/Obereggen, San Martino di Castrozza/Passo Rolle e Civetta). (ANSA).

I portici di Torino diventano galleria d'arte a cielo aperto

 

(ANSA) - TORINO, 10 OTT - Una galleria a cielo aperto, sotto i portici di via Po, nel centro di Torino, per valorizzare la creatività giovanile. Viene inaugurato oggi, nel tratto tra via Rossini e via Sant'Ottavio, 'Spazio Portici - Percorsi Creativi', un progetto di Città di Torino, Fondazione Contrada Torino Onlus e Torino Creativa, realizzato con il sostegno di Iren e Lavazza. Un percorso visivo itinerante lungo il quale si svilupperanno nel tempo installazioni, esposizioni, mostre temporanee e happening artistici, per dare nuova vita alle arcate integrando l'arte con gli spazi urbani in modo non convenzionale.
    "Non è una semplice galleria, ma un progetto di trasformazione urbana che valorizza la professione creativa e che mette al centro i giovani, la loro visione del mondo, i temi ambientali e sociali che affrontano - spiega l'assessore comunale ai Diritti, Marco Giusta -. I portici sono, oggi come nel passato, teatro di scritte, messaggi politici, amorosi, che rappresentano forme di espressività, manifestazione di conflitti e di protesta. Sono convinto dell'importanza di uscire dalla retorica del decoro e affrontare il tema dello spontaneismo valorizzandone la componente artistica e dandole la possibilità di avere spazi di espressione riconosciuti, anche a vantaggio del commercio e del turismo".
    Il progetto, a partire da via Po, avvia un percorso che, grazie ai prossimi contributi delle arti visive e performative, animerà progressivamente i portici di via Nizza, via Sacchi per estendersi a tutti i 12 chilometri di portici della città di Torino.

Prima volta che viene collegato un archivio ad uno spazio espositivo digitale in 3D senza la collocazione fisica di una mostra. Lo fa Enit


E' la prima volta che viene collegato un archivio ad uno spazio espositivo digitale in 3D senza la collocazione fisica di una mostra. Lo fa Enit-Agenzia Nazionale del Turismo aprendo virtualmente le porte del proprio archivio storico con migliaia di ritrovamenti in un'esposizione globale totalmente digitale e anche in inglese intitolata "Enit e l'Italia. Una gran bella storia". Ad aprirla Alberto Angela che ricorda come "l'Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, 3mila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio affinché arrivi integro alle generazioni future, ancora non nate e che potranno sentirsi stimolate da questi collegamenti storici. Custodire questo patrimonio vuol dire anche mettere in luce le meraviglie che lo costituiscono. Attraverso le opere del passato riceviamo valori che ci aiutano a vivere il presente per indirizzare il futuro. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d'onda delle generazioni passate" dichiara il divulgatore scientifico, conduttore televisivo Alberto Angela nel corso del lancio delle Mostre Virtuali Enit.

"La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, settorializzata e segmentata, diventando un prodotto che coinvolge non solo fattori materiali, tangibili (trasporti, ristoranti, ecc.), ma che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori che esaltando l’unicità delle località turistiche hanno un ruolo determinante sulle scelte dei viaggiatori" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

"L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e inoltre lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. Esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici negli anni '20 tra Enit e Ferrovie ad esempio". Così il Direttore Enit Giovanni Bastianelli ricordando anche il primo presidente Enit Luigi Rava, Ministro delle Finanze e dell'Istruzione che già al tempo esaltava il ruolo dell'ambiente e dei beni culturali.

"Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate ad autori d’eccezione. raccontano, tra gli altri, nel loro saluto ad Enit, gli ambasciatori internazionali che organizzeranno eventi dedicati alla mostra Enit nelle sedi delle ambasciate in giro per il mondo" dichiara la Direttrice Marketing Enit Maria Elena Rossi

A ricordare l'importanza di Enit le ambasciate italiane all'estero intervenute per la presentazione del lancio della mostra dell'Agenzia Nazionale del Turismo. Tra gli altri a ricordare il contributo di Enit alla promozione dell'Italia l'ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano secondo il quale "il ruolo di Enit emerge anche all'interno della Federazione Russa. L'Agenzia è presente con un ufficio di rappresentanza fino dal 1997 poco dopo il Crollo dell'Unione Sovietica. E ha sempre compreso le potenzialità di una popolazione di 150 milioni di abitanti tutti appassionati a quanto l'Italia può offrire. E grazie all'intensa attività Enit, che fa leva sul tradizionale amore che lega le nostre culture, è riuscita a far diventare la Penisola una delle prime tre nazioni preferite dai viaggiatori russi.. Già nel 1921 Enit aveva intuito la possibilità di influenzare i flussi turistici dall'estero attraverso campagne. Una strategia vincente e lo è ancora" sostiene l'ambasciatrice italiana in Francia Teresa Castaldo. "Enit è protagonista in Belgio insieme alla rete estera del Ministero degli Esteri, svolge un lavoro encomiabile per la produzione istituzionale economico culturale e turistica. Il Belgio ama l'Italia e una comunità di 500mila italiani. sostiene l'ambasciatrice italiana in Belgio Elena Basile. Sostegno ad Enit anche dall'ambasciatore italiano in Brasile Francesco Azzarello: "Enit è la nostra stella, la nostra bandiera per il turismo e confidiamo di riprendere presto i rapporti con enormi flussi dal Brasile all'Italia". L'ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace rammenta che le "straordinarie bellezze del nostre Paese vengono celebrate attraverso il lancio della mostra virtuale Enit in Italia. Ci sono dati incoraggianti, solo nel 2019 sono stati oltre 2 milioni e mezzo i turisti giapponesi che hanno visitato l'Italia nel 2019 e la Penisola è stata la prima destinazione europea per i turisti giapponesi l'anno scorso". L'ambasciatore italiano a Vienna Sergio Barbanti: "Enit ha un compito difficile che assolve con pazienza e tenacia e infatti l'Italia è per gli austriaci la prima meta delle vacanze". Anche l'ambasciatrice in Australia Francesca Tardioli elogia "Enit e Italia, una storia che ha superato il secolo. Il turismo verso l'Italia ha portato nel 2019 quasi un milione e mezzo di viaggiatori australiani e neozelandesi. Le restrizioni ci fanno sentire ancora di più la voglia di Italia, sperando di poterla raggiungere il prima possibile".

La mostra è un unicum perché è il risultato di un progetto di innovazione digitale dove un archivio storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D. Questo permette ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà - come se realmente fosse un luogo espositivo - dove organizzare e allestire infinite mostre attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale. La valorizzazione del patrimonio acquisisce così una dimensione interattiva, tecnologica e globale mai raggiunta prima.

Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l'evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell'Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l'Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del comparto turistico, promosso concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane. La mostra è visibile sulla piattaforma www.mostrevirtuali.enit.it. L'evento celebra anche l'ente più antico d'Italia con il ruolo fondamentale svolto in oltre cento anni di storia di promozione turistica. Fondato nel 1919 con il compito di far conoscere e appassionare l'estero all’Italia come destinazione turistica d’eccellenza, Enit continua a lavorare per elevare la quantità e la qualità dei flussi di visita nel nostro Paese e raccontarne e influenzarne la storia. La mostra si strutturata in quattro sezioni tematiche con sei stanze in un viaggio virtuale lungo l’Italia e una panoramica fotografica tratta dall’Archivio che ripercorre la Penisola dal Nord a Sud. 

Enit ha avviato inoltre la digitalizzazione di oltre 30mila reperti ad oggi, su un patrimonio di 100mila ritrovamenti di inestimabile valore storico e artistico, una parte di quali sono contenuti nel libro "Promuovere la Bellezza" il libro-evento con cui Enit ha festeggiato i 100 anni e curato dal ricercatore Manuel Barrese, frutto di oltre un anno di ricerche storiografiche e di analisi di migliaia di diapositive, manifesti e vetrini che hanno ricostruito di uno spaccato dell’Italia dai tratti inediti ed eterogenei e riportato alla luce i manifesti storici di artisti contemporanei: Dudovich, Cambellotti, Boccasile, Retrosi, Mino Delle Stile. Tutto il materiale confluirà in un archivio storico digitale che insieme all’Open Library con il materiale fotografico delle Regioni Italiane costituirà il più qualificato patrimonio sul turismo italiano.



Ricevere una letterina da Babbo Natale? con l’aiuto di Norama TO si può

 

Con l’avvento dei social il Natale è diventato sempre più 2.0. Per fare una sorpresa ai bambini e stupire gli adulti, la Letterina di Babbo Natale sarà sicuramente un regalo diverso, particolare e gradito. Come da tradizione, in veste di sede ufficiale prescelta dalla Santa Claus Embassy Europe, anche quest’anno Norama Tour Operator si fa portavoce degli auguri di Natale di Santa Claus da Rovaniemi, Circolo Polare Artico, Finland – quello dei milioni di lettere da tutto il mondo – grazie alla Letterina personalizzata del Vero Santa Claus, da ordinare direttamente sul sito ufficiale www.letteradibabbonatale.it, al costo di 8,50 euro.

La Letterina, disponibile in 2 versioni (per bambini fino a 12 anni e per adulti), è redatta su carta, busta e francobollo da collezione, con annullo autentico dell’Ufficio Postale di Rovaniemi, Circolo Polare Artico. È personalizzata con il nome del destinatario, e può essere anche menzionato il nome del mittente che desidera far recapitare la missiva. È firmata da Santa Claus in persona, ed è molto più di una semplice lettera di auguri: rappresenta, infatti, un vero e proprio messaggio di amore e affetto ed è disponibile in tre lingue: Italiano, inglese, francese.
All’interno della busta anche un piccolo omaggio di Santa Claus. La letterina sarà il regalo di Natale perfetto da mettere sotto l’albero per allietare e scaldare il cuore di grandi e piccini. Invia subito la tua richiesta per fare un regalo originale, hai tempo fino al 2 dicembre per inviare la tua domanda.

www.norama.it