L'ultima è del 7 dicembre 1970 all'inaugurazione della stagione: ma questa volta Maria è spettatrice, seduta nel palco del sovrintendente.
È nello spazio fra queste due foto la parabola della carriera e della vita di Maria Callas raccontata nella mostra 'Maria Callas. Ritratti dall'archivio Publifoto Intesa Sanpaolo' visibile fino al prossimo 18 febbraio. Entra così nel pieno ufficialmente, con l'esposizione curata da Aldo Grasso, Callas100, il palinsesto di eventi organizzati a Milano in occasione del centenario come omaggio alla Diva per eccellenza con il coinvolgimento fra gli altri di Comune, Scala e Piccolo Teatro, che sarà presentato all'istituto Italiano di cultura a Parigi la prossima settimana. Sono in tutto 91 le immagini della Callas selezionate fra le 1500 disponibili nell'archivio di Publifoto, agenzia fotografica fondata nel 1936, che è stato acquisito da Intesa Sanpaolo. Si tratta di immagini posate per servizi nei rotocalchi dell'epoca, come quelle nella sua casa milanese di via Buonarroti o mentre prova abiti nell'atelier Biki, ma molto più spesso rubate, come quella che rese pubblica la sua relazione con Onassis. Immagini che una volta erano di cronaca ed ora raccontano un mito, una donna riuscita ad emergere contro ogni pronostico. "È stato difficilissimo scegliere le immagini. Le foto - ha spiegato Grasso - erano tutte belle e significative, ma abbiamo usato il criterio di scegliere immagini che fossero 'vive', che si prestano a riletture". C'è Maria Callas dopo la prima di La vestale nel 1954 al tavolo al ristorante Savini - con, fra gli altri, Luchino Visconti - che riceve un mazzo di fiori da Valentino Bompiani, c'è lei all'aeroporto di Malpensa, alla mostra del Cinema, sullo yacht di Onassis, o accanto a Grace Kelly. Spesso sullo sfondo il marito Gian Battista Meneghini, fino all'immagine di Callas in tribunale a Milano per la separazione. E c'è tanta Milano. "L'idea di portare Maria Callas giù dal palcoscenico attraverso le immagini - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi - permette di entrare nella storia di una figura che ci sembra di conoscere". "Non dobbiamo pensarla regina, staccata dal mondo" ha aggiunto il presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, definendo la mostra "qualcosa di speciale".
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