Secondo la causa Meta, Snap, ByteDance e Google hanno consapevolmente costruito e commercializzato le loro piattaforme per "attrarre, catturare e creare dipendenza nei giovani".
L'iniziativa richiama il procedimento intentato nel 2022 in California.
Il sindaco di New York, Eric Adams, aveva anticipato la causa a fine gennaio.
"Negli ultimi dieci anni abbiamo visto quanto il mondo online possa esporre i nostri figli a un flusso continuo di contenuti dannosi e alimentare la crisi nazionale della salute mentale dei giovani", ha affermato il primo cittadino in una nota. Oltre alla città di New York, tra i querelanti ci sono anche il distretto scolastico e le istituzioni sanitarie, secondo le quali le società proprietarie hanno "consapevolmente progettato, sviluppato, prodotto, gestito, promosso, distribuito e commercializzato le loro piattaforme per attrarre e creare dipendenza, con una supervisione minima da parte dei genitori". (Fonte: ansa.it)