Il Pirellone è socio della spa, ma è ancora senza informazioni De Corato (FdI) chiede una commissione d'inchiesta in Comune
Come li giri li giri, i numeri sul bilancio Expo sono sempre quelli: pochi e poco chiari. E non è servita nemmeno un'interrogazione in Consiglio regionale per riuscire ad approfondire e a rispondere alle domande rimaste in sospeso dalla fine di ottobre ad oggi. Domande di buon senso, ma a cui nessuno si sogna di dare risposta. Una su tutte: il reale numero di biglietti venduti. Per ora ci si dovrà accontentare del preconsuntivo 2015, almeno fino all'assemblea dei soci (slittata). E forse ha ragione la candidata Francesca balzani a dire che «Giuseppe Sala è allergico ai bilanci». A chiedere chiarimenti in Consiglio regionale è stato il capogruppo di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato: «La Regione, in quanto socia, deve pretendere dalla società Expo un documento scritto con i dati sulle entrate e le uscite e sui biglietti venduti, un bilancio provvisorio aggiornato. Per Expo sono stati investiti soldi pubblici, non si possono nascondere delle informazioni». Le informazioni forse non verranno nascoste ma rimandate il più possibile, questo sì.Stupito dal silenzio della Regione sullo slittamento dell'assemblea dei soci di Expo alla settimana successiva al voto delle primarie di centrosinistra, De Corato ha chiesto notizie più dettagliate all'assessore al Post Expo Francesca Brianza. Ma i numeri riproposti sono sempre quelli. Punto. «Se l'assemblea dei soci fosse stata il 29 gennaio come doveva essere - ha risposto l'assessore - sarei stata in grado di dare risposte più dettagliate a De Corato. Ma la riunione sarà il 9 febbraio. In quell'occasione anche noi vogliamo un approfondimento sui numeri». «Preannuncio fin da ora - risposto l'esponente di FdI - altre interrogazioni, continuerò finché non avrò avuto una risposta», sia in Regione sia in Comune. A Palazzo Marino, dove è vice dell'aula consiliare, De Corato ha chiesto un'assemblea straordinaria per domani. Ma il centrosinistra ha tentato di far slittare tutto a lunedì 8, esattamente dopo le primarie. «Sala - sostiene De Corato - deve dare i dati scritti dare/avere sul bilancio, anche provvisori, e tutte le informazioni su appalti e subappalti». C'è l'ipotesi che l'opposizione chieda una commissione d'inchiesta se i tempi si dovessero dilatare: «L'8 febbraio è l'ultimo giorno possibile dalla richiesta». Una commissione d'inchiesta è «un'ipotesi sempre più concreta - conferma anche Manfredi Palmeri, Polo dei milanesi - Ci stiamo lavorando e le ragioni per istituirla aumentano: crescono le domande e diminuiscono le risposte. Certo è che se il sindaco non dovesse venire in aula a parlare del bilancio di Expo faremmo partire l'iter lo stesso giorno senza aspettare neanche un secondo. Vogliamo sentire presto la verità sui conti, che presenterebbero oltre 100 milioni di perdita cumulata. Perché continuare a (provare) a nasconderlo?». È lo stesso presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a pretendere chiarezza sul reale bilancio di Expo: «Voglio capire quali siano effettivamente i numeri - incalza - ad esempio, ho visto un documento in base al quale Expo vanta crediti per decine di milioni di euro nei confronti di altri azionisti. Non capisco perché noi come Regione ci abbiamo messo tutti i soldi che dovevamo e altri no? Andremo agguerriti all'assemblea dei soci perché in quella sede si dovranno spiegare bene tutti i conti».
Il Giornale
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