
Mai come quest’anno il tormentone estivo della politica coinvolge tutti gli italiani. I pochi sotto l’ombrellone e i tanti rimasti a casa. Non accade molto spesso, visto che nel mese di chiusura dei Palazzi solitamente ci si concentra su uno o due argomenti che si trascinano in chiacchiere per lo più poco produttive, destinate a chiudersi alla ripresa dei lavori parlamentari. E a scatenare la polemica sono stati, paradossalmente, quegli stessi balneari tanto vicini alla destra che li ha sempre ben rappresentati, oggi insoddisfatti del calo delle prenotazioni nelle spiagge della Penisola e concentrati sulle cifre di questa settimana di Ferragosto, per riprendersi da un periodo a dir poco deludente. Complice i prezzi alle stelle di ombrelloni e lettini. Ed è qui che si è aperta la guerra di cifre tra maggioranza e opposizioni, in cui si infilano le categorie.
Ai balneari risponde a stretto giro la segretaria del Pd Elly Schlein, pronta a cavalcare la protesta. Le spiagge vuote, dice, «sono la cartolina del Governo Meloni. Milioni di italiani stanno rinunciando alle vacanze perché non se le possono permettere e anche perché temono quel che accadrà a settembre». Ancora, per la leader dem, «gli ombrelloni chiusi sono un manifesto di tre anni di destra al governo: i costi esplodono, i salari frenano. Siamo l’unico Paese in cui si sono ridotti del 7 per cento. La gente rinuncia ad andare in vacanza». Tutto il Pd insorge.
E da M5s, il presidente Giuseppe Conte va «oltre ai rincari sulle vacanze». Insieme, scrive, «vola il carrello della spesa anche a luglio. Sui social impazzano video di ragazzi che lavorano anche per 3 euro l’ora l’estate». Ormai «carovita più stipendi da fame» diventano «una tenaglia letale».
Per la capogruppo di Avs Luana Zanella «la destra sta affossando anche il ceto medio», scegliendo di non aumentare i salari, anche con la proposta «sblocca-stipendi» presentata dal suo gruppo. E sulla stessa linea si attesta Iv. Per Enrico Borghi basta guardare i prezzi delle vacanze, i cui aumenti sono stati diffusi dall’Istat. Mentre ieri Confcooperative calcolava l’aumento dei costi delle vacanze di un +16 per cento a famiglia, con 8 milioni di italiani che resteranno a casa anche a Ferragosto. L’esborso medio settimanale è salito a 6.539 euro per una famiglia di quattro persone.
Dati allarmanti, a cui il Viminale si affretta ad affiancarne altri, che parlano invece di boom di arrivi turistici anche ad agosto. «Il turismo è cambiato», spiega allora il responsabile del settore di FdI Gianluca Caramanna, per il quale le cifre riflettono il nuovo corso che vede i turisti spalmare le vacanze durante l’arco dell’anno. «Il Paese cresce e anche il turismo», replica a Schlein.
Ma è la Lega a proporsi ancora portavoce degli interessi dei balneari. «Il caro spiagge? Non me la prenderei tanto con i lavoratori del mare ma con gli stipendi degli italiani che da troppi anni non sono adeguati al costo della vita», commenta il leader del Carroccio Matteo Salvini. «Il tema dello stipendio del ceto medio degli italiani è un tema vero, che anche il governo deve affrontare. Abbiamo sostenuto con decine di miliardi i meno abbienti, le pensioni minime, gli stipendi più bassi. Le due prossime leggi di bilancio», quindi, «dovranno andare ad affrontare il tema del ceto medio, di coloro che guadagnano fino a 60 mila euro l'anno. Una volta con 60 mila euro anno eri un signore. Adesso non è un problema il lettino o l'ombrellone a Forte dei Marmi» ma «il mutuo», incalza il vicepremier, che punta ancora a «pace fiscale, rottamazione di tutte le cartelle esattoriali».
Avvenire
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