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La moda reagisce al calo di vendite per abiti e borse: investe in ospitalità


Da Dolce&Gabbana a Fendi, i nuovi progetti per hotel, ristoranti stellati e spiagge, che si aggiungono alle linee di cosmetici

ilsole24ore

Turismo e fede. A piedi o in bicicletta: il piccolo boom del Cammino d’Oropa


Una delle esperienze di turismo lento, a piedi e in bicicletta, più apprezzate in Italia: è il Cammino di Oropa, che ha registrato quest’estate un aumento di circa il 20% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Con una particolarità interessante: «L’itinerario può essere compiuto a piedi all’andata e sulle due ruote al ritorno, grazie a un’organizzazione che unisce noleggio e-bike, trasporto bagagli e assistenza logistica», Alberto Conte, ideatore e coordinatore del progetto, spiegando che si tratta di «un’evoluzione coerente con le nuove progettualità legate alla rete di una trentina di operatori turistici “bike friendly” nata nel Biellese grazie al sostegno della Fondazione BIellezza, che sostiene lo sviluppo turistico del territorio e si era già impegnata negli anni scorsi nella valorizzazione del Cammino pedonale».

Questa intensa attività ha già portato «all’integrazione della rete degli operatori con il sistema di prenotazione del Cammino di Oropa, che dà la possibilità di ricevere una bicicletta direttamente nell’alloggio che si prenota, oppure trovarla pronta all’arrivo in stazione e partire guidati da una app, per pernottare in strutture di accoglienza a misura di cicloturisti, anche per coloro che non hanno esperienza o allenamento ma desiderano vivere un viaggio lento in sella a una e-bike». Il vasto territorio, che si può raggiungere in treno da Milano e Torino, «si scopre con il passo o la pedalata che lascia il tempo di ascoltare, osservare, respirare», evidenzia Conte.

Gli itinerari in bicicletta sulle Ciclovie di Oropa collegano la pianura agricola alle Alpi piemontesi, attraversando un paesaggio molto vario. «Non si tratta di piste ciclabili, ma di itinerari su strade percorribili anche in auto, non tanto adatti quindi a famiglie con bambini. La Ciclovia della Serra, da Santhià a Oropa, e la Ciclovia Canavesana che collega Ivrea ai Santuari di Belmonte e di Oropa sono completamente tracciate, dotate di segnaletica e strutture di accoglienza», puntualizza l’ideatore dei percorsi. Nel dettaglio, la Ciclovia di Oropa Canavesana è costituita «da due grandi anelli che partono dalla stazione ferroviaria di Ivrea e si dirigono a ovest verso il Sacro Monte di Belmonte, la Valle Sacra e la Valchiusella, a est verso la Serra Morenica e il Santuario di Oropa: è quindi possibile percorrere un solo anello oppure concatenare i due itinerari. Qui si innesta anche un tratto della Ciclovia Francigena, ovvero il percorso ciclabile della Via Francigena che attraversa l’Italia in oltre mille chilometri dal Colle del Gran San Bernardo a Roma».

Il mix vincente fra spiritualità, natura e accoglienza diffusa attrae anche un numero crescente di cicloturisti “slow”, «che scelgono di esplorare il territorio con escursioni giornaliere in bicicletta: un nuovo pubblico, alla ricerca di autenticità e cultura», riferisce Conte. «Attorno al Cammino di Oropa si sta strutturando una rete di itinerari che comprende anche il Tracciolino, una delle strade panoramiche più belle dell’arco alpino, e i nuovi percorsi di Woolscape-Le strade della lana, disegnati per connettere in modo narrativo e sostenibile paesaggi produttivi, arte, memoria e bellezza». Per maggiori informazioni: www.camminodioropa.it.

Avvenire

Turismo, i conti di agosto: "La ripresa c’è stata. Svolta in due mesi"


L’analisi delle categorie. Assohotel: "Meno statunitensi e italiani". Più positive Federalberghi e Confcommercio: "È fase di assestamento".

Un’estate in calo per le imprese ricettive secondo Assohotel Confesercenti Firenze: "Primavera un po’ di calo rispetto al 2024, luglio calo del 15%, che invece anno scorso era andato benino; agosto del 10% ed era già andato male anno scorso – dice la presidente Monica Rocchini –. Gli americani non ci sono più, gli italiani sono calati, mentre avevamo tanti connazionali di passaggio verso il mare che si fermavano un paio di notti". Il motivo? Non è il clima barlaccio: "Anzi quando è brutto tempo al mare, a Firenze si è sempre lavorato tanto – riferisce Rocchini – L’ italiano manca per motivi economici, nonostante i nostri prezzi oscillano continuamente e si adeguano".

Non incide la concorrenza dell’host privato: "Chi fa affitti brevi ha registrato la stessa flessione"; semmai "ci sono state tante aperture di student hotel e student e basta, colossi che hanno immesso migliaia di camere su Firenze, che fanno offerte con i cartelloni fuori e alcuni student vendono anche su Booking e non dovrebbero; gli student hotel invece possono farlo due mesi l’anno, ma ancora non è chiaro in che periodo. Ci vorrebbero regole certe". L’ultimo scampolo d’estate pare più roseo: "A metà settembre ripartono le prenotazioni, tanti dal Nord-Europa che compensano il calo Usa".
Leggermente diversa l’analisi di Federalberghi Firenze: "Giugno un po’ in flessione, luglio marcata, agosto parziale risalita ma in linea con lo scorso anno, a settembre c’è movimento – riporta il presidente Francesco Bechi – Non un’estate positiva come il 2024, ma è anche fisiologica, dopo due anni di crescita, una fase di assestamento o leggera flessione. Confidiamo che sia temporanea: gli alberghi, che si sono adeguati anche come politiche tariffarie. Si spera il mondo internazionale ritrovi fiducia, sugli americani ha influito tanto il cambio del dollaro".

"Per la clientela italiana, ancora una componente importante – sottolinea Bechi – la contrazione della capacità di spesa incide moltissimo". Il tema degli affitti brevi, "esisteva anche l’anno scorso, non hanno creato un’ulteriore decrescita dei fatturati delle strutture – riflette – certo più offerta c’è in un momento di flessione, più influenza dà sugli equilibri, però bisogna anche considerare che ha una platea in parte diversa", e poi "c’è stata un’emersione delle locazioni brevi, ora censite: la loro crescita è in buona parte riconducibile alla regolamentazione, a seguito di cui anzi hanno avuto una contrazione".

"L’estate negativa paventata da molti è stata smentita dai fatti – è al contrario la lettura di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana –, il dato non è assolutamente negativo. Agosto è positivo e ci sono buone aspettative per settembre-ottobre che sembrano rimettere a posto un giugno-luglio sotto l’anno passato". Marinoni concorda invece sulla provenienza nordeuropea: "Tedeschi, scandinavi, olandesi, inglesi, ma una minore presenza americana. Il turismo italiano è attivo anche se meno spendente, meno percepito dagli alberghi e più da commercio e somministrazione". E ribadisce che "l’affitto breve erode quote di mercato solo in parte, il grande incremento che si registra è perché si riporta alla luce un sommerso che prima del cin non appariva. Non lo demonizziamo, ma invochiamo le stesse regole: chi opera nello stesso mercato, deve sottostare agli stessi oneri".
La Nazione

Località, mete e mode, il nuovo turismo inventato dai social. I «content creator» orientano le migrazioni

Se non ti sei scattato un selfie, è come se non ci fossi stato. Perché oggi, a guidare i flussi turistici, non sono più i cataloghi delle agenzie, ma gli influencer. Nell’era della documentazione visiva digitale, a disegnare le mappe del desiderio turistico sono infatti loro: i content creator, croce e delizia del turismo 2.0. Bersagliate da migliaia di visitatori sedotti dalla viralità dei loro contenuti, le mete da visitare sono quelle più «instagrammabili», degne cioè di essere fotografate e postate su Instagram. Riducendo così l’esperienza di viaggio in una lista di cose da spuntare e condividere. Il risultato? Un serpentone umano che si muove alla ricerca del video più spettacolare e dello scatto più ardito, ma anche luoghi un tempo sconosciuti che, da un giorno all’altro, si ritrovano invasi da frotte di turisti. Il fenomeno è noto anche come «TikTok tourism» e sta riscrivendo le regole dei viaggi, portando alla ribalta località inaspettate salite così all’attenzione globale. Il segnale

È successo a fine gennaio a Roccaraso, tranquilla meta sciistica abruzzese invasa in un solo giorno da 10.000 persone e 220 autobus dopo un video su TikTok dell’influencer Rita De Crescenzo (1,7 milioni di follower). Succede ora, in questa folle estate governata dall’overtourism: il video e le immagini, virali sui social, delle migliaia di persone in fila alla stazione intermedia Furnes, a Ortisei, per salire sul Seceda alla ricerca della foto perfetta sullo sfondo delle Odle ha fatto il giro del mondo. La medaglia, è la foto da esibire sui social. Autobus sovraffollati per l’Alpe di Siusi, frotte di turisti al lago di Carezza, a quello di Braies (561 mila post Instagram) o al Sorapis (47.300 post e fino a 3 mila persone sul posto al giorno), il bacino indaco di Cortina d’Ampezzo che, con quell’azzurro glaciale, soddisfa in un click la fame insaziabile di «luoghi da vedere» invece che da vivere. È un caso il successo di «Dolomites for Beginners», la comunità online creata da Anna Zandegiacomo, studentessa 24enne cadorina di Planning and Management of Tourism Systems, a Bergamo, che indirizza i turisti principianti in visita sulle Dolomiti. Nata a fine 2023, oggi conta 239.305 membri ma tra questi, sull’onda del successo del portale, ora c’è anche chi promuove i propri servizi. «Sì, è vero. Alcuni fotografi propongono photo shooting per matrimoni tra le vette — puntualizza —, ma su Dolomites for Beginners si trovano soprattutto consigli su camminate facili e dritte per raggiungere i posti. Ora sto lavorando al tema della mitigazione dell’overtourism e presto ci saranno anche percorsi alternativi poco affollati». 

Le Dolomiti

I numeri dell'overtourism 

Nel turismo ridotto a performance digitale, ipertrofia dell’overtourism, il podio spetta poi alle località di mare: le falesie candide della Scala dei Turchi, in Sicilia (262.568 post Instagram e quasi 5000 su TikTok), Punta Prosciutto, nel Salento (87.600 post Instagram e 8000 su TikTok), i trulli fiabeschi di Alberobello, in Puglia (5 mila). Le immagini di questi giorni delle centinaia di persone appiccicate le une alle altre nelle più belle spiagge della Sardegna fanno venire i brividi e, di certo, il titolo di «spiaggia più bella del mondo» che il World’s 50 Best Beaches ha attribuito quest’anno a Cala Goloritzé, nel Golfo di Orosei, ha fatto schizzare l’algoritmo dei post e il corto circuito emozionale (83.834 post, come per la vicina Cala Mariolu). 

Non solo natura

Amate il buon cibo? Sappiate che i krapfen più virali dell’estate sono a Baita Friedrich August, sul Col Rodella: un bancone infinito carico di bomboloni con vista mozzafiato sulle Dolomiti. Famosissimi, grazie al reel (oltre 300 mila su Instagram) dell’influencer Sonia Peronaci, fondatrice di Giallozafferano, anche i croissant cubici della Farmacia del cambio a Torino e, a Milano, i dolci da forno di «Signor Lievito» (la coda ormai è inevitabile). A Bologna, la finestrella di via Piella era tra i segreti meglio custoditi della città, un romantico affaccio sul Canale delle Moline... oggi è virale. Anche quella. Scrive Louiskoby, su Instagram: «Questa finestra nascosta è diventata virale per la sua bellezza. Non c’è molto da vedere, ma ho potuto fare questo video!». Probabilmente lo stesso, identico, postato da tutti e visto milioni di volte: stesso angolo, stessa posa. Nient’altro.

L’analisi

«In realtà questa fluidità spinta dai social si posa su una posizione rigida: la domanda turistica continua a concentrarsi sugli stessi luoghi iconici del grand tour» osserva Jan Van Der Borg, professore di Economia e Politica del Turismo all’Università di Venezia. «Il risultato è paradossale: un’enorme staticità globale della domanda e, dentro questa, una fluidità di mode che si accendono e si spengono in poche settimane. Basta un video virale per spostare folle di visitatori, creando disagi notevoli a chi abita e a chi vorrebbe vivere i luoghi in modo tranquillo. Ma i problemi strutturali restano, e con l’intelligenza artificiale la velocità del passaparola rischia di accentuarsi ancora di più».

Corriere.it

La top 10 delle migliori città pedonali del mondo


Firenze, Italia
Riga, Lettonia
Amburgo, Germania
Porto, Portogallo
Madrid, Spagna
Edimburgo, Regno Unito
Tallinn, Estonia
Stoccolma, Svezia
Sydney, Austria
Boston, USA

Turismo, arrivano le casette galleggianti. Prima house boat in funzione ad Andora


La nuova frontiera dell’accoglienza è soggiornare sul mare. «Il primo test, partito da giugno, è andato alla grande»

La Stampa

Arrosticini, pallotte cacio e ova, parrozzo e ferratelle: sono loro a guidare la classifica delle ricette abruzzesi più cercate online, confermando la regione Abruzzo come una delle più attrattive del turismo enogastronomico digitale



A rivelarlo è lo studio “Viaggio nel gusto. Le tendenze gastronomiche d’Italia, tra tradizione e cibo da strada”, realizzato dall’Osservatorio Telepass in collaborazione con Moveo, Seed Digital e Change Media.

Secondo il report, le ricette abruzzesi generano oltre 75mila ricerche online ogni mese, con un trend in costante crescita. Nel 2024 sono stati registrati 6,5 milioni di ricerche legate alla cucina regionale, mentre nei primi mesi del 2025 si segnalano incrementi significativi: +27% sulle ricerche di sagre e +8% sui food tour.

In cima alla classifica si confermano gli arrosticini, con oltre 43mila ricerche annue. Subito dopo le pallotte cacio e ova (9.900) e il parrozzo (oltre 6.000), dolce natalizio ricoperto di cioccolato fondente. Completano la top 5 i bocconotti e le ferratelle.

Tra le ricette più cercate spiccano anche le scrippelle ‘mbusse, mentre la crescita più sorprendente è quella delle sise delle monache, che registrano un incremento del +203% rispetto allo scorso anno. Anche gli arrosticini, nonostante il primato consolidato, continuano a crescere (+22%), segno di un interesse sempre vivo.

Il dato più significativo riguarda il rapporto tra cucina e mobilità: le ricerche online non si limitano alla curiosità gastronomica, ma sono spesso legate alla pianificazione dei viaggi. Si parte per assaggiare un piatto tipico, e una volta a casa lo si cerca online per rivivere l’esperienza.

«Il turismo gastronomico è ormai una motivazione di viaggio a pieno titolo – spiega Aldo Agostinelli, Chief Consumer Revenues Officer di Telepass –. Si parte per provare un piatto, e al rientro lo si cerca online per riviverlo. Il nostro impegno è rendere la mobilità semplice e fluida, così che una ricetta scoperta sul web possa diventare la meta del prossimo weekend».

Con una cucina genuina e una forte identità territoriale, l’Abruzzo si posiziona tra le regioni italiane più attrattive nel panorama del turismo gastronomico esperienziale. Le sue specialità rappresentano non solo il legame con la tradizione, ma anche un motore di movimento sul territorio, tra esperienze autentiche, scoperta e ritorno ai sapori della memoria.

Lo studio mette in luce anche il ruolo di Telepass nel supportare la mobilità enogastronomica: grazie a un bouquet di 30 servizi integrati, dal pagamento dei pedaggi autostradali alla ricarica dei veicoli elettrici, l’azienda punta a rendere più semplici e accessibili anche le destinazioni meno centrali, contribuendo così a valorizzare territori come l’Abruzzo.

Il report completo “Viaggio nel gusto” è disponibile su Moveo, il magazine digitale di Telepass dedicato a viaggi e nuove abitudini di mobilità.

in https://news-town.it/

La Spagna ha chiesto ai pellegrini di evitare o interrompere il Cammino di Santiago a causa degli incendi


 La sera del 17 agosto la Protezione Civile di Castiglia e León, nel nord-ovest della Spagna, ha chiesto ai pellegrini impegnati nel Cammino di Santiago, o in procinto di partire, di interrompere o evitare d’intraprendere il percorso. Il motivo dietro la richiesta è individuabile nei grandi incendi che interessano da giorni la regione. Le autorità si sono anche raccomandate ad amici e parenti delle persone in viaggio di mettersi in contatto con loro, per avvisarle delle restrizioni e dei rischi.

Da oltre una settimana, in Spagna sono attivi diversi roghi. I vigili del fuoco stanno incontrando enormi difficoltà nel domarli a causa del grande caldo, del vento e della siccità. Una trentina dei quaranta incendi attualmente in attività nel Paese sono concentrati nella comunità autonoma di Castiglia e León, nelle province di Zamora, León, Salamanca e Ávila. Nell’ultima settimana, le forze dell’ordine locali si sono viste costrette a evacuare più di trentamila persone. Secondo il programma Copernicus dell’Unione Europea, nel 2025 in Spagna sono già bruciati più di 3.400 chilometri quadrati a causa delle fiamme.

Cos’è il Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è un’antica rete di sentieri europei che collega tra loro diverse città del continente a Santiago de Compostela, e che attraversa il nord e l’ovest della Spagna. Ogni anno migliaia di pellegrini intraprendono uno dei vari cammini possibili per raggiungere la cattedrale e poter, in questo modo, portare a termine un percorso di redenzione e di riscoperta personale.

Nel 1985 l’UNESCO ha inserito il centro storico di Santiago de Compostela nella sua lista dei patrimoni dell’umanità (lista che, almeno negli ultimi anni, ha subito diverse critiche, poiché contribuisce ad attirare orde di turisti, stravolgendo il contesto locale). Si ritiene, tuttavia, che l’enorme interesse internazionale verso il Cammino sia iniziato però nel 1993, considerato anno santo in quanto il giorno di San Giacomo, il 25 luglio, coincideva con una domenica.

MetropolitanMagazine

Proseguono i lavori per il nuovo porto turistico di Termini Imerese

Render progettuale


Proseguono i lavori per il nuovo porto turistico di Termini Imerese. Nonostante lo scetticismo di molti cittadini, l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Maria Terranova, non si lascia abbattere e proprio nella giornata di ieri ha divulgato un video dove si mostrano i lavori della nuova area del porto turistico di Termini Imerese. Lavori spesso invisibili dalla città, ma che proseguono spediti con tre cantieri aperti per garantire la realizzazione di una nuova opportunità turistica per la città.
Di seguito il video che mostra l’avanzamento dei lavori e una galleria fotografica con i render di come diventerà la nuova area in via di espansione.

Fonte: himeraweb


La Sicilia che stupisce tra montagne, riserve e avventura

 

Uno Stretto dove Scilla e Cariddi si fanno ancora sentire. Monti che hanno nascosto un popolo da quelli vicini, custodendone la lingua del Nord Italia. Gole le cui pietre scottano al tocco, mentre i piedi gelano anche nelle giornate d'estate. Vulcani neri di rabbia infuocata, da cui si vedono chilometri di orizzonte e dove una passeggiata può essere una discesa in scivolata tenendosi per mano. La Sicilia non è soltanto il suo incredibile patrimonio artistico e culturale. C'è qualcosa in più. Esperienze naturali diversissime – che si decida di andare a Sud, Nord, Est oppure Ovest – e che permettono a chi la visita di scoprire paesaggi mozzafiato e storie uniche nel loro genere.

La Sicilia con le parole di Giovanni Verga

Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri.

Ansa



Beni di lusso e nuove tendenze per il futuro. Turismo esperenziale in pole position

Il settore dei beni personali di lusso sta affrontando un rallentamento significativo, considerato il più marcato degli ultimi 15 anni, a causa di incertezze geopolitiche, fluttuazioni valutarie e tensioni commerciali, specialmente tra Stati Uniti e Cina. Secondo le previsioni di Bain & Company, per il 2025 si attende una contrazione globale del mercato tra -2% e -5%, con un possibile recupero solo nel lungo termine. Attualmente i giganti del lusso registrano performance divergenti: Hermès e Richemont resistono invece con una crescita attesa, mentre LVMH e Kering (Gucci) segnano perdite rilevanti. Nuovi segmenti resilienti Accanto al rallentamento continueranno a emergere segmenti resilienti come il beauty di fascia alta, il turismo esperienziale e la gioielleria di prestigio. Ma proviamo a capire i motivi: molti brand hanno aumentato i prezzi durante la crescita del mercato, ma senza adeguati livelli di innovazione, erodendo il valore percepito, un fenomeno che viene chiamato “Greedflation”. Non meno importante il calo dei consumi in Cina e Stati Uniti, un tempo mercati trainanti, ha messo in difficoltà i brand che non si erano diversificati abbastanza anche a causa della troppa dipendenza con questi mercati. Ma forse la chiave più interessante da non sottovalutare sono i cambiamento nei valori d’acquisto delle nuove generazioni (Millennial e Gen Z) che privilegiano esperienze, autenticità e “quiet luxury” (lussoso discreto), più che marchi appariscenti. E infine, la minaccia continua di nuovi dazi e tensioni commerciali (tra USA e UE), e che aumentano l’incertezza normativa e di mercato. Le nuove tendenze vedono un aumento delle tecnologie immersive e un retail ibrido con investimenti in realtà aumentata, smart store e flagship immersivi permettono di trasformare il retail fisico in ambienti esperienziali. Ma anche maggiore sensibilità alla sostenibilità verso un “lusso etico”, trasparenza, economia circolare e il vintage – o seconda mano – vincono consenso tra i consumatori. In tutto ciò nuovi mercati si affacciano alla domanda-offerta come: Medio Oriente, India, Sud-est asiatico e Latin America dove emergono nuove aree di crescita. Potremmo definire la crisi del lusso non è un collasso definitivo, ma una fase di transizione. Il futuro del settore sarà determinato da chi saprà reinventare il valore dell’esclusività, rispondere con autenticità ai nuovi valori dei consumatori e offrire esperienze emozionali anziché solo prodotti. In pole position come scelta troviamo sicuramente il turismo esperienziale di lusso Il turismo di qualità è oggi è uno dei segmenti più resilienti e promettenti del mercato del lusso, proprio perché intercetta un cambiamento profondo nei gusti dei consumatori: non più (o non solo) possedere un oggetto costoso, ma vivere un’esperienza unica, irripetibile e altamente personalizzata. La crescita stimata: secondo Bain & Company, vede il turismo esperienziale di lusso con una crescita del +7-9% annuo entro il 2030, più del lusso materiale. La città che più sembra attirare turismo da tutto il mondo sembra essere Venezia grazie al suo potenziale in Patrimonio artistico e storico senza eguali, per la presenza di Location private e inaccessibili per eventi personalizzati, Tradizioni artigianali uniche (vetro, tessuti, maschere).Scenari naturali e urbani irripetibili per esperienze su misura. Se ben gestito, questo turismo potrebbe riportare residenzialità in centro, con ricadute occupazionali di alto profilo. Aumentare il valore economico per visitatore e Ridurre la pressione del turismo di massa che sta facendo morire la città lagunare, privilegiando qualità su quantità.
 First Online

Stadio di Termini Imerese: ecco il progetto vincitore del concorso. Obiettivo: promuovere una nuova cultura dello sport aperto alla socialità

 

Un team multidisciplinare, guidato da tre giovani under 30 si aggiudica il progetto di riqualificazione dello stadio comunale Crisone a Termini Imerese con un progetto innovativo, sostenibile e fortemente inclusivo. La rigenerazione degli spazi urbani degradati, nasce da un cambiamento radicale dei luoghi, senza snaturali, per promuovere una nuova cultura dello sport aperto alla socialità.

Il concorso di progettazione indetto dal Comune di Termini Imerese sottolinea la volontà da parte dell’Amministrazione di riqualificare un’area, all’interno della città consolidata e densamente costruita, ormai abbandonato e degradato. Il progetto vincitore del concorso, è stato presentato da un team multidisciplinare, altamente qualificato. Guidato da tre giovani under 30, Tiziano D’Angelo (capogruppo e responsabile della progettazione) Marco Rosati e Andrea Larocca (mandanti e responsabili rispettivamente della progettazione paesaggistica e dell’integrazione specialistica) il raggruppamento di progettisti è composto inoltre da Ermanno Giuliano (mandante, impiantista), Lavinia Pignotti (mandante e responsabile aspetti ambientali ed energetici), Mancini & Partners (mandante e consulente progettazione strutturale) e  Domenico Marchetti (mandante e responsabile degli aspetti geologici).

Il progetto di cui è già stato presentato l’adeguamento degli elaborati di concorso a progetto di fattibilità (in corso di approvazione) mira all’apertura dell’impianto all’intera città con lo scopo di restituire ai suoi abitanti un’area polifunzionale per le attività sportive, ludiche e ricreative, che sia anche luogo di occasioni di incontro e socialità.

"Al fine di articolare un’area strutturata e snodata da un percorso fluido di collegamenti - si legge in una nota - l’idea progettuale si
muove su due fronti principali. Da un lato quello di ripensare una nuova tribuna al posto degli spalti esistenti come un elemento costituito al piano terra da due volumi scatolari chiusi, intonacati in maniera grezza che comprendono i locali di servizio e deposito, i bagni pubblici e un locale ristoro separati da uno spazio centrale vuoto, aperto e coperto, che diventa una vera e propria piazza con sedute per la sosta. La struttura è sostenuta da sette piloni in calcestruzzo con inerti in pietra locale palermitana e finitura faccia vista. I piloni sagomati e rastremati verso l’alto attribuiscono leggerezza e slancio all’intera tribuna. Dai pilastri si diparte l’aggettante lieve copertura in lastre di lamiera metallica battuta, da lavorazioni artigianali territoriali, slanciata verso il cielo, con una forma curva convessa dal basso verso l’alto ad evocare l’aspetto di una vela avventata vista la stretta relazione con il mare e proprio a voler rappresentare la connessione tra gli elementi naturali cielo, terra, mare e l’impronta umana. Le forme simboliche, i profili slanciati e sagomati dei piloni e della pensilina si integrano nell’ambiente per costituire un landmark nel territorio".

Lo spazio antistante, costituito dalla piazza pubblica e dalle aree attrezzate a parco giochi e per attività ludico ricreative, è stato concepito per essere fruibile da parte di tutta la cittadinanza anche quando l’impianto è chiuso. Gli orti didattici, il frutteto e l’oliveto, oltre ad assolvere allo scopo educativo, possono diventare spazi di condivisione e di partecipazione, allargando la cura e la manutenzione degli stessi ai fruitori. Si potrebbe ipotizzare inoltre l’utilizzo dei prodotti coltivati come forma di auto consumo nei locali ristoro a servizio dell’impianto o per altre iniziative finalizzate all’autofinanziamento.

Sono inoltre stati completamente ripensati gli accessi, in modo da rispettare le normative CONI garantendo ingressi separati tra atleti e spettatori. I primi potranno usufruire dell’accesso posto a sud, con relativo parcheggio di servizio, mentre gli spettatori ospiti e locali potranno utilizzare l’accesso principale, dove viene ricollocata la biglietteria. Attraverso una recinzione metallica leggera si garantiscono i distacchi tra il campo di giuoco e gli spazi verdi pubblici, mantenendo gli spazi funzionali separati e distinti, ma comunque fluidi e ben riconoscibili.

palermotoday.it


Torna "Intrecci sul Lago Maggiore": a Premeno la seconda edizione della fiera mercato


Sabato 17 e domenica 18 giugno a Premeno torna, dopo il successo dell'edizione 2022, la fiera-mercato dei più apprezzati artisti dell'intreccio: "Intrecci sul Lago Maggiore" parte dalla manualità e dalle tradizioni di un tempo, per valorizzare la maestria degli artigiani contemporanei ed è senza dubbio l'occasione per conoscere e apprezzare il lavoro di tanti piccoli artigiani e riscoprire antichi saperi. Cestai, impagliatori, magliaie, artigiani di feltro, uncinetto, pizzo macramé o chiacchierino e di piccoli gioielli con i loro prodotti frutto di sapiente lavoro di intreccio arricchiranno i cortili fioriti e gli antichi vicoli in pietra del grazioso centro storico di Premeno.

Al centro della manifestazione sarà la fiera-mercato, con dimostrazioni di lavorazione e vendita dei prodotti artigianali, aperta al pubblico dalle 15,30 alla mezzanotte di sabato 17 e dalle 9,30 alle 19 di domenica 18 giugno. Le due giornate lasceranno spazio anche alla gastronomia tipica: selezionati "artigiani del gusto a km0" proporranno i loro prodotti tra le vie del borgo, mentre durante tutta la manifestazione sarà attivo un goloso punto ristoro.

Una serie di iniziative collaterali ed appuntamenti speciali sono in calendario per scoprire, rigorosamente a passo lento, questa porzione panoramica di Lago Maggiore: mostre, proiezione di documentari, laboratori
per grandi e piccini arricchiranno il week end di Premeno durante la seconda edizione di "Intrecci sul Lago Maggiore".

Presso il cinema di Premeno sabato 17 (ore 16,30 e ore 18) e domenica 18 (ore 11 e ore 16) verrà proiettata una rassegna di documentari dedicati al territorio e al Parco Nazionale della Val Grande, ai suoi abitanti,
alla sua flora e alla sua fauna. Sabato 17 giugno alle ore 20.45, sempre presso il cinema di Premeno, è in programma - ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili - la proiezione del documentario Sky Original "La via incantata". Il documentario, che ha ottenuto il patrocino del Club Alpino Italiano, realizzato su soggetto e sceneggiatura di Francesco Fei e Marco Albino Ferrari e regia di Francesco Fei, è dedicato alla Val Grande.

L'associazione La Lencistra coinvolgerà i bimbi dai 5 anni di età nell'antica arte dell'intreccio, con piccoli workshop gratuiti di un'ora in programma alle ore 17 di sabato e alle ore 10 di domenica, mentre Alexandra Klaus, talentuosa cestaia di origini tedesche, insegnerà a realizzare una piccola borsa intrecciando corteccia di castagno. Organizzato sabato 17 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 13 alle ore 15, il corso di intreccio per adulti Corteccia, nel centro storico di Premeno, prevede la partecipazione di massimo 5 persone. Il costo è di 75 euro a partecipante, info e prenotazioni a amarksdolcedo@gmail.com.

Ad impreziosire ulteriormente "Intrecci sul Lago Maggiore", nel centro storico di Premeno saranno allestite tre mostre: "Féman" di Serena Guerra, dedicata alle donne di un tempo, e le fotografiche "Gente di Premeno nell'estate '81" di Loris Caretti e Luciano Magni ed "Esio e La Lencistra" di Andrea Caretti.

novaratoday.it

A Wytheville, la città della Virginia dal nome unico al mondo


(di Gina Di Meo) (ANSA) - WYTHEVILLE, 08 GIU - Si pronuncia 'with-ville' ed è la cittadina della Virginia ai piedi dei monti Blue Ridge dal nome unico.

Wytheville è infatti l'unico luogo al mondo a chiamarsi così, non a caso il suo motto è 'There is only one' (Ce ne è solo una). Oltre alla particolarità del nome, anche se abitata da poche migliaia di persone, circa 8 mila, Wytheville, in realtà, tra i suoi confini custodisce una ricca storia a molti ancora ignota ma che vale la pensa di essere scoperta.

 E' il luogo ad esempio che ha dato i natali a Edith Bolling Galt Wilson, la First Lady seconda moglie di Woodrow Wilson, il 28/o presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1913 al 1921.
    Fu etichettata il 'primo presidente donna degli Stati Uniti' grazie al suo ruolo svolto dopo l'ictus del marito nel 1919.
    Attualmente la sua casa d'infanzia e gioventù è sede dell'Edith Bolling Wilson Birthplace Museum.
    Un altro pezzo di storia si trova all'Willowbrook Homestead Museum, una proprietà di quasi quattro ettari che ha lo scopo di riprodurre e preservare a livello educativo la vita contadina dal 18/o al 19/o secolo. Un museo piuttosto insolito è 1'870 Octagon Mansion History Museum/Gallery', con la collezione privata di John Cushman, un residente di Wythville, che ha raccolto negli anni migliaia di cimeli di storia americana. In passato, inoltre, la cittadina è stata testimone nel 1950 di una terribile epidemia di poliomielite con circa 200 casi su una popolazione di poco più di 5 mila persone. Per motivi ancora ignoti, i residenti erano cento volte più soggetti a contrarre la malattia. Quell'anno passò alla storia come 'l'estate senza bambini' (Summer without children), in quando genitori terrorizzati tennero chiusi in casa i loro figli lasciando vuoti i parchi giochi. Al 'Thomas J. Boyd Museum', immagini e documenti storici sono una testimonianza di cosa si verificò all'epoca.
    Wytheville offre anche tante opportunità di intrattenimento serale e di attività all'aperto. Al 'Wohlfahrt Haus Dinner Theatre' si può cenare mentre si assiste ad uno spettacolo teatrale, mentre il 'Historic Millwald Theatre', con i suoi oltre 500 posti, ha un calendario ricco di performance durante tutto l'anno. Tuttavia il vero spettacolo della cittadina è quello naturale. Data la sua posizione strategica, Wytheville è un paradiso per gli amanti delle escursioni, le arrampicate, il mountain biking o anche solo il campeggio. Tra i luoghi più significativi 'Crystal Springs Recreation Area', il 'New River Trail State Park' e il 'Big Walker Lookout', che da una torre di oltre 30 metri offre un'incantevole vista sulle montagne della Virginia occidentale. In una giornata particolarmente chiara si arrivano a vedere anche cinque stati confinanti. Il profumo di lavanda inebrierà invece i sensi di chi visita 'Beagle Ridge Herb Farm', dove oltre a coltivare la pianta nota per il particolare colore viola e l'inconfondibile profumo, si insegna a godersi la natura e la vita all'aperto. La sua missione è inoltre di preservare il patrimonio naturale per le generazioni future. (ANSA).

Per due giorni a Verbania camelie da tutto il mondo Il 25 e il 26 marzo sul lago Maggiore esposte 200 varietà

Sabato 25 e domenica 26 marzo, Verbania ha ospitato la Mostra della Camelia, il più antico evento cittadino giunto alla 55esima edizione.

Sede principale dell'evento è stata Villa Giulia, dove sono state esposte oltre 200 varietà.

"Abbiamo dedicato uno spazio alle camelie ottocentesche del lago Maggiore recuperate e censite grazie al lavoro del botanico verbanese Piero Hillebrand" spiega Elio Savioli, curatore dell'allestimento. Un'altra area ospita invece quelle "Higo, dal Giappone, i cui fiori venivano posati sulle tombe dei samurai in quanto simbolo di immortalità".
    "La novità di quest'anno è che tutte le piante sono dotate di un cartellino con un Qrcode che rimanda al registro internazionale della camelia" aggiunge Valeria Angiolini, presidente di Verbania Garden Club, tra gli organizzatori della manifestazione. "Gli appassionati possono così l'origine della pianta, scoprire chi l'ha realizzata e quando". Uno strumento utile per orientarsi in un mondo particolarmente vasto: "Le varietà registrate nel mondo sono 35mila" prosegue Angiolini, e ogni anno, incrociando le varietà esistenti, gli appassionati cercano di ottenerne di nuove.
    "Oggi la ricerca sfrenata riguarda le camelie profumate, perché la maggior parte non hanno odore. E poi si cercano la continuità di fioritura e quelle a fiore giallo", difficili da ottenere perché richiedono un terreno più basico rispetto a quello del lago Maggiore. (ANSA).

Borghi d'Italia, 4 nuove Bandiere Arancioni. Alla scoperta dei piccoli centri premiati dal Touring Club

 

Salgono a 274 i piccoli borghi italiani che il Touring Club ha premiato per la ricchezza della loro storia e della loro cultura, per la qualità delle offerte enogastronomiche, per la bellezza del paesaggio e per la sostenibilità ambientale. Le 4 new entry sono in Lombardia Castione della Presolana e Moltrasio, Morrovalle nelle Marche e Picinisco nel Lazio.

Ansa

Come diventare manager del turismo culturale

Aperte le iscrizioni alla terza edizione del Master Universitario di I livello in “Progettazione, comunicazione e management del turismo culturale“, attivato dall’Università degli Studi di Torino (Dipartimento Culture, Politica e Società – capofila; Dipartimento di Informatica; Dipartimento di Management)

Il corso di studi, che verrà presentato con un webinar il 7 ottobre, intende fornire una preparazione specifica e mirata per operare nel mondo del turismo culturale ad ampio raggio, trasmettendo competenze tecniche e manageriali per formare professionisti, sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Il Master si rivolge a neolaureati in possesso di qualsiasi laurea del vecchio e del nuovo ordinamento (I e II livello) interessati e appassionati di cultura e turismo, come pure a lavoratori interessati ad un percorso di professionalizzazione.
La presentazione del Master e il programma dettagliato sono consultabili sul sito: www.masterculturaeturismo.it

Il Master è sostenuto da VisitPiemonte e rientra nel programma di scambio di competenze nel settore turistico e congressuale, con formazione specifica prevista dalla Convenzione con l’Università degli Studi di Torino per sviluppare figure professionali con profili specializzati nel settore.

iltorinese.it

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Trentino oscar reputazione digitale, Molise Covid Safety

 

Il Trentino regione con la migliore reputazione online, il Lazio quella più recensita, la più accogliente la Valle d'Aosta, la più amata dai turisti stranieri la Sicilia, con la miglior offerta enogastronomica l'Umbria. E, grande novità del 2020, il Molise con il più alto Covid Safety Index, che misura la percezione dei viaggiatori relativamente alle misure anti-coronavirus adottate da hotel, ristoranti e attrazioni. Sono stati assegnati anche quest'anno al TTG Travel Experience i premi della quinta edizione di Italia Destinazione Digitale, l'Oscar delle regioni italiane, ideato da The Data Appeal Company per restituire ai territori un risultato concreto del monitoraggio e dell'analisi dei big data raccolti e analizzati dall'intelligenza artificiale di Travel Appeal e dare una lettura inedita del turismo a partire da chi quei territori li visita e li vive.
    Tra i riconoscimenti speciali che hanno tenuto conto dell'emergenza sanitaria che il Paese e il mondo intero stanno attraversando c'è anche la Toscana premiata per la migliore strategia sulle Online Travel Agency in risposta al Covid-19 e il Veneto si è aggiudicato il premio di regione con la reputazione più in crescita.
    Quest'anno il premio è stato assegnato sulla base della più ampia analisi mai realizzata: sono stati presi in considerazione 21,4 milioni di contenuti pubblicati online, su 470 mila punti di interesse nei comparti ricettività, locali e ristorazione, attrazioni e affitti brevi, nel periodo che va da settembre 2019 a agosto 2020. Nei mesi di lockdown si è registrato un calo drastico, con una parziale ripresa estiva: in generale la diminuzione media è del 68% negli ultimi sei mesi. Vista la fortissima correlazione tra contenuti online e i flussi turistici, questo dato racconta quello che molto probabilmente i dati ufficiali del turismo stanno rilevando: nel 2020 sono mancati circa 2 turisti su 3. Inoltre vi è una differenza significativa tra le destinazioni urbane, in grande sofferenza per l'assenza del turismo internazionale di medio-lungo raggio e la mancanza di fiducia del resto della domanda, e le destinazioni balneari, che hanno un riscontro decisamente migliore da parte della domanda e che chiudono una stagione contenendo le perdite. (ANSA).