
Da Dolce&Gabbana a Fendi, i nuovi progetti per hotel, ristoranti stellati e spiagge, che si aggiungono alle linee di cosmetici
ilsole24ore
Una delle esperienze di turismo lento, a piedi e in bicicletta, più apprezzate in Italia: è il Cammino di Oropa, che ha registrato quest’estate un aumento di circa il 20% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Con una particolarità interessante: «L’itinerario può essere compiuto a piedi all’andata e sulle due ruote al ritorno, grazie a un’organizzazione che unisce noleggio e-bike, trasporto bagagli e assistenza logistica», Alberto Conte, ideatore e coordinatore del progetto, spiegando che si tratta di «un’evoluzione coerente con le nuove progettualità legate alla rete di una trentina di operatori turistici “bike friendly” nata nel Biellese grazie al sostegno della Fondazione BIellezza, che sostiene lo sviluppo turistico del territorio e si era già impegnata negli anni scorsi nella valorizzazione del Cammino pedonale».
Questa intensa attività ha già portato «all’integrazione della rete degli operatori con il sistema di prenotazione del Cammino di Oropa, che dà la possibilità di ricevere una bicicletta direttamente nell’alloggio che si prenota, oppure trovarla pronta all’arrivo in stazione e partire guidati da una app, per pernottare in strutture di accoglienza a misura di cicloturisti, anche per coloro che non hanno esperienza o allenamento ma desiderano vivere un viaggio lento in sella a una e-bike». Il vasto territorio, che si può raggiungere in treno da Milano e Torino, «si scopre con il passo o la pedalata che lascia il tempo di ascoltare, osservare, respirare», evidenzia Conte.
Gli itinerari in bicicletta sulle Ciclovie di Oropa collegano la pianura agricola alle Alpi piemontesi, attraversando un paesaggio molto vario. «Non si tratta di piste ciclabili, ma di itinerari su strade percorribili anche in auto, non tanto adatti quindi a famiglie con bambini. La Ciclovia della Serra, da Santhià a Oropa, e la Ciclovia Canavesana che collega Ivrea ai Santuari di Belmonte e di Oropa sono completamente tracciate, dotate di segnaletica e strutture di accoglienza», puntualizza l’ideatore dei percorsi. Nel dettaglio, la Ciclovia di Oropa Canavesana è costituita «da due grandi anelli che partono dalla stazione ferroviaria di Ivrea e si dirigono a ovest verso il Sacro Monte di Belmonte, la Valle Sacra e la Valchiusella, a est verso la Serra Morenica e il Santuario di Oropa: è quindi possibile percorrere un solo anello oppure concatenare i due itinerari. Qui si innesta anche un tratto della Ciclovia Francigena, ovvero il percorso ciclabile della Via Francigena che attraversa l’Italia in oltre mille chilometri dal Colle del Gran San Bernardo a Roma».
Il mix vincente fra spiritualità, natura e accoglienza diffusa attrae anche un numero crescente di cicloturisti “slow”, «che scelgono di esplorare il territorio con escursioni giornaliere in bicicletta: un nuovo pubblico, alla ricerca di autenticità e cultura», riferisce Conte. «Attorno al Cammino di Oropa si sta strutturando una rete di itinerari che comprende anche il Tracciolino, una delle strade panoramiche più belle dell’arco alpino, e i nuovi percorsi di Woolscape-Le strade della lana, disegnati per connettere in modo narrativo e sostenibile paesaggi produttivi, arte, memoria e bellezza». Per maggiori informazioni: www.camminodioropa.it.
Avvenire
Se non ti sei scattato un selfie, è come se non ci fossi stato. Perché oggi, a guidare i flussi turistici, non sono più i cataloghi delle agenzie, ma gli influencer. Nell’era della documentazione visiva digitale, a disegnare le mappe del desiderio turistico sono infatti loro: i content creator, croce e delizia del turismo 2.0. Bersagliate da migliaia di visitatori sedotti dalla viralità dei loro contenuti, le mete da visitare sono quelle più «instagrammabili», degne cioè di essere fotografate e postate su Instagram. Riducendo così l’esperienza di viaggio in una lista di cose da spuntare e condividere. Il risultato? Un serpentone umano che si muove alla ricerca del video più spettacolare e dello scatto più ardito, ma anche luoghi un tempo sconosciuti che, da un giorno all’altro, si ritrovano invasi da frotte di turisti. Il fenomeno è noto anche come «TikTok tourism» e sta riscrivendo le regole dei viaggi, portando alla ribalta località inaspettate salite così all’attenzione globale. Il segnale
È successo a fine gennaio a Roccaraso, tranquilla meta sciistica abruzzese invasa in un solo giorno da 10.000 persone e 220 autobus dopo un video su TikTok dell’influencer Rita De Crescenzo (1,7 milioni di follower). Succede ora, in questa folle estate governata dall’overtourism: il video e le immagini, virali sui social, delle migliaia di persone in fila alla stazione intermedia Furnes, a Ortisei, per salire sul Seceda alla ricerca della foto perfetta sullo sfondo delle Odle ha fatto il giro del mondo. La medaglia, è la foto da esibire sui social. Autobus sovraffollati per l’Alpe di Siusi, frotte di turisti al lago di Carezza, a quello di Braies (561 mila post Instagram) o al Sorapis (47.300 post e fino a 3 mila persone sul posto al giorno), il bacino indaco di Cortina d’Ampezzo che, con quell’azzurro glaciale, soddisfa in un click la fame insaziabile di «luoghi da vedere» invece che da vivere. È un caso il successo di «Dolomites for Beginners», la comunità online creata da Anna Zandegiacomo, studentessa 24enne cadorina di Planning and Management of Tourism Systems, a Bergamo, che indirizza i turisti principianti in visita sulle Dolomiti. Nata a fine 2023, oggi conta 239.305 membri ma tra questi, sull’onda del successo del portale, ora c’è anche chi promuove i propri servizi. «Sì, è vero. Alcuni fotografi propongono photo shooting per matrimoni tra le vette — puntualizza —, ma su Dolomites for Beginners si trovano soprattutto consigli su camminate facili e dritte per raggiungere i posti. Ora sto lavorando al tema della mitigazione dell’overtourism e presto ci saranno anche percorsi alternativi poco affollati».
Le Dolomiti
I numeri dell'overtourism
Nel turismo ridotto a performance digitale, ipertrofia dell’overtourism, il podio spetta poi alle località di mare: le falesie candide della Scala dei Turchi, in Sicilia (262.568 post Instagram e quasi 5000 su TikTok), Punta Prosciutto, nel Salento (87.600 post Instagram e 8000 su TikTok), i trulli fiabeschi di Alberobello, in Puglia (5 mila). Le immagini di questi giorni delle centinaia di persone appiccicate le une alle altre nelle più belle spiagge della Sardegna fanno venire i brividi e, di certo, il titolo di «spiaggia più bella del mondo» che il World’s 50 Best Beaches ha attribuito quest’anno a Cala Goloritzé, nel Golfo di Orosei, ha fatto schizzare l’algoritmo dei post e il corto circuito emozionale (83.834 post, come per la vicina Cala Mariolu).
Non solo natura
Amate il buon cibo? Sappiate che i krapfen più virali dell’estate sono a Baita Friedrich August, sul Col Rodella: un bancone infinito carico di bomboloni con vista mozzafiato sulle Dolomiti. Famosissimi, grazie al reel (oltre 300 mila su Instagram) dell’influencer Sonia Peronaci, fondatrice di Giallozafferano, anche i croissant cubici della Farmacia del cambio a Torino e, a Milano, i dolci da forno di «Signor Lievito» (la coda ormai è inevitabile). A Bologna, la finestrella di via Piella era tra i segreti meglio custoditi della città, un romantico affaccio sul Canale delle Moline... oggi è virale. Anche quella. Scrive Louiskoby, su Instagram: «Questa finestra nascosta è diventata virale per la sua bellezza. Non c’è molto da vedere, ma ho potuto fare questo video!». Probabilmente lo stesso, identico, postato da tutti e visto milioni di volte: stesso angolo, stessa posa. Nient’altro.
L’analisi
«In realtà questa fluidità spinta dai social si posa su una posizione rigida: la domanda turistica continua a concentrarsi sugli stessi luoghi iconici del grand tour» osserva Jan Van Der Borg, professore di Economia e Politica del Turismo all’Università di Venezia. «Il risultato è paradossale: un’enorme staticità globale della domanda e, dentro questa, una fluidità di mode che si accendono e si spengono in poche settimane. Basta un video virale per spostare folle di visitatori, creando disagi notevoli a chi abita e a chi vorrebbe vivere i luoghi in modo tranquillo. Ma i problemi strutturali restano, e con l’intelligenza artificiale la velocità del passaparola rischia di accentuarsi ancora di più».
Corriere.it
La Stampa
Da oltre una settimana, in Spagna sono attivi diversi roghi. I vigili del fuoco stanno incontrando enormi difficoltà nel domarli a causa del grande caldo, del vento e della siccità. Una trentina dei quaranta incendi attualmente in attività nel Paese sono concentrati nella comunità autonoma di Castiglia e León, nelle province di Zamora, León, Salamanca e Ávila. Nell’ultima settimana, le forze dell’ordine locali si sono viste costrette a evacuare più di trentamila persone. Secondo il programma Copernicus dell’Unione Europea, nel 2025 in Spagna sono già bruciati più di 3.400 chilometri quadrati a causa delle fiamme.
MetropolitanMagazine
Ansa
Un team multidisciplinare, guidato da tre giovani under 30 si aggiudica il progetto di riqualificazione dello stadio comunale Crisone a Termini Imerese con un progetto innovativo, sostenibile e fortemente inclusivo. La rigenerazione degli spazi urbani degradati, nasce da un cambiamento radicale dei luoghi, senza snaturali, per promuovere una nuova cultura dello sport aperto alla socialità.
Il concorso di progettazione indetto dal Comune di Termini Imerese sottolinea la volontà da parte dell’Amministrazione di riqualificare un’area, all’interno della città consolidata e densamente costruita, ormai abbandonato e degradato. Il progetto vincitore del concorso, è stato presentato da un team multidisciplinare, altamente qualificato. Guidato da tre giovani under 30, Tiziano D’Angelo (capogruppo e responsabile della progettazione) Marco Rosati e Andrea Larocca (mandanti e responsabili rispettivamente della progettazione paesaggistica e dell’integrazione specialistica) il raggruppamento di progettisti è composto inoltre da Ermanno Giuliano (mandante, impiantista), Lavinia Pignotti (mandante e responsabile aspetti ambientali ed energetici), Mancini & Partners (mandante e consulente progettazione strutturale) e Domenico Marchetti (mandante e responsabile degli aspetti geologici).
Il progetto di cui è già stato presentato l’adeguamento degli elaborati di concorso a progetto di fattibilità (in corso di approvazione) mira all’apertura dell’impianto all’intera città con lo scopo di restituire ai suoi abitanti un’area polifunzionale per le attività sportive, ludiche e ricreative, che sia anche luogo di occasioni di incontro e socialità.
Lo spazio antistante, costituito dalla piazza pubblica e dalle aree attrezzate a parco giochi e per attività ludico ricreative, è stato concepito per essere fruibile da parte di tutta la cittadinanza anche quando l’impianto è chiuso. Gli orti didattici, il frutteto e l’oliveto, oltre ad assolvere allo scopo educativo, possono diventare spazi di condivisione e di partecipazione, allargando la cura e la manutenzione degli stessi ai fruitori. Si potrebbe ipotizzare inoltre l’utilizzo dei prodotti coltivati come forma di auto consumo nei locali ristoro a servizio dell’impianto o per altre iniziative finalizzate all’autofinanziamento.
Sono inoltre stati completamente ripensati gli accessi, in modo da rispettare le normative CONI garantendo ingressi separati tra atleti e spettatori. I primi potranno usufruire dell’accesso posto a sud, con relativo parcheggio di servizio, mentre gli spettatori ospiti e locali potranno utilizzare l’accesso principale, dove viene ricollocata la biglietteria. Attraverso una recinzione metallica leggera si garantiscono i distacchi tra il campo di giuoco e gli spazi verdi pubblici, mantenendo gli spazi funzionali separati e distinti, ma comunque fluidi e ben riconoscibili.
palermotoday.it
Sabato 17 e domenica 18 giugno a Premeno torna, dopo il successo dell'edizione 2022, la fiera-mercato dei più apprezzati artisti dell'intreccio: "Intrecci sul Lago Maggiore" parte dalla manualità e dalle tradizioni di un tempo, per valorizzare la maestria degli artigiani contemporanei ed è senza dubbio l'occasione per conoscere e apprezzare il lavoro di tanti piccoli artigiani e riscoprire antichi saperi. Cestai, impagliatori, magliaie, artigiani di feltro, uncinetto, pizzo macramé o chiacchierino e di piccoli gioielli con i loro prodotti frutto di sapiente lavoro di intreccio arricchiranno i cortili fioriti e gli antichi vicoli in pietra del grazioso centro storico di Premeno.
Al centro della manifestazione sarà la fiera-mercato, con dimostrazioni di lavorazione e vendita dei prodotti artigianali, aperta al pubblico dalle 15,30 alla mezzanotte di sabato 17 e dalle 9,30 alle 19 di domenica 18 giugno. Le due giornate lasceranno spazio anche alla gastronomia tipica: selezionati "artigiani del gusto a km0" proporranno i loro prodotti tra le vie del borgo, mentre durante tutta la manifestazione sarà attivo un goloso punto ristoro.
Una serie di iniziative collaterali ed appuntamenti speciali sono in calendario per scoprire, rigorosamente a passo lento, questa porzione panoramica di Lago Maggiore: mostre, proiezione di documentari, laboratori
per grandi e piccini arricchiranno il week end di Premeno durante la seconda edizione di "Intrecci sul Lago Maggiore".
Presso il cinema di Premeno sabato 17 (ore 16,30 e ore 18) e domenica 18 (ore 11 e ore 16) verrà proiettata una rassegna di documentari dedicati al territorio e al Parco Nazionale della Val Grande, ai suoi abitanti,
alla sua flora e alla sua fauna. Sabato 17 giugno alle ore 20.45, sempre presso il cinema di Premeno, è in programma - ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili - la proiezione del documentario Sky Original "La via incantata". Il documentario, che ha ottenuto il patrocino del Club Alpino Italiano, realizzato su soggetto e sceneggiatura di Francesco Fei e Marco Albino Ferrari e regia di Francesco Fei, è dedicato alla Val Grande.
L'associazione La Lencistra coinvolgerà i bimbi dai 5 anni di età nell'antica arte dell'intreccio, con piccoli workshop gratuiti di un'ora in programma alle ore 17 di sabato e alle ore 10 di domenica, mentre Alexandra Klaus, talentuosa cestaia di origini tedesche, insegnerà a realizzare una piccola borsa intrecciando corteccia di castagno. Organizzato sabato 17 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 13 alle ore 15, il corso di intreccio per adulti Corteccia, nel centro storico di Premeno, prevede la partecipazione di massimo 5 persone. Il costo è di 75 euro a partecipante, info e prenotazioni a amarksdolcedo@gmail.com.
Ad impreziosire ulteriormente "Intrecci sul Lago Maggiore", nel centro storico di Premeno saranno allestite tre mostre: "Féman" di Serena Guerra, dedicata alle donne di un tempo, e le fotografiche "Gente di Premeno nell'estate '81" di Loris Caretti e Luciano Magni ed "Esio e La Lencistra" di Andrea Caretti.
novaratoday.it(di Gina Di Meo) (ANSA) - WYTHEVILLE, 08 GIU - Si pronuncia 'with-ville' ed è la cittadina della Virginia ai piedi dei monti Blue Ridge dal nome unico.
Wytheville è infatti l'unico luogo al mondo a chiamarsi così, non a caso il suo motto è 'There is only one' (Ce ne è solo una). Oltre alla particolarità del nome, anche se abitata da poche migliaia di persone, circa 8 mila, Wytheville, in realtà, tra i suoi confini custodisce una ricca storia a molti ancora ignota ma che vale la pensa di essere scoperta.
Sabato 25 e domenica 26 marzo, Verbania ha ospitato la Mostra della Camelia, il più antico evento cittadino giunto alla 55esima edizione.
Sede principale dell'evento è stata Villa Giulia, dove sono state esposte oltre 200 varietà.
Salgono a 274 i piccoli borghi italiani che il Touring Club ha premiato per la ricchezza della loro storia e della loro cultura, per la qualità delle offerte enogastronomiche, per la bellezza del paesaggio e per la sostenibilità ambientale. Le 4 new entry sono in Lombardia Castione della Presolana e Moltrasio, Morrovalle nelle Marche e Picinisco nel Lazio.
Ansa
Aperte le iscrizioni alla terza edizione del Master Universitario di I livello in “Progettazione, comunicazione e management del turismo culturale“, attivato dall’Università degli Studi di Torino (Dipartimento Culture, Politica e Società – capofila; Dipartimento di Informatica; Dipartimento di Management)
Il corso di studi, che verrà presentato con un webinar il 7 ottobre, intende fornire una preparazione specifica e mirata per operare nel mondo del turismo culturale ad ampio raggio, trasmettendo competenze tecniche e manageriali per formare professionisti, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Il Master si rivolge a neolaureati in possesso di qualsiasi laurea del vecchio e del nuovo ordinamento (I e II livello) interessati e appassionati di cultura e turismo, come pure a lavoratori interessati ad un percorso di professionalizzazione.
La presentazione del Master e il programma dettagliato sono consultabili sul sito: www.masterculturaeturismo.it
Il Master è sostenuto da VisitPiemonte e rientra nel programma di scambio di competenze nel settore turistico e congressuale, con formazione specifica prevista dalla Convenzione con l’Università degli Studi di Torino per sviluppare figure professionali con profili specializzati nel settore.
iltorinese.it
(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)
Il Trentino regione con la migliore reputazione online, il Lazio quella più recensita, la più accogliente la Valle d'Aosta, la più amata dai turisti stranieri la Sicilia, con la miglior offerta enogastronomica l'Umbria. E, grande novità del 2020, il Molise con il più alto Covid Safety Index, che misura la percezione dei viaggiatori relativamente alle misure anti-coronavirus adottate da hotel, ristoranti e attrazioni. Sono stati assegnati anche quest'anno al TTG Travel Experience i premi della quinta edizione di Italia Destinazione Digitale, l'Oscar delle regioni italiane, ideato da The Data Appeal Company per restituire ai territori un risultato concreto del monitoraggio e dell'analisi dei big data raccolti e analizzati dall'intelligenza artificiale di Travel Appeal e dare una lettura inedita del turismo a partire da chi quei territori li visita e li vive.