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I viaggi bleisure in EMEA sono cresciuti del 46% nel 2017


Secondo la ricerca SAP Concur Travel and Expense, i viaggi bleisure sono apprezzati soprattutto dai viaggiatori dei paesi APAC (44%); i lavoratori dei Paesi EMEA si attestano al 27% mentre la quota scende al 19% negli USA
In EMEA, i millennial entrano in azienda e portano una nuova concezione del viaggio di lavoro, più attento al work-life balance: il 38% dei viaggi bleisure è prenotato per loro. Ma anche la Generazione X e i Baby Boomer apprezzano: raggiungono entrambi una quota pari al 31% del totale dei viaggi di questo tipo. 
Tel Aviv, Londra, Parigi, Dubai e Francoforte sono le mete più apprezzate.


Vimercate, 18 dicembre 2018 - Grazie alla crescente tendenza dei viaggi bleisure, il modo con cui si decide di viaggiare per lavoro sta subendo enormi cambiamenti. I dati raccolti tra i mesi di gennaio e dicembre 2017 dalla ricerca SAP Concur Travel and Expense hanno evidenziato che i viaggi bleisure sono aumentati del 46% in EMEA. Per i viaggiatori di questi Paesi le cinque destinazioni preferite sono state Tel Aviv, Londra, Parigi, Dubai e Francoforte.
Nella definizione di bleisure stabilita da SAP Concur rientrano tutti quei viaggi di lavoro che includono un pernottamento nella notte del sabato. A livello globale, tra il 2016 e il 2017, il numero dei viaggi bleisure è aumentato ogni anno del 20%. Questo trend non è guidato soltanto dalle grandi aziende; la combinazione tra viaggi di lavoro e viaggi di piacere è diffusa anche tra i dipendenti delle piccole e medie imprese. Dal momento del lancio, avvenuto a settembre, la soluzione Concur Hipmunk ha evidenziato che, a livello globale, quasi uno su cinque (circa il 16%) tra i dipendenti di piccole e medie imprese che viaggiano per lavoro ha incluso nel proprio soggiorno la notte del sabato.
Nei Paesi EMEA, il 27% dei viaggiatori ha incluso nel proprio ultimo viaggio di lavoro la notte del sabato, rispetto al 44% nei paesi APAC e al 19% negli USA.
Questa tendenza si sta sviluppando in tutte le generazioni. In media, i millennial rappresentano la maggiore fetta dei viaggiatori bleisure: il 38% dei viaggi inclusi in questa categoria sono intestati a loro. Ma anche la Generazione X e i Baby Boomers, entrambe con una quota del 31%, non si distaccano di molto, mentre la Generazione Z, per ora, non sta dimostrando nessuna particolare preferenza quando si tratta di viaggi di lavoro.
Massimo Tripodi, Country Manager SAP Concur Italia, ha commentato: “I viaggi che uniscono business e tempo libero sono un trend in aumento in tutto il mondo. Desiderando un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, i dipendenti non si accontentano più di vedere solo l’aeroporto di una città ma vogliono sempre più immergersi nella cultura e nelle esperienze che la meta del viaggio offre. Questo trend coincide con la crescita dell’economia delle piattaforme, tra cui le più famose sono HRS, Booking.com e Airbnb, che permettono ai viaggiatori di trovare soluzioni di pernotto più convenienti e flessibili e di ottenere così il massimo sia per il lavoro che per la vita personale. Dai nostri dati emerge che il 70% delle prenotazioni fatte su Airbnb includono la notte del sabato rispetto al 10% di quelle fatte negli hotel. Le società devono sviluppare le giuste policy per aiutare effettivamente lo sviluppo e la crescita dei viaggi bleisure”.
Nei paesi EMEA, i viaggi bleisure registrati nel 2017 erano già in crescita rispetto a tutti quelli svolti nel corso del 2016 in tutti i mesi, con un picco di crescita dell’81% raggiunto a marzo, seguito poi da una crescita del 49% e del 48% ottenuta a febbraio e maggio. I settori in cui questa tipologia di viaggio è maggiormente sviluppata sono il manifatturiero, il tecnologico e quello farmaceutico, con una crescita annua stabile.
Aggiunge Massimo Tripodi: “Includere il bleisure tra le policy dei viaggi di lavoro, permette a un’azienda di mostrare attenzione per il benessere dei propri dipendenti e per l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. A loro volta, i lavoratori risultano essere maggiormente soddisfatti dal proprio impiego, incrementando così la produttività e la permanenza dei talenti in azienda”.
L’aumento del numero di fruitori di questa tipologia di viaggi sta convincendo le aziende ad avere un occhio di riguardo per la gestione delle policy dei viaggi e delle spese, fornendo al tempo stesso le opportunità per esperienze di viaggio divertenti per i propri dipendenti.

5 fattori chiave per il bleisure
I dipendenti interessati a questo tipo di viaggi o le società pronte ad adattare le proprie policy dei viaggi verso una concezione bleisure, devono tenere in considerazioni i seguenti fattori:
Suggerimenti per i travel manager:
  1. Siete coperti? I viaggi che uniscono lavoro e tempo libero sono già inclusi nelle policy e i dipendenti sono a conoscenza delle policy? Occorre creare piani per comunicare i dettagli il prima possibile per evitare che i viaggiatori stiano già unendo i loro viaggi di lavoro con e quelli per il tempo libero senza conoscere i termini delle policy.
  2. Sapete dove sono i vostri dipendenti? La sicurezza e il rispetto delle norme diventano elementi fondamentali durante i viaggi bleisure, occorre sempre definire e chiarire quale parte del viaggio del dipendente sarà coperta dall’assicurazione dell’azienda e quale no.
  3. Chi sostiene i costi? Chi paga per cosa e come? Normalmente le aziende tendono a coprire tutto l’ammontare dei costi di viaggio inerenti a motivi di lavoro mentre i dipendenti sostengono tutti quei costi che si ricollegano al tempo libero. È necessario dunque stabilire con chiarezza quando finisce il viaggio di lavoro e quando inizia il tempo libero.
  4. Chi prenota cosa? È necessario definire se gli impiegati sono autorizzati a prenotare i propri viaggi in autonomia. Secondo a una recente indagine condotta da SAP Concur e GBTA (Global Business Travel Association), il 78% delle aziende ha affermato che spesso o sempre è permesso ai propri dipendenti di prenotare le parti di tempo libero dei propri viaggi tramite i canali aziendali; tuttavia, concedere tale possibilità rimane a discrezione del travel manager.
Suggerimento per i viaggiatori:
  1. Informatevi prima di partire: leggete bene le policy di viaggio della vostra azienda. Alcune aziende hanno policy più strutturate e altre meno; è quindi necessario conoscere prima quali spese legate al viaggio e alla sicurezza del viaggiatore siano coperte e quali no per rendere più facile e sicuro l’intero processo non solo per voi ma anche per il vostro travel manager.


Nota: i dati sono basati sui dati raccolti dalla piattaforma SAP Concur tra il Q1 2016 e il Q1 2017.
fonte: comunicato stampa

Nasce l’Italia Startup Club, per riunire e rappresentare il meglio delle scaleup e delle PMI innovative italiane


Milano, 18 Dicembre 2018 – Italia Startup raggiunge quota 2800 associati e tra i nuovi associati aggrega ben 27 tra scaleup e PMI innovative che, aggiungendosi a quelle già associate, vanno a costituire un primo nucleo di 45 soggetti che danno vita all’Italia Startup Club.
L’Italia Startup Club è formato dagli imprenditori e imprenditrici delle imprese neo socie:
Massimo Camponovo, Be Dimensional (Genova); Giorgio Tinacci, Casavo (Milano); Valentina Garonzi, Diamante (Verona); Luca Rossettini, D-Orbit (Como); Carlo Salizzoni, GoodBuyAuto (Milano); Marco Celani, Italianway (Milano); Daniele Regolo, Jobmetoo (Milano); Kineton (Napoli); Giovanni Toffoletto, LexDo.it (Milano); Salvatore Cobuzio, Martha’s Cottage (Siracusa); Fedederico Soncini Sessa, Mia-Platform (Milano); Chiara Rota, My Cooking Box (Milano); Fabio Porcellini, Natlive (Forlì); Rosario Squatrito, Nextema (Bologna); Guido Consoli, Prestofood (Catania); Stefano Tonella, Roialty (Milano); Alexander Jovanovic, RocketBaby (Milano); Giovanni Imburgia, Socialfood (Catania); Davide d’Atri, Soundreef (Milano); Gabriele Antonelli, Spazio Dati  (Milano);  Federico Sargenti, Supermercato24 (Milano); Mirko Lalli, Travel Appeal (Milano); Betta Maggio, U-earth (Milano); Antonio Giarrusso, Userbot del Gruppo Comunicatica (Milano); Enrico Casati, Velasca (Milano); Gianluca Ferranti, Vivocha (Cagliari); Matteo Campodonico, Wyscout (Genova).
A cui si aggiungono le scaleup e pmi innovative, già associate:
Claudio Carbone, Acus (Milano); Paolo Rizzardi, Altheia Science (Milano); Gianluca Petrelli, BeMyEye (Milano); Paola Marzario, Brandon Group (Milano); Daniele Gazzola, CellDynamics (Bologna); Matteo Sarzana, Deliveroo (Milano); Pierluigi Paracchi, Genenta Science (Milano); Emanuele Grassi, GMA (Milano); Giovanni de Lisi, Greenrail (Milano) Melissa Cogo, GRS Ricerca e Strategia (Milano); Simone Maggi, Lanieri (Milano); Lorenzo Tancredi, Linetech Italia (Milano); Fabrizio Rametto, Lovby (Milano); Alessandro Petazzi, Musement (Milano); Roberto Calculli, The Digital Box (Bari); Luca Valsecchi, Vidiemme (Milano); Bruno Garavelli, Xnext (Milano); Angelo Coletta, Zakeke (Bari).
Tra gli Abilitatori, sono nuovi soci lo Studio Commercialista DDI di Milano con un focus specifico su startup e piccole e medie imprese e BacktoWork24 di Milano, il primo hub di finanza alternativa che conta già 174 operazioni concluse con successo e 22.5 milioni di € raccolti per PMI e startup.
Sono 45 i primi imprenditori che hanno aderito alla community di founder di alcune delle più importanti scaleup e pmi innovative italiane e contiamo nei prossimi mesi di far ulteriormente crescere il Club associativo” dichiara Angelo Coletta, Presidente di Italia StartupCon loro vogliamo riflettere sui provvedimenti normativi in grado di aiutare le startup a crescere velocemente ed internazionalizzarsi, trovare le migliori soluzioni affinchè le nostre scaleup possano competere ad armi pari con le scaleup delle altre nazioni, promuovere il progetto «Il Salotto di Italia Startup» in cui dare visibilità e voce agli imprenditori innovativi italiani, stimolare lo sviluppo del Venture Capital - così come quello dell’Open Innovation e del Corporate Venture Capital - anche nel nostro Paese, oltre che dare vita a un network interno di esperienze e di scambi di conoscenze anche in logica di business.
Ad oggi ltalia Startup conta un totale di 2800 soci, tra questi 1879 persone fisiche, 785 startup seed, 45 scaleup e pmi innovative, 71 "partner" delle startup tra incubatori, investitori e abilitatori e 20 aziende mature.
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Chi è Italia Startup

Italia Startup è l’Associazione no profit e sopra le parti che rappresenta l’ecosistema delle startup italiane, allargato a tutti i soggetti, privati e pubblici – nuove imprese innovative, incubatori e acceleratori di startup, investitori, aziende ed enti - che ne agevolano la valorizzazione, la visibilità e la crescita, credendo nella creazione di un nuovo tessuto imprenditoriale italiano.

Italia Startup mira a diffondere la passione del fare impresa e a promuovere la cultura dell’intraprendere. In particolare il suo obiettivo è far conoscere e valorizzare le giovani iniziative imprenditoriali, avvicinandole al consolidato mondo dell’industria italiana, oltre che agli investitori internazionali e nazionali, per rafforzare e rendere più competitivo l’intero ecosistema italiano.  

Alpi risorsa da far vivere

"Le Alpi sono una risorsa. Per continuare a farle vivere, è necessario che le comunità delle Terre alte si facciano sentire nella definizione delle politiche nazionali e che siano assicurate le risorse necessarie per lo svolgimento dei servizi essenziali". Lo ha detto Franco Manes, presidente del Celva, in occasione della Giornata internazionale della Montagna. "I sindaci valdostani - prosegue - ritengono che investire sulla montagna e le sue comunità sia una priorità non solo per le nostre aree interne, ma per l'intero Paese. Tale impegno si può perseguire solo mantenendo sul territorio le famiglie e le imprese, nonché sviluppando la sua capacità di attrazione. In questo contesto di indispensabile attenzione verso le popolazioni di montagna e l'ecosistema alpino, facciamo nostro l'appello di Fondazione Montagne Italia a favore di una fiscalità differenziata e di una digitalizzazione dei territori, per generare coesione e superare le disparità territoriali e geografiche".
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Ecco le piste low cost per sciare a prezzi contenuti

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 Gli sport invernali sono spesso associati a resort trendy, abbigliamento appariscente e costosi pass per le piste. Ma la maggior parte dei viaggiatori cerca un’esperienza semplice e autentica, tra viste mozzafiato e discese adrenaliniche a tutta velocità, sfidando le temperature più rigide.
Booking.com ha messo a confronto i prezzi di oltre 300 destinazioni che i viaggiatori hanno consigliato per “sci alpino” per presentare alcune delle migliori mete per una vacanza sulla neve, a prezzi decisamente accessibili. 
Niseko, Giappone - Niseko è famosa in tutto il mondo per le piste sempre ricche di neve e adatte a sciatori di tutti i livelli. Offre inoltre incredibili viste sul Monte Yōtei, conosciuto anche con il nome di Yezo Fuji vista la somiglianza con il Monte Fuji, il più alto di tutto il Giappone. La località è ancora abbastanza frequentata tra febbraio e marzo, ma i prezzi degli impianti e delle strutture sono di circa il 50% più economici proprio a metà marzo rispetto al periodo più caro dell’anno, tra la metà e la fine di dicembre.
Sölden, Austria - Sölden offre delle viste spettacolari, tanto che è stata scelta per fare da sfondo al 24° film di James Bond, e il leggendario Ghiacciaio Rettenbach è stato per anni il punto di partenza della Coppa del Mondo di Sci Alpino. Ma qui la stagione sciistica inizia presto, anche per i non professionisti, già da metà novembre! I prezzi delle strutture ricettive tra fine novembre e inizio dicembre sono di circa il 40% più economici rispetto all’alta stagione, a gennaio.
Kopaonik, Serbia - Kopaonik è la località sciistica più grande non solo della Serbia, ma di tutta l’Europa sud-orientale, e ti farà scoprire come non siano solo le Alpi a offrire piste circondate da boschi e una cucina ricca e gustosa. La stagione sciistica si apre ufficialmente nella prima settimana di dicembre e le tariffe delle prime due settimane del mese sono tra il 40% e il 50% più economiche rispetto all’alta stagione, a gennaio.
Rokytnice nad Jizerou, Repubblica Ceca - Rokytnice è il posto perfetto per gli sciatori meno esperti, grazie alle sue piste ampie e dalle pendenze moderate. La zona intorno ai Monti dei Giganti è molto famosa tra gli appassionati di sci di fondo, visto che le località sciistiche e i comuni lavorano insieme per mantenere ben curati e tracciati 600 chilometri di piste e le relative indicazioni. Sciare in Repubblica Ceca è già di per sé abbastanza economico, ma i prezzi diminuiscono di circa il 40% verso i primi di marzo.
Killington, Vermont, USA - Killington è la più grande stazione sciistica degli Stati Uniti orientali, tanto da essersi guadagnata il nome di “Beast of the East”. È rinomata tra gli appassionati degli sport invernali, soprattutto per essere stata il luogo di nascita del “ticket wicket”. Il resort apre di solito a novembre o a volte già da fine ottobre, a seconda delle condizioni meteo. Gli impianti si attivano a seconda della quantità di neve sulle piste, ma in genere i prezzi sono più economici del 50% fino a metà dicembre.
Stoneham, Canada - Stoneham si trova a meno di mezz’ora da Quebec City, tra la spettacolare natura dei Monti Laurenziani e l’ottima cucina locale, ricca di ingredienti nutrienti e spesso a base di sciroppo d’acero, per avere le energie giuste per una giornata sulle piste. Gli impianti aprono a fine novembre e puoi trovare qualche sconto già ai primi di dicembre, con prezzi di circa il 40% più economici a inizio stagione rispetto alla fine di dicembre o ai primi di gennaio.