LE METE PREFERITE DELL’ESTATE 2025
Fonte: salonedelcamper.it
LE METE PREFERITE DELL’ESTATE 2025
Fonte: salonedelcamper.it
Manifestazione internazionale di settore tra le più importanti in Europa, BIT si svolgerà dal 9 all'11 febbraio a Rho Fiera, Milano. Tra destinazioni di viaggio e servizi innovativi con la partecipazione di oltre mille espositori provenienti da 62 Paesi oltre all’Italia
Milano si prepara ad accogliere una manifestazione internazionale di settore tra le più importanti in Europa del mondo del turismo. Con proposte nuove e adeguate alle esigenze di un mercato turistico in continua evoluzione. Per rispondere alla domanda: quale 2025 ci aspetta in termini di viaggi e vacanze? Dalle anteprime che si potranno scoprire a BIT 2025, a fieramilano – Rho da domenica 9 a martedì 11 febbraio prossimi, quello appena cominciato si preannuncia come un anno straordinario per vivere viaggi all’insegna del benessere, delle esperienze uniche e della sostenibilità. Il biglietto per accedere alla manifestazione può essere acquistato online sul sito BIT.
Oltre mille espositori
Quella del 2025, secondo gli organizzatori, si preannuncia come una delle edizioni più internazional degli ultimi anni, con la partecipazione di oltre mille espositori provenienti da 62 Paesi oltre all’Italia. Un’occasione unica sia per gli operatori, sia per i viaggiatori – questi ultimi potranno accedere nella sola giornata di domenica 9 febbraio – per scoprire le eccellenze del turismo da tutto il mondo. Particolarmente significativa la rappresentanza dall’Italia, con pressoché tutte le Regioni italiane e una presenza diretta di ENIT e il Ministero del Turismo.
Le destinazioni
Nell’area Italia, la fiera vedrà appunto una presenza esaustiva delle Regioni italiane da Nord a Sud: dal Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, all’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, dall’Emilia-Romagna e Marche alla Sicilia. Tra le destinazioni estere spiccano invece i ritorni in grande stile di Visit USA, Cuba, Giappone, Repubblica Dominicana e Vietnam, ma anche mete mediterranee come Algeria, Canarie, Egitto, Giordania e Tunisia, o destinazioni emergenti quali Centro America e Uruguay. Mentre tra le importanti presenze di operatori ci saranno Blu Hotels, BWH Hotel Group, Mangia’s Resorts And Clubs o The Social Hub nella ricettività o Gattinoni tra i Tour Operator. Tra gli operatori crocieristici spiccano MSC, Grimaldi e Giver mentre numerosi sono i vettori, come ANA, Eva Airways, ITA Airways, Singapore Airlines tra le compagnie aeree o Trenord fra gli operatori ferroviari.
Un villaggio dedicato al turismo termale
Ritorna inoltre a BIT 2025 Thermalia by Federterme, un vero e proprio villaggio dedicato al turismo termale, medicale e del benessere che prevede anche un ricco programma di eventi: tra questi, incontri con istituzioni ed esperti, nuove proposte lifestyle, approfondimenti su nuove tecniche. Previsto anche un nuovo spazio dedicato all’hospitality, mentre i saranno presenti eventi con un alto potenziale social per ingaggiare i viaggiatori più giovani e la Gen Z in particolare.
Focus su digitale e IA
Sotto ai riflettori quest’anno anche il tema del digitale e dei servizi innovativi, con presenze quali Blastness, Compass-HeyLight, Revolut, Titanka!. Di grande rilievo infine le partnership con associazioni e network tra le quali ASTOI, ETOA – European Tour Operators Association Limited, FTO – Federazione Italiana Turismo Organizzato, Federterme e WTG – Welcome Travel Group. Come di consueto molto ricco anche il palinsesto convegnistico di Bringing Innovation into Travel dove si parlerà anche del ruolo della formazione continua nel settore, con un focus sul digitale e l’esperienza del cliente, anche in risposta alla crescente domanda di personale qualificato. Sotto ai riflettori anche le tecnologie di nuova generazione come l’AI, con il suo impatto sulla personalizzazione del viaggio, l’ottimizzazione delle operazioni e il miglioramento dell’interazione con i clienti. In primo piano inoltre la sostenibilità, con la necessità di diffondere le buone pratiche, e il turismo delle emozioni che deriva dalla crescente consapevolezza dei viaggiatori.
L'evento Bit4Job 2025
Quest'anno si potrà inoltre partecipare a Bit4Job 2025, giornata di recruiting che si terrà martedì 11 febbraio al pad. 11. l'evento di riferimento per le opportunità lavorative nel settore Travel, organizzato in collaborazione con Lavoro Turismo. Lo scopo dell’evento è dare a studenti e professionisti la possibilità di incontrare le più importanti aziende del settore turistico e dare il via alla propria carriera.
tg24.sky.it
esperonews.it
L’Amministrazione comunale, in persona del Sindaco dott.ssa Terranova e la Società Solfin S.p.A. (ex Igar S.r.l.), ex gestore del “Grand Hotel delle Terme” fino al 2019, rappresentata dell’Amm.re unico, Sig. Lorenzo Forello, hanno raggiunto l’intesa per porre fine al pignoramento che grava sugli immobili facenti parte del Complesso Termale di Termini Imerese, costituito dal Grand Hotel delle Terme e dalle Vecchie Terme.
Va precisato che la rinuncia al pignoramento rappresenta un atto spontaneo da parte della Solfin SpA, in particolare del suo legale rappresentante sig. Lorenzo Forello che, d’intesa con il Sindaco Terranova, dinanzi al pericolo imminente della vendita all’asta del Complesso Termale, ha deciso di rinunciare al pignoramento, consentendo così all’Amministrazione comunale di ritornare nella piena disponibilità dei beni pignorati, al fine di potere presto procedere nuovamente ad una sua valorizzazione e fruizione in favore della collettività di tutte le attività turistiche-termali del Comune.
La società SOLFIN SpA ha avviato la procedura esecutiva, in danno del Comune di Termini Imerese, in forza di un suo credito nascente dalla sentenza della Corte d’Appello di Palermo risalente all’anno 2005, confermata dalla Suprema Corte di Cassazione.
La società Solfin SpA si è dichiarata creditrice di circa €2.300.000,00 nei confronti del Comune di Termini Imerese, dando così avvio alla procedura esecutiva per la vendita all’asta degli immobili del Comune, in quanto facenti parte del patrimonio disponibile.
Il Comune, nel corso del giudizio, ha contestato, il “quantum” del credito vantato dalla Solfin SpA.
L’intesa raggiunta e la conseguente rinuncia al pignoramento da parte della Solfin SpA pone solo fine all’azione esecutiva sugli immobili, consentendo così all’Amministrazione comunale di rientrare da subito nel possesso di tutto il Complesso termale, ma non fa cessare il giudizio di merito pendente e volto alla determinazione del “quantum” ancora dovuto.
L’Amministrazione tiene ad esprimere la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto ed il proprio gradimento per la decisone della Solfin di rinunciare al pignoramento che denota una spiccata sensibilità e una concreta attenzione verso la comunità termitana che, sul presupposto dell’eccezionale valenza estetico-identitaria del bene, si identifica in esso quale simbolo della storia del territorio.
La rinuncia al pignoramento avverrà formalmente, innanzi al Giudice dell’Esecuzione, all’udienza convocata per il prossimo 20 giugno 2024.
A tal fine, l’Amministrazione dichiara che, una volta che i beni saranno formalmente privati dal vincolo del pignoramento, darà avvio all’iter per la valorizzazione del complesso termale e per la sua pronta restituzione alla comunità a beneficio dello sviluppo della città.
Allestita nei padiglioni dell'Allianz MiCo, la Bit è un'occasione di incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer selezionati provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera turistica. Per il pubblico dei viaggiatori, la Bit è però soprattutto un'occasione per scoprire luoghi da sogno e magari iniziare a pensare alla prossima vacanza: a promuovere il proprio territorio ci sono regioni italiane e grandi città, destinazioni emergenti o adatte ad un turismo più leisure per chi ama le vacanze outdoor. Attenzione: l'ingresso per il pubblico è solo domenica 4 febbraio a partire dalle 9.30; lunedì 5 e martedì 6 l'ingresso alla Bit 2023 è riservato agli operatori del settore.
Fonte: mentelocale.it
“Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”: una vittoria frutto dell’illuminata e appassionata sinergia e collaborazione istituzionale tra il CONI Campania, il Comune di Napoli, l'USSI Campania e tutte le istituzioni, sportive e politiche, locali e nazionali, che hanno sposato l’idea di riportare Napoli al centro del movimento sportivo internazionale, appena quattro anni dopo il successo dell’Universiade 2019.
Una scelta arrivata dopo una lunga selezione internazionale che ha visto superare le agguerrite candidate città rivali come la georgiana Tbilisi, fino al testa a testa decisivo con la spagnola Saragozza.
Grazie alla valutazione del report presentato dall’Università di Kosice alla Commissione europea ACES Europe, e dopo la visita in città per gli ultimi sopralluoghi di fine ottobre, del presidente Gianfranco Lupattelli e il segretario generale Hugo Alonso, è stata riconosciuta la validità della candidatura presentata da Napoli e, in particolare, il possesso dei requisiti legati a progetti che seguono i principi etici dello sport.
Tutte le potenzialità della città erano state inserite nel Bid Hoffer, l’elegante dossier di 180 pagine, nel quale erano state raccolte le eccellenze di Napoli: la sua storia, l'arte, le bellezze naturali, la vita sportiva, i suoi grandi campioni, le società centenarie, tutte le infrastrutture sportive indoor e outdoor, gli eventi sportivi nazionali e internazionali in programma, le strutture di accoglienza, le misure per l'integrazione, le pari opportunità attraverso lo sport, soprattutto la grande tradizione di quello paralimpico, la mobilità sostenibile e le azioni per favorire il turismo sportivo, oltre a tanto altro, capace di produrre un impatto sociale, civile e culturale.
Sarà l’occasione per far crescere soprattutto un’immagine dello sport all’insegna del suo valore sociale e educativo, lo sviluppo di una dimensione umana, della sana competizione e della capacità di creare comunità, anche come elemento di richiamo per un turismo speciale e di qualità.
“Napoli è città sportiva da sempre, fin dai tempi della Lampadedromia in onore della Sirena Partenope e delle Isolimpiadi in epoca augustea – ha sottolineato il presidente del CONI Campania, Sergio Roncelli – e vanta, ancora oggi, un'importante tradizione di eventi nazionali e internazionali e la storica presenza di gloriose società sportive, circoli, associazioni private e annovera nelle varie discipline campioni nazionali e olimpici, che nel tempo hanno fatto la storia sportiva di Napoli e dell'Italia. L’attività sportiva in città si sviluppa in grandi e piccole strutture pubbliche e private, indoor e outdoor”.
Un riconoscimento prestigioso che consacra Napoli protagonista assoluta dello sport internazionale, un grande successo e una magica avventura tutta da vivere con entusiasmo, con già un calendario di oltre cinquanta eventi sportivi di respiro internazionale per il 2026.
Don Rosario Accardo, Incaricato diocesano per lo sport di Napoli
Da queste premesse trova realizzazione il Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto”, cioè un sistema territoriale che promuove, recupera e valorizza, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale, ricettivo, ludico.
Esso nasce per valorizzare parti di territori caratterizzati da diverse combinazioni di elementi naturali e umani che illustrano l'evoluzione delle comunità locali attraverso la religiosità e le vicende storiche del luogo stesso. Valorizza e promuove tutto il territorio Diocesano creando opportunità lavorative e crescita sociale culturale attraverso il meccanismo dell’Economia sovversiva della Bellezza. Per questo, il PCE intende attivare prassi di economia dove l'interesse non è solo verso sé stessi, ma anche verso gli altri, verso tutti i soggetti con i quali si interagisce: il parco ospita persone e non clienti.
Parco Culturale Ecclesiale – Luogo: sono i luoghi stessi che comunicano le sensazioni che hanno ispirato tanti autori, musicisti, artisti per le loro opere e uomini di fede per le loro testimonianze: il Parco intende far rivivere al visitatore tutto questo elaborando interventi che educano alla bellezza del creato e che favoriscano una conoscenza e valorizzazione dell'ambiente, della storia e delle tradizioni di chi quel luogo lo ha abitato e lo abita.
Parco Culturale Ecclesiale – Sistema: è il sistema territoriale che dapprima recupera e poi promuove e valorizza, attraverso una precisa strategia, il patrimonio storico, artistico, museale, architettonico, liturgico, ricettivo e ludico della Diocesi di Noto. Il nostro è un sistema profondamente radicato nel territorio, e solo così è esso capace di mettere in relazione comunità parrocchiali, monasteri, santuari, aggregazioni laicali ricche di tradizioni e custodi di opere e segni nati dalla fede del popolo.
Parco Culturale Ecclesiale - Tessuto connettivo: un Tessuto connettivo in grado di rendere funzionali spazi aggregativi e ricettivi attorno alle antiche vie di storia, di cultura e di pellegrinaggio.
Parco Culturale Ecclesiale – Interlocutore: il Parco interloquisce non solo con la rete territoriale ecclesiale ma entra in rapporto con le molteplici reti esistenti per dare un volto nuovo al turismo non vendendo un prodotto ma producendo cultura e itinerari di senso, rispondendo così alle esigenze della Fruizione Culturale per l’intero territorio diocesano.
Il PCE condivide i 5 punti salienti del progetto “Bellezza e Speranza per tutti” dell’Ufficio Nazionale della Pastorale del Turismo, Sport e Tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana: Valorizzazione, Ospitalità, Accessibilità universale, Creatività, Annuncio.
L'Ente Gestore del parco è la Cooperativa Etica Oqdàny, nata grazie al progetto “Policoro” della Diocesi di Noto nel 2010: essa è una realtà Diocesana che pone l’attenzione nei confronti della disoccupazione giovanile e si colloca nell’ambito della rivalutazione del lavoro come importante dimensione personale e sociale, da cui far scaturire un autentico sviluppo di tutta la diocesi.
Contatti
Dott. Celeste Salvatore, Manager Culturale, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto” e Presidente della Cooperativa Etica Oqdany
in turismo.chiesacattolica.it
Da oltre un anno sono stato chiamato a collaborare con l’ufficio diocesano fiorentino per il tempo libero, turismo e sport. In particolar modo ho avuto il piacere di partecipare alla nascita del sito internet per il lancio del Parco Culturale Ecclesiale di Terre di Florentia, del quale, da pochi mesi, sono diventato anche il responsabile.
Posso solo affermare che è stata una splendida esperienza perché ho potuto godere in modo privilegiato delle meraviglie architettoniche, pittoriche, scultoree, che compongono il Parco. Un’opportunità unica di visitare e ammirare in Firenze tanta bellezza che compone uno scrigno prezioso di storia e spiritualità che durante i tanti sopralluoghi ho apprezzato con lo stupore del turista che li contempla per la prima volta.
“Terre di Florentia è un vero e proprio progetto di pastorale del turismo - come si legge sul sito - inviandoci incontro a chi abita le nostre strade e non appartiene, o non condivide, la nostra comunità: in questo senso il Parco Culturale Ecclesiale diventa una scelta chiara di “Chiesa in uscita”, in continuità con il cammino sinodale della nostra Chiesa. Nell’accoglienza al turista possiamo esprimere l’amore che sentiamo per l’altro, l’amicizia che ci lega all’altro e farlo con il bagaglio di cultura e bellezza di cui siamo detentori. È l’ora di uscire con fiducia incontro “all’ospite”, senza paura di proporci in nuovi spazi. Questa pastorale è un’azione veramente missionaria che chiede la conversione tanto invocata da Papa Francesco e ricercata anche dalla nostra Diocesi con la scelta del Cammino sinodale. In fondo il cammino che ci siamo dati dopo la visita del Papa a Firenze è per mettere in pratica uno dei principi della Evangeli Gaudium per cui “il tempo è superiore allo spazio” E per questo dobbiamo dare priorità più a “iniziare processi che possedere spazi”. Il turista è l’altro che ci visita, che viene verso di noi, mosso da domande e bisogni che magari non ci intrecciano se non attraverso la Bellezza artistica che la nostra comunità fiorentina ha sempre coltivato”.
Da questa “vocazione” nasce la volontà di condividerla con più persone possibili.
L’idea della nostra proposta è sempre stata quella di mettere al centro la persona, vista non come turista ma come ospite fruitore di un’esperienza. Come si legge dal nostro sito – “è una esperienza fortemente evocativa e generativa. Evocativa, perché il turismo religioso – attraverso esperienze o semplici elementi wow – invita a fare memoria, a ripercorrere la vita rigustandone il senso profondo. Generativa, perché la memoria si trasforma in speranza, in un futuro che si fa possibilità presente di prendere in braccio la vita e portarla su strade inedite di pienezza e di gioia”. (cit. Bellezza e speranza per tutti). Queste esperienze sono chiamate “Wow” e fin dall’inizio le abbiamo suddivise in “Vie di Bellezza” (un cammino alla scoperta dell’autentica Bellezza di luoghi e persone che abitano la nostra terra, capace di accompagnare ogni ospite a trovare il senso profondo del proprio viaggio) e “Bellezza svelata” (ogni ospite sarà accompagnato a comprendere e a stupirsi attraverso la narrazione teologico-artistica che restituisce il messaggio espresso dall’opera d’arte e dalla comunità che la custodisce).
Volevamo andare oltre queste due “strade” cercandone una che fosse ancor più caratterizzata dall’inclusività. Collaboro anche con l’Ufficio Catechistico e con quello della Pastorale delle persone con disabilità, pertanto, sono molto indirizzato verso attività pastorali inclusive. Durante un brainstorming ci è venuta l’idea di usare i cinque sensi per proporre le nostre visite. Ne avevo già parlato con una mia carissima amica, Fernanda Cerrato, conosciuta durante i tanti Convegni della CEI e lei, esperta di Turismo interreligioso interculturale accessibile, aveva condiviso con me un suo progetto mai portato a compimento su qualcosa di molto simile. Essere Chiesa è generare in fraternità idee e condividerle con altri per andare incontro ai fratelli.
L’idea è piaciuta subito a Maria Rita Scibetta, valida collaboratrice del Parco, e alla responsabile delle nostre guide, Paola Palmieri anche lei molto sensibile verso la disabilità. Così è nata l’idea di un percorso chiamato “Sensi d’Arte”. In collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità abbiamo lanciato l’iniziativa in concomitanza con la giornata mondiale della disabilità. Sono stati organizzati quattro turni divisi per due pomeriggi proposti a tante associazioni, ecclesiali e non, che si occupano di disabilità e che collaborano già con l’ufficio diocesano in altri progetti. Come abbiamo potuto constatare al termine di ogni visita, l’idea è piaciuta moltissimo.
Questo tipo particolare di visite è stato proposto alle Associazioni del nostro territorio che si occupano di disabilità e che stanno già collaborando con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, ai Caregivers e ai Siblings. È stato creato un “Kit Sensoriale” per ogni partner del parco Terre di Florentia, contenente tutto il materiale necessario a stimolare i cinque sensi con musica, profumi, sapori, riproduzioni in 3D di opere e materiali vari riguardanti le opere descritte durante la visita; esperienza che così il nostro ospite può vivere a 360 gradi creando una comunicazione differenziata e inclusiva. La Santissima Trinità, fondamento della fede cattolica, si riflette nei nostri cinque sensi. Nella vista, tocchiamo la bellezza divina; nell'udito, ascoltiamo il richiamo spirituale; nel tatto, percepiamo l'amore trinitario; nel gusto, sperimentiamo la comunione; nell'olfatto, respiriamo la presenza divina.
Abbiamo anche proposto questo tipo di esperienza alla conclusione di un corso dell’Ufficio Catechistico e della Pastorale del tempo libero, turismo e sport della nostra diocesi per catechisti, insegnanti di religione, operatori pastorali dopo incontri frontali intitolato “L’arte nella Catechesi”. Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo tanto da confermarci che ciò che è pensato per essere inclusivo è utilizzabile ed è apprezzato da tutti i tipi di persone. Ho anche avuto un riscontro positivissimo di una catechista che ha ripresentato a due gruppi della sua parrocchia un percorso simile alla Santissima Annunziata.
Siamo entusiasti di questa proposta che rende il turismo partecipativo e conviviale. Un’esperienza che allarga i propri orizzonti, aprendosi all’altro in un dialogo sincero e accogliente così da portare a casa non più una semplice e sola fotografia di un’opera d’arte ma la memoria impressa nei propri sensi di emozioni, sensazioni con un bagaglio culturale e spirituale arricchito.
Don Stefano Naldoni, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale di Firenze “Terre di Florentia”
turismo.chiesacattolica.it
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), resi noti lo scorso novembre, il 2023 ha segnato il ritorno dei viaggiatori stranieri in Italia, meta prediletta in Europa dopo la Spagna. Ma gli italiani dove vanno? In questo 2024 appena iniziato c’è tanta voglia di viaggiare lontano, dalle preoccupazioni e dai pensieri, in cerca di rifugi in cui ricaricarsi. Lo conferma lo studio della piattaforma digitale Booking.com che mostra come il 78% degli italiani si senta “più vitale che mai” durante le vacanze. E addirittura, nel 58% degli intervistati, emerge la voglia “di assomigliare di più alla versione di sé mostrata in vacanza”.
Per capire di più sul futuro delle vacanze e delle tendenze del viaggio c’è BIT 2024, la Borsa Internazionale del Turismo, una delle piazze d’incontro più autorevoli del mondo dei viaggi, che torna dal 4 al 6 febbraio tra i padiglioni dell’Allianz MiCo di Milano (facilmente raggiungibile con la linea M5 fermata Portello). Qui, dove dialogano culture e territori diversi, si scopre che è tornato il momento di parlare delle destinazioni a lungo raggio. Dopo le chiusure forzate dovute alla pandemia, per esempio, si viaggia di nuovo a Oriente, con il fascino millenario di India, Cina e Giappone, tra templi e città imperiali, grattacieli e profumi speziati.
Tokyo, in particolare, torna a incantare col suo mix di tecnologia e tradizione che si esprime in quartieri pop, parchi e antiche pagode. Presenti per la prima volta in BIT saranno, poi, i paesi rappresentati dall’Agenzia per il Turismo del Centro America, che affascinano con foreste pluviali, barriere coralline e siti precolombiani di Belize, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana. Senza dimenticare i grandi classici da cartolina tra spiagge bianche, palme e acque trasparenti di oasi tropicali ricche di cultura e natura come Cuba, Bahamas e Madagascar. Ma anche paradisi più vicini come Formentera, Croazia e Tunisia. Per citarne solo alcuni.
Viaggio come sogno, ma anche come fuga dallo stress. Non c’è bisogno di andare lontano per rifugiarsi in una bolla di relax: basta scrollarsi di dosso problemi e preoccupazioni con una giornata di benessere.
Lo sanno bene i 320 centri termali attivi in Italia, il 90% dei quali accreditati al Servizio Sanitario Nazionale. E lo ha riconosciuto anche l’Unesco, che nel 2021 ha inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità le città del termalismo europeo. Tra queste spicca la storica Montecatini Terme, con le sue architetture liberty e neogotiche, che ha attirato viaggiatori illustri fin dal Settecento. A riprova del crescente interesse verso il wellness tourism è la presenza per la prima volta in BIT 2024 di Federterme-Confindustria. Dal 2 al 4 febbraio, infatti, la manifestazione ospiterà Thermalia by Federterme, una vetrina per oltre trenta espositori del settore benessere, che condivideranno proposte curative e rilassanti, forti delle proprietà benefiche di acque ricche di minerali.
Innovazione, Nuovi Trend e Sostenibilità. Fra i grandi temi declinati in destinazioni e proposte turistiche, a BIT 2024 domina il viaggio consapevole attento all’impatto generato dai propri spostamenti. Definita dall’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo come “forma di turismo che soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità del futuro”, la vacanza responsabile è in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali. A riconoscersi in questi valori sono sempre più viaggiatori, che si dichiarano influenzati dalla sostenibilità nella scelta delle proprie mete nel 64% dei casi (71 per cento negli under 35) secondo la ricerca condotta da Deloitte in collaborazione con Aiceo, Associazione Italiana Ceo.
Del resto, il turismo slow e attivo è uno dei focus della BIT, che offre tante occasioni di crescita ed esperienza in regioni, borghi e territori vocati al viaggio a passo lento. Qualche esempio? Dai parchi, le tradizioni e le oasi naturalistiche dalla Basilicata alle meraviglie carsiche del Friuli Venezia Giulia. O ancora, gli approfondimenti di talk e convegni da seguire domenica 4 febbraio, la giornata aperta al pubblico, con incontri dal tema “Overtourism, il ritorno: le strategie per evitare gli affollamenti”, “Natura e turismo, la cultura dell’ambiente per una vacanza di benessere” fino a “La nuova mission delle crociere passa dalla tutela ambientale”. Pronti a partire?
viaggi.corriere.it