Michelangelo il divino, genio che intimoriva i Papi
Accolto in casa da Lorenzo il Magnifico, conteso da principi e papi. Ma anche costretto a fuggire dalla sua Firenze dopo la cacciata dei Medici e poi dalla capitale saccheggiata dai barbari, obbligato a destreggiarsi nelle lotte per il potere e nei rivolgimenti politici della sua città, intimorito dai sermoni apocalittici del Savonarola. Michelangelo "il divino" come già lo definiva in vita Giorgio Vasari, artista unico e universale, è stato testimone e spesso protagonista, suo malgrado, di un secolo glorioso e travagliato. E a dispetto di un carattere estremamente schivo e di un'etica del rigore quasi ossessiva, la sua lunga vita, così prodiga di capolavori, dalla Pietà al David, dagli affreschi della Sistina alla cupola della basilica di San Pietro, è stata anche puntellata di incontri e di rapporti straordinari, in un dialogo continuo con i potenti di allora, con i quali riuscì a mantenere relazioni che pure non furono mai di sudditanza. Tanto che il veneziano Sebast...