Il futuro è ora: la partita da non perdere

La visita del premier Gentiloni ieri a Milano ha un forte valore simbolico. Segna la continuità dell'impegno del sistema Paese nel completare un percorso di Milano città europea, avviato da tempo e indipendente dai Governi e dalle sindacature che si sono succedute. Quel che appare chiaro mettendo in fila i fatti che riguardano Milano, dalla prima giunta Albertini in avanti, è che la città ha trovato una dimensione ben definita. Milano ha superato il collasso post Tangentopoli in 25 anni di lavoro per lo sviluppo, non in un giorno, e facendo leva su sinergie pubblico-private, si è ripresa il ruolo di metropoli europea che le apparteneva. Avanguardia di un’area allargata, da Bergamo a Varese, in cui impresa, ricerca, creatività e cultura si intrecciano e si innervano reciprocamente.
L’esperienza di Expo 
Expo 2015 è stato il primo traguardo di questo percorso e il potenziale punto di partenza della fase due. A Expo, pur nelle incredibili difficoltà di preparazione dell’esposizione e pur superando qualche scandaletto di seconda fascia, la città è arrivata sulla scia di una fase costruens che non si vedeva dagli anni del boom economico. City Life, Porta Garibaldi e Parco Vittoria; dal Passante ferroviario alla quarta linea di metropolitana; dalla Fondazione Prada al Sylos di Armani fino alla Fondazione Feltrinelli appena inaugurata; le stagioni della Scala e del Piccolo Teatro migliori dell’ultimo decennio, le sfilate di moda che contendono lo scettro a Parigi, il Salone del mobile punto di riferimento del design mondiale.
Expo, oltre all’onda lunga di un successo organizzativo che ha proiettato Milano nel mondo, meta da non perdere per il New York Times, ha lasciato in eredità l’area più infrastrutturata d’Europa: ipercablata, sulla linea dell’alta velocità ferroviaria e raggiunta da una metropolitana, a 30 chilometri da un aeroporto intercontinentale e collegata a tre autostrade. La piattaforma ideale per lo sviluppo di contenuti.
L’idea ruminata dalla città, dal manager che guidava Expo e oggi sindaco, Beppe Sala, all’ex primo cittadino Giuliano Pisapia, fino all’Assolombarda guidata da Gianfelice Rocca, è stata di costruire su quell’area un grande acceleratore di modernità. Un polo di attrazione di imprese basato su un nucleo per la ricerca d’eccellenza.
Il progetto 
Lo Human Technopole è stato un progetto sposato dal governo Renzi, finanziato e avviato sotto la regia dell’Iit di Genova. Pur tra mille polemiche, a volte anche sterili, l’idea ha preso una sua dimensione e promette di essere il tassello iniziale di un puzzle tutto da costruire. Con 2,5 miliardi di euro di potenziali investimenti e con i primi fondi stanziati nella legge di bilancio appena approvata.
Ci saranno gli headquarters delle multinazionali estere e le facoltà scientifiche dell’Università Statale, potrebbero esserci le sedi di alcune autorità europee liberate dalla Brexit, prima fra tutte l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, se il Governo a giugno se la aggiudicherà. C’è in ballo il Tribunale Ue dei brevetti. Partite aperte che non possono essere neanche giocate senza l’appoggio incondizionato del Governo e del sistema Paese. Ecco perché la visita di Gentiloni non si esaurisce oggi. La partita di Milano, soprattutto con l’impasse infinito di Roma, diventa la sfida che l’Italia ha l’obbligo di giocare e non può permettersi di perdere.
ilsole24ore

Università gratis, lavoro e una vita felice: così la Danimarca è diventato il mio Paese

In Italia non aveva trovato la sua strada e si è decisa a partire. Per scoprire un mondo che le calza a pennello. Ai suoi coetanei dice: «Per non smarrirsi serve avere coraggio ed essere testardi»
da lettera43

“Il balcone fiorito è l’anima di un edificio”

«Il balcone fiorito è l’essenza dell’anima di un edificio. Perché ci riconcilia con noi stessi e ci insegna a prenderci cura della natura». David Zonta è un floral e garden designer, titolare del negozio «Florius», che con l’arrivo della primavera consiglia di arricchire i nostri balconi con piante autoctone, mescolando i fiori alle erbe aromatiche. L’ultima novità sono i kokedama, chiamati anche «bonsai volant», che non hanno un vaso ma una «palla di muschio», e vengono appesi con un filo di nylon in una stanza. Per questo sembra che stiano volando indisturbati in un salotto. Oggi David Zonta parlerà dei kokedama alle 17.30 nello stand BF21 di Expo Casa, che per il primo anno dedica un’area della kermesse agli amanti del verde. La terrazza dell’Oval Lingotto per nove giorni si trasformerà in un giardino pensile, in un’oasi verde con fiori e piante da interni ed esterni, dove il pubblico potrà lasciarsi consigliare dagli esperti. 

Il primo consiglio riguarda la scelta dei fiori. Se è meglio non piantare le rose in un vaso, sono invece adatte a un giardino sul balcone le margherite, i ranuncoli, e le campanule. Anche gli aceri si adattano alla coltivazione in vaso, e i mirtilli e le more possono essere una buona soluzione anche per chi ha a disposizione un piccolo spazio. Se il vostro balcone è molto soleggiato, scegliete l’edera. Al contrario, la camelia e l’aspidistra (che è una pianta ornamentale dell’Asia) sono piuttosto resistenti anche nei terrazzi esposti all’ombra. «I giardini pensili continuano a essere di tendenza - dice David Zonta - perché rubano spazio al cemento e portano in un condominio la meraviglia della natura. L’importante è scegliere bene le vasche, che devono essere drenanti». Aggiunge: «La sfida del futuro sono i giardini verticali, già diffusi in Europa e a Milano, che non rendono più bella soltanto una casa ma tutta la città». 
lastampa.it

Mercato Metropolitano, a Londra fa tendenza il cibo italiano di qualità A Elephant and Castle, da Napoli a Palermo una corte di botteghe e una community popolare

(di Francesco Bongarrà) Un mercato enorme a qualche fermata di metropolitana da Piccadilly Circus, dove mangiare un cibo italiano "di nicchia" come può essere la pizza di Fresco a Napoli, il gelato di Badiani a Firenze, ma anche la carne di un grill argentino, o formaggi francesi e champagne bio. Un mercato che non è solo un mercato, ma una comunità. E' il "Mercato Metropolitano": uno spazio nuovo, nel quartiere non ancora "gentrificato" di Elephant and Castle a forte connotazione nera ed asiatica dove le piccole case basse stanno lasciando il posto alle ruspe che sulle loro ceneri alzeranno nuovi palazzi i cui appartamenti verranno venduti a peso d'oro.
Questo "Mercato non solo mercato", definito nei giorni scorsi uno dei cinque migliori della capitale britannica da una classifica del Financial Times, è diventato un fenomeno di costume a Londra. Da settembre ad oggi vi si sono dati appuntamento ogni mese in centocinquantamila: per gustare cibo italiano (e non solo) di qualità, per guardare un film nel cinema allestito accanto allo spazio commerciale, praticare la boxe in una palestra o partecipare ad un corso collettivo di cucina ed addirittura coltivare ortaggi.
Dopo aver lasciato Milano con la fine dell'Expo, il Mercato Metropolitano è approdato lo scorso settembre a Londra, dove è già una storia di successo per il suo essere occasione di inclusione sociale e umana attraverso cibo e bevande di qualità e tradizionalmente non commerciato in maniera estensiva, venduti al prezzo più giusto possibile, consumati a un passo da dove vengono cucinati in una atmosfera di comunità e di scambio.
Il "Patron" del Mercato metropolitano è Andrea Rasca, un economista milanese cinquantenne"malato" di cibo da quando era bimbo. "Quando i miei genitori mi portavano da Peck, ero più contento di quando andavamo al negozio di giocattoli, e quando marinavo la scuola quella "mecca" del gourmet meneghino era la mia tappa fissa", racconta mentre passa tra i tavoli pieni di avventori sebbene sia solo l'ora di pranzo di giovedì. Dopo aver aperto a Tokyo, una delle città dove ha studiato economia, Eataly per Farinetti "raggiungendo il break even al primo mese", Rasca capisce che nel Sol Levante, ma anche nel resto del mondo, "il food italiano è certamente amato ma non strutturato. Perchè - ragiona - per trasmetterne il valore non basta farlo assaggiare o metterlo sullo scaffale. Il nostro cibo lo devi fare vivere, e devi fare apprezzare il piccolo grande miracolo che c'è dietro ogni nostro prodotto, che è artigianale, di qualità, e può essere strumento di inclusione, di condivisione, di socialità, di quella sostenibilità che era alla base dell'Expo di Milano".
Ed è proprio all'Expo che nasce il 'concept' del Mercato Metropolitano.Uno spazio commerciale in cui si trovano prodotti diversi da quelli della grande distribuzione e dove, intorno al cibo di qualità, costruire relazioni sociali, comunità. "Qui viene -sostiene Rasca - chi vuole mangiare buono, in modo consapevole prodotti sostenibili, naturali e non prodotti dalle multinazionali, mettendosi a tavola da solo o con la famiglia e gli amici direttamente al mercato, un posto dove normalmente si compra e si va via.
Il tutto è molto a base familiare: come "Prezzemolo e Vitale", che al Mercato Metropolitano ha aperto una dependance del supermercato di famiglia di Palermo, con gli stessi prodotti e la stessa qualità che si trova sui loro scaffali nel capoluogo siciliano. "Il progetto va benissimo, la gente è interessata alle nostre ricotte salate, ai nostri sughi", dice Salvo Prezzemolo, 24 anni, che si divide tra Palermo e Londra. E se c'è chi riempie il carrello al supermercato e se ne va, c'è chi resta: mangia una pizza fatta col forno a legna da Fresco, storica pizzeria della Riviera di Chiaia a Napoli; oppure un'arancina ed il pane e Panelle preparato nella sua Ape Piaggio convertita in friggitoria siciliana dal marsalese Girolamo, che con la coppola in testa offre anche ottimi cannoli e cassatine accompagnati da un generoso goccio di Marsala superiore. Ma c'è il grill della salsiccia all'italiana, il banco del tiramisù "fatto con i biscotti Gentilini", rivendica orgoglioso iltestaccino Gianluca, quello del gelato fiorentino, quello dei salumi umbri e quello del riso della Lomellina. E non manca lo spazio per l'alta cucina: un'enoteca con oltre 120 etichette tutte italiane e tutte di piccoli produttori dove si servono i piatti gourmet dello chef calabrese Francesco Mazzei, da anni una celebrità a Londra.
ansa

Expo 2020: Maroni, organizziamo una corsa Milano-Dubai

(AdnKronos) – “Milano è una capitale europea e mondiale, che due anni fa ha ospitato un grande evento internazionale come Expo. Anche in quell’occasione, l’Alfa Romeo c’è stata, organizzando la corsa Shangai-Milano, sedi Expo 2010 e 2015. Siccome il prossimo Expo 2020 sarà a Dubai pensiamo a organizzare una corsa Milano-Dubai. Portiamo il ‘testimone’, magari un modellino dell’Albero della vita, in quella città. Se lo farete, noi vi sosterremo e magari, a una tappa parteciperò anche io”. A lanciare la proposta è il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante la partecipazione alla ‘Premiazione dei campioni Alfa Romeo’ al Museo Alfa Romeo di Arese.

Motor bike expo 2017, Verona 20-22 gennaio: l'attesa si fa scalpitante

Sale l'adrenalina per l'evento di riferimento mondiale dedicato alla moto personalizzata, a Verona dal 20 al 22 gennaio. La presenza delle grandi Case Motociclistiche con la produzione di serie Custom, Special, Racing, Off-Road, Turismo garantisce anteprime e novità a raffica: un vero e proprio paradiso per gli appassionati.
Aprilia, BMW, Ducati, Harley-Davidson, Honda, Husqvarna, Indian, Kawasaki, Mondial, Moto Guzzi, Moto Morini, Royal Enfield, Scrambler Ducati, Suzuki, Triumph, Victory, Yamaha: questi i grandi marchi presenti a Motor Bike Expo 2017, in programma da venerdì 20 a domenica 22 gennaio a Veronafiere (apertura 9:00 - 19:00, biglietto intero 18 euro, ridotto 14), una rappresentanza completa dell'industria mondiale delle due ruote, con tutte le novità della gamma 2017.

Ma vediamo nel dettaglio alcune anticipazioni. Il popolo più affezionato di MBE è da sempre quello legato al mondo delle Special, ed ecco perché a Verona si potranno ammirare le ultime novità della gamma Harley-Davidson, che sarà presente in veste ufficiale per promuovere i nuovi modelli spinti dell'inedito propulsore "Milwaukee eight"; sempre nel padiglione 2 ci saranno anche le storiche custom marchiate Indian Motorcycles e le più moderne Victory Motorcycles.

Grandi sorprese anche per i fanatici del mondo Custom, che avranno l'opportunità di incontrare preparatori di livello mondiale come Cory e Zach della Arlen Ness, Danny Schneidr della HardNine Choppers, Fred Kodlin della Kodlin Murdercycles, Winston Yeh di Rough Crafts e per la prima volta in Italia, Paul Teutul Sr. di Orange County Choppers.

Oltre alla produzione di serie, Motor Bike Expo è caratterizzato dal grande spazio dedicato all'universo della personalizzazione che, in questo settore, ne fa l'evento di riferimento a livello mondiale. Quattro dei sette padiglioni saranno dedicati al Custom ed alle Cafe Racer, stili diversi che esprimono entrambi la tendenza a rendere la moto espressione di una spiccata personalità, proprio come un abito "tagliato" sul gusto e sulle esigenze di chi lo "indossa". A sottolineare la vocazione alla personalizzazione sono i contest indetti da aziende del settore e testate specializzate, che hanno il compito di portare alla luce e di valorizzare creazioni artigianali e, allo stesso tempo, di consentire al grande pubblico di apprezzare da vicino le opere dei più importanti customizer mondiali.

Ampio spazio occuperà anche il segmento Racing, dall'asfalto all'Off-Road; immancabili le premiazioni e presentazioni dei campionati sportivi, gli incontri con i piloti e con i protagonisti del motociclismo internazionale. Convention, riunioni di istituzioni e aziende, appuntamenti formativi e tavole rotonde, confermano il ruolo di MBE come polo attorno al quale ruotano le diverse espressioni delle due ruote.

Importante l'attenzione per il mondo del Turismo, che anche grazie all'Area Touring si coniuga alla perfezione con gli obiettivi della regione ospitante, il Veneto, sempre più attiva nella promozione del settore del turismo in moto. Si confermano i workshop tematici dedicati agli studenti delle scuole superiori. Una possibilità per i giovani di entrare in contatto con progetti, professioni, opportunità di lavoro, permettendo di accorciare le distanze tra la formazione e l'istruzione e l'ingresso nel ciclo produttivo. Tre gli appuntamenti fissati nella mattinata di venerdì 20 gennaio, quando gli istituti superiori incontreranno gli ospiti, i professionisti delle aziende, i campioni dello sport ed i giornalisti. Si parlerà di custom con Harley-Davidson, della nascita del brand Scrambler Ducati e di guida sicura con Suzuki.

Ad accogliere il grande pubblico allo stand del Misano World Circuit (pad.6, stand 16L) ci saranno i piloti dei campionati mondiali: Lorenzo Savadori (Team Milwaukee Aprilia Superbike), Marco Melandri (Ducati Superbike), Nicolò Bulega (Sky VR46 Racing Team Official Moto3) e Andrea Migno (Sky VR46 Racing Team Official Moto3). Inoltre,
sarà svelato in anteprima il nuovo logo per festeggiare i 45 anni di storia del circuito romagnolo. Numerose saranno le iniziative dedicate agli amanti della pista, a partire dai biglietti dei top-events a prezzi scontati e preziose promozioni come "Un biglietto, due mondiali".
repubblica.it

Expo, l'Albero della vita in versione Lego: una sfida da 10mila like

L'Albero della Vita di Expo 2015 da realizzare con i mattoncini Lego? Chissà, tutto è possibile. L'idea è di Fabry Pastori, autore di un prototipo con cui sta partecipando ad un contest della multinazionale. Pastori, che ad Expo è stato volontario, ha pensato di prendere spunto dal successo dell'esposizione universale, di cui l'Albero della Vita è simbolo riconosciuto. La Lego ha approvato il prototipo, ma non basta: ora occorre che l'idea raggiunga un numero sufficiente di "likes". Ne servono 10mila in 424 giorni: il count down è partito il 27 dicembre 2016. Per votare basta andare sul sito internet e seguire le istruzioni, poi cliccare su 'support'.
Nelle motivazioni che Pastori ha dato proponendo questa costruzione, si legge che "l'opera rappresenta, al contempo, scultura, installazione, edificio e monumento, con chiari rimandi al Rinascimento Italiano e alla struttura pavimentale di piazza del Campidoglio a Roma creata da Michelangelo nel XVI secolo". Il giovane ha aggiunto vhe "in quanto simbolo dell'Esposizione universale e un pezzo unico nel suo genere dovrebbe essere un set Lego che chiunque nel mondo possa costruire". Soprattutto perché, ha sottolineato Pastori "nei sei mesi di Expo, ben 14 milioni di persone hanno assistito ad almeno uno degli spettacoli di luci e musica allestiti in orario serale". E così, ha concluso: "ho voluto realizzare un qualcosa che, come il sottoscritto, chiunque avrebbe voluto portarsi via come ricordo".
ilgiorno

Motor Bike Expo: la guida completa all’evento


Motor Bike Expo 2017: l’attesa si fa scalpitante, lo spettacolo sta per iniziare ed il programma è ricchissimo di proposte che rendono impaziente tutto il popolo dei motociclisti. Ecco alcune anticipazioni sul salone della moto di Verona.
INDUSTRIE –  Aprilia, BMW, Ducati, Harley-Davidson, Honda, Husqvarna, Indian, Kawasaki, Mondial, Moto Guzzi, Moto Morini, Royal Enfield, Scrambler Ducati, Suzuki, Triumph, Victory, Yamaha. Questi i grandi marchi presenti a Motor Bike Expo 2017, in programma da venerdì 20 a domenica 22 gennaio a Veronafiere (apertura 9:00 – 19:00, biglietto intero 18€, ridotto 14€). Una rappresentanza completa dell’industria mondiale delle due ruote, con tutte le novità della gamma 2017.
CUSTOM 2017 – Il popolo più affezionato di MBE è da sempre quello legato al mondo delle Special. A Verona si potranno ammirare le ultime novità della gamma Harley-Davidson, che sarà presente in veste ufficiale per promuovere i nuovi modelli spinti dell’inedito propulsore “Milwaukee eight”. Sempre nel padiglione 2 ci saranno anche le storiche custom marchiate Indian Motorcycles e le più moderne Victory Motorcycles. Grandi sorprese tra i padiglioni di Verona per i fanatici del mondo Custom, che avranno l’opportunità di incontrare preparatori di livello mondiale come Cory e Zach della Arlen Ness, Danny Schneidr della HardNine Choppers, Fred Kodlin della Kodlin Murdercycles, Winston Yeh di Rough Crafte per la prima volta in Italia, Paul Teutul Sr. di Orange County Choppers.
 COSA C’E’ DA VEDERE – Oltre alla produzione di serie, Motor Bike Expo è caratterizzato dal grande spazio dedicato all’universo della personalizzazione che, in questo settore, ne fa l’evento di riferimento a livello mondiale. Quattro dei sette padiglioni saranno dedicati al Custom ed alle Cafe Racer, stili diversi che esprimono entrambi la tendenza a rendere la moto espressione di una spiccata personalità, proprio come un abito “tagliato” sul gusto e sulle esigenze di chi lo “indossa”.A sottolineare la vocazione alla personalizzazione sono i contest indetti da aziende del settore e testate specializzate, che hanno il compito di portare alla luce e di valorizzare creazioni artigianali e, allo stesso tempo, di consentire al grande pubblico di apprezzare da vicino le opere dei più importanti customizer mondiali. Ampio spazio occuperà anche il segmento Racing, dall’asfalto all’Off-Road. Sono immancabili le premiazioni e presentazioni dei campionati sportivi, gli incontri con i piloti e con i protagonisti del motociclismo internazionale. Convention, riunioni di istituzioni e aziende, appuntamenti formativi e tavole rotonde, confermano il ruolo di MBE come polo attorno al quale ruotano le diverse espressioni delle due ruote.
LE STELLE-  Ad accogliere il grande pubblico allo stand del Misano World Circuit (pad.6, stand 16L) ci saranno i piloti dei campionati mondiali: Lorenzo Savadori (Team Milwaukee Aprilia Superbike), Marco Melandri (Ducati Superbike), Nicolò Bulega (Sky VR46 Racing Team Official Moto3) e Andrea Migno (Sky VR46 Racing Team Official Moto3). Inoltre, sarà svelato in anteprima il nuovo logo per festeggiare i 45 anni di storia del circuito romagnolo. Numerose saranno le iniziative dedicate agli amanti della pista, a partire dai biglietti dei top-events a prezzi scontati e preziose promozioni come “Un biglietto, due mondiali”.
 AREE ESTERNE, LO SHOW – Dopo il successo delle passate edizioni, anche per il 2017 torna Stunt Competition. Per il terzo anno consecutivo venti stuntman professionisti e acrobati delle due ruote si daranno battaglia con azzardati giochi d’equilibrio, evoluzioni mozzafiato e impennate al limite dell’impossibile. Due giorni di gare all’interno della Motul Arena, che riveleranno lo stuntman più forte d’Europa sotto gli occhi esperti di un giudice d’eccezione: Chris Pfeiffer, quattro volte campione del mondo. Un’area sarà dedicata all’Urban Enduro, che andrà in scena con uno degli appuntamenti più attesi e spettacolari in cui alcuni tra i massimi interpreti internazionali del fuoristrada daranno vita ad un’esibizione che farà da ideale prologo alla tappa italiana del mondiale, in calendario dal 25 al 28 maggio a Spoleto. All’interno della pista dedicata al drifting quaranta specialisti provenienti da tutta Europa si sfideranno tra fumo bianco e profumo di pneumatici per diventare il “King of Italy”. Motor Bike Expo, ospiterà anche la tappa di apertura della Mosquito’s Way Grand Tour 2017, con la partecipazione di Piero Pelù.
Redazione Corsedimoto

Proprio ad Astana, nel 2017, si terrà la prossima edizione dell'Expo e Nazarbayev potrà così capitalizzare sulla probabile sovraesposizione mediatica che il processo di pace siriano assicurerà al suo Paese


MOSCA - Che il Cremlino avesse deciso di accelerare la soluzione della crisi siriana s'era capito già all'indomani della vittoria di Donald Trump e ora, pur avanzando cautela, Putin ha deciso di passare all'incasso. Mosca, infatti, vuole farsi trovare in una posizione di vantaggio quando il presidente-eletto prenderà finalmente in mano le redini della Casa Bianca.

La mossa, se l'accordo reggerà, non rappresenta però (solo) un innegabile successo personale dello zar, bensì un poker 'corale' della diplomazia russa e un cambio di qualità della sua influenza nell'intero Medio Oriente. Mosca, d'altra parte, ha puntato sull'internazionalizzazione della crisi portando al centro del tavolo negoziale la Turchia - riabilitata dopo un durissimo braccio di ferro innescato dall'abbattimento del jet russo nei cieli siriani - e l'Iran. Le tre potenze si sono fatte garanti del processo di pace e Mosca, al contempo, ha spinto per coinvolgere l'Egitto di al-Sisi: sono mesi infatti che l'inviato in Medio Oriente di Putin, nonché vice ministro degli Esteri, Mikhail Bogdanov fa la spola tra Mosca e le principali capitali dell'area per completare il puzzle con pazienza certosina. Ora sembra che tutte le tessere siano finite al posto giusto - per quanto i jihadisti dell'Isis e di al Nusra non spariranno nel giro di una notte e i militari russi in Siria dovranno restare ancora a lungo, checché ne dica Putin.

Detto ciò, il simbolo forse più plastico di questo lavoro di fino è la scelta di Astana come il luogo dove tentare di apporre la parola fine alla sanguinosa guerra civile siriana. La capitale del Kazakistan, ormai soprannominata la 'Dubai della steppa' in virtù del suo impetuoso sviluppo garantito da gas e petrolio, è quanto più lontano possa esistere dalla neutralissima quanto europeissima Ginevra, incarnazione perfetta del nuovo ordine mondiale nato dalla fine della Seconda Guerra mondiale.

L'inviato speciale dell'Onu in Siria, Staffan De Mistura, d'altra parte ha già dato la sua benedizione al nuovo formato, che senz'altro conferma il ruolo di protagonista dell'immortale presidente kazako Nursultan Nazarbayev, già 'padrino' del disgelo fra Putin ed Erdogan e personaggio chiave nella rimozione delle sanzioni all'Iran.

Proprio ad Astana, nel 2017, si terrà la prossima edizione dell'Expo e Nazarbayev potrà così capitalizzare sulla probabile sovraesposizione mediatica che il processo di pace siriano assicurerà al suo Paese. Che è e resta un partner cruciale di quella Associazione Economica Euroasiatica su cui Putin sta puntando molto per ricostruire i fasti (su base moderna) dell'Unione Sovietica. E non è un caso che l'Eurasia sia lì lì per firmare accordi di scambio commerciale proprio con l'Iran e l'Egitto.

Se tutto andrà per il verso giusto, Putin potrà dunque posizionare la Russia come potenza egemone nel Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale - vero e proprio pallino dello zar, stando a diverse fonti - sfruttando in parte anche il volano dell'associazione Euroasiatica. A muovere ora tocca agli Stati Uniti. (ANSAmed)

Dopo Expo2015 il Supermercato del Futuro è diventato realtà


Il Supermercato del Futuro, il prototipo che Coop e Carlo Ratti Associati hanno sviluppato nel Future Food District Pavilion di Expo Milano 2015, è diventato realtà quotidiana al Bicocca Village di Milano dove si sperimenta la “spesa di domani”.

Il nuovo supermercato del futuro, progettato da Coop, ha aperto i battenti a poco più di un anno di distanza dal “Future Food District” ed è un vero e proprio laboratorio dove innestare via via esperienze innovative.

Il nuovo centro è frutto della collaborazione fra Coop Italia, Coop Lombardia e Consorzio Nord Ovest. Il progetto, che riprende la tecnologia sviluppata e brevettata da Carlo Ratti Associati a Expo Milano 2015, è firmato da Inres, il Consorzio di Progettazione del movimento cooperativo, eArea-17 Architecture & Interiors ed è stato realizzato con la collaborazione di Accenture per la parte tecnologica e di Studio FM Milano per il progetto di identità visiva ed è basato su tecnologia cloud, IoT e di riconoscimento gestuale di Microsoft.

Circa 1000 metri quadri di superficie di vendita, 6000 prodotti, il ritorno dopo la sperimentazione in Expo dei tavoli interattivi, che richiamano i banchi del mercato, con l’elemento tecnologico delle vele che, attraverso 54 monitor, sono in grado di presentare una “etichetta aumentata” dei prodotti.
Il semplice gesto della mano verso il prodotto consentirà di ottenere sugli schermi indicazioni che vanno al di là di quanto riportato sul packaging in etichetta, con informazioni su origine delle materie prime, istruzioni per lo smaltimento e promozioni in corso. Ai tavoli interattivi si aggiungono 46 totem-touch dotati di scanner per visualizzare le informazioni di tutti i prodotti in vendita, indipendentemente dalla loro collocazione, in linea con le esigenze di un consumatore sempre più avveduto e consapevole.

Nel Supermercato Coop di Bicocca è riproposta l’esperienza di Expo, che utilizzava una grande visualizzazione dei dati realizzata da Carlo Ratti Associati e dotdotdot.

La nuova Data Viz, posta all’estremità opposta rispetto alla barriera casse, consiste in quasi 20 metri di lunghezza coperti da 54 monitor, che nel corso del tempo rappresenterà in tempo reale i dati raccolti all’interno del punto vendita (i prodotti con cui stanno interagendo i consumatori, la hit-list dei prodotti più venduti), ma anche dati e contenuti provenienti dalla community Coop.

"Un anno fa, con il Future Food District per Expo, abbiamo iniziato insieme a COOP a immaginare il supermercato come luogo di incontro nuovo, all'interno del quale riscoprire un consumo alimentare sempre più informato consapevole. - dice Carlo Ratti - Oggi siamo felici di vedere che le tecnologie che abbiamo sviluppato per COOP durante Milano Expo 2015 sono al centro di questo nuovo progetto".
archiportale.com