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Arte, turismo, ambiente. L’Enit presenta il suo piano

Arte, turismo, ambiente. L’Enit presenta il suo piano

L’ente di promozione turistica vede buone prospettive per il prossimo triennio. Oltre 41 miliardi di euro la spesa internazionale per musei e luoghi d’arte per l’Italia.
L’arte e la cultura che accompagnano da sempre chi arriva in Italia o la ammira dall’estero. Sarà  così anche per il prossimo triennio, secondo l’Enit, l’Ente di promozione turistica italiano. Il piano di incentivazione è stato presentato  a Roma dal Presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci e dal Ministro con Delega al Turismo Gian Marco Centinaio. Fino ad oggi l’Italia ha avuto grandi numeri  in termini di visitatori e risorse, a dispetto di ogni polemica e di imperdonabili autolesionismi politici che all’estero non capiscono. Tutelare il patrimonio artistico e  di tradizioni locali sembra, comunque, essere il liet-motiv di questa nuova programmazione. Dentro c’è un po’ di tutto , con le manifestazioni artistiche e culturali  a sostegno dei territori e di contesti ambientali nei quali si  svolgeranno. La Mostra del design al Salone del Mobile, per esempio , viene indicata come vetrina indiscussa del Made in Italy.
Oltre 600 gli eventi che l’Enit ha programmato nel mondo tra cui il Centenario Enit a novembre, le celebrazioni legate a Leonardo da Vinci. Per il Ministro Gian Marco Centinaio la pianificazione triennale dovrà contribuire allo sviluppo delle destinazioni turistiche del nostro Paese. Un modo per continuare a gratificare l’Italia, le sue bellezze e la sua natura . Quella  natura, aggiungiamo , che fa da sfondo a ricchezze inestimabili, a volte maltrattate da noi stessi che poi pensiamo di “venderle” a tour operator e agenzie internazionali. D’altra parte, Matera  2019 sta da dando  risultati  straordinari di presenze e fatturato.

I dati del business turistico italiano sono stati forniti dal Presidente dell’Enit. Le presenze  negli esercizi ricettivi italiani sfiorano i 429 milioni e nel 2018 sono aumentate del 2%. La spesa internazionale in Italia, che include viste a musei, mostre, rassegne, concerti è salita a 41,7 miliardi di euro. Fare rete ,è stato detto, dovrà accompagnare la pianificazione. Ma nonostante le buone intenzioni occorre superare ancora diversi ostacoli.Lavoreremo in sinergia con tutti, ha voluto precisare il Ministro, per accrescere la stagionalità, per individuare le nuove esigenze dei visitatori, per valorizzare i territori  e rilanciarli in chiave sostenibile.  Come già  si fa in Francia, Olanda, Danimarca, si dovranno favorire esperienze di viaggio innovative e certamente ecocompatibili. Andare ad una mostra o a teatro spostandosi in modo green, con veicoli non inquinanti ,usando prodotti biodegradabili, rispettando le regole comunali o dei parchi  e magari migliorandole. Si farà ? Intanto Enit ha declamato lo storytelling dei grandi eventi: dalla montagna (Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026) alla cultura dei personaggi storici italiani, agli appuntamenti internazionali dell’agroalimentare come Vinitaly o – come si diceva- del design al Salone del Mobile.Tutto molto buono, da tenere in osservazione.
fonte: arte.firstonline.info
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it

Enit / ALLA CONQUISTA DEL MEDIO ORIENTE: L’ITALIA ALLA ATM DI DUBAI

ALLA CONQUISTA DEL MEDIO ORIENTE: L’ITALIA ALLA ATM DI DUBAI
ROMA\ aise\ - Crescono del 21,97 per cento e passano da oltre 157mila a quasi 200mila. Sono le partenze di turisti mediorientali conquistati dall’Italia. A spendere maggiormente sono i visitatori provenienti da Emirati Arabi, Arabia, Iran e Kuwait ma cresce di oltre il 90 per cento la spesa dei turisti provenienti dal Qatar. I turisti dell’area Gcc viaggiano di solito in gruppo e ricercano soprattutto località del Centro-Nord. È lì che si registra la spesa maggiore. 
A certificare il trend l'Ufficio studi Enit su dati Bankitalia. Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna sono anche le regioni in testa per numero di presenze. 
Un mercato in fermento che Enit si prepara ad affrontare con la partecipazione alla Atm 2019 in programma dal 28 aprile al 1° maggio: l’Arabian Travel Market, a Dubai, è l’evento internazionale, piattaforma ideale per il networking di settore e per promuovere il travel management in relazione con ogni parte del mondo. 
Prenderanno parte alla fiera con Enit, nell’area dello stand Italia, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Marche e decine di operatori privati. 
Esportare il made in Italy come motore del turismo: questo l’obiettivo dell’Enit che in fiera allestirà un angolo dedicato al benessere in stile italiano. Un’area sarà dedicata alla Virtual Reality per consentire di vivere l’esperienza della realtà virtuale declinata in tre percorsi (città d’arte, food e lifestyle) uniti dal fil rouge del patrimonio Unesco, ma anche all’insegna della sostenibilità e dell’inconfondibile lifestyle italiano, da vivere e condividere online.
Incisiva anche l’attività di branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo: il marchio Italia sarà presente in ogni ingresso della fiera, dall’entrata nord a quella del padiglione Europa e video promozionali sul Bel Paese mostreranno immagini delle Regioni presenti. 
Ad inaugurare lo stand il 28 aprile la conferenza di presentazione dell’offerta turistica della Regione Lombardia e della città di Milano in piazza Italia alle ore 13. 
“L’esperienza unica nel lifestyle italiano anima le strategie di Enit in collaborazione con il Sistema Italia - afferma il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli – anche in vista dell’Expo Dubai 2020”.

Il Mondo perduto di Di Paolo in mostra, da Loren a Pasolini. Al Maxxi fino al 30 giugno, scatti ritrovati anni '50-'60



ROMA - Anna Magnani stesa al sole con il cane. Sofia Loren che si rifà il trucco sotto a un capello a margherite o Ungaretti che gioca con un gatto infuriato. E poi la sequenza di sguardi, carezze e finalmente un bacio, tra Marcello Mastroianni e Faye Dunaway. ''Lui mi vide, mi salutò e iniziò a sorridere. Nacque quel giorno la loro storia d'amore''. Classe 1925, dolcevita giallo e un baule di racconti, Paolo Di Paolo si guarda intorno nelle sale della mostra che il MaXXi gli dedica fino al 30 giugno, ''Paolo Di Paolo. Mondo Perduto'' a cura di Giovanna Calvenzi, e quasi sembra ancora non crederci. ''Mi sento un sopravvissuto, quasi si trattasse di una celebrazione postuma. Un po' come Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo'', dice sorridendo. Per quattordici anni è stato il fotografo più amato de Il mondo di Mario Pannunzio (e non solo), per il quale realizzava ritratti di divi, reportage dall'Italia e dal mondo e anche il racconto, in coppia con Pier Paolo Pasolini, de La lunga strada di sabbia, sull'estate degli italiani del 1959. Ma fino a una manciata di anni fa nessuno lo sapeva. Chiusa la redazione, arrivata l'onda aggressiva dei paparazzi mise via la macchina fotografica per sempre, dedicando il resto della sua vita a studi filosofici e di ricerca storica, curando una ventina di volumi e 43 calendari per l'Arma dei Carabinieri. All'inizio degli anni Duemila, cercando un paio di sci in cantina, sua figlia Silvia trova per caso quell'archivio di 250 mila immagini, di cui non sapeva assolutamente nulla. Una galleria che racconta non solo l'Italia e il mondo degli anni '50-'60, ma anche un modo diverso di fare fotografia. ''Eravamo dilettanti - racconta Di Paolo oggi - Al tempo era di moda avere Il Mondo sottobraccio. Dava un tono da intellettuale. Ma nessuno lo leggeva davvero. Così Pannunzio ebbe l'intuizione che i testi non bastassero più. Serviva anche la fotografia, che per lui non doveva essere bella, ma buona. Noi non ne sapevamo nulla, ma ci lasciammo trascinare''. Nacque così quella che oggi Giovanna Calvenzi chiama ''Fotografia umanista'', ''sempre attenta e molto rispettosa''. Un tocco gentile che corre nei 250 scatti della mostra, che ha per mainsponsor Gucci. C'è la Roma povera e ancora analfabeta e quella dei ritratti come Renato Guttuso alla salita del Grillo, Mimmo Rotella con un suo décollage a Piazza del Popolo, Monica Vitti e Michelangelo Antonioni che passeggiano leggendo il giornale. Poi gli ''incontri impossibili'' per il settimanale Tempo, come Giorgio De Chirico e Gina Lollobrigida, Nilde Iotti e Renato Rascel. A ognuno il suo racconto, come quando dopo ''l'impresa'' di portare il Re in esilio Umberto I da Cascais a Porto, Di Paolo gli chiese anche di posare nel bosco seduto per terra. E ancora, la prima auto sulla Roma-Firenze, i funerali di Palmiro Togliatti e, oltre alla ricostruzione della redazione de Il Mondo, un'intera sezione per Pasolini, con cui, ammette, all'inizio non si trovò, ma poi fu stima reciproca. Molte di queste foto sono rimaste inedite, come Oriana Fallaci che fa il bagno a Venezia o il bacio tra Simone Signoret e Yves Montand all'Aventino: troppo intime per cederle ai giornali. Chiuso Il Mondo e non sentendosi più in sintonia con i tempi e la fame di scoop, Di Paolo abbandonò la fotografia. ''Fu un grande dolore - ammette - Un direttore a Milano mi disse 'per te le porte saranno sempre aperte'. Le chiusi dietro di me''. Una storia, commenta la presidente della Fondazione MaXXi, Giovanna Melandri, ''che ci fa pensare, nell'epoca dei selfie e delle foto rubate. E che è anche un po' il manifesto di quel che pensiamo al MaXXi dell'arte e della fotografia''.
ansa

Si aprono le torri del duomo di Cefalù

CEFALU' (PALERMO) - Il duomo normanno di Cefalù (Palermo) apre per la prima volta al pubblico le sue torri. Lo ha deciso il vescovo Giuseppe Marciante a nove secoli dalla costruzione della basilica, che dal 2015 è patrimonio Unesco ed è inserita in un percorso arabo normanno con la cattedrale di Palermo e con quella di Monreale. Il pubblico potrà salire lungo i gradini e affacciarsi dalle bifore a partire dalle 19 del 24 aprile.
    L'apertura delle torri si collega al progetto "Itinerarium Pulchritudinis" che include anche la visita al chiostro, alla cappella del palazzo vescovile e al tesoro del duomo.
    L'iniziativa della Curia mira a una riqualificazione dell'area di uno dei luoghi turistici più suggestivi della Sicilia.
    Il duomo di Cefalù fu fatto edificare a partire dal 1131 da re Ruggero II come atto di ringraziamento per uno scampato naufragio. Solo nel 1267 la cattedrale fu definitivamente consacrata.
    Oltre alle due torri che affiancano la facciata, il duomo custodisce preziosi mosaici bizantini che ricoprono le pareti del presbiterio, l'abside e la volta. (ANSA).