Blog Expo

Festival “Oxilia" martedì 13 luglio alle ore 21.15 il Concerto d’organo a Domodossola

 


Continua la terza edizione del festival “Oxilia – teatro e musica per la terra d’Ossola”; si terra martedì 13 luglio alle ore 21.15 il Concerto d’organo, che l’organista Giuseppe Radini terrà sullo storico e magnifico organo Bernasconi (1889) della Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, presentando un interessante programma dedicato alle musiche organistiche tra ottocento e novecento.

Il concerto sarà ad ingresso con offerta libera, senza obbligo di prenotazione. 

Il pubblico sarà ammesso in chiesa nei limiti e alle condizioni previste dalla vigente normativa in materia di contenimento del contagio da coronavirus; il concerto sarà anche trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del festival @oxiliafestival.



GIUSEPPE RADINI ha conseguito il Diploma di "Organo e Composizione organistica" presso il Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria sotto la guida del prof. Giuseppe Gai. Ha frequentato successivamente corsi di perfezionamento con il M° Arturo Sacchetti. Ha ottenuto il Secondo Premio alla "IV edizione del Torneo Internazionale di musica" tenuto a Roma nel 1995, ed è risultato vincitore del I° Premio Assoluto al "Concorso Internazionale Musicale Città di Racconigi" nel 1996. Ha al suo attivo un'ampia attività solistica e d'insieme presso prestigiose istituzioni, sia in Italia che all'estero. Attualmente ricopre l'incarico di organista titolare della Basilica del Sacro Monte di Varallo. Oltre all'attività concertistica e didattica, si occupa di approfondimento e ricerca nel campo della letteratura organistica relativa alla creatività italiana. Da qualche anno alla ricerca di nuove esperienze nel panorama musicale e con l’intento di approfondire le proprie conoscenze, ha iniziato un percorso formativo nell’ambito del “Canto Corale” per affinare la tecnica vocale e la direzione con il Direttore artistico dell’istituto MOD.a.i Marco Farinella. E’ componente del gruppo “A.N.I.M.A. Vocalensemble” di Ghemme (No), ha diretto dal 2001 al 2005 il Coro “Cesare Rinaldo“ di Coggiola (Bi) e dirige dal 2007 “Corale di Casapinta” di Casapinta ( Bi).


Il festival Oxilia – teatro e musica per la terra d’Ossola III edizione

è reso possibile grazie al contributo e al sostegno di:

Fondazione Comunitaria del VCO, Fondazione Paola Angela Ruminelli, Fondazione CRT

Comune di Varzo, Comune di Beura Cardezza, Comune di Vanzone con San Carlo,

Pro Loco di Bognanco

con il patrocinio di:

Città di Domodossola, Città di Villadossola

Comune di Santa Maria Maggiore, Comune di Piedimulera

e in collaborazione con:

Istituto della Carità dei PP. Rosminiani, Associazione Culturale Mario Ruminelli,

Musei Civici Gian Giacomo Galletti - Palazzo San Francesco

Ente di Gestione dei Sacri Monti - Riserva Speciale del Sacro Monte Calvario di Domodossola

Parrocchie di Domodossola, Calice, Bognanco, Santa Maria Maggiore


Chanel sfila al Grand Palais, è festa di nozze in famiglia


  Festa di matrimonio nel Grand Palais a Parigi, riempito di petali di fiori sul pavimento e archi floreali tutt'attorno alla passerella, per la sfilata della collezione haute couture SS 2021 di Chanel, trasmessa online in un video diretto da Anton Corbijn. La direttrice creativa della maison francese Virginie Viard, ha affidato al fotografo, regista e designer grafico olandese, la produzione di una serie di fotografie e teaser negli atelier Haute Couture della maison di rue Cambon che hanno preceduto il defilé, e la regia della sfilata.

Una sfilata in assenza del solito folto pubblico di stampa, clienti e personaggi, ma con la sola presenza, tra le sedie vuote, delle testimonial di Chanel degli ultimi anni: la principessa Charlotte Casiraghi, Penelope Cruz, Marion Cotillard, Vanessa Paradis e Lily-Rose Depp. "Sapevo che non avremmo potuto organizzare un grande spettacolo, che avremmo dovuto inventare qualcos'altro, così mi è venuta l'idea di un piccolo corteo che sarebbe sceso dalle scale del Grand Palais e sarebbe passato sotto archi di fiori. Come una festa di famiglia, un matrimonio" racconta Virginie Viard spiegando il mood della collezione. Così le invitate e le damigelle del corteo nuziale indossano abiti a balze in pizzo floreale, vestiti con gonne a corolla molto New Look, giacchette in bouclè laminati e gilet ricamati su pantaloni morbidi. I colori sono il bianco, il nero, il beige e il rosa. Scarpe basse bicolori, coroncine di fiori tra i capelli. (ANSA).



Disegno italiano del 20/o secolo in mostra a Houston

 

ansa

HOUSTON - La prima grande retrospettiva negli Stati Uniti sul disegno italiano del Ventesimo secolo arriva alla Menil Collection a Houston in Texas. 'Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century' aprirà il prossimo 14 novembre e resterà in mostra fino all'11 aprile del 2021. E' stata curata da Edouard Kopp, chief curator presso il Menil Drawing Institute e Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano con il patrocinio e il sostegno dell'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti e del Consolato Generale d'Italia a Houston. Silent Revolutions presenta 68 disegni della Collezione Ramo, tra i quali opere di Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carol Rama, accompagnati da alcuni disegni di artisti italiani provenienti dalla Menil Collection. "La mostra - ha spiegato Rebecca Rabinow, direttrice della Menil Collection - vuole introdurre il nostro pubblico al ruolo essenziale e vario anche se spesso trascurato che ha avuto il disegno durante un periodo estremamente creativo dell'arte italiana". Per la maggior parte del 20/o secolo, infatti, l'Italia ha generato una serie continua di movimenti artistici rivoluzionati che hanno influenzato in modo significativo gli artisti a livello internazionale. Dal Futurismo allo Spazialismo all'Arte Povera, la produzione artistica italiana fu caratterizzata da un alto livello di innovazione. Questo spirito creativo si manifestò particolarmente nel campo del disegno attraverso il quale gli artisti italiani furono liberi di sperimentare con una vasta gamma di materiali e tecniche. In questo modo furano in grado di creare nuovi concetti artistici e stili. Col disegno, l'arte italiana del secolo scorso si è confrontata con i grandi temi della storia e del mito, del linguaggio e della soggettività, del corpo, della città moderna, dello spazio e dell'astrazione. "E' la prima volta che la Collezione Ramo viene ospitata in un museo americano di tale prestigio - ha detto Irina Zucca Alessandrelli -. E' un onore non solo essere stati invitati in una delle istituzioni più importanti per quanto riguarda il disegno ma anche essere parte di una storia eccezionale del collezionismo europeo in America". Il Menil Drawing Institute è l'unica istituzione al mondo dedicata alla ricerca e appositamente progettata per preservare ed esporre i disegni nelle condizioni di luce, umidità e temperatura ideali per la loro conservazione. L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio ha sottolineato che la mostra entusiasmerà i visitatori e li connetterà ancora di più con l'Italia e le sue meraviglie. Tra le opere in mostra, Controluce, capolavoro di Umberto Boccioni realizzato nel 2010, Combustione, opera del 1957 di Alberto Burri, Senza Titolo disegno del 1965 di Alighiero Boetti, Diario (1979) di Maria Lai.

I Sacri Monti, paesaggi della devozione


 «Ho ammirato ovunque nei miei viaggi magnifici monumenti, chiese riccamente decorate, musei riccamente dotati. Tutte queste scoperte ti rendono consapevole della meravigliosa capacità dell’uomo di renderle belle…Ci viene fatto credere che viviamo in un mondo ostile e violento. Io ho incontrato solo accoglienze fraterne, sorrisi, gentilezza».

Gérard Chrétien, con le sue osservazioni di pellegrino in arrivo, a piedi da Reims ( 1387 chilometri in 57 giorni), partecipa  all’intenso lavoro di Franco Grosso e Renata Lodari, autori della guida topografica ll Devoto Cammino dei Sacri Monti, dal Piemonte alla Lombardia, pubblicata da Libreria Geografica per National Geographic Maps,  che viene presentata sabato 17 ottobre alle 11 al Municipio di Orta San Giulio

Entrambi gli autori vantano una profonda conoscenza dell’area: Grosso, come vicepresidente della Rete dei Cammini, promotore del territorio e mappatore di tracciati a piedi, e Renata Lodari come esperta di giardini storici e Commissario speciale dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti.

Si cammina su un itinerario di 700 chilometri che collegano i Sacri Monti fra Piemonte e Lombardia (sito Unesco).  Come osserva la Lodari, il supporto cartografico, animato da numerose fotografie «si inserisce bene nell’attuale contesto del turismo lento, in questo caso intimamente legato anche alla dimensione spirituale dei complessi religiosi più importanti del Nord d’Italia».

Da Varallo Sesia a Locarno
La devozione è stata la spinta propulsiva per tessere la vasta rete di complessi religiosi composti di cappelle e santuari. Sono stati realizzati tra il 1486 e il 1712, ai piedi della Alpi, a Varallo Sesia Crea, Orta San Giulio, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola, Belmonte, e in Svizzera, a Brissago e Locarno (Svizzera).  E, poiché le vie del Signore sono infinite, non mancano i collegamenti con altri cammini che hanno accolto i passi dei pellegrini fin dall’antichità tra cui la via Francigena, il Cammino di San Bernardo, la Via Francisca, la Via Francigena Renana

Una magnifica cartolina italiana
Alla fede si è aggiunto ultimamente anche l’apprezzamento per la spettacolarità del paesaggio che ha attratto altri viandanti curiosi di immergersi in questa magnifica cartolina italiana: si attraversano boschi e borghi storici come Carmine Superiore, frazione di Cannobio, un villaggio di origine medioevale appeso ad uno sperone roccioso sul Lago Maggiore, raggiungibile soltanto a piedi.

Ci si inerpica su sentieri di montagna  e strade come la Panoramica Zegna (Biella), nell’oasi che in primavera si infiamma con la fioritura dei rododendri. O si visita il Parco Naturale Campo dei Fiori (Varese) con la sua “Cittadella delle Scienze della Natura”. E ancora, si costeggiano ruscelli, canali, le dolci colline dei vigneti del Monferrato e, in primavera, il grande mare a quadretti della risaie tra Vercelli e Novara. Poi i laghi, Maggiore, Varese, Como e, fra tutti, il più intimo, il lago d’Orta apprezzato anche dai cicloamatori per la sua ciclabile di 40km.che lo incorona.

L’arte che fa impressione

In ciascun complesso devozionale si sono cimentati, nei secoli, importanti artisti e artigiani da Gaudenzio Ferrari a Guttuso impressionando i pellegrini con la suggestione delle loro opere che rappresentano la Passione di Cristo.

Scrive Gérard Chrétien: «Ho pensato ad una sorta di catechesi a grandezza naturale, dove le statue e gli affreschi sono così reali che a volte ho avuto la sensazione di vivere le scene rappresentate».

E si passa anche nelle vicinanze di«laboratori» eccezionali come le cave di Candoglia famose per il pregiato marmo rosa impiegato, fin dal 1387, per la costruzione, e oggi per il restauro, del Duomo di Milano. Impressionante anche il Colosso di San Carlo Borromeo (detto il Sancarlone), realizzato a fine Seicento, per volere del cardinale Federico Borromeo.

Piccoli spunti per un’esperienza da gustare anche a tappe, apprezzando di ogni territorio anche le singole comunità con le rispettive qualità di accoglienza e buona tavola.

lastampa.it