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Basilica della Beata Vergine della Ghiara • REGGIO EMILIA • Venerdì 5 settembre 2025, ore 21 Concerto per la Giareda 46. ed.


Leonardo Pini, Nicolò Anzivino organo

Ensemble barocco “Astorre Ferrari” del Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”
(Pietro Bolognini, Luca Maccagnani, Pietro Ceccarelli, Bianca Zanetti violini; Elisa Zannoni viola; Valery López violoncello; Pierpaolo Casoni contrabbasso)

Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola
Andrew Tan Nyen Wen, Erio Reverberi violini
Silvia Perucchetti direttrice

Musiche di J. S. Bach, L. Viadana, T. L. de Victoria, G. Belli, G. Aichinger, G. Frescobaldi, canto gregoriano

PROGRAMMA

attribuito a Tomás Luis de Victoria
(Avila, 1548 – Madrid, 1611)
Ave Maria mottetto a 4 voci

Gregor Aichinger
(Ratisbona 1564 – Augusta, 1628)
Regina coeli laetare a 4 voci

Ave maris stella inno in canto fratto
da Giovanni Matteo Asola, Canto fermo sopra messe, hinni…, 1592
in alternatim con i versetti organistici di Girolamo Frescobaldi (Ferrara, 1583 – Roma, 1643)

Giulio Belli
(Longiano, circa 1560 – Imola, dopo il 1620 – Maestro di cappella nella Cattedrale di Reggio Emilia nel 1603)
Ave Regina coelorum mottetto a 8 voci e continuo
(da Compieta, mottetti, & letanie della Madonna, 1605)

Girolamo Frescobaldi
(Ferrara, 1583 – Roma, 1643)
Toccata avanti il Ricercare per organo
Ricercar con obligo di cantar la quinta parte senza toccarla
(da Messa della Madonna, Fiori Musicali, 1635)

Lodovico Viadana
(Viadana, 1564 – Gualtieri, 1627)
Exultate justi mottetto a 4 voci e continuo

Alfredo Mamoli
(Reggio Emilia, 1901 – ivi, 1980)
Alla Madonna della Ghiara: inno popolare (Vergine Santa immagine)
per voce e organo – si ringrazia la famiglia Mamoli

Johann Sebastian Bach
(Eisenach, 31 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750)

Sinfonia della prima parte e Sinfonia della seconda parte dalla Cantata Geist und Seele wird verwirret, BWV 35, con organo obbligato concertante

Concerto per due violini, archi e basso continuo in re minore BWV 1043
I. Vivace – II. Largo ma non tanto – III. Allegro

Sinfonia dalla Cantata Wir müssen durch viel Trübsal in das Reich Gottes eingehen, BWV 146 con organo obbligato concertante

Si ringraziano i Padri dell’Ordine dei Servi di Maria, il personale della Basilica della Beata Vergine della Ghiara, Prof. Gino Farina per la disponibilità e la preziosa collaborazione.


INFO| Basilica della Beata Vergine della Ghiara - Corso Garibaldi – REGGIO EMILIA
Ingresso gratuito senza prenotazione, limitato ai posti disponibili

GLI INTERPRETI

Leonardo Pini nasce a Reggio Emilia nel 2000.
Ha intrapreso gli studi musicali sotto la guida del nonno Germano Cavazzoli, storico didatta della chitarra classica. Nel 2014 ha iniziato gli studi accademici presso il conservatorio “Achille Peri” di Reggio Emilia,
conseguendo nel 2024 il diploma Summa cum laude in chitarra con Francesco Moccia e nel 2025 il diploma in organo e composizione organistica con Renato Negri, sempre Summa cum laude e con menzione d’onore.
Ha frequentato l’Accademia Chigiana di Siena con Oscar Ghiglia ed Eliot Fisk dove ha conseguito il diploma di merito per due anni consecutivi; è
curatore e performer in numerosi concerti e rassegne concertistiche come organista, chitarrista, liutista e clavicembalista.
Si è esibito in importanti basiliche e istituzioni come la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Peterskirche di Vienna, il Teatro Valli di Reggio Emilia,
il Teatro Comunale di Modena.

Nicolò Anzivino, classe 2001, intraprende gli studi musicali di pianoforte presso il Conservatorio A. Peri sotto la guida della prof.ssa Franca Bacchelli, conseguendo nel 2022 il Diploma Accademico di I livello col massimo nei voti. Durante questo percorso, inizia a frequentare le masterclass tenute presso l’istituto da Alexander Romanovsky, col quale ha continuato a studiare presso il Conservatorio F. Vittadini di Pavia. Nel 2024 ha partecipato alla summer school dell’accademia di Imola con Andrè Gallo, e ha seguito una masterclass al conservatorio Peri con Cristiano Burato. Attualmente, è iscritto al secondo anno di biennio presso il medesimo istituto come alunno di Alberto Arbizzi, ed al secondo anno di triennio AFAM di composizione.
Nel 2024 si è distinto vincendo il primo premio assoluto alla I edizione del concorso pianistico nazionale “Rinaldi-Rota”, esibendosi al concerto dei vincitori, il primo premio alla XIV edizione del concorso nazionale “Agostini” ed il terzo premio al concorso internazionale “A.Baldi” e al concorso nazionale“Città di Riccione. Si è esibito per rassegne quali “Caffè del giovedì”, le rassegne organizzate da Soli Deo Gloria e dall’istituto Peri, come Musicae Civitas, in quest’ultima anche in qualità di compositori, così come in concerti organizzati da associazioni come la Pro Loco Correggio e Sarre2Mila8, sia come solista che in complessi
cameristici, così come per il circolo A.N.S.P.I San Domenico Savio e l’istituto regionale “G. Garibaldi” per i ciechi. Ricopre attualmente il ruolo di pianista accompagnatore per il coro dell’UniMoRe. In qualità di didatta, nel 2023 ha seguito i corsi di formazione insegnanti Yamaha ed è attualmente docente di pianoforte presso la scuola di musica Yamaha Del Rio. Ha frequentato il corso di Organo complementare materia affine sotto la guida di Renato Negri al Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”

Il Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia, fondato nel 1995 dal Can. Prof. Don Guglielmo Ferrarini e dall’Organista Titolare e Maestro di Cappella Renato Negri, dal 2006 è diretto dalla musicologa, bibliotecaria e catalogatrice Silvia Perucchetti, laureatasi cum laude all’Università di Pavia-Cremona e specializzata nella polifonia sacra del secondo ‘500. Composto da musicisti, appassionati e musicologi, il Coro si rivolge al repertorio del pieno Rinascimento e dal 2006 è impegnato in un progetto di trascrizione ed esecuzione di polifonie inedite di autori reggiani del ‘500-’600.
In 30 anni di attività ha tenuto concerti nelle basiliche più prestigiose di Venezia, Palestrina (RM), Roma (Basilica di S. Pietro), Brescia, Monaco di Baviera, Ferrara, Paola, Cremona, Bologna, Parma, Forlì, Casalmaggiore, Fidenza, Modena (Duomo e S. Pietro), Carpi, Acquasparta (TN), collaborando con Monica Piccinini, Bruce Dickey, René Clemencic, Sergio Vartolo, Palma Choralis Gruppo di Ricerca & Ensemble di Musica Antica, Coro Filarmonico Gazzotti di Modena. Fra i progetti realizzati: El viage de Hierusalem (musiche di Francisco Guerrero), Ars lineandi musicam (dedicato alle Piae cantiones del 1582, insieme a Cristina Calzolari e Donato Sansone), In rime sparse il suono. Comprendere, intonare, comunicare (per il Festival Filosofia 2023), Storie dal Cinquecento reggiano (con lo storico Carlo Baja Guarienti), Te lucis ante terminum: musiche per l’Ufficio di Compieta a Reggio Emilia fra ‘500 e ‘600 (con Palma Choralis Early Music Ensemble), Requiem di Puccini e Fauré insieme al Coro Gazzotti di Modena (2024) e progetti di valorizzazione di fondi musicali emiliani catalogati da Silvia Perucchetti (Reggio Emilia, Carpi, Finale Emilia, Fanano). Fra i progetti sperimentali, Stylus phantasticus insieme al jazzista Simone Copellini, l’incisione di una traccia nell’album Homo distopiens di Fabrizio Tavernelli (2020) e la partecipazione a The Christmas Jethro Tull di Ian Anderson (Basilica della Ghiara, 2018). Nel settembre 2024 ha animato l’Elevazione spirituale e la S. Messa nella Basilica di S. Pietro a Roma con il proprio repertorio palestriniano; nel 2025, in occasione del V centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, si dedica allo studio della celebre Missa Papae Marcelli nella trascrizione a 4 voci di G. F. Anerio (1619), che eseguirà in diverse date autunnali (fra cui la Cattedrale di Modena). https://cappellamusicale.wordpress.com/

Silvia Perucchetti (1983) è musicologa, bibliotecaria, musicista. Si è laureata cum laude in Musicologia nel 2009 presso l’Università di Pavia (sede di Cremona) specializzandosi nello studio della polifonia sacra di area padana del secondo ‘500. Dal 2006 dirige il coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia, con cui esegue principalmente musica rinascimentale, e dal 2007 il Coro Mavarta di S. Ilario d’Enza (RE), che si dedica allo spiritual e alla polifonia classica. Direttrice dal 2023 del quadrimestrale FarCoro, ha pubblicato saggi e contributi musicologici, fra cui il saggio A piena voce: la vocalità della polifonia sacra fra Quattro e Cinquecento (in Voci e vocalità nella cultura occidentale, a cura di C. Miatello e V. Confuorto, ed. Armando, 2024), la voce enciclopedica Italia. La musica sacra. Il Seicento all’interno dell’Enciclopedia Ortodossa (Mosca, 2012) e vari saggi dedicati a tecniche compositive e prassi esecutiva della polifonia nel Rinascimento e nei canti dei soldati della Grande Guerra. Dal 2019 tiene per AERCO – Associazione Emiliano-Romagnola Cori il corso annuale La polifonia rinascimentale in coro: teoria e pratica, dalle fonti antiche al cantar insieme, caratterizzato dalla lettura dalle fonti originali. Impegnata in un progetto a lungo termine di trascrizione e valorizzazione concertistica del repertorio musicale conservato nelle biblioteche e negli archivi emiliani, scrive abitualmente note musicologiche per CD di musica antica, programmi di sala e si dedica intensamente alla divulgazione musicale in conferenze-concerto di sua ideazione, in particolare su tematiche di storia, notazione, prassi esecutiva del Rinascimento, compositrici e musica e arti visive (più di 25 progetti originali condotti insieme a storici dell’arte). È bibliotecaria presso la Biblioteca Musicale “Gentilucci” del Conservatorio di Reggio Emilia e dal 2010 cataloga per Open Group fondi antichi, manoscritti, musicali, cartografici, moderni e audiovisivi in numerose città emiliane – fra queste, Modena (Biblioteca Estense, Archivio Storico Comunale, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, Collegio San Carlo), Bologna (Museo della Musica e Biblioteca dell’Accademia Filarmonica), Parma (Biblioteca Palatina sez. musicale), Carpi (Biblioteca Loria), Finale Emilia, Fanano (fondo dei Padri Scolopi), Vignola (Biblioteca Selmi), ecc. Come fotografa si dedica alla documentazione di concerti, eventi e beni culturali (manoscritti musicali, stampe e tessuti), a reportage di fotogiornalismo e alla fotografia artistica; ha tenuto mostre personali a Reggio Emilia e provincia (I luoghi di Franchetti, 2024 insieme a Marcello Romani; Cosmo botanico. Cronache di paesaggio multietnico a Novellara, 2021; Ars intexendi. Nodi, legami, intrecci romanici in divenire, 2019-2020; Re-ligo. L’ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane, 2018). https://silviaperucchetti.com

Erio Reverberi si è diplomato in violino al conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia. Per 34 anni è prima parte nell’Orchestra Sinfonica “A. Toscanini” di Parma. Nel 2008 incontra Moni Ovadia e partecipa come violino solista, insieme alla “Stage Orchestra”, allo spettacolo “La bella utopia” e ad altri. Da alcuni anni si dedica alla musica kletzmer e dal 2014 ha approfondito lo studio delle ghironde insieme a Paolo Simonazzi.

Andrew Tan Nyen Wen, nato e cresciuto in Malaysia, si è interessato alla musica occidentale sin dalla sua infanzia, prima studiando violino, poi canto gregoriano, musica medievale e rinascimentale, repertorio seicentesco e galante. Ha unito arte, musica e scultura diplomandosi in liuteria e specializzandosi nel restauro di strumenti e nella costruzione di strumenti su modelli storici. Oltre che costruttore è anche esecutore e collabora attivamente con gruppi di musica antica ed esecuzione storica sia come cantore che come strumentista. Ha studiato Violino barocco con il M° Alessandro Ciccolini e viella medievale con il M° Susanne Ansorg. Ha fatto formazione canora ed interpretazione in stile medievale a San Marino con M° Cristina Alís Raurich e semiografia gregoriana con A.I.S.C.Gre sotto la tutela di M° Riccardo Zoja, M° Claudio Accordi, M° Pietro Magnani, M° Luca Ronzitti, M° Oreste Schiaffino e M° Giovanni Conti. Si esibisce regolarmente spaziando dal canto gregoriano, alla polifonia cantata, al violino barocco, viella, liuto e varie percussioni, noto per la sua ecletticità e creatività nell’esecuzione musicale. Attualmente canta e suona in diversi cori ed ensembles nell’Italia settentrionale fra Emilia-Romagna e Lombardia: Schola Gregoriana Ecce dell’Aerco, Schola Gregoriana Cremensis di Crema, Schola Gregoriana maschile del Coro Paer di Colorno, Schola Medievale femminile del Coro Paer di Colorno, I Sacri Rimbombi di Casalmaggiore/ Sabbioneta, Coro Monte Castello di Parma, Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia e costantemente in collaborazione coi numerosi artisti internazionali.
Alla sua passione per l’arte – fra pittura umanistica e scultura classica – ha unito la musica diventando liutaio specializzato in costruzione e restauro degli strumenti musicali in stile antico, ha ottenuto il diploma nel 2017 alla Scuola Internazionale di Liuteria Accademia Scrollavezza di Noceto (PR) con Maestri Renato ed Elisa Scrollavezza, Andrea Zanrè e Frédéric Noharet. Attualmente attivo con La compagnia del Lorno di Colorno fondato da M° Lino Mognaschi, e vincendo il I premio per la Ghironda Barocca ed il Diploma Speciale per la Viola d’Amore al Malta International Baroque Instrument Making Competition (2020). Attivamente forgia e suona in numerosi concerti i suoi strumenti musicali, ricostruiti secondo i metodi tradizionali e attento alla filologia nell’esecuzione della musica antica.
Fonte: http://www.solideogloria.eu/

Reggio Emilia, in Piazza Casotti giovedì 21 agosto ritorna la rassegna “b.û.ş.”

REGGIO EMILIA – Proseguono gli appuntamenti di “b.û.ş. – bastava uno spazio”, la nuova rassegna estiva ideata e promossa dall’Assessorato a Cultura e Giovani del Comune di Reggio Emilia con le serate dedicate alla creatività e all’espressione giovanile under 35 tra musica dal vivo, live painting, dibattiti, workshop, spettacoli, DJ set, incontri e presentazioni.Una preziosa occasione rivolta ai giovani per portare nello spazio pubblico la propria arte e passione attraverso sguardi e linguaggi contemporanei.

La quarta serata, in programma giovedì 21 agosto dalle ore 20 (ingresso libero e gratuito), si aprirà con gli amati “Digital Freaks”, la community di innovazione digitale nata nel 2021 durante il primo percorso d’incubazione d’impresa a impatto sociale promosso dal Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, che si propone di diffondere la cultura digitale e tecnologica,mettere in rete conoscenze sociali, economiche e tecnologiche e sviluppare competenze innovative orientate all’inclusione e al riuso etico. I “Digital Freaks” proporranno il laboratorio “Meme vs fake news: tra risate e manipolazione”, un viaggio per conoscere meglio due aspetti centrali della comunicazione: i meme, protagonisti di risate e campioni di condivisioni sui social, e le fake news che disorientano e creano divisione online. Un’occasione per comprendere e, insieme, imparare a difendersi con ironia tra creatività, consapevolezza e pensiero critico.

Seguiranno i “Por.Po.Ra” con “Gara di bugie”, uno spettacolo teatrale in chiave ironica con protagonisti due bugiardi che si sfideranno a colpi di menzogne per ottenere il favore del pubblico. Creatività, improvvisazione e utilizzo della retorica saranno gli strumenti con cui ribaltare le situazioni che si presenteranno. Al pubblico l’arduo compito di decretare il vincitore.

A chiudere la serata l’evento “Afasia 2.0 – Psicologia e danza”. Chi è affetto da afasia vive spesso all’ombra della società. In questa performance la danza, attraverso una serie di pratiche guidate, diventerà il linguaggio tramite cui esplorare e comunicare il proprio mondo interiore, le proprie emozioni, il proprio corpo; un potente mezzo espressivo e strumento terapeutico.

I prossimi appuntamenti della rassegna, tutti a ingresso libero e gratuito, sono in programma sabato 13 e giovedì 18 settembre 2025.

Maggiori informazioni: https://www.comune.reggioemilia.it/vivere-reggio-emilia/eventi/b-u-s-bastava-uno-spazio

Stampa Reggiana

"a ribbon and a prayer” da spazi laici a luoghi sacri

Dal 28 aprile all’11 giugno 2023, a Reggio Emilia, Binario49 ospita la mostra A ribbon and a prayer – da spazi laici a luoghi sacri, progetto fotografico di Massimiliano Camellini a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti.

A ribbon and a prayer rivela la trasformazione culturale e sociale di luoghi precedentemente dedicati al lavoro, all’abitazione, al commercio, al tempo libero, in luoghi di culto. Piccoli magazzini, capannoni industriali, laboratori, fattorie: edifici forzati a cessare la loro attività per il cambiamento di paradigmi economici e sociali, sono stati “riscattati” da comunità religiose (spesso composte di migranti) che li hanno trasformati in luoghi di preghiera, dando loro una nuova luce e una nuova prospettiva.

Andrea Tinterri lo descrive come “un processo che lascia spazio a un dibattito complesso, sulle cicatrici del capitalismo e dell’Occidente che vengono occupate, come fossero voragini fisiche, da comunità religiose, quasi sempre extraeuropee. […] La dimensione del lavoro è uno spettro che appare sotto forma di dettagli, residui alle pareti, la stessa configurazione dei soffitti, dei pavimenti. Dove prima c’era un banco di lavoro ora si materializza un altare carico di simboli e oggetti necessari al rito”.

L’indagine fotografica di Massimiliano Camellini ha toccato tutte le confessioni religiose, dall’Induismo al Cattolicesimo, dalle chiese Evangeliche a quelle Pentecostali, dall’Islam al Sikhismo, dallo Scintoismo al Buddismo e molte altre.

La sua macchina da presa svela piccoli mondi invisibili ai più: un tempio indù dietro i locali poco invitanti di un magazzino abbandonato; paia di scarpe accuratamente allineate all’ingresso di una sala di preghiera musulmana in un ex edificio industriale; l’iconostasi riccamente decorata e il lampadario in ottone di una chiesa moldava dietro le persiane di un’ex macelleria; le spaziose sale di preghiera delle congregazioni pentecostali e la loro fredda funzionalità estetica.

Il progetto fotografico, iniziato nel 2017, al momento principalmente europeo ma con l’obiettivo di estendersi a tutti i continenti nel prossimo futuro, dà una rappresentazione di tutte le religioni esistenti sul pianeta al fine di realizzare auspicabilmente una ricerca antropologica attraverso le immagini sull’evoluzione di spazi e oggetti comuni in luoghi di adorazione.

Massimiliano Camellini (Venezia 1964, vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano). Negli anni Novanta si avvicina alla fotografia di ricerca. Dal 2001 realizza progetti costituiti da serie di opere dedicate a temi universali, accompagnate dai rispettivi progetti editoriali. La prima serie è dedicata agli istinti e sogni dell’uomo: appartengono a questo ciclo Oltre le Gabbie (2001), I Volanti (2004), Duel (2006), Nuove Arene (2009), Il laboratorio dell’ossessione (2010), Ore 18.00, l’orario è finito (2012) Al di là dell’acqua (2016), e l’ultimo progetto, a ribbon and a prayer (2022).

Le sue foto sono nelle collezioni museali di tutto il mondo tra cui Museum of Fine Arts (Houston, USA), Collezione Maramotti (Reggio Emilia), Galerie Municipale du Chateau d’Eau (Toulouse, Francia), Musée du Strasbourg (Francia), Museum of Photography (Seoul, Korea), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino).

A RIBBON AND A PRAYER.
Fotografie di Massimiliano Camellini
28 aprile – 11 giugno 2023
a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti

Orari: venerdì – sabato 18.00 – 22.00; domenica: 17.00 – 21.00
29 e 30 aprile 2023: 15.00 – 22-00

Ingresso libero