Blog Expo: Termini Imerese
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La Riserva Naturale Monte San Calogero a Termin iImerese: "La montagne delle aquile"


Documentario sulla Riserva Naturale Monte San Calogero prodotto dall'Azienda Regionali Foreste Demaniali Sicilia. Il monte San Calogero 1326mt. slm, rientra nei territori dei comuni di Termini Imerese, Caccamo e Sciara in Sicilia nella provincia di Palermo. Ed ha un grosso interesse sotto il livello naturalistico per essere una delle zone preferite dalle aquile per la nidificazione.


Termini Imerese, l’imprenditore Forello rinuncia al pignoramento del Grand Hotel delle Terme


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L’Amministrazione comunale, in persona del Sindaco dott.ssa Terranova e la Società Solfin S.p.A. (ex Igar S.r.l.), ex gestore del “Grand Hotel delle Terme” fino al 2019, rappresentata dell’Amm.re unico, Sig. Lorenzo Forello, hanno raggiunto l’intesa per porre fine al pignoramento che grava sugli immobili facenti parte del Complesso Termale di Termini Imerese, costituito dal Grand Hotel delle Terme e dalle Vecchie Terme.

Va precisato che la rinuncia al pignoramento rappresenta un atto spontaneo da parte della Solfin SpA, in particolare del suo legale rappresentante sig. Lorenzo Forello che, d’intesa con il Sindaco Terranova, dinanzi al pericolo imminente della vendita all’asta del Complesso Termale, ha deciso di rinunciare al pignoramento, consentendo così all’Amministrazione comunale di ritornare nella piena disponibilità dei beni pignorati, al fine di potere presto procedere nuovamente ad una sua valorizzazione e fruizione in favore della collettività di tutte le attività turistiche-termali del Comune.

La società SOLFIN SpA ha avviato la procedura esecutiva, in danno del Comune di Termini Imerese, in forza di un suo credito nascente dalla sentenza della Corte d’Appello di Palermo risalente all’anno 2005, confermata dalla Suprema Corte di Cassazione.

La società Solfin SpA si è dichiarata creditrice di circa €2.300.000,00 nei confronti del Comune di Termini Imerese, dando così avvio alla procedura esecutiva per la vendita all’asta degli immobili del Comune, in quanto facenti parte del patrimonio disponibile.

Il Comune, nel corso del giudizio, ha contestato, il “quantum” del credito vantato dalla Solfin SpA.

L’intesa raggiunta e la conseguente rinuncia al pignoramento da parte della Solfin SpA pone solo fine all’azione esecutiva sugli immobili, consentendo così all’Amministrazione comunale di rientrare da subito nel possesso di tutto il Complesso termale, ma non fa cessare il giudizio di merito pendente e volto alla determinazione del “quantum” ancora dovuto.

L’Amministrazione tiene ad esprimere la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto ed il proprio gradimento per la decisone della Solfin di rinunciare al pignoramento che denota una spiccata sensibilità e una concreta attenzione verso la comunità termitana che, sul presupposto dell’eccezionale valenza estetico-identitaria del bene, si identifica in esso quale simbolo della storia del territorio.

La rinuncia al pignoramento avverrà formalmente, innanzi al Giudice dell’Esecuzione, all’udienza convocata per il prossimo 20 giugno 2024.

A tal fine, l’Amministrazione dichiara che, una volta che i beni saranno formalmente privati dal vincolo del pignoramento, darà avvio all’iter per la valorizzazione del complesso termale e per la sua pronta restituzione alla comunità a beneficio dello sviluppo della città.

Stadio di Termini Imerese: ecco il progetto vincitore del concorso. Obiettivo: promuovere una nuova cultura dello sport aperto alla socialità

 

Un team multidisciplinare, guidato da tre giovani under 30 si aggiudica il progetto di riqualificazione dello stadio comunale Crisone a Termini Imerese con un progetto innovativo, sostenibile e fortemente inclusivo. La rigenerazione degli spazi urbani degradati, nasce da un cambiamento radicale dei luoghi, senza snaturali, per promuovere una nuova cultura dello sport aperto alla socialità.

Il concorso di progettazione indetto dal Comune di Termini Imerese sottolinea la volontà da parte dell’Amministrazione di riqualificare un’area, all’interno della città consolidata e densamente costruita, ormai abbandonato e degradato. Il progetto vincitore del concorso, è stato presentato da un team multidisciplinare, altamente qualificato. Guidato da tre giovani under 30, Tiziano D’Angelo (capogruppo e responsabile della progettazione) Marco Rosati e Andrea Larocca (mandanti e responsabili rispettivamente della progettazione paesaggistica e dell’integrazione specialistica) il raggruppamento di progettisti è composto inoltre da Ermanno Giuliano (mandante, impiantista), Lavinia Pignotti (mandante e responsabile aspetti ambientali ed energetici), Mancini & Partners (mandante e consulente progettazione strutturale) e  Domenico Marchetti (mandante e responsabile degli aspetti geologici).

Il progetto di cui è già stato presentato l’adeguamento degli elaborati di concorso a progetto di fattibilità (in corso di approvazione) mira all’apertura dell’impianto all’intera città con lo scopo di restituire ai suoi abitanti un’area polifunzionale per le attività sportive, ludiche e ricreative, che sia anche luogo di occasioni di incontro e socialità.

"Al fine di articolare un’area strutturata e snodata da un percorso fluido di collegamenti - si legge in una nota - l’idea progettuale si
muove su due fronti principali. Da un lato quello di ripensare una nuova tribuna al posto degli spalti esistenti come un elemento costituito al piano terra da due volumi scatolari chiusi, intonacati in maniera grezza che comprendono i locali di servizio e deposito, i bagni pubblici e un locale ristoro separati da uno spazio centrale vuoto, aperto e coperto, che diventa una vera e propria piazza con sedute per la sosta. La struttura è sostenuta da sette piloni in calcestruzzo con inerti in pietra locale palermitana e finitura faccia vista. I piloni sagomati e rastremati verso l’alto attribuiscono leggerezza e slancio all’intera tribuna. Dai pilastri si diparte l’aggettante lieve copertura in lastre di lamiera metallica battuta, da lavorazioni artigianali territoriali, slanciata verso il cielo, con una forma curva convessa dal basso verso l’alto ad evocare l’aspetto di una vela avventata vista la stretta relazione con il mare e proprio a voler rappresentare la connessione tra gli elementi naturali cielo, terra, mare e l’impronta umana. Le forme simboliche, i profili slanciati e sagomati dei piloni e della pensilina si integrano nell’ambiente per costituire un landmark nel territorio".

Lo spazio antistante, costituito dalla piazza pubblica e dalle aree attrezzate a parco giochi e per attività ludico ricreative, è stato concepito per essere fruibile da parte di tutta la cittadinanza anche quando l’impianto è chiuso. Gli orti didattici, il frutteto e l’oliveto, oltre ad assolvere allo scopo educativo, possono diventare spazi di condivisione e di partecipazione, allargando la cura e la manutenzione degli stessi ai fruitori. Si potrebbe ipotizzare inoltre l’utilizzo dei prodotti coltivati come forma di auto consumo nei locali ristoro a servizio dell’impianto o per altre iniziative finalizzate all’autofinanziamento.

Sono inoltre stati completamente ripensati gli accessi, in modo da rispettare le normative CONI garantendo ingressi separati tra atleti e spettatori. I primi potranno usufruire dell’accesso posto a sud, con relativo parcheggio di servizio, mentre gli spettatori ospiti e locali potranno utilizzare l’accesso principale, dove viene ricollocata la biglietteria. Attraverso una recinzione metallica leggera si garantiscono i distacchi tra il campo di giuoco e gli spazi verdi pubblici, mantenendo gli spazi funzionali separati e distinti, ma comunque fluidi e ben riconoscibili.

palermotoday.it