Blog Expo: cammini
Visualizzazione post con etichetta cammini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cammini. Mostra tutti i post

Dal mare fino all'estrema punta meridionale della Puglia: un itinerario spirituale che percorre la storia e l’insegnamento di don Tonino


Il progetto del Cammino di don Tonino si ispira alla figura dell’amato pastore salentino e al suo messaggio di grande speranza e apertura nei confronti del mondo e dell’altro. È stato ideato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi in occasione delle celebrazioni del XXV anniversario della sua morte, nel 2018.

Il Cammino nasce con il desiderio di far conoscere la figura dell’indimenticato vescovo attraverso la scoperta di alcuni tra i luoghi più belli della Puglia, legati alla sua esperienza di pastore.

L’itinerario parte da Molfetta, sede vescovile della diocesi e città che custodisce numerose testimonianze legate alla figura di don Tonino Bello e al suo amorevole servizio alla chiesa locale, per terminare nel Salento dinanzi alla sua tomba, nella città natale di Alessano.

Attraverso luoghi di grande valore culturale, religioso e naturalistico della dorsale interna della Regione, il pellegrino giungerà sulla tomba di don Tonino per poi proseguire verso l’estremità fisica della penisola con il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae a Leuca.

Le cattedrali romaniche, i trulli della Valle d’Itria, gli ulivi secolari, gli insediamenti rupestri, il barocco leccese sono i principali temi che faranno da cornice ad un cammino ricco di suggestioni e spunti di riflessione, accompagnati dai testi e dalle parole dell’indimenticato vescovo. Il Cammino diventa, quindi, l’occasione per vivere un percorso fisico e spirituale al tempo stesso. Mettersi in cammino spinge a guardarsi dentro, a guardare oltre, ad incontrare l’altro e a ritrovare l’Altro.

Per promuovere il Cammino di don Tonino, nel giugno 2019, è nata l’omonima associazione di volontariato che ha come scopo principale quello di raccontare la figura del pastore salentino attraverso un itinerario che esalta i luoghi più belli della Puglia. L’associazione è impegnata nella costante manutenzione del percorso e nella diffusione del progetto, avvalendosi anche del contributo di alcuni volontari, attraverso il servizio di informazione e accoglienza dei pellegrini, la comunicazione sulle pagine social e la realizzazione di eventi lungo il cammino.

Segno distintivo del pellegrino sul Cammino di don Tonino è il piccolo tau in legno che riproduce la croce pettorale del Venerabile.

Particolarmente utile per prepararsi al cammino è la Guida del Pellegrino, pubblicata nel 2022 con Terre di Mezzo Editore. Qui sono raccolti tutti i tratti e le tappe suggerite. Il viandante potrà trovare tutte le informazioni utili al viaggio. Tappa per tappa potrà consultare le mappe con il percorso tracciato, le altimetrie, i chilometri da percorrere ed i contatti utili. Inoltre, ciascun tratto è corredato da un testo descrittivo, particolarmente dettagliato sull’itinerario da percorrere giorno dopo giorno.

La raccolta “Incontrarsi. Sui passi di don Tonino” invece, edita da San Paolo, è un sussidio pensato per accompagnare, passo dopo passo, il viandante attraverso la lettura di testi scelti di don Tonino Bello. Ogni tappa è caratterizzata da un tema ed un’attenzione particolarmente cara al pastore un dono prezioso per quanti vorranno mettersi in cammino! Un’esortazione per quanti affrontano la vita e le sue complessità con sguardo attento e cuore aperto.

L’itinerario suggerito consente quindi ai pellegrini non solo di ammirare alcune delle zone più belle della Puglia, ma anche di vivere la dimensione della “contemplattività”, tanto cara al Venerabile.

Luigi Amendolagine, diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi
turismo.chiesacattolica.ir

- segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it

Nuova vita per Delta del Po, interventi per 55 mln per cammini e ciclabili, grazie a fondi del Pnrr

- A piedi o in sella a una bici per scoprire una riserva unica, patrimonio Mab Unesco dal 2015. È il Delta del Po, un ecosistema terrestre, costiero e marino, fonte di biodiversità, noto nel mondo per i suoi paesaggi immortalati in oltre 500 tra film e documentari. Un lembo di terra, tra fiume e mare, che ora, grazie a un pacchetto di interventi potrà diventare meta turistica di eccellenza per Emilia-Romagna e Veneto. Di questo si è parlato nel Castello Estense di Mesola, nel ferrarese, in un incontro dedicato al Progetto integrato per il potenziamento dell'attrattività turistica del Delta del Po, presentato congiuntamente dalle Regioni Emilia-Romagna e Veneto e che ha ottenuto 55 milioni di euro di finanziamenti nell'ambito del Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici ed aree naturali del Ministero della Cultura (piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr). A illustrare i dettagli del progetto, gli assessori regionali dell'Emilia-Romagna, Andrea Corsini e del Veneto, Cristiano Corazzari. Insieme a loro i presidenti del Parco del Delta del Po di Emilia-Romagna, Aida Morelli, e Veneto, Moreno Gasperini. In totale sono 31 gli interventi di prossima realizzazione nel Delta, di cui 25 dell'Emilia-Romagna per 30 milioni di euro e sei del Veneto per 25 milioni. Tre le linee di azione lungo cui si articola il progetto. Il primo riguarda le ciclabili, con il potenziamento del sistema di mobilità lenta del Delta del Po. Il secondo, sul potenziamento dell'offerta storico-culturale, investe i cammini e le ciclovie in collegamento con il sistema museale e la rete fluviale per la fruizione dell'area del Delta del Po - Riserva di Biosfera Mab Unesco. Infine, si prevede il potenziamento dei percorsi turistico-naturalistici ed escursionistici e del sistema di visita e di accoglienza. (ANSA).