A Expo è la Festa del Gelato Coni e coppette gratis, annche alla birra o allo zafferano
Expo festeggia Ferragosto con la festa del gelato e un lungo elenco di iniziative come il carosello dei carretti di gelato alle 17 al Padiglione Italia, gli intagliatori che davanti allo spazio della Coldiretti formeranno con cocomeri e meloni la scritta 'Expo 2015' e poi distribuiranno fette ai passanti per quella che è stata chiamata una "maxicocomerata". Al padiglione "No farmers no Party" di Coldiretti, agrigelato direttamente dalla stalla al banmcone, oppure gelato con latte di capa
L'impegno non è solo dell'Italia: l'Iran propone il gelato allo zafferano, uno stand davanti allo spazio del Sudan permette di assaggiare quello al baobab, Rigoletto Gelato e Cioccolato e birra Poretti hanno creato il gelato alla birra, mentre il Messico ha ideato quello al mais. Per citare solo alcune delle opportunità per i visitatori del 15 agosto.
Fra assaggi gratuiti e novità gastronomiche ci sarà anche spazio per la solidarietà. Algida, Ice cream sponsor di Expo, regalerà gelati ai detenuti del vicino carcere di Bollate, con un appuntamento che diventerà fisso una volta alla settimana fino alla fine dell'esposizione. E nel sito venderà il cornetto Share the love a un euro, con parte del ricavato che servirà a finanziare dei progetti di Save the Children. Gelato alla birra al birrificio Angelo Poretti (birra ufficiale di Expo) in collaborazione con Rigoletto Gelato e Cioccolato, che per l'occasione produce quattro diversi tipi di gelato alla birra.
ansa
Expo, viaggio tra ristoranti, street-food e padiglioni
Expo ha aperto i cancelli. Tra una visita ai padiglioni, un’occhiata a
uno dei 9 Cluster e una tappa al Children Park con i più piccoli, i
visitatori vanno a caccia di qualcosa da mettere sotto i denti. Prima di
riprendere a camminare lungo il Decumano alla scoperta dell’Esposizione
universale. Tra i 150 ristoranti al’interno degli spazi espositivi
nazionali, i bar, i corner food & beverage, i chioschi e le
postazioni street food c’è solo l’imbarazzo della scelta. A tre giorni
dall’inizio, abbiamo raccolto alcuni scatti per raccontarvi cosa si
mangia (e beve) a Expo. Al padiglione del Belgio si possono trovare,
oltre a un’ampia scelta di birre, mini hamburger di carne e vegetariani e
patatine con maionese al tartufo, taglieri di affettati e formaggi e
crocchette di gamberetti
(A cura di Silvia Morosi)
(A cura di Silvia Morosi)
Corriere della Sera
Tentativo pizza più lunga al mondo a Expo Milano il 21 Giugno 2015
Il 21 giugno lungo il Decumano all'Expo tentativo di cuocere la pizza più lunga al mondo. Il record attuale è di 1,3 km.
ansa
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Expo: 400 mila visitatori in due giorni. Pugno duro con i black bloc
Sono stati più del previsto i visitatori arrivati a Expo nei primi due giorni, oltre 400.000.
"Si tratta di numeri da record che ci lasciano entusiasti" ha
commentato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. "Siamo andati al di
là delle aspettative" ha confermato il commissario, Giuseppe Sala,
annunciando che negli ultimi due giorni sono stati venduti un milione di
biglietti.
A ventiquattro ore dalla festa di inaugurazione dell'Expo, alle
felicitazioni del Premier e alle immagini delle Frecce Tricolori si sono
sostituite le frasi di condanna e i video con auto e cassonetti in
fiamme. La festa di 'Milano 2015' è stata in parte rovinata dai
disordini dei manifestanti violenti ma, come ha detto Renzi, "gli italiani sanno benissimo da che parte stare: hanno sciupato la festa? Hanno cercato di rovinarcela. Ma quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano".
Insomma i No Expo hanno lasciato dietro di loro alcune vie e
piazze squassate ma per il capoluogo lombardo è già il day after, e la
città riparte. Un giorno delicato, sotto il profilo
giudiziario, caratterizzato da un sottile gioco a guardie e ladri tra
polizia e carabinieri da una parte, che passano al setaccio le immagini
delle telecamere per cercare di identificare i manifestanti dei 'blocchi
neri', che nel giorno dell'inaugurazione hanno offuscato le belle
immagini della mattina, e che ora scappano alla chetichella accusati di
'devastazione'.
"Molti violenti hanno già lasciato la città e tanti altri lo stanno facendo in queste ore", confermano gli investigatori.
Dopo il fuggi fuggi al termine del corteo - che si è svolto il 1 maggio
dalle 15 alle 20 partendo dalla Darsena e arrivando fino alla metro di
Pagano - i contestatori dell'ala dura si sono ritrasformati tutti in
bravi ragazzi o al massimo in innocui manifestanti. Molti dei
black-bloc, infatti, dapprima vestiti di nero, si erano cambiati d'abito
direttamente durante i tafferugli (particolarmente gravi tra piazza
Cadorna e piazza Buonarroti, ndR), per poi mischiarsi tra la folla degli
altri manifestanti nelle concitate ultime fasi della manifestazione o
subito dopo, quando gli irriducibili dell'ala dura si erano ritrovati in
Amendola-Fiera prima di sciogliersi e prendere la metropolitana. I loro abiti, e un intero campionario di accessori per la guerriglia urbana (LE IMMAGINI)
, erano stati lasciati direttamente sul selciato, e nella notte erano
stati rimossi, anche se tre molotov, ancora stamani, sono state scoperte
in uno zaino in via Trivulzio, abbandonate. Gli investigatori della
Digos e del Nucleo Informativo, quindi, stanno adesso monitorando il
flusso degli antagonisti e contemporaneamente visionando in fretta e in
furia decine di filmati nella speranza di poter magari ancora
acchiappare qualcuno dei protagonisti delle violenze, qui o altrove.
"Quelli che se ne sono già andati sono per lo più stranieri venuti in
auto o in treno ma anche gente arrivata da altre regioni d'Italia -
spiega un poliziotto - molti speriamo di identificarli a andarli a
prendere a casa loro".
Dopo i 5 arresti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e la
decina di indagati del 1 maggio, il giorno dopo gli scontri i
carabinieri hanno denunciato altri 14 contestatori (di cui 10 con
precedenti) che dovranno rispondere di porto di oggetti atti a offendere
e detenzione di materiale esplodente, nonché di devastazione e
saccheggio. Erano stati fermati, durante il deflusso post-corteo nelle
stazioni della metropolitana. L'inchiesta sulle violenze, coordinata dal
procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Piero Basilone, è
stata aperta con l'ipotesi di reato di devastazione, a cui si potrebbe
affiancare anche l'accusa di incendio. Nel frattempo, è stato scarcerato
e va verso l'espulsione il tedesco di 27 anni arrestato martedì scorso
nell'ambito delle perquisizioni della Digos come attività preventiva in
vista dell'apertura dell'Expo. Per l'uomo, Daniel Frank, il gip di
Milano Ilaria De Magistris ha convalidato l'arresto e ha emesso come
misura cautelare il divieto di dimora, ma non il carcere. E' stato
convalidato dal gip anche l'arresto di una italiana di 20 anni, accusata
di resistenza e lesioni perché giovedì scorso, sempre nel corso di una
perquisizione, ha colpito al volto un agente: nei suoi confronti è stato
emesso un obbligo di firma. Il contenimento delle violenze dei
black-bloc e dell'ala dura del movimento No Expo, ieri a Milano, è stato
merito delle forze dell'ordine ed è certamente motivo di orgoglio per i
vertici della Questura, la cui strategia, in sostanza, è stata
efficace, come sottolinea oggi una nota di via Fatebenefratelli:
"Nessuno dei manifestanti e nessun cittadino estraneo alla
manifestazione è rimasto ferito o è stato ricoverato. Gli stessi 11
contusi lievi tra le forze dell'ordine sono stati medicati sul posto per
le contusioni subite". E la città ha già ricominciato a pensare ai
prossimi sei mesi.
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