Torna a svelarsi il pavimento del Duomo di Siena


FIRENZE - Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre la Cattedrale di Siena scopre il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano.
    Il prezioso tappeto di marmi è unico, si spiega, "non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto; un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano".

Il pavimento, si ricorda, è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all'Ottocento. I cartoni preparatori furono disegnati da artisti, quasi tutti senesi, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore.
    In occasione della scopertura i visitatori avranno inoltre l'opportunità di deambulare intorno al coro e all'abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici resi con abilità prospettica. 

ansa.it

L’8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di hike & fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo


Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l’uomo da battere. L’Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.
I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell'Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è severamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l'8 giugno al vincitore del prologo, una mini gara con partenza da Kirchberg.

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti dovranno atterrare per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il Colle del Piccolo San Bernardo, all’incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

Fonte: Ufficio Stampa FIVL

Ritorna la Fiat Topolino, e sarà solo elettrica


Fiat ha svelato il nome e la prima immagine della sua nuova soluzione di mobilità urbana sostenibile: la Topolino. Si tratta di un quadriciclo completamente elettrico dal nome ben conosciuto ed evocativo perchè richiama subito alla mente la prima Fiat 500, l'auto iconica prodotta dal 1936 al 1955 che ha rivoluzionato in un lontano passato il concetto di mobilità. Anche se Fiat, per il momento, non ha diffuso che una nota stampa di poche righe nella quale non è scesa nel dettaglio tecnico della sua nuova citycar elettrica a due posti, l'immagine pubblicata ci consente di dedurre alcuni particolari del design. A partire dai piccoli retrovisori esterni circolari, altro omaggio alla 500 e alla stessa Topolino del 1936, fino alle portiere che - almeno nella prima foto - sono state sostituite da cordoncini che la accostano al mondo delle "spiaggine" degli anni Sessanta.

Tutto il progetto è comunque ispirato a quello della Citroën Ami. La versione italiana dovrebbe ricalcarne anche le dimensioni, con una lunghezza attorno ai 2,4 metri e una larghezza di 1,4. Identica anche la meccanica, costituita da un motore elettrico singolo da 6 kW/8 CV, alimentato da una batteria da 5,5 kWh di capacità. Quanto basta per garantirle un'autonomia non distante dai 70 chilometri dichiarati per la Citroën e una velocità massima limitata a 45 km/h: caratteristica, quest'ultima, che renderebbe la Topolino adatta all'omologazione come quadriciclo e alla guida con patentino a partire da 14 anni.

Ancora non ufficiali il prezzo, le date della presentazione su strada, e quella dell'avvio della commercializzazione, ma è probabile che per la prima verrà scelto il 4 luglio, mentre nelle concessionarie la nuova Topolino potrebbe arrivare a inizio 2024 con un ampio corollario di soluzioni di acquisto e noleggio.

avvenire.it

Danza, musica e spettacoli a Castel Sant'Angelo, nomi di spicco e attività per la famiglia per l'estate a Roma


ROMA - Castel Sant'Angelo torna a ospitare dal 29 giugno al 21 settembre la terza edizione di Sotto l'Angelo di Castello, rassegna di danza e musica, con spazi di creazione artistica e percorsi inaspettati. Il programma è stato presentato dalla direzione Musei statali della città di Roma e dal Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, che ha sottolineato la presenza quest'anno di molti progetti site-specific che metteranno in relazione il luogo e la sua storia con la creatività. La rassegna si apre il 29 giugno con WE, the Angel, un viaggio di danza creato per Castel Sant'Angelo da Emio Greco e Pieter C. Scholten, autori di produzioni di danza di successo internazionale e fondatori della ICK Dans Amsterdam. La performance, con 7 ballerini e 2 percussionisti, si concentra sull'Angelus Novus, l'immagine creata da Paul Klee. Lo spettacolo, che avrà tre repliche al giorno, è stato realizzato in collaborazione con l'Ambasciata e Consolato del Regno dei Paesi Bassi. C'è attesa anche per due lavori in prima assoluta, nati anch'essi dal rapporto con Castel Sant'Angelo: Thomas Bradley, artista multidisciplinare, presenta un'installazione ispirata al testo inciso sotto la statua di uno degli angeli collocati sul lato occidentale di Ponte Sant'Angelo di Roma. Il 2 luglio i danzatori Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch firmano Veduta > Roma, un progetto dedicato alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. Il pubblico fruisce la performance in cuffia con un punto di vista ampio che può interessare spazi collegati tra loro dalla traccia sonora e dalla dislocazione dei performer. Il 4 luglio alle 21 si esibiscono Hernán Genovese, autore e compositore di tango argentino, che arriva per la prima volta a Roma accompagnato da Roger Helou (pianoforte), Damian Foretic (bandoneon) e dai ballerini Paola Palaia e Marco Evola con il concerto La Voce del Tango. L'11 luglio alle 21 David Trio & friends con William Chiquito Henao al violino e Raffaele Mallozzi alla viola presentano due capolavori di fine Ottocento. Il 19 luglio alle 21 è la volta di un concerto poetico, La delicatezza del poco e del niente, di Roberto Latini, che legge e interpreta alcune delle più belle confidenze della poetessa cesenate Mariangela Gualtieri. Il 26 luglio alle 21 si esibisce in un concerto Davide 'Boosta' Dileo, tastierista dei Subsonica che presenta Post Piano Session, l'ultimo progetto discografico. Nel ricco programma di agosto spiccano Caribe, il nuovo progetto discografico della giovane cantante e violoncellista cubana Ana Carla Maza, l'8 agosto alle 21; jazz con Tatiana Eva-Marie e la Avalon Jazz Band il 29 agosto alle 21, e due appuntamenti riservati ai più piccini: clownerie e bolle di sapone giganti (il 13 agosto alle 21) e gli spettacoli ispirati al lavoro letterario e creativo di Gianni Rodari (1 settembre alle 21). Chiude la rassegna Satiri, la nuova produzione di Virgilio Sieni, ideato per gli spazi del Castello, che vede in scena i danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dalla musica di Johann Sebastian Bach eseguita dalla violoncellista irlandese Naomi Berrill. Info e biglietti: gebart.it. 

 ansa.it

Le mostre del weekend, da Afro e Schifano a Letizia Battaglia

 

Dall'occhio sensibile e coraggioso di Letizia Battaglia al gesto pittorico di Afro, fino al racconto dell'epopea di Alessandro Magno e dell'influenza di papa Innocenzo III sul Medioevo: sono alcune delle mostre di questa settimana. AREZZO - "Afro. Dalla meditazione su Piero della Francesca all'Informale" , curata da Marco Pierini, è allestita alla Galleria Comunale d'arte moderna e contemporanea dal 1 giugno al 22 ottobre. Obiettivo dell'esposizione è l'indagine sui rapporti tra Afro, la pittura classico-rinascimentale e i grandi maestri del passato, con un focus specifico sulla tematica della pittura murale, che occupa una posizione privilegiata nella produzione di Afro e che costituisce per molti aspetti ancora una ricerca inedita sull'artista. ROMA - Al Vittoriano apre il 1 giugno "Bronzo e Roma. Papa Innocenzo III: racconto immersivo di un capolavoro" , a cura di Alessandro Tomei. Il progetto, focalizzandosi sulla Lunetta della Nicchia dei Palli (manufatto straordinario di oreficeria medievale e insieme anche la più importante opera d'arte superstite connessa alla figura di papa Innocenzo III), ricostruisce la figura di un papa capace di condizione l'intero Medioevo. Nella mostra verrà "ricostruita" la Basilica di San Pietro nel suo assetto antico. "Letizia Battaglia senza fine" è il titolo della mostra allestita alle Terme di Caracalla fino al 5 novembre e dedicata alla grande fotografa nel trentesimo anniversario degli attentati a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro. A cura di Paolo Falcone, il percorso riunisce 92 fotografie di grande formato per riassumere cinquant'anni del lavoro fotografico (1971-2020) di Battaglia con immagini iconiche, meno conosciute o inedite. MILANO - Sticker, stencil, marker, bombolette spray e tessere di mosaico animano "Street Art Masters", la mostra in programma a Wunderkammern dal 31 maggio al 24 giugno. L'esposizione ospita i lavori (pezzi unici o a tiratura limitata che spaziano dai supporti in tela alla carta) degli artisti più importanti e rappresentativi della storia di questo movimento: Blek le Rat, Invader, Shepard Fairey, Stik oltre i Miaz Brothers. Dal 31 maggio al 31 agosto al Museo del Novecento "Le regole del gioco" di Massimo Kaufmann: riflettendo sul tema del conflitto, l'artista presenta quattro scacchiere, tre di queste, realizzate in legno e con misure regolamentari (57x57 cm), costituite dalle consuete 64 case e da 32 scacchi dipinti con colori a olio in 96 colori differenti, mentre la quarta, Pan, di dimensioni più ridotte, destinata ai bambini. Fabrizio Dusi è protagonista alla Galleria Bper Banca con la mostra "All that glitters is not gold" dal 1 giugno al 15 ottobre. Artista visivo, pittore e ceramista, Dusi presenta un progetto inedito fra la tradizione e l'identità della banca e il suo linguaggio pop-fumettistico: in mostra una selezione di lavori esemplificativi della sua produzione, accanto a installazioni realizzate ad hoc per l'occasione. Tra queste, anche il neon giallo di All that glitters is not gold (Non tutto quel che luccica è oro), che dà il titolo all'esposizione. NAPOLI - Al MANN Museo Archeologico Nazionale dal 29 maggio al 28 agosto "Alessandro Magno e l'Oriente", a cura di Filippo Coarelli e Eugenio Lo Sardo. Una selezione di 170 opere racconta il percorso di conquista dell'imperatore giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l'Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia dove Alessandro è incoronato Re dei re. La mostra "Mario Schifano: il nuovo immaginario. 1960 -1990" è in programma dal 2 giugno al 29 ottobre alle Gallerie d'Italia: a cura di Luca Massimo Barbero, il progetto documenta la ricerca artistica di Schifano attraverso oltre 50 lavori. Per la prima volta saranno esposte al pubblico una serie di opere degli anni Settanta denominate Paesaggi TV: creazioni che, rivedendo la pittura attraverso l'utilizzo della macchina fotografica e l'emulsione del colore sulla tela, ripropongono fatti di cronaca, arte e pubblicità. 
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