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'Musica in Quota' tra le vette dell'alto Piemonte escursioni e 11 concerti live nel Verbano-Cusio-Ossola


NOVARA - Torna tra le Alpi piemontesi il festival 'Musica in Quota', in programma dal 28 maggio al 24 settembre. La stagione estiva dei concerti gratuiti all'aperto, giunta alla sua 17esima edizione, non cambia formula: i concerti toccano tutti i generi musicali e sono in scenari di grande fascino, con le montagne a fare da cornice.
Quest'anno le cime sono quelle del Verbano-Cusio-Ossola, punta estrema sabauda al confine con la Svizzera, che ospiteranno gli undici concerti live in quota. Il primo concerto, domenica 28 maggio, si svolge presso l'incantevole lago delle Fate, in Valle Anzasca, ai piedi del Monte Rosa: suonerà il gruppo Talamh - voce e arpa, chitarra e violino - assieme all'evento "In Joëlette con le Fate", organizzato dalla scuola di escursionismo Est Monte Rosa di Macugnaga. Domenica 18 giugno, a Pian d'Arla nel Parco Nazionale della Val Grande, si terrà l'unico concerto al tramonto realizzato in collaborazione con l'associazione cori piemontesi ed eseguito quest'anno da ArSunàCanta. Domenica 9 luglio il festival si trasferirà nel piccolo alpeggio di Bertogna, affacciato sul lago d'Orta, per il concerto dei Village H, che tornano a suonare su un palco open air in quota. Domenica 16 luglio si ascolteranno le musiche dal mondo dei Twinpeas che suoneranno tra le cime più alte, nell'anfiteatro naturale dell'Alpe Deccia in Valle Antigorio. Domenica 23 luglio i musicisti della Banfi Bazzari Casucci Band si esibiranno invece all'Alpe Solcio, in Valle Divedro, palcoscenico più volte utilizzato dalla manifestazione. Sabato 5 agosto la piccola orchestra Musiche selvagge porterà il pubblico a raggiungere una delle sedi più ad alta quota: il Passo San Giacomo, in alta Val Formazza. Protagonista dello speciale concerto di lunedì 14 agosto sarà, con lo stile inconfondibile dei suoi musicisti, la Banda Osiris che suonerà all'Alpe Blitz, in Valle Vigezzo.
    Domenica 20 agosto il percorso del Festival si spinge nuovamente nel Cusio: affacciati dallo spettacolare belvedere di Quarna Sopra, gli spettatori potranno assistere al secondo raduno internazionale di Alphorns, gli amati corni delle Alpi, con special guest Lisa Stoll. Gli ultimi due appuntamenti di 'Musica in Quota' sono a cavallo tra estate e autunno: domenica 17 settembre a Cheggio, in Valle Antrona, si assiste al progetto musicale On the bare rocks and the glaciers, realizzato con Novara Jazz, e domenica 24 settembre il Sonia Schiavone Quartet a San Salvatore di Premeno, affacciato sul lago Maggiore.
    Ciò che rende speciale la rassegna in quota è l'unione tra musica e natura, tra proposte artistiche sempre innovative e coinvolgenti e la componente escursionistica lungo itinerari adatti a tutti. I percorsi dovranno essere affrontati in autonomia ma alla partenza e all'arrivo le guide alpine saranno presenti per assistere e informare gli escursionisti e per illustrare le sedi del festival.
ansa.it

Sei ancora in tempo per partecipare alle visite guidate delle mostre di Fotografia Europea 2023! Ecco le ultime date in programma

 Ecco le ultime date in programma: 

  • Chiostri di San Pietro - domenica 4 giugno ore 11
  • Chiostri di San Domenico e Palazzo da Mosto - domenica 11 giugno ore 11 

Prenota via email: info@palazzomagnani.it

Le visite guidate delle mostre a Palazzo dei Musei si svolgono invece nelle seguenti date: 

  • "Un piede nell'Eden. Luighi Ghirri e altri sguardi. Giardini in Europa e l'architettura degli alberi" - ogni sabato fino al 10/06 ore 11
  • Giovane Fotografia Italiana #10 - 10 giugno ore 18 
Fonte: Comunicato Stampa Palazzo Magnani

Fotografia Europea a Reggio Emilia: tornano le attività per famiglie


 Sabato 27 maggio alle 16 è tornato  laboratorio "La vita di un seme" che, a partire dalla mostra di Geoffroy Mathieu, ha permesso ai piccoli partecipanti di costruire la storia della vita di un seme attraverso il linguaggio video-fotografico. 

Il laboratorio sarà ai chiostri di San Pietro ed è per bambini e bambine dai 6 agli 11 anni! 

Fonte: Comunicato Stampa - Palazzo Magnani

Il Primo giugno ritorna “La notte dei Santuari”

Un meraviglioso poliedro! L'evento denominato ‘La Notte dei Santuari’, promosso anche quest'anno dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con l'Ufficio nazionale Vocazioni e il Collegamento Nazionale Santuari, è occasione preziosa per vivere una rinnovata esperienza del mistero della Chiesa, come scrive papa Francesco: «imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo: non un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie». (Christus vivit 207)

I santuari, così numerosi e diversi tra loro, sparsi su tutto il territorio italiano, con questo evento comune manifestano proprio la loro natura di «rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente nella Chiesa».

Terminata l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, oggi è assai vivo in molti il desiderio di uscire e viaggiare, riprendendo a spostarsi per incontrare e conoscere altre realtà: così gli innumerevoli santuari sempre più spesso diventano meta o, almeno, tappa del cammino. Come scrive padre Mario Magro rcj, presidente del Collegamento Nazionale Santuari, nell’introduzione al sussidio: «Dinanzi al bisogno di accoglienza e di ascolto, di consolazione e di incoraggiamento, di rinnovamento e di ripartenza, di salute fisica e di serenità, i santuari oggi diventano luoghi preziosi di preghiera e conversione, spazi per l’evangelizzazione e la formazione, centri per la testimonianza e la carità, luoghi della bellezza artistica e allo stesso tempo della ‘cura della persona’, dove ci si sente a casa, protetti e amati con la stessa tenerezza del Padre celeste. Papa Francesco in Sanctuarium in Ecclesia scrive che: “il Santuario nella Chiesa possiede una grande valenza simbolica, e farsi pellegrini è una genuina professione di fede”.

I santuari, in questo cammino di speranza, possono essere un vero rifugio per riscoprire sé stessi e ritrovare la necessaria forza per la propria conversione. In questi luoghi, toccati dall’amore di Dio e dalla sua misericordia, sostenuti dall’intercessione della Vergine e dei Santi, da una genuina pietà popolare che si esprime come “autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio”, si può incontrare una Chiesa accogliente, pronta ad insegnare e a pregare, una Chiesa che celebra con fervore il mistero della viva presenza di Cristo Signore nella Liturgia, che stimola la bellezza della missione evangelizzatrice di ogni battezzato, che promuove la chiamata a tradurre la carità nei luoghi in cui si vive».

turismo.chiesacattolica.it

"a ribbon and a prayer” da spazi laici a luoghi sacri

Dal 28 aprile all’11 giugno 2023, a Reggio Emilia, Binario49 ospita la mostra A ribbon and a prayer – da spazi laici a luoghi sacri, progetto fotografico di Massimiliano Camellini a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti.

A ribbon and a prayer rivela la trasformazione culturale e sociale di luoghi precedentemente dedicati al lavoro, all’abitazione, al commercio, al tempo libero, in luoghi di culto. Piccoli magazzini, capannoni industriali, laboratori, fattorie: edifici forzati a cessare la loro attività per il cambiamento di paradigmi economici e sociali, sono stati “riscattati” da comunità religiose (spesso composte di migranti) che li hanno trasformati in luoghi di preghiera, dando loro una nuova luce e una nuova prospettiva.

Andrea Tinterri lo descrive come “un processo che lascia spazio a un dibattito complesso, sulle cicatrici del capitalismo e dell’Occidente che vengono occupate, come fossero voragini fisiche, da comunità religiose, quasi sempre extraeuropee. […] La dimensione del lavoro è uno spettro che appare sotto forma di dettagli, residui alle pareti, la stessa configurazione dei soffitti, dei pavimenti. Dove prima c’era un banco di lavoro ora si materializza un altare carico di simboli e oggetti necessari al rito”.

L’indagine fotografica di Massimiliano Camellini ha toccato tutte le confessioni religiose, dall’Induismo al Cattolicesimo, dalle chiese Evangeliche a quelle Pentecostali, dall’Islam al Sikhismo, dallo Scintoismo al Buddismo e molte altre.

La sua macchina da presa svela piccoli mondi invisibili ai più: un tempio indù dietro i locali poco invitanti di un magazzino abbandonato; paia di scarpe accuratamente allineate all’ingresso di una sala di preghiera musulmana in un ex edificio industriale; l’iconostasi riccamente decorata e il lampadario in ottone di una chiesa moldava dietro le persiane di un’ex macelleria; le spaziose sale di preghiera delle congregazioni pentecostali e la loro fredda funzionalità estetica.

Il progetto fotografico, iniziato nel 2017, al momento principalmente europeo ma con l’obiettivo di estendersi a tutti i continenti nel prossimo futuro, dà una rappresentazione di tutte le religioni esistenti sul pianeta al fine di realizzare auspicabilmente una ricerca antropologica attraverso le immagini sull’evoluzione di spazi e oggetti comuni in luoghi di adorazione.

Massimiliano Camellini (Venezia 1964, vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano). Negli anni Novanta si avvicina alla fotografia di ricerca. Dal 2001 realizza progetti costituiti da serie di opere dedicate a temi universali, accompagnate dai rispettivi progetti editoriali. La prima serie è dedicata agli istinti e sogni dell’uomo: appartengono a questo ciclo Oltre le Gabbie (2001), I Volanti (2004), Duel (2006), Nuove Arene (2009), Il laboratorio dell’ossessione (2010), Ore 18.00, l’orario è finito (2012) Al di là dell’acqua (2016), e l’ultimo progetto, a ribbon and a prayer (2022).

Le sue foto sono nelle collezioni museali di tutto il mondo tra cui Museum of Fine Arts (Houston, USA), Collezione Maramotti (Reggio Emilia), Galerie Municipale du Chateau d’Eau (Toulouse, Francia), Musée du Strasbourg (Francia), Museum of Photography (Seoul, Korea), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino).

A RIBBON AND A PRAYER.
Fotografie di Massimiliano Camellini
28 aprile – 11 giugno 2023
a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti

Orari: venerdì – sabato 18.00 – 22.00; domenica: 17.00 – 21.00
29 e 30 aprile 2023: 15.00 – 22-00

Ingresso libero