Blog Expo: #Expo2015
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Dopo l'Albero della Vita di #Expo2015, Marco Balich "sbarca" a Dubai in attesa di #Rio2016

(ANSA) - MILANO, 22 MAR - Dopo l'Albero della Vita di Expo, Marco Balich "sbarca" a Dubai per uno spettacolo di luci e suoni creato sulla facciata del grattacielo più alto del mondo: è quello che il produttore ha organizzato su richiesta del principe ereditario degli Emirati Arabi, lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, per festeggiare sua madre, Sheikha Fatima Bint Mubarak Al Ketbi, la "Madre della Nazione". Balich ha messo in scena lo spettacolo denominato "Mother of the Nation". Culmina con una show di luci e colori sul Burj Khalifa, l'edificio più alto del mondo (829,8 metri): sulla sua facciata per due settimane si accenderanno fontane e luci sulle note di una colonna sonora appositamente composta da Mohamed Al Ahmed. Il Burj Khalifa ripeterà lo spettacolo ogni sera fino al 2 aprile.
    Dopo il successo dell'Albero della Vita a Expo 2015 Marco Balich si accinge ora ad affrontare Rio 2016 in qualità di Produttore Esecutivo delle Cerimonie, prodotte da CC2016.

#Expo2015, i conti di Sala ai raggi X: sì alla commissione d'inchiesta a Palazzo Marino

I bilanci dell'evento entrano nella campagna elettorale dopo l'ok all'organismo di controllo formato da 18 membri che dovrà passare al setaccio l'operato del commissario candidato. Il Pd: "Manovra elettorale e strumentale". Indagine conoscitiva anche in Regione
I conti Expo ai raggi X, in Comune e in Regione, con una commissione di inchiesta votata da Palazzo Marino dall'opposizione che applaude con i sì anche della maggioranza, mentre in Regione passa la versione soft dell'indagine conoscitiva. Obiettivo è fare le pulci all'operato dell'uomo Expo, Giuseppe Sala, candidato sindaco.

Alla terza votazione sulla delibera proposta dall'opposizione e dal M5s, in Consiglio comunale a Milano passa dunque la commissione su appalti e bilanci: sarà composta da 18 membri (cinque del Pd, tre di Forza Italia e uno per ognuno degli altri gruppi consiliari). "La commissione - si legge nella richiesta - avrà il compito di approfondire tutta la gestione di Expo 2015, in particolare tutti gli appalti, gli incarichi e i contratti gestiti dal commissario unico, nonché le entrate e le uscite della suddetta manifestazione". La questione era nata con le polemiche sui lavori nella villa al mare commissionati da Sala all'architetto Michele De Lucchi, impegnato anche su Expo. Da quell'accusa di conflitto di interessi si era arrivati ai dubbi sui conti, con il rosso nei conti del 2015 calcolato in 32,6 milioni. Sala aveva replica: "Quello che conta è il patrimonio netto, che è in attivo per 14,2 milioni", ma - come ci si aspettava - la partita non si è chiusa. 

Venticinque i sì alla delibera, numero di voti minimo che serviva per l'approvazione. Insieme all'opposizione, d'accordo anche sei consiglieri di maggioranza (Cappato, Ghezzi, Grassi, Biscardini, Sonego e Rizzo). "Abbiamo ottenuto con forza ciò che in un Paese normale dovrebbe essere normale, cioè la trasparenza sui conti di una società pubblica"; ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Pietro Tatarella, che con l'opposizione chiederà che la prima seduta sia convocata se possibile anche prima di Pasqua. Anche Anita Sonego della 'Sinistra per Pisapia' ha votato insieme all'opposizione: "Per tutte le falsità che sono state dette da Sala in commistione Expo - ha spiegato - dove ha negato che ci fosse un passivo nei conti. Se Sala dovesse diventare sindaco non potrà essere controllore e controllato, serve una commissione indipendente". Per il Pd si tratta però di "una mossa puramente strumentale - come dice Ruggero Gabbai, consigliere dem e presidente della Commissione Expo - le cifre sono già state fornite da Sala, è un'operazione priva di realismo politico".

Di manovra strumentale ed elettorale, però, parla anche la vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi dopo la richiesta all'indagine conoscitiva girata alla Commissione Affari istituzionali per un parere. "La prima richiesta dei consiglieri di maggioranza in Regione Lombardia è lecita, ma vaga nelle motivazioni, così generiche da far pensare solo a uno scopo propagandistico ed elettorale". L'indagine conoscitiva sui conti di Expo è stato uno dei punti all'ordine del giorno dell'Ufficio di presidenza, che ne ha preso atto e deciso di trasmetterla per approfondimenti. Una decisione 'ambigua' che secondo il M5S, che nei giorni scorsi sui conti di Expo aveva proposto al Consiglio regionale di istituire una vera e propria commissione di inchiesta rivendicandone anche la guida. "La maggioranza leghista teme un lavoro serio d'inchiesta a guida 5 Stelle perché incontrollabile e realmente indipendente".
repubblica.it

Expo, nel 2015 buco di 32,6 milioni. Riduzione del capitale per le perdite a marzo. Mancano soldi per la liquidazione

Altro che nessun buco nei conti di Expo, come aveva detto Giuseppe Sala
L'esposizione universale ha chiuso il 2015 con un rosso di 32,6 milioni di euro.
Il consiglio di amministrazione guidato dal candidato sindaco del centrosinistra a Milano ha messo nero su bianco la cifra in una relazione che è stata discussa dai soci il 9 febbraio scorso.
MARZO MESE CRUCIALE. Come spiega il Fatto Quotidiano, da febbraio 2016 le disponibilità liquide di Expo 2015 si sono esaurite, ma non le spese. Quindi è prevedibile, secondo i calcoli del Cda, che entro marzo la società arrivi ad accumulare perdite superiori a un terzo del suo capitale.
4 MILIONI DI SPESE AL MESE. «In considerazione delle spese strutturali previste nei primi mesi del 2016 (quantificabili in 4 milioni mensili), è probabile una ricaduta nelle previsioni dell’articolo 2447 del codice civile durante il mese di marzo», si legge nella relazione.
In questa situazione, la legge impone l’abbattimento del capitale stesso e il suo contemporaneo aumento per riportarlo al minimo legale.
MANCANO RISORSE PER LA LIQUIDAZIONE. Nel corso dell’assemblea che ha deliberato la messa in liquidazione della società, il collegio sindacale di Expo 2015 ha chiesto «chiarezza in relazione alla necessità di risorse per la liquidazione» stessa. E Sala ha confermato che «le risorse sono sufficienti per le prossime tre-quattro settimane» e che «è importante rendere chiara la situazione al nominato organo di liquidazione».
lettera43.it

Expo in città Milano. Anche nel 2016 migliaia di eventi da aprile a settembre #MilanoaPlaceToBE

Il grande contenitore di appuntamenti va oltre l'Esposizione Universale. Iniziative per tutti i gusti nei sei mesi della Triennale. Pisapia: «un successo del sistema Milano»
Chi pensava che l'esperienza di Expo in città fosse terminata con l'Esposizione Universale si sbagliava. Dopo il successo dell'edizione 2015, con oltre 11 milioni di partecipazioni alle attività cittadine, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente di Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli hanno presentato Expo in città 2016 - #MilanoaPlaceToBE: un ricco calendario di eventi che accompagnerà la vita della città metropolitana durante i sei mesi della XXI Esposizione Internazionale della Triennale, dal 2 aprile al 12 settembre 2016, e tutti i weekend nei restanti periodi dell’anno.
Il progetto lo scorso anno ha raggruppato un susseguirsi di oltre46mila appuntamenti declinati in dieci tematiche, le stesse che vegono riproposte in questa edizione: ArteCittà mondo,Feed the planet (che richiama l'ormai celeberrimo slogan diExpo 2015), KidsMediaMilano creativaScienza e tecnologiaSolidarietà e no profitSpettacoloWell being. Non soltanto, dunque, le parole chiave che da sempre caratterizzano la città, come design, arte, architettura, moda, cinema, comunicazione e società; ma anche benessere, sport, alimentazione, editoria, attività per i bambini, danza, musica, teatro, fotografia, pittura, scultura, video arte, radio, tv, web.
Attraverso lo Sportello Unico Manifestazioni, nato dall'esperienza dell'edizione precedente, gli operatori milanesi possono oggi essere accompagnati nell’acquisizione di autorizzazioni e permessi per l’uso degli spazi pubblici, mentre sul sito expoincitta.com, è sempre attiva la piattaforma gratuita e georeferenziata in cui sono censiti luoghi e spazi in città e provincia dove è possibile realizzare iniziative (che, per entrare a far parte del programma, devono anch'esse essere proposte attraverso la compilazione di un formsul sito e poi approvate dal un comitato di coordinamento).
Sempre sul medesimo sito, inoltre, ogni persona ha la possibilità di votare cliccando al massimo su 6 dei 25 capolavori proposti tra quelli custoditi nei musei milanesi. Le opere scelte a chiusura del sondaggio online, il 29 febbraio 2016, diventeranno le immagini guida di ogni mese di Expo in città  #MilanoaPlaceToBE nonché il soggetto del ciclo d’incontri aperti al pubblico dal titoloConversazioni d’arte.
«Expo in Città è un altro successo del sistema Milano», spiega con soddisfazione il sindaco Pisapia: «un format inedito di impatto straordinario sulla capacità di impresa, la creatività e l’innovazione di istituzioni pubbliche e privati. Il lavoro di squadra paga, i numeri lo confermano. Ecco perché Comune e Camera di Commercio rilanciano: Expo in Città sarà uno strumento strategico per il futuro della città attraverso un coordinamento ancora più stretto e la semplificazione amministrativa dello sportello unico. L'obiettivo è quello di rendere la città metropolitana sempre viva, piena di proposte e affascinante, insomma il luogo dove essere nel 2016 e negli anni a venire».
«Con la nuova Expo in Città, Milano ha iniziato a costruire il suo futuro dopo Expo 2015», aggiunge orgoglioso Carlo Sangalli: «alla base di questo format c’è l’alleanza tra Comune e Camera di Commercio che ha realizzato un modo innovativo di attrarre, strutturare e collegare le iniziative su tutto il territorio milanese. Expo in Città, infatti, ha saputo coinvolgere anche leperiferie e l’intera area metropolitana con ricadute positive per l’economia e il sistema imprenditoriale».

Nebbia sul bilancio Expo Niente conti alla Regione. Come li giri li giri, i numeri sul bilancio Expo sono sempre quelli: pochi e poco chiari

Il Pirellone è socio della spa, ma è ancora senza informazioni De Corato (FdI) chiede una commissione d'inchiesta in Comune

Come li giri li giri, i numeri sul bilancio Expo sono sempre quelli: pochi e poco chiari. E non è servita nemmeno un'interrogazione in Consiglio regionale per riuscire ad approfondire e a rispondere alle domande rimaste in sospeso dalla fine di ottobre ad oggi. Domande di buon senso, ma a cui nessuno si sogna di dare risposta. Una su tutte: il reale numero di biglietti venduti. Per ora ci si dovrà accontentare del preconsuntivo 2015, almeno fino all'assemblea dei soci (slittata). E forse ha ragione la candidata Francesca balzani a dire che «Giuseppe Sala è allergico ai bilanci». A chiedere chiarimenti in Consiglio regionale è stato il capogruppo di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato: «La Regione, in quanto socia, deve pretendere dalla società Expo un documento scritto con i dati sulle entrate e le uscite e sui biglietti venduti, un bilancio provvisorio aggiornato. Per Expo sono stati investiti soldi pubblici, non si possono nascondere delle informazioni». Le informazioni forse non verranno nascoste ma rimandate il più possibile, questo sì.Stupito dal silenzio della Regione sullo slittamento dell'assemblea dei soci di Expo alla settimana successiva al voto delle primarie di centrosinistra, De Corato ha chiesto notizie più dettagliate all'assessore al Post Expo Francesca Brianza. Ma i numeri riproposti sono sempre quelli. Punto. «Se l'assemblea dei soci fosse stata il 29 gennaio come doveva essere - ha risposto l'assessore - sarei stata in grado di dare risposte più dettagliate a De Corato. Ma la riunione sarà il 9 febbraio. In quell'occasione anche noi vogliamo un approfondimento sui numeri». «Preannuncio fin da ora - risposto l'esponente di FdI - altre interrogazioni, continuerò finché non avrò avuto una risposta», sia in Regione sia in Comune. A Palazzo Marino, dove è vice dell'aula consiliare, De Corato ha chiesto un'assemblea straordinaria per domani. Ma il centrosinistra ha tentato di far slittare tutto a lunedì 8, esattamente dopo le primarie. «Sala - sostiene De Corato - deve dare i dati scritti dare/avere sul bilancio, anche provvisori, e tutte le informazioni su appalti e subappalti». C'è l'ipotesi che l'opposizione chieda una commissione d'inchiesta se i tempi si dovessero dilatare: «L'8 febbraio è l'ultimo giorno possibile dalla richiesta». Una commissione d'inchiesta è «un'ipotesi sempre più concreta - conferma anche Manfredi Palmeri, Polo dei milanesi - Ci stiamo lavorando e le ragioni per istituirla aumentano: crescono le domande e diminuiscono le risposte. Certo è che se il sindaco non dovesse venire in aula a parlare del bilancio di Expo faremmo partire l'iter lo stesso giorno senza aspettare neanche un secondo. Vogliamo sentire presto la verità sui conti, che presenterebbero oltre 100 milioni di perdita cumulata. Perché continuare a (provare) a nasconderlo?». È lo stesso presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a pretendere chiarezza sul reale bilancio di Expo: «Voglio capire quali siano effettivamente i numeri - incalza - ad esempio, ho visto un documento in base al quale Expo vanta crediti per decine di milioni di euro nei confronti di altri azionisti. Non capisco perché noi come Regione ci abbiamo messo tutti i soldi che dovevamo e altri no? Andremo agguerriti all'assemblea dei soci perché in quella sede si dovranno spiegare bene tutti i conti».
Il Giornale

La Triennale di Milano negli spazi #EXPO2015

La XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo “21st Century. Design After Design” si svolgerà a Milano dal 2 aprile al 12 settembre 2016: ad ospitarla anche due padiglioni di Expo 2015

Expo 2015 e Triennale. Dopo 20 anni torna a Milano l’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano che avrà luogo anche nell’area adibita ad Expo2015-RhoDue dei padiglioni diExpo 2015 saranno riutilizzati per questo grandeprogetto d’arte: ospiteranno il ciclo di mostre “City after the City” della XXI edizione della Triennale Design. L’annuncio è arrivato dal presidente della Triennale Claudio De Albertis, in occasione della presentazione del programma dell’Esposizione internazionale “21st Century. Design After Design” che avrà luogo dal 2 aprile al 12 settembre 2016.
Molte sono le iniziative e mostre in calendarioper il periodo aprile-settembre proposte non solo dalla Triennale: saranno protagonisti anche la Fabbrica del Vapore, l’Hangar Bicocca, i campus universitari del Politecnico e della Iulm, il Museo della Scienza e della Tecnologia al Mudec, il Palazzo della Permanente, il Museo Diocesano, il Mudec e la Villa Reale di Monza. L’ingresso agli eventi e alle mostre è di 15 euro; per chi vuole il pass – come per Expo- per entrare “sempre e quando si vuole” il prezzo sarà di 22 euro.
I padiglioni dell’ex-Expo 2015. Per l’esposizione Internazionale della Triennale di Milano – che richiede molto spazio – saranno riallestiti i padiglioni dell’Expo che ospitavano il Future food District e l’Auditorium che saranno adibiti ad ospitare 6 esposizioni. Inoltre sarà collocato tra i due padiglioni un “orto planetario” costituito da una superficie di circa 4 mila metri quadrati.L’inaugurazione dei due padiglioni è prevista per il 1° maggio – esattamente dopo 1 annodall’apertura di Expo 2015. “Non c’è ancora l’accordo ufficiale con Expo per la realizzazione delle mostre ma si tratta di una firma del contratto che è solamente formalità burocratica» così ha commentato il presidente della Triennale Claudio De Albertis.
Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale: http://www.21triennale.org/it

Da #Expo2015 a #MafiaCapitale: il 2015 di Twitter #YearOnTwitter

Anche nel 2015 gli utenti della rete hanno affidato i loro pensieri a Twitter.  è il riassunto delle maggiori tendenze dell'anno.

Il 2015 si è concluso da pochi giorni ed è arrivato il momento di tirare le somme; sono stati 365 giorni ricchi di emozioni, di gioia, ma anche di paura e dolore. Momenti di vita che gli utenti della rete hanno deciso di condividere sui vari Social Network, in particolare suTwitter. La piattaforma di microblogging, grazie alla collaborazione di @GettyImages, ha recentemente pubblicato lo #YearsonTwitter, svelando quelle che sono state le principali tendenze globali e non solo del 2015.
A livello globale, gli argomenti che hanno avuto più successo su Twitter sono quelli legati alla musica e alle tematiche sociali, nella Top 10 dei tweet globali del 2015 troviamo:
1.@Harry_Styles                          6.@KingSalman
2.@zaynmali                                7.@NiallOfficial
3.@Real_Liam_Payne                   8.@TheRealNimoy
4.@POTUS                                   9.@TheRealNimoy
5.@Louis_Tomlinson                  10.@Caitlyn_Jenner
Le posizioni uno, due, cinque e sette sono occupate dagli account dei membri del gruppo inglese OneDirection; alla posizione numero quattro, invece, troviamo il nuovo account del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Invece, tra gli hashtag globali di Twitter legati ai momenti più significativi dell’anno troviamo:
1. #JeSuisParis
2. #BlackLivesMatter
3. #MarriageEquality
4. #RefugeesWelcome
5. #IStandWithAhmed
6. #PlutoFlyby
7. #TheDress
Per quanto riguarda l’Italia, all’interno della piattaforma, è stato dato grande rilievo agli eventi legati ad Expo 2015 (@Expo2015Milano). Gli utenti hanno spesso raccontato le loro esperienze e le loro disavventure, soprattutto quelle legate ai tempi di attesa per poter accedere ai numerosi padiglioni.
Ancora una volta, Twitter si è dimostrato come luogo prediletto dagli utenti della rete per commentare in tempo reale programmi televisivi o talent show, quali #Amici14, #XF9 e The Voice of Italy (#tvoi), #uominiedonne, #GF14, #chilavisto, #cepostaperte, #BraccialettiRossi e #Violetta. Altro argomento di cui si è parlato è sicuramente lo sport, i maggiori hashtag, sia a livello globale che a livello nazionale, sono legati al mondo del calcio, tra questi possiamo ricordare #SerieA, #calciomercato e #Juventus.
Twitter, inoltre, si è rivelato uno strumento efficace per la diffusione di informazioni importanti, legate soprattutto a tematiche sociali, come ad esempio nel caso di #messinasenzacqua.
Gli utenti, poi, attraverso il Social Network, non si sono limitati soltanto a commentare in tempo reale eventi di cronaca, hanno, soprattutto, espresso la propria solidarietà nel caso degli attacchi terroristici in Francia, attraverso gli hashtag #CharlieHebdo, #PrayForParis, o per i diritti civili negli USA con gli hashtag #BlackLivesMatter e #LoveWins. Si sono, poi, aperti dibattiti anche su questioni politiche prettamente italiane, gli hashtag più usati sono stati: #labuonascuola, #Ddlconcorrenza,#migranti e #mafiacapitale.
Di seguito, sono proposte, per ogni categoria, le top 10 degli hashtag più utilizzati dagli utenti durante il 2015:
News
1. Expo2015    2. CharlieHebdo    3. Grecia   4. labuonascuola   5. LoveWins
6. JeSuisCharlie   7. ISIS   8. MafiaCapitale   9. ddlconcorrenza   10.migranti
Politica
1. Renzi   2. M5S   3. Salvini   4. PD   5. Berlusconi
6. Marino   7. Mattarella   8. Tsipras   9. Papa Francesco   10. Lega
Sport
1. seriea   2. calciomercato   3. Juventus   4. F1   5. Inter
6. FinoAllaFine   7. UCL   8. amala   9. tennis   10. ASRoma
Tv Show
1. Amici14   2. Sanremo2015   3. XF9   4. uominiedonne   5. tvoi
6. GF14   7. pechinoexpress   8. cepostaperte   9. MasterChefit   10. ESCita (Eurovision Song Contest)
Serie Tv
1. BraccialettiRossi   2. Violetta   3. Arrow   4. GreysAnatomy
5. twittamibeautiful   6. ilsegreto   7. TeenWolf   8. squadraantimafia
9. FoxTheWalkingDead   10. 1992laserie
Talk Show
1. chilhavisto   2. ottoemezzo   3. dimartedi   4. lagabbia   5. piazzapulita
6. gazebo   7. chetempochefa   8. serviziopubblico   9. virusrai2   10. ballaro
Musica
1. MTVEMA   2. NowPlaying   3. DragMeDown   4. WhatDoYouMean
5. CocaColaSummerFestival   6. ItalianMTVAwards   7. BBHMM
8. DearJackTour2015   9. ilvolo   10. PAROLEINCIRCOLO
Tormentoni
1. scritturebrevi   2. DonneInArte   3. FF   4. VentagliDiParole   5. sapevatelo
6. selfie   7. OOTD   8. 100factsaboutme   9. UniversoVersi   10. foodporn
Passioni
1. calcio   2. art   3. fashion   4. travel   5. photography
6. food   7. music   8. design   9. Radio   10. tech
Tecnologia
1. android   2. Periscope   3. ipad   4. startup   5. gamedev
6. APPS   7. iphone   8. SoundCloud   9. crowdfunding   10. blog
Sempre più personaggi famosi o istituzioni decidono di iscriversi a Twitter ogni anno. Nel 2015 hanno deciso di registrarsi e far parte della piattaforma anche: Geppi Cucciari, Cristina D’Avena, Marco Bocci, Equitalia, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e Federico Marchetti, per quanto riguarda il nostro paese.
Spostando l’attenzione a livello internazionale, invece, alcuni degli iscritti a Twitter del 2015 sono stati: Antonio Banderas, Guillermo del Toro, Luc Besson, Melissa McCarthy, Diana Ross, Yuto Nagatomo, James Blake, Edward Snowden, Barack Obama.


Milano, un dossier sugli appalti Expo fa tremare Sala

Il candidato Pd posta una sua foto nei panni del "Che", ma un report lo inguaia. Dagli incarichi ai lavori dell'archistar nella sua villa, quante violazioni
Nove pagine per dire che Giuseppe Sala avrebbe dovuto rendere noti spontaneamente a Expo i suoi rapporti privati con l'architetto Michele De Lucchi, che mentre lavorava per l'esposizione gli disegnava anche la casa al mare: e non averlo fatto costituisce una violazione dei codici che regolano sia Expo che quel Comune di Milano di cui Sala oggi si candida a diventare sindaco; per non parlare delle ipotesi di reato che potrebbero prendere forma, e che solo una indagine della Procura della Repubblica potrebbe verificare fino in fondo.

Ma la Procura, per ora, non dà segni di vita, come se i giornali che raccontano il brutto pasticcio di Sala e dei suoi affari non fossero mai arrivati all'edicola di Palazzo di giustizia. Così ad approfondire il cotè giuridico del pasticcio, e le sue potenziali conseguenze sulla inarrestabile ascesa di Sala verso Palazzo Marino, sull'onda di una campagna per le primarie del centrosinistra dove da ieri mister Expo appare anche truccato da «Che» Guevara, sono staff legali che nei diversi schieramenti stanno disegnando gli scenari possibili se qualcuno - la magistratura, il Comune, l'autorità anticorruzione - decidessero di aprire un faro su quanto accaduto. Tra i risultati ci sono le nove pagine che un pool di avvocati ha steso nei giorni scorsi, e che sta circolando non solo negli ambienti del centrodestra.Il report analizza i dati disponibili (i 72.800 euro pagati da Sala a De Lucchi per il progetto della casa a Zoagli; i 110mila euro, suddivisi in tre incarichi, pagati da Expo a De Lucchi; i 500mila euro incassati dallo stesso De Lucchi per gli appalti Expo gestiti dalla Fiera di Milano) alla luce di quattro diverse normative: le norme regolamentari per i dipendenti pubblici; il codice etico aziendale e il piano anticorruzione di Expo; le procedure stabilite per Expo dall'Anac, l'autorità anticorruzione di Raffaele Cantone; e infine il codice penale. Che Expo sia un ente di diritto pubblico è pacifico, in base a una sentenza del Consiglio di Stato del 2015 in quanto «è finanziata in modo maggioritario dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali». Sala, che rappresentava il Comune nel consiglio di amministrazione di Expo, doveva sottostare all'articolo 14 che impedisce al dipendente di concludere «contratti di appalto, fornitura, servizio (...) con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato nel biennio precedente». E se gli affari privati arrivano dopo quelli pubblici, dice la norma, «il dipendente (...) ne informa per iscritto il dirigente dell'ufficio». Cosa che Sala non ha mai fatto, fino a quando lo scandalo non è esploso. Il report precisa che Sala non era responsabile diretto degli incarichi andati a De Lucchi ma la norma gli si applicherebbe ugualmente se emergessero «pressioni o alte forme di condizionamento, anche implicite perché derivanti dallo status apicale del commissario». A firmare due degli incarichi a De Lucchi fu peraltro il braccio destro di Sala, Angelo Paris.La violazione delle norme dell'Anac sarebbe avvenuta con il frazionamento degli incarichi a De Lucchi in tre tronconi, in modo da restare al di sotto del tetto dei 40mila euro. La stessa operazione potrebbe avere violato il codice degli appalti pubblici, ovvero la legge del 2006 che prevede che «nessun progetto d'opera può essere frazionato al fine di escluderlo dall'osservanza delle norme». E potrebbe configurarsi anche il reato di abuso d'ufficio, visto che la Cassazione nel 2013 ha ricordato l'obbligo di astensione «per i pubblici agenti che si trovino in una situazione di conflitto di interessi» e che la sua inosservanza «integra il reato». Mentre «in merito alla violazione del codice degli appalti pubblici, la verifica del contenuto degli incarichi conferiti con affidamento diretto a De Lucchi potrebbe consentire di affermare il mancato rispetto del divieto di frazionamento. Tale violazione potrebbe integrare un'ipotesi di abuso d'ufficio, punito dall'articolo 323 del codice penale».
Il Giornale

Il ritorno di Expoincittà, sarà il pubblico a scegliere le nuove icone

“Il Cristo morto” del Mantegna, “La Pietà” di Bellini, “Il disco” di Arnaldo Pomodoro, la “Femme nue” di Picasso sono alcune delle 25 opere tra cui i milanesi sono chiamati a scegliere fin d’ora per individuare le 6 icone della nuova edizione di ExpoinCittà. Il sondaggio si chiuderà il 29 febbraio. La partnership tra Comune e Camera di Commercio prosegue nel 2016 per promuovere l’attrattività della Grande Milano nei sei mesi della XXI Triennale e durante tutti i weekend dell’anno. Le sei nuove icone d’arte saranno la cornice di racconto del semestre della Triennale. Dopo il successo di ExpoinCittà 2015, il Sindaco Giuliano Pisapia e il Presidente di Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli hanno presentato martedì a Palazzo Marino ExpoinCittà - #MilanoaPlaceToBE. L’Esposizione Internazionale aprirà il 2 aprile. ExpoinCittà diventa così uno strumento strategico per il futuro della città, attraverso un coordinamento ancora più stretto e la semplificazione amministrativa dello sportello unico.
“Con la nuova ExpoinCittà, Milano ha iniziato a costruire il suo futuro dopo Expo 2015 — ha detto Pisapia —. ExpoinCittà ha saputo coinvolgere non solo il centro ma anche le periferie e l’intera area metropolitana con ricadute positive per l’economia e il sistema imprenditoriale”. Sangalli ha parlato di ExpoinCittà come di uno strumento eccezionale di marketing territoriale, che «ha portato visto alternarsi sul suo palcoscenico oltre 46 mila appuntamenti declinati in dieci tematiche». Oltre 11 milioni di persone hanno partecipato alle iniziative diffuse nella Città metropolitana, di cui il 35% in centro, il 56% in altre zone e il 9% nell’area metropolitana. Attraverso lo Sportello Unico Manifestazioni gli operatori milanesi potranno essere accompagnati nell’acquisizione di autorizzazioni e permessi per l’uso degli spazi pubblici, mentre sul sito expoincitta.com, è sempre attiva la piattaforma gratuita e georeferenziata in cui sono censiti 967 luoghi e spazi - 826 dei quali a Milano e 141 nella sua provincia – proposte da privati e da enti pubblici, all’aperto e al chiuso, per realizzare iniziative.
Le iniziative, per entrare a far parte del programma di ExpoinCittà #MilanoaPlaceToBE dovranno essere proposte attraverso la compilazione di un form sul sito expoincitta.com e poi approvate dal Comitato di Coordinamento di ExpoinCittà. Il form è attivo a partire da martedì. Attraverso il sito web, i social network e le pubblicazioni, ExpoinCittà - #MilanoaPlaceToBE permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, mese per mese, tutte le attività in programma. Per facilitare la ricerca e l’orientamento nelle proposte, le iniziative sono raggruppate in dieci parole chiave che rappresentano altrettanti filoni tematici: Arte, Città mondo, Feed the planet, Kids, Media, Milano Creativa, Scienza e tecnologia, Solidarietà e no profit, Spettacolo, Well being. Triennale, ma quest’anno le icone verranno scelte dal pubblico tra 25 capolavori custoditi nei musei milanesi attraverso un sondaggio online sul sito expoincittà.com, a partire da oggi 2 febbraio. Il pubblico potrà votare le proprie icone preferite, cioè quelle che in base alla propria esperienza e sensibilità meglio rappresentano Milano, la sua storia, la sua identità presente, passata e, perché no, futura. Ogni persona potrà votare cliccando al massimo su 6 dei 25 capolavori proposti. Le sei icone scelte dal pubblico diventeranno poi il soggetto del ciclo d’incontri “Conversazioni d’arte” .
milano.corriere.it

Quanti beneficiati da Expo che saltano sul carro di Sala

Attori, cantanti, calciatori e chef: gli ex ambasciatori dell'evento pronti a sostenere il commissario nella corsa a sindaco. Da Albanese a Veronesi, ecco chi sono i fan
Ci sono chef, cantanti, teatranti, sportivi e anche i filosofi nella brigata salita velocemente sul carro del commissario Expo Giuseppe Sala che ora si candida alle primarie del centrosinistra e punta a diventare sindaco di Milano.




Amici a cui lui ha dato lavoro e visibilità durante i sei mesi di Expo e che magri sono rapidamente scesi dal carro più roso che arancione di Giuliano Pisapia. Tutta gente che ora giura fedeltà a sala e che era già bene in vista nella platea che lo ha applaudito all'esordio ufficiale al teatro Strehler dove Sala ha citato Antonio Gramsci per convincere il popolo delle primarie di essere proprio uno di sinistra doc. Peccato fosse già entrato a Palazzo Marino come city manager nell'era del centrodestra di Letizia Moratti.Tutti i nuovi arrivati alla corte di Sala hanno avuto un ruolo all'Esposizione. Magari da ex ambasciatori e ora sono una claque di convinti sostenitori. A giurare il suo amore incondizionato a Sala è l'attore Antonio Albanese, già voce dello spot di Expo «Food life». Quando a ottobre è stato alla manifestazione, ospite di un dibattito nel padiglione del Corriere della Sera, ha incontrato l'amico commissario unico lungo il Decumano, si è inginocchiato davanti a lui e lo ha salutato chiamandolo «divinità». A novembre lo ha anche accompagnato negli studi Rai di Fabio Fazio a Che tempo che fa (a spese del contribuente) quando, per la prima volta, si è sbilanciato su una sua possibile corsa per le comunali. Altra fedelissima è l'amica e cantante Paola Turci, già ambasciatrice We-women per Expo e protagonista del concerto del 22 giugno al padiglione Alessandro Rosso. Esplicito il sostegno anche dell'attore Claudio Bisio che ha doppiato il personaggio simbolo di Expo, la mascotte Foody griffata Disney e che ora ripete spesso e volentieri: «Voterò Sala». Nella «Milano del Noi» tratteggiata da mister Expo, c'è anche il calciatore Demetrio Albertini: poche settimane fa qualcuno lo dava addirittura come possibile candidato sindaco del centrodestra. Ma l'ex centrocampista, che di Expo è stato ambasciatore e ha dato il calcio d'inizio al Mundialito giocato fra 64 squadre dei padiglioni, ha speso parole di apprezzamento per Sala. Gino e Michele che a Expo hanno anche presentato la nuova versione del diario Smemoranda, ai microfoni di Maria Latella su Radio 24 hanno esplicitamente dichiarato che Sala «è il più adatto a guidare Milano». E poi ci sono gli chef e i big della ristorazione: Oscar Farinetti, patron di Eataly, fidelizzato con l'esclusiva sulla ristorazione made in Italy a Expo senza partecipare a nessun bando (oggetto di indagine della procura di Milano immediatamente archiviata) e Davide Oldani che ha realizzato il risotto Expo e in sei mesi ha venduto oltre 70mila piatti. Ora lo chef stellato firmerà anche un dolce a base di caramello, cacao e sale per il menù del pranzo di domenica con i comitati di Zona 9. Nella batteria elettorale, l'ex commissario si porta dietro anche chi lo ha affiancato nella comunicazione: alcuni suoi portavoce ora prestano «servizio volontario» in segno di gratitudine. E poi c'è l'agenzia di comunicazione di Fiorenzo Tagliabue, la Sec che seguirà il candidato nella sfida elettorale e che a Expo ha già lavorato essendosi aggiudicata con regolare bando la gestione del Media Center (occupandosi di conferenze, relazioni con la stampa internazionale, ospitalità delle celebrities). Durante la manifestazione l'agenzia aveva anche seguito le relazioni con i media per i padiglioni Coca Cola, Spagna, Francia, Regione Marche.Anche don Gino Rigoldi è stato ambassador Expo e ha fatto avere a Sala un videomessaggio per «benedire» la sua discesa in politica. Pro Sala anche l'oncologo Umberto Veronesi che è tra i firmatari più illustri della Carta di Milano, l'eredità «morale» di Expo: «Sala - ha dichiarato - è un politico senza etichette, un uomo dalla mente aperta». Della squadra fa parte anche il filosofo Salvatore Veca, curatore scientifico della Carta e ideatore del percorso che ha portato alla sua stesura. Parecchi sono i firmatari della stessa Carta che si troveranno adesso a firmare anche appelli e manifesti per dare al commissario il loro appoggio. Politico questa volta.
Il Giornale

Milano, Sala: Expo chiude in utile, ad Hannover perso 1 miliardo

(askanews) - Milano ha organizzato "la più bella Expo degli ultimi vent'anni chiudendo in utile", mentre "la grande Germania ha perso un miliardo di euro" con l'edizione di Hannover del 2000. Lo ha sottolineato Giuseppe Sala, candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano, replicando nel primo confronto a quattro con gli contendenti a Pierfrancesco Majorino che chiedeva più trasparenza sul bilancio che lascia l'Expo 2015. "È pericolo lasciare in giro l'idea che Expo" si chiuda con buchi di bilancio, ha detto Sala. Si tratta, ha aggiunto, di "un'idea sbagliata, dovremmo essere assolutamente fieri del lavoro fatto non da me, ma da tante persone" che hanno lavorato per l'Esposizione universale.

#Expo, Giubileo e Terra fuochi, le misure del decreto Happy days


 (askanews) - Le "good news" che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aveva promesso col decreto "Happy days" sono arrivate oggi. La Camera ha approvato in seconda lettura (il primo passaggio al Senato c'era stato il 16 dicembre scorso) il ddl che contiene un pacchetto di "Misure per il territorio", che valgono quasi un miliardo di euro per il triennio (765,1 milioni di euro per il 2015, 129,3 mln per il 2016 e 30 mln per il 2017). Il provvedimento, inizialmente definito "decreto Giubileo", si è via via arricchito di una serie di misure che riguardano l'area di Bagnoli, la Terra dei Fuochi, l'Expo, il Comune di Reggio Calabria, il made in Italy, il fondo per il servizio civile e quello per le emergenze nazionali, la vertenza degli lsu calabresi, fino allo slittamento dei tempi per la riforma del bilancio dello Stato (norma che ha anche integrato il titolo del ddl).
GIUBILEO - Viene istituito un fondo da 159 milioni di euro (94 mln per il 2015 e 65 mln per il 2016) per la realizzazione degli interventi per il Giubileo straordinario della Misericordia, con priorità ai settori della mobilità, del decoro urbano e della riqualificazione delle periferie, e assegna alla Regione Lazio contributi da destinare al potenziamento del servizio ferroviario regionale e del sistema dei servizi sanitari nel periodo giubilare.
Alla Regione Lazio viene inoltre trasferito un contributo complessivo di 47 milioni di euro per il 2015, di cui 17 milioni da destinare al potenziamento del servizio ferroviario regionale da e verso la stazione di Roma San Pietro e 30 milioni per il potenziamento del sistema dei servizi sanitari, con particolare riferimento agli interventi di emergenza.
SICUREZZA GIUBILEO - Per garantire la sicurezza degli eventi del Giubileo è stato incrementato il piano d'impiego delle Forze Armate per il controllo del territorio in concorso con le Forze di Polizia di un ulteriore contingente massimo di 1.500 unità a partire dal 16 novembre 2015 fino al 30 giugno 2016.

Terminata l’Expo Milano 2015, il padiglione ungherese è stato posto sotto sequestro da un tribunale di giustizia italiano

Terminata l’Expo Milano 2015, il padiglione ungherese è stato posto sotto sequestro da un tribunale di giustizia italiano con l’accusa di non aver pagato per intero le spese della costruzione. La società incaricata, la brianzola Redaelli Costruzioni, dopo vari mesi di insolvenze ha deciso di proseguire per vie legali.
Géza Szőcs, Commissario generale per l’Expo incaricato dal governo magiaro, ha ammesso il mancato pagamento, spiegando come fossero rimasti insoddisfatti della qualità dei lavori. Inoltre, l’azienda italiana avrebbe chiesto dei costi aggiuntivi non previsti dal contratto. Il prezzo originale dei lavori ammontava a 280 milioni di fiorini (quasi 900 mila euro), inclusi, secondo Szőcs, i 150mila euro non saldati. La Redaelli Costruzioni, che ha curato per l’Ungheria il completamento delle finiture interne e delle partizioni perimetrali, ha dichiarato che in realtà la cifra mancante sarebbe quasi il triplo, circa 440 mila euro. Il padiglione protagonista della questione, inizialmente pignorato a garanzia di pagamento, è stato prontamente rivendicato dall’azienda italiana come compensazione dell’importo non saldato.
La vicenda, però, ha avuto vita breve: a metà dicembre, il Tribunale di Milano ha assolto l’Ungheria, riconcedendole il possesso della struttura, respingendo così la richiesta dell’impresa nostrana.
Tra i due paesi si è aperto un divario: da un lato Szőcs, sicuro della vittoria sin dal principio, ha accusato i costruttori di aver esercitato pressioni psicologiche per ottenere il denaro mancante. Parole dure sono arrivate anche dal portavoce del governo János Lázár accusando gli italiani di aver preso il padiglione in ostaggio.  D’altra parte, la società brianzola per tutta la durata della vicenda giudiziara, ha deciso di chiudersi in un silenzio stampa, impenetrabile anche per i giornalisti locali.
Il padiglione, ispirato all’Arca di Noè ma simile a un tamburo sciamanico, è già noto allecronache magiare per una controversia nata tra gli architetti firmatari del progetto e gli organizzatori dell’esposizione. Poche settimane prima dell’inizio dell’Expo, infatti, gli architetti Attila Ertsey, Sándor Sárkány e Ágnes Herczeg, dopo aver visto il loro nome nella descrizione del padiglione sul sito expo2015.org, hanno preso le distanze dal progetto. Secondo il loro parere, il disegno finale presentato all’esposizione universale, non sarebbe altro che una bozza. Il malinteso sarebbe nato, secondo loro, dalla totale mancanza di comunicazioni tra i tre e le persone incaricate della presentazione del progetto. Interessante notare come l’ammutinamento sia conseguente ai commenti di alcuni pluripremiati colleghi, che hanno definito la costruzione come una “parodia architettonica in salsa kitsch”.
Le polemiche riguardo alla partecipazione magiara all’Expo non fiscono certamente qui. Il partito di centrosinistra Együtt ha denunciato la presenza di alcuni progetti stanziati nel budget di 5,2 miliardi di fiorini (ben 16 milioni di euro) ma mai effettivamente realizzati. In un articolo pubblicato da index.hu sulle irregolarità denunciate dall’opposizione, vengono segnalati progetti multimediali mancanti, siti web troppo costosi e filmati riguardanti le relazioni tra magiari e longobardi mai proiettati. Per questi ultimi la Focus Media Center ha ricevuto la considerevole cifra di 200mila euro, lasciando un interrogativo aperto: i filmati sono mai stati girati?
Nell’intricata non sono mancati anche risvolti politici: la società EuroAtlantic Solutions, di proprietà dell’ex ministro dello sviluppo economico del secondo governo Orbán Tamás Fellegi, ha ricevuto due pagamenti distinti, il primo da 75mila euro, il secondo da ben 2,5 milioni di europer il sopracitato sito web e per una campagna pubblicitaria con lo scopo di promuovere la partecipazione dell’Ungheria all’esposizione universale.
L’arca di Noè ungherese, libera da vincoli nostrani, verrà smontata e successivamente trasferita a Karcag, cittadina situata nell’Ungheria orientale, per diventare un museo equestre entro il 2017.
fonte: http://www.eastjournal.net/

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La vice presidente di Confindustria e numero uno di Expo2015 spa è finita sotto inchiesta con l'accusa di aver sottratto un milione di euro al Fisco


Diana Bracco, vicepresidente di Confindustria, è stata rinviata a giudizio con le accuse di evasione fiscale e appropriazione indebita, reati che avrebbe commesso in qualità di presidente del Cda del gruppo farmaceutico Bracco Spa. Lo ha deciso il gup Alessandro Santangelo, accogliendo la richiesta di processo del pm Giordano Baggio. Il processo prenderà il via il 16 marzo a Milano davanti ai giudici della seconda sezione penale. Vede imputati anche Marco Pollastri e Simona Calcinaghi, architetti di fiducia della presidente di Expo2015 Spa e commissario generale del Padiglione Italia. Il presidente del cda della Bracco Real Estate Srl, Pietro Mascherpa, invece, ha patteggiato sempre davanti al gup una multa da 45mila euro. Secondo l'accusa, Bracco avrebbe commesso una frode fiscale da oltre un milione di euro che sarebbe stata realizzata abbattendo l'imponibile attraverso fatture per spese personali, come la manutenzione di barche e case in celebri località turistiche, dall'isola di Capri alla Provenza, fatte confluire sui bilanci delle società del gruppo Bracco. La frode fiscale contestata ammonta a un milione e 42mila euro, somma che a marzo scorso era stata posta sotto sequestro preventivo e che oggi è stata dissequestrata dal gup Santangelo dopo che nel frattempo l'industriale ha risarcito l'Agenzia delle entrate, sanando così il proprio contenzioso tributario con l'Erario. Sono finite sotto la lente d'ingrandimento dei militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano fatture per un totale di oltre tre milioni di euro emesse dagli architetti Pollastri e Calcinaghi per i lavori in cinque case di proprietà dell'industriale: 3,6 milioni di euro distratti, stando all'ipotesi del pm, dalle casse di alcune società del suo gruppo per lavori di ristrutturazione di yacht e diversi immobili a Merate, in provincia di Lecco, a Vence, in Provenza, a Nizza Monferrato, nell'Astigiano; e ancora, ad Anacapri, sull'isola di Capri, e a Megeve, centro dell'Alta Savoia. "Andremo a dibattimento e ci difenderemo, anche perché questa è una questione che non ha rilevanza penale e non ci sono reati", commenta l'avvocato Giuseppe Bana, legale di Bracco, spiegando come in udienza preliminare il gup ha ritenuto che le questioni a lui sottoposte non potessero essere risolte in questa fase preliminare del procedimento, ma andassero demandate al vaglio dibattimentale, che prevede un ampio contraddittorio tra le parti". Il legale ha ripetuto anche oggi quanto più volte sottolineato in passato: "Il fatto non ha rilevanza penale e la mia assistita ha già ampiamente risolto la questione inerente alla posizione fiscale", sottolineando la decisione del gup di disporre il dissequestro della somma sequestrata lo scorso marzo. "Nel processo ci sono tante questioni giuridiche da risolvere", aggiunge l'avvocato Armando Simbari, legale degli architetti Pollastri e Calcinaghi, anche loro rinviati a giudizio. La difesa di Diana Bracco da subito aveva contestato i rilievi penali e l'accusa di frode, spiegando che la pratica con il Fisco si era già conclusa con una transazione. "Tutte le imposte sono state pagate", aveva spiegato Bana, per quale si trattava di "contestazioni riguardanti l'inerenza all'attività di impresa di fatture, situazione non rilevante sotto il profilo penale e già risolta con l'Agenzia delle Entrate".
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Sicurezza cantieri, siglato il Protocollo d’Intesa tra Expo 2015, INAIL ed Enti Bilaterali per il dismantling


Cantieri sicuri. È stato questo uno dei principali obiettivi che Expo 2015 S.p.A. ha fissato sin dall’inizio della sua attività. Un imperativo che la società che ha organizzato l’Esposizione Universale ha seguito con impegno, ottenendo risultati eccellenti durante la costruzione – nessun infortunio mortale registrato –, e che guiderà anche la fase di dismissione del sito espositivo. A fine dicembre 2015, infatti, è stato rinnovato l’impegno sottoscritto con Inail ed Enti Bilaterali dell’Edilizia con il Protocollo d’Intesa per la sicurezza nei Cantieri Expo valido per il Dismantling dell’area che ha ospitato l’Esposizione Universale.
La sicurezza del cantiere e la tutela dei lavoratori è stata garantita dalla società in concreto attraverso la sottoscrizione di una serie di accordi con le Istituzioni e le Parti Sociali finalizzate a mettere in campo soluzioni innovative per presidiare e rimuovere le situazioni di rischio legate a fenomeni di interferenze e per garantire il rispetto della legalità. In questo contesto, sono stati sviluppati alcuni progetti diretti ad  “alzare l’asticella” della sicurezza, al fine di elevare il livello qualitativo delle prestazioni e stimolare la partecipazione di tutti i soggetti, in primo luogo dei lavoratori, nella definizione delle misure di prevenzione. E’ questo il significato più profondo degli accordi sottoscritti da Expo 2015 S.p.A. con INAIL e le Parti Sociali, con il supporto di ASL tra cui ricordiamo, in particolare, il Protocollo INAIL – Enti Bilaterali Edili del 25 novembre 2013.
Con il nuovo Protocollo siglato a dicembre 2015 si rinnova l’impegno dell’INAIL e dell’Ente Bilaterale dell’Edilizia per la sicurezza nei Cantieri Expo anche nella fase altrettanto critica delle operazioni di Dismantling.
L’accordo prevede un sistema di controllo degli accessi delle imprese, dei lavoratori e dei mezzi all’interno dei cantieri da parte di Expo 2015 S.p.A. e Cassa Edile di Milano mentre INAIL e CPT si impegnano ad assicurare oltre 1.300 ore di presenza nei cantieri per supportare imprese e lavoratori per:
  • la valutazione delle competenze in atto relative alle abilità e conoscenze dei lavoratori in tema di sicurezza;
  • gli interventi di assistenza tecnica, monitoraggio comportamentale e formazione on the job “quando serve e dove serve”.
Le attività saranno costantemente coordinate e monitorate da un Comitato di Governance supportato da esperti e tecnici degli Enti coinvolti.
Vista l’importanza del tema il Protocollo è stato presentato anche alla Società Arexpo per un successivo coinvolgimento.
I risultati di tutto questo lavoro – dichiara Alessandro Molaioni, Direttore della Divisione Tecnica Dismantling di Expo 2015 S.p.A. – sono sotto gli occhi di tutti: Expo si pone come Cantiere laboratorio per l’applicazione di protocolli volti a migliorare la sicurezza sul lavoro, in un quadro particolarmente complesso con elevatissimi rischi di interferenze, accompagnati da programmazioni molto strette in termini di tempo su un’area di appena 110 ettari dove hanno lavorato anche 10.000 lavoratori su più turni. Vogliamo quindi proseguire con questa gestione virtuosa anche nella fase Dismantling”.
“La grande collaborazione tra Expo 2015, le Parti Sociali ed INAIL – commenta Paola Pizzighini, Responsabile delle Relazioni Sindacali di Expo 2015 S.p.A. – ha permesso di raggiungere risultati eccellenti. Uno tra tutti fotografa la situazione: contrariamente alle previsioni iniziali, nei cantieri di Expo non vi è stato nessun incidente mortale. Anche la fase Dismantling si presenta molto delicata per la presenza contemporanea dei cantieri di tutti i Padiglioni e con circa 1.500 lavoratori in Cantiere, per questa ragione è importante non abbassare la guardia e mantenere vigile l’attenzione sulla sicurezza”.
“I positivi risultati in termini di promozione della salute e sicurezza sul lavoro conseguiti nella fase di realizzazione delle opere necessarie per l’evento EXPO 2015 – dichiara Antonio Traficante, Direttore regionale Inail Lombardia – dimostrano che una fattiva e costante sinergia tra Istituzioni, parti sociali, aziende e lavoratori è la carta vincente per modernizzare il paese. La metodologia innovativa sperimentata nel progetto Inail-CPT nella fase di costruzione diventerà nel 2016 il modello di riferimento per la realizzazione di interventi di prevenzione nei cantieri lombardi, a partire da quelli interessati nella fase di Dismantling. L’auspicio è di trasferire questa esperienza anche in altri contesti, diffondendola su tutto il territorio nazionale come buona pratica da applicare in tutti i cantieri particolarmente complessi e nella realizzazione delle grandi opere”.
Il presidente CPT- Sicurezza in edilizia Dario Firsech e il vicepresidente Pietro Burgarello, con estrema soddisfazione, accolgono il positivo riscontro e la replicabilità del progetto “La formazione dei cantieri EXPO”, già peraltro sperimentato in occasione della realizzazione di Milano Expo 2015. L’importanza di creare legami concreti con antri Enti per progettare e mettere in campo misure straordinarie, intervenendo sulla cultura della sicurezza con specifici percorsi formativi, sulla prevenzione attraverso l’adozione di soluzioni organizzative e operative mirate all’attuale fase di dismantling delle strutture dell’Esposizione Universale appena conclusa, rappresenta l’opinione condivisa e condivisibile. Il presidente CPT ritiene che “solo con una sinergica collaborazione tra Enti si può efficacemente contribuire a una più ampia diffusione della cultura della sicurezza del lavoro. L’esperienza nei cantieri EXPO ha sicuramente portato i risultati sperati a quella innovativa modalità di fare formazione on the job dimostrando che è possibile coniugare la sicurezza con le esigenze della produzione anche in un contesto con elevati rischi interferenziali per il contemporaneo svolgimento di attività molto diverse tra loro”.  Aggiunge il vicepresidente CPT “sarà nostro dovere garantire ai lavoratori edili iscritti al sistema bilaterale delle costruzioni e indipendentemente dalla nazionalità, le attività di sensibilizzazione, formazione e promozione della salute e sicurezza nei cantieri interessati al progetto in un ottica di massima flessibilità operativa adeguate ai bisogni che dovessero eventualmente sorgere”.
expo2015.org

Expo fa volare Malpensa e Linate. Ma c’è l’incognita attentati a Parigi

L'impatto dei tragici fatti di Parigi sul traffico aereo è stato immediato, significativo e non se ne vede ancora la fine. Solo nelle prossime settimane si capirà se si stia esaurendo e se occorrerà attendere ancora. È quanto ha fatto sapere Pietro Modiano, presidente di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, nel corso dell’audizione al Comune di Milano. Complice l’Esposizione Universale, il 2015 è stato un anno positivo per gli scali milanesi: il monte-passeggeri è salito a 28,1 milioni, il 3% in più dell’anno precedente. Da Malpensa ne sono transitati 18 milioni, per un aumento dell’1,3% rispetto al 2014. «A novembre 2015 – dettaglia però Modiano – avevamo previsto una crescita del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Ma siamo stati costretti a ricrederci: per effetto di quanto avvenuto a Parigi il 13 di quel mese, abbiamo bruciato in soli 15 giorni 3 punti percentuali di crescita, attestandoci comunque su un buon 6,5% di incremento».
La paura di volare potrebbe costringere la società aeroportuale a vedere al ribasso anche le stime inserite nelle«Linee guida del quinquennio 2015-2020», quelle esposte ieri da Modiano, perché non è dato sapere quando finirà: «Abbiamo bisogno di qualche settimana per capire» scandisce il numero uno di Sea. Quali numeri potrebbero essere rivisti? «Il nostro obiettivo è far sì che il sistema aeroportuale milanese trasporti entro il 2020 circa 7 milioni di passeggeri in più all’anno rispetto ad oggi, arrivare a 33-34 milioni, puntando su una crescita delle tratte intercontinentali. Ma ora ci riserviamo di ridefinire le stime».
Oltre ai fatti di Parigi, ci sono altri due fattori di incertezza: le sorti del decreto Linate, ora che l’Unione Europea lo ha bocciato, e l’effetto delle fusione tra Sea e Sacbo, la società aeroportuale di Bergamo. Sul primo fronte, Modiano non nasconde la sua preoccupazione perché «c’è il rischio di un allargamento delle possibilità di voli internazionali e anche intercontinentali su Linate a danno di Malpensa, che è un’infrastruttura dedicata proprio all’intercontinentale e che ha bisogno, per questo, di voli a breve e medio raggio a sostegno. Linate è saturo: oltre i 10 milioni di passeggeri annui non si può andare». Quanto alla fusione con Sacbo, oggi si chiude il bando del Comune di Milano per l’advisor. Sea auspica che fusione sia entro giugno, mese delle elezioni amministrative. Uno scenario tutt’altro che scontato.

ilgiorno.it