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Moda. Un giardino da indossare


Fiori, foglie, uccelli: la natura diventa protagonista assoluta dei tessuti, trasformando gli outfit in veri e propri giardini da indossare. Marni sceglie il maxi fiore, da Givenchy i ricami tridimensionali di rose e voli d’uccello impreziosiscono cappotti scultorei. Undercover, invece, porta in passerella una versione più quotidiana e urbana, con micro-stampe naturalistiche che animano blazer dal taglio rilassato. Un fil rouge che attraversa estetiche diverse, riportando l’eco di un giardino segreto anche nelle giornate più grigie.
iodonna.it

Capelli autunno 2025: cinque grandi idee dalle sfilate



Dalle sfilate della stagione, abbiamo estratto cinque grandi idee. Da suddividere poi in una molteplicità di piccole e ulteriori tendenze. Si tratta di cinque macro trend da seguire, che condensano in loro l’anima della bellezza della stagione autunnale contemporanea. Traiettorie piene di fascino, che vanno incontro all’inverno senza timori e senza rigidità. Con la più grande naturalezza.
Come estate insegna: tagli con texture al naturale

In un certo modo, la lentezza e la naturalezza della bella stagione e delle giornate spensierate senza niente da fare, permangono nei giorni più indaffarati dell’autunno. Lo suggeriscono alcune delle tendenze capelli 2025 dell’autunno. Per esempio, Louis Vuitton (che ha appena lanciato la sua linea make up) indica con estrema grazia ed estrema coolness che si può lasciare che i capelli lunghi vivano della loro texture naturale. Con un piccolo accenno di ritrosa (non corretto dalla piastra…) sulla frangia.

Tendenze capelli autunno 2025: i tagli corti sono bold

Sono piccoli, sono corti ma si vedono. Eccome se si vedono. Perché i tagli corti dell’autunno 2025 non hanno paura di mostrarsi in tutta la loro audacità. Sono tagli bold, caschetti in grassetto (come quello che ha sfilato per Chanel): tanti, decisi, folti. Sono accessori da indossare che completano un outfit.


in https://www.amica.it/2025/08/20/capelli-autunno-2025-cinque-grandi-idee-dalle-sfilate/

Da Beato Angelico ai Faraoni, 5 mostre da non perdere in autunno. In autunno Man Ray, Belle Époque e tesori


 Sarà un autunno pieno di capolavori irripetibili ed esperienze artistiche ricche di suggestioni quello che ci attende, come dimostrano alcune delle mostre in programma a partire da settembre.

Cinque in particolare gli appuntamenti da non perdere, che spaziano dall'arte antica dei Faraoni alle esperienze avanguardistiche di Man Ray, passando per Beato Angelico, la Belle Époque e le sorprendenti opere di grandi maestri come van Gogh e Picasso provenienti dal Toledo Museum of Art in Ohio (Usa).

A Palazzo Reale di Milano le immagini ironiche, provocanti ed eleganti di Man Ray saranno protagoniste nella grande retrospettiva "Forme di luce", allestita dal 24 settembre all'11 gennaio e curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca.
    Pioniere di linguaggi visivi che continuano a influenzare l'arte, la fotografia, il design e la cultura contemporanea, figura centrale nelle avanguardie del XX secolo, Man Ray viene raccontato attraverso circa trecento opere, tra fotografie vintage, disegni, litografie, oggetti e documenti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
    Uno dei padri dell'arte del Rinascimento, maestro nella prospettiva e nell'uso della luce nel rapporto tra figurazione e spazio, Beato Angelico verrà celebrato in una grande mostra allestita a Firenze dal 26 settembre al 25 gennaio nella doppia sede di Palazzo Strozzi e Museo di San Marco. A cura di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, l'esposizione, frutto di 4 anni di lavoro, è la prima grande mostra a Firenze dedicata all'artista dopo settant'anni: il percorso, che riunisce dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e collezioni italiane e internazionali, ma anche da numerose chiese e istituzioni territoriali, affronta la produzione, lo sviluppo e l'influenza dell'arte di Beato Angelico in dialogo con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
    Svelare l'eleganza, la modernità e il fascino della Parigi fin-de-siècle, osservata anche attraverso lo sguardo degli artisti italiani tra cui Boldini, De Nittis e Corcos: a Palazzo Blu di Pisa dal 14 ottobre al 7 aprile sarà allestita la grande mostra "Belle Époque" a cura di Francesca Dini. Ripercorrendo i momenti salienti di quel periodo, dagli sconvolgimenti politici del 1870 all'affermazione della Parigi moderna, la mostra presenta opere provenienti da istituzioni italiane e internazionali tra cui il Musée d'Orsay e il Louvre, il Philadelphia Museum of Art, le Gallerie degli Uffizi, il Museo e Real Bosco di Capodimonte oltre a collezioni private per la prima volta accessibili al pubblico.
    Dal 24 ottobre oltre 130 opere provenienti dai musei più importanti d'Egitto permetteranno ai visitatori di immergersi nelle meraviglie e nei misteri dell'epoca degli antichi Egizi grazie alla mostra "Tesori dei Faraoni", in programma alle Scuderie del Quirinale di Roma fino al 3 maggio, curata dal Dr.
    Tarek El Awady. Evento di portata storica (è infatti solo la seconda volta che l'Egitto autorizza la presentazione di una mostra di tale rilievo in Italia, dopo quella a Palazzo Grassi di Venezia nel 2002-2003 che contava 80 pezzi), l'esposizione offre una panoramica eccezionale prendendo spunto dalle origini della civiltà faraonica fino allo splendore dei grandi sovrani del Nuovo Regno e del Terzo Periodo Intermedio, includendo anche le scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni.
    Tra i pezzi esposti più importanti la Triade di Micerino, il sarcofago d'oro della regina Ahhotep, la maschera funeraria d'oro di Amenemope, la copertura funeraria d'oro del faraone Psusennes I, le statue di Sennefer, Ramses VI e Thutmose III.
    "Da Picasso a van Gogh. Capolavori dal Toledo Museum of Art.
    Storie di pittura dall'astrazione all'impressionismo" è la grande mostra, organizzata da Toledo Museum of Art e Linea d'ombra, a cura di Marco Goldin, in programma al Museo di Santa Caterina di Treviso dal 15 novembre al 10 maggio. Unica tappa europea, l'esposizione riunisce 60 opere di grande prestigio (basti pensare che insieme raggiungono il valore di un miliardo di euro) in un percorso a ritroso nella storia dell'arte: partendo dall'astrazione americana del secondo Novecento, da Richard Diebenkorn a Morris Louis, da Ad Reinhardt a Helen Frankenthaler, si arriva poi ad alcune esperienze capitali dell'astrazione invece europea, da Ben Nicholson e Josef Albers fino a Piet Mondrian e Paul Klee, per approfondire quindi il passaggio dal '900 all'800 e di seguito i tre grandi temi, la natura morta, le figure e i ritratti, i paesaggi.


Ansa