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Turismo e fede. A piedi o in bicicletta: il piccolo boom del Cammino d’Oropa


Una delle esperienze di turismo lento, a piedi e in bicicletta, più apprezzate in Italia: è il Cammino di Oropa, che ha registrato quest’estate un aumento di circa il 20% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Con una particolarità interessante: «L’itinerario può essere compiuto a piedi all’andata e sulle due ruote al ritorno, grazie a un’organizzazione che unisce noleggio e-bike, trasporto bagagli e assistenza logistica», Alberto Conte, ideatore e coordinatore del progetto, spiegando che si tratta di «un’evoluzione coerente con le nuove progettualità legate alla rete di una trentina di operatori turistici “bike friendly” nata nel Biellese grazie al sostegno della Fondazione BIellezza, che sostiene lo sviluppo turistico del territorio e si era già impegnata negli anni scorsi nella valorizzazione del Cammino pedonale».

Questa intensa attività ha già portato «all’integrazione della rete degli operatori con il sistema di prenotazione del Cammino di Oropa, che dà la possibilità di ricevere una bicicletta direttamente nell’alloggio che si prenota, oppure trovarla pronta all’arrivo in stazione e partire guidati da una app, per pernottare in strutture di accoglienza a misura di cicloturisti, anche per coloro che non hanno esperienza o allenamento ma desiderano vivere un viaggio lento in sella a una e-bike». Il vasto territorio, che si può raggiungere in treno da Milano e Torino, «si scopre con il passo o la pedalata che lascia il tempo di ascoltare, osservare, respirare», evidenzia Conte.

Gli itinerari in bicicletta sulle Ciclovie di Oropa collegano la pianura agricola alle Alpi piemontesi, attraversando un paesaggio molto vario. «Non si tratta di piste ciclabili, ma di itinerari su strade percorribili anche in auto, non tanto adatti quindi a famiglie con bambini. La Ciclovia della Serra, da Santhià a Oropa, e la Ciclovia Canavesana che collega Ivrea ai Santuari di Belmonte e di Oropa sono completamente tracciate, dotate di segnaletica e strutture di accoglienza», puntualizza l’ideatore dei percorsi. Nel dettaglio, la Ciclovia di Oropa Canavesana è costituita «da due grandi anelli che partono dalla stazione ferroviaria di Ivrea e si dirigono a ovest verso il Sacro Monte di Belmonte, la Valle Sacra e la Valchiusella, a est verso la Serra Morenica e il Santuario di Oropa: è quindi possibile percorrere un solo anello oppure concatenare i due itinerari. Qui si innesta anche un tratto della Ciclovia Francigena, ovvero il percorso ciclabile della Via Francigena che attraversa l’Italia in oltre mille chilometri dal Colle del Gran San Bernardo a Roma».

Il mix vincente fra spiritualità, natura e accoglienza diffusa attrae anche un numero crescente di cicloturisti “slow”, «che scelgono di esplorare il territorio con escursioni giornaliere in bicicletta: un nuovo pubblico, alla ricerca di autenticità e cultura», riferisce Conte. «Attorno al Cammino di Oropa si sta strutturando una rete di itinerari che comprende anche il Tracciolino, una delle strade panoramiche più belle dell’arco alpino, e i nuovi percorsi di Woolscape-Le strade della lana, disegnati per connettere in modo narrativo e sostenibile paesaggi produttivi, arte, memoria e bellezza». Per maggiori informazioni: www.camminodioropa.it.

Avvenire

Turismo, i conti di agosto: "La ripresa c’è stata. Svolta in due mesi"


L’analisi delle categorie. Assohotel: "Meno statunitensi e italiani". Più positive Federalberghi e Confcommercio: "È fase di assestamento".

Un’estate in calo per le imprese ricettive secondo Assohotel Confesercenti Firenze: "Primavera un po’ di calo rispetto al 2024, luglio calo del 15%, che invece anno scorso era andato benino; agosto del 10% ed era già andato male anno scorso – dice la presidente Monica Rocchini –. Gli americani non ci sono più, gli italiani sono calati, mentre avevamo tanti connazionali di passaggio verso il mare che si fermavano un paio di notti". Il motivo? Non è il clima barlaccio: "Anzi quando è brutto tempo al mare, a Firenze si è sempre lavorato tanto – riferisce Rocchini – L’ italiano manca per motivi economici, nonostante i nostri prezzi oscillano continuamente e si adeguano".

Non incide la concorrenza dell’host privato: "Chi fa affitti brevi ha registrato la stessa flessione"; semmai "ci sono state tante aperture di student hotel e student e basta, colossi che hanno immesso migliaia di camere su Firenze, che fanno offerte con i cartelloni fuori e alcuni student vendono anche su Booking e non dovrebbero; gli student hotel invece possono farlo due mesi l’anno, ma ancora non è chiaro in che periodo. Ci vorrebbero regole certe". L’ultimo scampolo d’estate pare più roseo: "A metà settembre ripartono le prenotazioni, tanti dal Nord-Europa che compensano il calo Usa".
Leggermente diversa l’analisi di Federalberghi Firenze: "Giugno un po’ in flessione, luglio marcata, agosto parziale risalita ma in linea con lo scorso anno, a settembre c’è movimento – riporta il presidente Francesco Bechi – Non un’estate positiva come il 2024, ma è anche fisiologica, dopo due anni di crescita, una fase di assestamento o leggera flessione. Confidiamo che sia temporanea: gli alberghi, che si sono adeguati anche come politiche tariffarie. Si spera il mondo internazionale ritrovi fiducia, sugli americani ha influito tanto il cambio del dollaro".

"Per la clientela italiana, ancora una componente importante – sottolinea Bechi – la contrazione della capacità di spesa incide moltissimo". Il tema degli affitti brevi, "esisteva anche l’anno scorso, non hanno creato un’ulteriore decrescita dei fatturati delle strutture – riflette – certo più offerta c’è in un momento di flessione, più influenza dà sugli equilibri, però bisogna anche considerare che ha una platea in parte diversa", e poi "c’è stata un’emersione delle locazioni brevi, ora censite: la loro crescita è in buona parte riconducibile alla regolamentazione, a seguito di cui anzi hanno avuto una contrazione".

"L’estate negativa paventata da molti è stata smentita dai fatti – è al contrario la lettura di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana –, il dato non è assolutamente negativo. Agosto è positivo e ci sono buone aspettative per settembre-ottobre che sembrano rimettere a posto un giugno-luglio sotto l’anno passato". Marinoni concorda invece sulla provenienza nordeuropea: "Tedeschi, scandinavi, olandesi, inglesi, ma una minore presenza americana. Il turismo italiano è attivo anche se meno spendente, meno percepito dagli alberghi e più da commercio e somministrazione". E ribadisce che "l’affitto breve erode quote di mercato solo in parte, il grande incremento che si registra è perché si riporta alla luce un sommerso che prima del cin non appariva. Non lo demonizziamo, ma invochiamo le stesse regole: chi opera nello stesso mercato, deve sottostare agli stessi oneri".
La Nazione

Arrosticini, pallotte cacio e ova, parrozzo e ferratelle: sono loro a guidare la classifica delle ricette abruzzesi più cercate online, confermando la regione Abruzzo come una delle più attrattive del turismo enogastronomico digitale



A rivelarlo è lo studio “Viaggio nel gusto. Le tendenze gastronomiche d’Italia, tra tradizione e cibo da strada”, realizzato dall’Osservatorio Telepass in collaborazione con Moveo, Seed Digital e Change Media.

Secondo il report, le ricette abruzzesi generano oltre 75mila ricerche online ogni mese, con un trend in costante crescita. Nel 2024 sono stati registrati 6,5 milioni di ricerche legate alla cucina regionale, mentre nei primi mesi del 2025 si segnalano incrementi significativi: +27% sulle ricerche di sagre e +8% sui food tour.

In cima alla classifica si confermano gli arrosticini, con oltre 43mila ricerche annue. Subito dopo le pallotte cacio e ova (9.900) e il parrozzo (oltre 6.000), dolce natalizio ricoperto di cioccolato fondente. Completano la top 5 i bocconotti e le ferratelle.

Tra le ricette più cercate spiccano anche le scrippelle ‘mbusse, mentre la crescita più sorprendente è quella delle sise delle monache, che registrano un incremento del +203% rispetto allo scorso anno. Anche gli arrosticini, nonostante il primato consolidato, continuano a crescere (+22%), segno di un interesse sempre vivo.

Il dato più significativo riguarda il rapporto tra cucina e mobilità: le ricerche online non si limitano alla curiosità gastronomica, ma sono spesso legate alla pianificazione dei viaggi. Si parte per assaggiare un piatto tipico, e una volta a casa lo si cerca online per rivivere l’esperienza.

«Il turismo gastronomico è ormai una motivazione di viaggio a pieno titolo – spiega Aldo Agostinelli, Chief Consumer Revenues Officer di Telepass –. Si parte per provare un piatto, e al rientro lo si cerca online per riviverlo. Il nostro impegno è rendere la mobilità semplice e fluida, così che una ricetta scoperta sul web possa diventare la meta del prossimo weekend».

Con una cucina genuina e una forte identità territoriale, l’Abruzzo si posiziona tra le regioni italiane più attrattive nel panorama del turismo gastronomico esperienziale. Le sue specialità rappresentano non solo il legame con la tradizione, ma anche un motore di movimento sul territorio, tra esperienze autentiche, scoperta e ritorno ai sapori della memoria.

Lo studio mette in luce anche il ruolo di Telepass nel supportare la mobilità enogastronomica: grazie a un bouquet di 30 servizi integrati, dal pagamento dei pedaggi autostradali alla ricarica dei veicoli elettrici, l’azienda punta a rendere più semplici e accessibili anche le destinazioni meno centrali, contribuendo così a valorizzare territori come l’Abruzzo.

Il report completo “Viaggio nel gusto” è disponibile su Moveo, il magazine digitale di Telepass dedicato a viaggi e nuove abitudini di mobilità.

in https://news-town.it/

Dai Paesi dell’Asia-Pacifico cresce la domanda verso l’Italia

 


L’Italia continua ad attrarre visitatori da tutte le regioni del mondo, lo dimostrano gli ultimi dati ENIT sugli arrivi dai Paesi dell’Asia-Pacifico, in occasione della fiera ILTM di Singapore (uno degli eventi di punta nel calendario globale del turismo di lusso).

Nei primi cinque mesi del 2025, infatti, gli arrivi aeroportuali in Italia da quest’area per soggiorni di almeno una notte sono cresciuti di circa il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un picco di passeggeri (83.400, ossia +17,4%) a maggio. La motivazione principale dei viaggi resta il turismo per vacanza e tempo libero, che rappresenta il 93,2% degli arrivi (in crescita del +10,3%). I viaggi per lavoro costituiscono il restante 6,8%, con un incremento del +4,4%.

Nel dettaglio, la Cina guida la classifica con oltre 94.700 arrivi (+8,3% e una quota del 32,6% sul totale dell’area geografica), segue la Corea del Sud con 71.288 passeggeri (+4,3% e un’incidenza del 24,5%), il Giappone registra 42.365 arrivi (+14,9%, pari al 14,6% del totale), l’Australia segna un incremento del +20,7% con 31.915 passeggeri (11%), l’India mostra una crescita del +10% con circa 22mila arrivi e una quota stabile al 7,6%, la Thailandia si distingue per l’incremento più marcato pari al +24,6%, con 9.765 arrivi (3,4%), l’Indonesia conta 4.947 passeggeri in crescita del +22,6% (1,7%) mentre Singapore registra un lieve aumento dello 0,8%, con 13.385 arrivi (4,6%). 

Tra le motivazioni di viaggio le esperienze vanno per la maggiore: tra i turisti australiani crescono i pacchetti gastronomici e del lusso con un 50% in più sulle vendite rispetto al 2024. Soggiorni lunghi (3 settimane) in Costiera Amalfitana, Puglia e Sicilia, oltre che città quali Roma e Milano. Anche i pacchetti che combinano arte, wellness e shopping mostrano buone performance, con aumenti tra il +7% e il +20% ed una permanenza media di 15 giorni. Tra chi arriva dalla Cina, in aumento Sport & Wellness del +20% in città quali Milano, Torino, Cortina, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli; oltre ad un interesse per i viaggi formativi e professionali: il segmento MICE e studio cresce del +12%. Dal Giappone, le prenotazioni dal mercato hanno registrato una crescita media del +29,2% a conferma di un interesse costante verso l’Italia. I pacchetti proposti prevedono una permanenza media di 8 giorni, con itinerari ben strutturati che combinano cultura, paesaggio e gastronomia, oltre allo shopping che rappresenta una componente rilevante, soprattutto a Milano, Venezia e Firenze, dove è percepito come parte dell’esperienza culturale e di lifestyle italiano. 

Questi risultati dimostrano come ancora una volta riusciamo ad attrarre turisti da ogni parte del mondo. Arte, cultura, mare ma non solo: il viaggiatore cerca l’esperienza del Made in Italy, degustando prodotti tipici, immergendosi nelle vie dello shopping o concedendosi momenti di relax e benessere” dichiara Ivana Jelinic, AD ENIT S.p.A.

Enit


La Spagna ha chiesto ai pellegrini di evitare o interrompere il Cammino di Santiago a causa degli incendi


 La sera del 17 agosto la Protezione Civile di Castiglia e León, nel nord-ovest della Spagna, ha chiesto ai pellegrini impegnati nel Cammino di Santiago, o in procinto di partire, di interrompere o evitare d’intraprendere il percorso. Il motivo dietro la richiesta è individuabile nei grandi incendi che interessano da giorni la regione. Le autorità si sono anche raccomandate ad amici e parenti delle persone in viaggio di mettersi in contatto con loro, per avvisarle delle restrizioni e dei rischi.

Da oltre una settimana, in Spagna sono attivi diversi roghi. I vigili del fuoco stanno incontrando enormi difficoltà nel domarli a causa del grande caldo, del vento e della siccità. Una trentina dei quaranta incendi attualmente in attività nel Paese sono concentrati nella comunità autonoma di Castiglia e León, nelle province di Zamora, León, Salamanca e Ávila. Nell’ultima settimana, le forze dell’ordine locali si sono viste costrette a evacuare più di trentamila persone. Secondo il programma Copernicus dell’Unione Europea, nel 2025 in Spagna sono già bruciati più di 3.400 chilometri quadrati a causa delle fiamme.

Cos’è il Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è un’antica rete di sentieri europei che collega tra loro diverse città del continente a Santiago de Compostela, e che attraversa il nord e l’ovest della Spagna. Ogni anno migliaia di pellegrini intraprendono uno dei vari cammini possibili per raggiungere la cattedrale e poter, in questo modo, portare a termine un percorso di redenzione e di riscoperta personale.

Nel 1985 l’UNESCO ha inserito il centro storico di Santiago de Compostela nella sua lista dei patrimoni dell’umanità (lista che, almeno negli ultimi anni, ha subito diverse critiche, poiché contribuisce ad attirare orde di turisti, stravolgendo il contesto locale). Si ritiene, tuttavia, che l’enorme interesse internazionale verso il Cammino sia iniziato però nel 1993, considerato anno santo in quanto il giorno di San Giacomo, il 25 luglio, coincideva con una domenica.

MetropolitanMagazine

Da Beato Angelico ai Faraoni, 5 mostre da non perdere in autunno. In autunno Man Ray, Belle Époque e tesori


 Sarà un autunno pieno di capolavori irripetibili ed esperienze artistiche ricche di suggestioni quello che ci attende, come dimostrano alcune delle mostre in programma a partire da settembre.

Cinque in particolare gli appuntamenti da non perdere, che spaziano dall'arte antica dei Faraoni alle esperienze avanguardistiche di Man Ray, passando per Beato Angelico, la Belle Époque e le sorprendenti opere di grandi maestri come van Gogh e Picasso provenienti dal Toledo Museum of Art in Ohio (Usa).

A Palazzo Reale di Milano le immagini ironiche, provocanti ed eleganti di Man Ray saranno protagoniste nella grande retrospettiva "Forme di luce", allestita dal 24 settembre all'11 gennaio e curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca.
    Pioniere di linguaggi visivi che continuano a influenzare l'arte, la fotografia, il design e la cultura contemporanea, figura centrale nelle avanguardie del XX secolo, Man Ray viene raccontato attraverso circa trecento opere, tra fotografie vintage, disegni, litografie, oggetti e documenti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
    Uno dei padri dell'arte del Rinascimento, maestro nella prospettiva e nell'uso della luce nel rapporto tra figurazione e spazio, Beato Angelico verrà celebrato in una grande mostra allestita a Firenze dal 26 settembre al 25 gennaio nella doppia sede di Palazzo Strozzi e Museo di San Marco. A cura di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, l'esposizione, frutto di 4 anni di lavoro, è la prima grande mostra a Firenze dedicata all'artista dopo settant'anni: il percorso, che riunisce dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e collezioni italiane e internazionali, ma anche da numerose chiese e istituzioni territoriali, affronta la produzione, lo sviluppo e l'influenza dell'arte di Beato Angelico in dialogo con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
    Svelare l'eleganza, la modernità e il fascino della Parigi fin-de-siècle, osservata anche attraverso lo sguardo degli artisti italiani tra cui Boldini, De Nittis e Corcos: a Palazzo Blu di Pisa dal 14 ottobre al 7 aprile sarà allestita la grande mostra "Belle Époque" a cura di Francesca Dini. Ripercorrendo i momenti salienti di quel periodo, dagli sconvolgimenti politici del 1870 all'affermazione della Parigi moderna, la mostra presenta opere provenienti da istituzioni italiane e internazionali tra cui il Musée d'Orsay e il Louvre, il Philadelphia Museum of Art, le Gallerie degli Uffizi, il Museo e Real Bosco di Capodimonte oltre a collezioni private per la prima volta accessibili al pubblico.
    Dal 24 ottobre oltre 130 opere provenienti dai musei più importanti d'Egitto permetteranno ai visitatori di immergersi nelle meraviglie e nei misteri dell'epoca degli antichi Egizi grazie alla mostra "Tesori dei Faraoni", in programma alle Scuderie del Quirinale di Roma fino al 3 maggio, curata dal Dr.
    Tarek El Awady. Evento di portata storica (è infatti solo la seconda volta che l'Egitto autorizza la presentazione di una mostra di tale rilievo in Italia, dopo quella a Palazzo Grassi di Venezia nel 2002-2003 che contava 80 pezzi), l'esposizione offre una panoramica eccezionale prendendo spunto dalle origini della civiltà faraonica fino allo splendore dei grandi sovrani del Nuovo Regno e del Terzo Periodo Intermedio, includendo anche le scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni.
    Tra i pezzi esposti più importanti la Triade di Micerino, il sarcofago d'oro della regina Ahhotep, la maschera funeraria d'oro di Amenemope, la copertura funeraria d'oro del faraone Psusennes I, le statue di Sennefer, Ramses VI e Thutmose III.
    "Da Picasso a van Gogh. Capolavori dal Toledo Museum of Art.
    Storie di pittura dall'astrazione all'impressionismo" è la grande mostra, organizzata da Toledo Museum of Art e Linea d'ombra, a cura di Marco Goldin, in programma al Museo di Santa Caterina di Treviso dal 15 novembre al 10 maggio. Unica tappa europea, l'esposizione riunisce 60 opere di grande prestigio (basti pensare che insieme raggiungono il valore di un miliardo di euro) in un percorso a ritroso nella storia dell'arte: partendo dall'astrazione americana del secondo Novecento, da Richard Diebenkorn a Morris Louis, da Ad Reinhardt a Helen Frankenthaler, si arriva poi ad alcune esperienze capitali dell'astrazione invece europea, da Ben Nicholson e Josef Albers fino a Piet Mondrian e Paul Klee, per approfondire quindi il passaggio dal '900 all'800 e di seguito i tre grandi temi, la natura morta, le figure e i ritratti, i paesaggi.


Ansa

La Sicilia che stupisce tra montagne, riserve e avventura

 

Uno Stretto dove Scilla e Cariddi si fanno ancora sentire. Monti che hanno nascosto un popolo da quelli vicini, custodendone la lingua del Nord Italia. Gole le cui pietre scottano al tocco, mentre i piedi gelano anche nelle giornate d'estate. Vulcani neri di rabbia infuocata, da cui si vedono chilometri di orizzonte e dove una passeggiata può essere una discesa in scivolata tenendosi per mano. La Sicilia non è soltanto il suo incredibile patrimonio artistico e culturale. C'è qualcosa in più. Esperienze naturali diversissime – che si decida di andare a Sud, Nord, Est oppure Ovest – e che permettono a chi la visita di scoprire paesaggi mozzafiato e storie uniche nel loro genere.

La Sicilia con le parole di Giovanni Verga

Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri.

Ansa



Beni di lusso e nuove tendenze per il futuro. Turismo esperenziale in pole position

Il settore dei beni personali di lusso sta affrontando un rallentamento significativo, considerato il più marcato degli ultimi 15 anni, a causa di incertezze geopolitiche, fluttuazioni valutarie e tensioni commerciali, specialmente tra Stati Uniti e Cina. Secondo le previsioni di Bain & Company, per il 2025 si attende una contrazione globale del mercato tra -2% e -5%, con un possibile recupero solo nel lungo termine. Attualmente i giganti del lusso registrano performance divergenti: Hermès e Richemont resistono invece con una crescita attesa, mentre LVMH e Kering (Gucci) segnano perdite rilevanti. Nuovi segmenti resilienti Accanto al rallentamento continueranno a emergere segmenti resilienti come il beauty di fascia alta, il turismo esperienziale e la gioielleria di prestigio. Ma proviamo a capire i motivi: molti brand hanno aumentato i prezzi durante la crescita del mercato, ma senza adeguati livelli di innovazione, erodendo il valore percepito, un fenomeno che viene chiamato “Greedflation”. Non meno importante il calo dei consumi in Cina e Stati Uniti, un tempo mercati trainanti, ha messo in difficoltà i brand che non si erano diversificati abbastanza anche a causa della troppa dipendenza con questi mercati. Ma forse la chiave più interessante da non sottovalutare sono i cambiamento nei valori d’acquisto delle nuove generazioni (Millennial e Gen Z) che privilegiano esperienze, autenticità e “quiet luxury” (lussoso discreto), più che marchi appariscenti. E infine, la minaccia continua di nuovi dazi e tensioni commerciali (tra USA e UE), e che aumentano l’incertezza normativa e di mercato. Le nuove tendenze vedono un aumento delle tecnologie immersive e un retail ibrido con investimenti in realtà aumentata, smart store e flagship immersivi permettono di trasformare il retail fisico in ambienti esperienziali. Ma anche maggiore sensibilità alla sostenibilità verso un “lusso etico”, trasparenza, economia circolare e il vintage – o seconda mano – vincono consenso tra i consumatori. In tutto ciò nuovi mercati si affacciano alla domanda-offerta come: Medio Oriente, India, Sud-est asiatico e Latin America dove emergono nuove aree di crescita. Potremmo definire la crisi del lusso non è un collasso definitivo, ma una fase di transizione. Il futuro del settore sarà determinato da chi saprà reinventare il valore dell’esclusività, rispondere con autenticità ai nuovi valori dei consumatori e offrire esperienze emozionali anziché solo prodotti. In pole position come scelta troviamo sicuramente il turismo esperienziale di lusso Il turismo di qualità è oggi è uno dei segmenti più resilienti e promettenti del mercato del lusso, proprio perché intercetta un cambiamento profondo nei gusti dei consumatori: non più (o non solo) possedere un oggetto costoso, ma vivere un’esperienza unica, irripetibile e altamente personalizzata. La crescita stimata: secondo Bain & Company, vede il turismo esperienziale di lusso con una crescita del +7-9% annuo entro il 2030, più del lusso materiale. La città che più sembra attirare turismo da tutto il mondo sembra essere Venezia grazie al suo potenziale in Patrimonio artistico e storico senza eguali, per la presenza di Location private e inaccessibili per eventi personalizzati, Tradizioni artigianali uniche (vetro, tessuti, maschere).Scenari naturali e urbani irripetibili per esperienze su misura. Se ben gestito, questo turismo potrebbe riportare residenzialità in centro, con ricadute occupazionali di alto profilo. Aumentare il valore economico per visitatore e Ridurre la pressione del turismo di massa che sta facendo morire la città lagunare, privilegiando qualità su quantità.
 First Online