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Moda. Un giardino da indossare


Fiori, foglie, uccelli: la natura diventa protagonista assoluta dei tessuti, trasformando gli outfit in veri e propri giardini da indossare. Marni sceglie il maxi fiore, da Givenchy i ricami tridimensionali di rose e voli d’uccello impreziosiscono cappotti scultorei. Undercover, invece, porta in passerella una versione più quotidiana e urbana, con micro-stampe naturalistiche che animano blazer dal taglio rilassato. Un fil rouge che attraversa estetiche diverse, riportando l’eco di un giardino segreto anche nelle giornate più grigie.
iodonna.it

La moda del tappeto rosso di Sabrina Carpenter



Ai MTV VMAs 2025 il red carpet si conferma un laboratorio di stile fuori dagli schemi, un’arena in cui la moda diventa linguaggio, dichiarazione e provocazione. Ad aprire la serata è Doja Cat, consapevole regista del proprio personaggio, con un minidress Balmain dall’allure arlecchinesca, arricchito da gioielli Chopard che moltiplicano i riflessi dei flash, trasformando l’ingresso in pura performance visiva. E poi il pizzo di Sabrina Carpenter in Valentino, Ariana Grande in Fendi, Ciara in Schiaparelli. Ma a stupire tutti è come sempre l'arrivo di Lady Gaga, che sul palco dell'UBS Arena di NEw York ha scelto un drammatico look Marc Jacobs dalla collezione autunno inverno 2025.

Moda. Gli abiti corsetto sono la tendenza di questo Festival di Venezia


Come da calendario, mercoledì 27 agosto La Grazia di Paolo Sorrentino ha dato il via a una nuova edizione – precisamente l'82esima –, della Mostra del Cinema di Venezia. Comincia così, con l'apertura della Mostra, anche la parata di stelle che ogni anno sorprende il pubblico dal vivo e soprattutto online portando sul red carpet mise d’eccezione destinate a ispirare le tendenze dell'autunno imminente. Alla premiere dell'ultimo lavoro del regista di Parthenope e di È stata la mano di Dio, per esempio, gli abiti corsetto si sono rivelati protagonisti. A indossarli, catalizzando immediatamente l'attenzione, Leni Klum e Barbara Palvin. Arrivata sul red carpet insieme alla madre Heidi, per la premiere de La Grazia Leni Klum ha puntato sul total black, indossando un lungo abito sottoveste ispirato all’iconico reggiseno di Intimissimi Anna, con scollo a cuore, dal corpetto in seta con pannelli see-through e una gonna ampia e sinuosa, al contempo essenziale, chic e magnetica. Per abbinarlo, ha scelto di illuminare il tutto con un collier tempestato di smeraldi e diamanti, lasciando libera la lunga chioma castana. Nero è anche l'abito corsetto indossato da Barbara Palvin a pochi metri da Leni Klum, in questo caso composto da un top con reggiseno a balconcino, il bustier in pizzo e una lunghissima gonna con lo spacco che si apre sotto un dettaglio drappeggiato. Dei collant in nylon dello stesso colore e scarpe con tacco leopardate completavano il quadro. Leni Klum e Barbara Palvin non sono state le uniche a decretare gli abiti corsetto la prima tendenza di questa Mostra del Cinema di Venezia: nell'elenco rientrano anche Claire Holt, in una terza creazione Intimissimi ma di colore bordeaux, e Rose Villain con il suo vistoso abito oro, un po' Giovanna d'Arco e un po' glam rock, di Vivienne Westwood. 


Cosmopolitan

Moda. Miriam Leone conquista Venezia


 La prima settimana di settembre, i riflettori del cinema e della moda sono puntati su Venezia, dove tra red carpet e party esclusivi celebrità e attori scrivono le tendenze delle prossime settimane. Abiti da sogno e gioielli preziosissimi si alternano alla ribalta, stupendo i presenti e meravigliando gli osservatori da casa. Anche Miriam Leone, veterana della kermesse, ha contribuito allo spettacolo creativo del Lido, con un look black and white di assoluta eleganza. Per partecipare a uno dei tanti appuntamenti in calendario, l'attrice protagonista del film Amata di Elisa Amoruso punta su un look raffinato e sensuale al tempo stesso, che gioca con tessuti e trasparenze per un risultato in equilibrio tra grinta e raffinatezza. In particolare, è la sua blusa morbida ad attirare le attenzioni dei fan, un top bianco definito da un fit rilassato e morbido, caratterizzato da una profonda scollatura incorniciata da due nastri di tessuto lasciati cadere aperti fino alle gambe. Definita da maniche lunghe e ampie, Miriam la abbina a un paio di pantaloni neri a palazzo, lunghi fino a terra e ideali per slanciare la figura. Sigla poi il décolleté con una parure di gioielli firmati Bvlgari. Un collier di diamanti e smeraldi che riprende le sfumature dei suoi occhi, completo poi di orecchini e anelli coordinati. Un ensemble classico e senza tempo che spicca per la sua silhouette fluida, capace di farsi notare per la sua semplicità.

elle.com

Pantaloni: stretti o wide-leg, sartoriali o scampanati. Tra l’eleganza del velluto e la seduzione di una stoffa see-through, tra l’eterna pelle e i toni terrosi che rimpiazzano (o quasi) il nero. In gamba, più o meno larga, verso la stagione fredda.

tutti i pantaloni tendenza moda dell’autunno inverno 2025 2026
Launchmetrics.com/spotlight

Pantaloni cargo

Appeal utilitario, tra grandi tasche e verde militare da declinare con duvet smanicati ed elettrici come fatto da Anteprima, da progettare in tessuto tecnico e con funzionali zip come pensato da K-Way, da immaginare in versione romantica e preziosa, tra sete cangianti e spolverini bordati di pizzo com’è l’insieme ideato da Zimmermann. Dolce&Gabbana, invece, riesce a innervare di sexyness anche il più pratico dei pantaloni, e i suoi cargo zippati e tasconati si portano in combutta a t-shirt in pizzo che svelano la lingerie. Due pesi e due stili di sensualità.

Ruvida e anticonformista, diva in panni rubati a lui quando ancora l’atto era rivoluzionario, così Katharine Hepburn raccontò una volta il suo amore per l’indumento: “Mi piace muovermi rapidamente. Portare i tacchi è faticoso, mettere la gonna con le scarpe basse è poco attraente. Per questo preferisco i pantaloni”. Lei li indossava a vita alta e a gamba larghissima, con blazer, panciotti e camicie, secondo un gusto mascolino inviso a Hollywood che lo etichettò come privo di sensualità. Prima di lei, tra le grandi estimatrici dei pantaloni, ci fu Coco Chanel, ed è impossibile non ricordarla in marinière e wide-leg, cristallizzata a fianco del suo cane Gigot nei giardini di villa La Pausa a Roquebrune. Di quel modello lì, ampio e sartoriale, le passerelle ne inventariano oggi molti, sotto a blazer e pullover, sotto a polo e top per una portabilità ben oltre il suit. Non mancano, tuttavia, anche le silhouette più affusolate, dritte a sigaretta e dotate qua e là del dettaglio anni Ottanta della staffa, o scampanate sul finale, così come non sono assenti i modelli cargo accessoriati di tasche e zip da indossare magari con top vedo-non-vedo in cortocircuiti tra il glamour e il funzionale. Permane un grande classico dell’inverno come il pantalone in velluto e fa la sua comparsa su molte pedane il suo opposto in stoffe deboli, tra pizzi e chiffon che interpretano il tailoring con fare romantico e seducente. Infine, ode alla pelle nera che punteggia di grinta tante passerelle, e ode ai colori terrosi, in cinquanta sfumature di marrone dai risultati raffinati. Questo e altro si osserva nella panoramica di pantaloni per l’Autunno Inverno 2025 2026 che tra forme balloon e lunghezze cropped promette una stagione da vivere in gamba. A ciascuno la sua.

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Daniele Oberrauch

Pantaloni wide-leg e sartoriali

Il punto fermo dello stile. Quello che non c’è passerella che non ne contempli almeno uno, quello largo e in molti casi larghissimo che è il perno di un tailoring extra che non deroga dal comfort. Il pantalone wide-leg e sartoriale è onnipresente in passerella e arriva nella formalità di un gessato (Carolina Herrera), nell’estro di una stoffa cangiante (Casablanca), nella raffinatezza di un grigio totale (Ermanno Scervino), o nel casualwear dal côté seducente dell’abbinamento con un top in lana come fatto da Victoria Beckham. La certezza d’acquisto della stagione fredda. Senza se e senza ma.

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COURTESY OF GIVENCHY

Pantaloni in pelle nera

Altro giro, altro classico. Se c’è qualcuno che azzarda tonalità più briose – tipo Acne Studios che lo declina in rosso e super-skinny, in appoggio a una clog cartoonesca – la stragrande maggioranza delle griffe opta per l’eterno pantalone in pelle nera. Lo fa Fendi che corrobora la raffinatezza dei suoi look prediligendo un leather pant largo e lungo da appaiare ad una giacca dalle maniche a gigot, lo fa, naturalmente, Hermès che lo vuole a corredo di mise a tutta pelle, lo fa Isabel Marant che veste da capo a piedi le sue dive boho-rock di pelle nera, tra blouson, pantaloni e boots simil texani che ravvivano l’insieme con un tocco ottico. Sartoriale, ampio, super-chic nel suo accostarsi ad un altro pezzo di resistenza della moda come la camicia bianca, è infine il leather pant di Givenchy, alchimia (irresistibile) di grinta e classe.

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Umberto Fratini

Pantaloni balloon

Un po’ la versione invernale dei bloomers che furoreggeranno nell’Estate 2026, un po’ alla turca come sarebbero piaciuti a Paul Poiret, con un esubero di stoffa sulla coscia a garantire l’effetto a palloncino. Sfilano pantaloni balloon sulla passerella di Christopher Esber che li progetta tutte pieghe e cinturati a metà, sfilano da Dior che li rimbocca sotto a stivali/texani abbinandoli a marsine settecentesche e t-shirt grafiche, sfilano da Giorgio Armani secondo quel gusto orientaleggiante che è un tic per il re della moda, e sfilano da Ralph Lauren addosso a cavallerizze impellicciate. Da Kenzo, infine, diventano emblema di uno sleepwear in satin zuccherino, tra pantofole e intimo sottosopra. Il pezzo eccentrico di un guardaroba a tratti rétro.


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Pantaloni in velluto

Per total look damascati come da Burberry, per insiemi raffinati sui toni del Borgogna come da Max Mara, in rosso lavico da indossare con blazer e bralette da Roberto Cavalli. Colui che più di tutti indugia sul pantalone in velluto, tuttavia, è Emporio Armani che ne inventaria una rassegna che oscilla dal blu notte al bordeaux al nero, passando per il verde, lo scarlatto e il grigio di un velvet pant a coste e a gamba larga da portare con blouson animalier. Mille declinazioni di un tessuto storico ed eclettico che passa dal voluttuoso all’elegante, al casual senza fare un plissé.

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launchmetrics.com/spotlight

Pantaloni a sigaretta

Skinny nel caso di Acne Studios che controbilancia l’asciuttezza con stole soffici ed imbottite da avvolgere attorno al girocollo, con la staffa in altri, come da Dries Van Noten che li progetta guardando agli anni Ottanta di colori sgargianti come il blu elettrico. In altri casi ancora, semplicemente pantaloni a sigaretta, si vedano quelli di Prada che li vuole a corredo di abitini pastello, di Sportmax che li pensa come base del suit con blazer da portare a pelle, o di Bally che li immagina sartoriali in combo a chiodi e Mary Jane. Perché di non soli wide-leg si vive.

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Courtesy of Alberto Ferretti

Pantaloni trasparenti

Così come per le gonne, anche i pantaloni subiscono il trattamento see-through, giocando con la trasparenza di tessuti deboli che servono più di una causa. Da Bronx & Banco, ad esempio, sono sartoriali e tempestati di paillettes per completi da regina disco, da Chanel sono in tulle nero sovrapposto ad un abitino ricco di fiocchi tra il sexy e il bon ton, da Giambattista Valli sono in pizzo e a zampa d’elefante, per jolie madame di fine anni Sessanta. E se da Miu Miu sono liquidi e brillanti, come quelli latte e menta portati in pedana da Lou Dillon, da Alberta Ferretti invece, i pantaloni in chiffon sono un concentrato di romanticismo, delicatezza e un pizzico di seduzione da mettere a glossa del tailleur più femminile di stagione.

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Su Mustecaplioglu / Gorunway.com / Courtesy of Altuzarra

Pantaloni cropped

Nell’universo dei larghissimi e lunghissimi, resistono anche loro, i pantaloni cropped con orlo alla caviglia, avvistati a più riprese sulle passerelle dell’Autunno Inverno 2025 2026. A palloncino da Ashlyn, a trombetta da Balenciaga, in pelle da Balmain e da Chloé, in satin da Genny, orientaleggianti da Emporio Armani e sartoriali da Altuzarra, da indossare con blazer architettonici e slingback.

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launchmetrics.com/spotlight

Pantaloni in toni terrosi

Assodata l’onnipresenza del nero, nello spettro delle tinte arrivano massicciamente anche quelle terrose di marroni in tutte le gradazioni e da Max Mara a N°21, da Schiaparelli a Stella McCartney, da Ermanno Scervino a Uma Wang è tutto un ventaglio di nougat più o meno intensi, declinati tra pelle, lane e sartorie come fatto da Gucci che il pantalone terroso lo abbina alla polo dal colletto appuntito e ton sur ton. Risultato? Raffinatezza al quadrato oltre la solita tinta acromatica.

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launchmetrics.com/spotlight

Pantaloni flared

Ossia leggermente scampanati sul finale come quelli, in jeans, saliti alla ribalta nel febbraio di quest’anno con la complicità della galattica performance di Kendrick Lamar al Super Bowl, o come quelli recentemente sfoggiati da Natalie Portman sul set di Good Sex che, sartoriali, Borgogna e portati con zeppe, gridano anni Settanta da tutti i pori. Ebbene, di pantaloni flared, se ne vedono parecchi anche sulle passerelle invernali anche se, fatta eccezione per il già citato modello in pizzo di Giambattista Valli, la svasatura è più contenuta, si vedano quelli sartoriali e da piratessa rock di Ann Demeulemeester.

in https://www.elle.com/it/moda/tendenze/g65826349/pantaloni-tendenza-moda-autunno-inverno-2025-2026/

Moda. Nuova stagione nuovi brand: 10 marchi di cui tutti parleranno tra 3, 2, 1…


Con l’autunno alle porte, il ritorno in città si accompagna al desiderio di rinnovarsi. Non solo nell’agenda, fitta di appuntamenti, ma anche nel guardaroba. Le giornate si allungano e le temperature si abbassano, ed è proprio ora che la moda si fa interessante. È il momento ideale per scoprire brand emergenti: nuova stagione, nuovo look.
Autunno-Inverno 2025/2026: 10 trend dalle sfilate
Linee pulite, artigianalità, stile impeccabile: il primo shopping di stagione può diventare l’occasione per rinnovarsi, lasciandosi ispirare da etichette ancora poco note, ma già imprescindibili. O magari per aggiornarnare il guardaroba, grazie ad etichette di cui presto sentiremo sempre più parlare.
Nuovi classici: i brand del momento
Ci sono marchi che, pur calcando già le passerelle o presentando collezioni in calendario, restano ancora fuori dal clamore mediatico. È il caso di Auralee, nato a Tokyo da Ryota Iwai, che ha fatto della ricerca tessile la propria firma: la palette neutra, le linee pulite e il culto per la materia rimandano a un minimalismo contemplativo, raffinato e silenzioso. Su coordinate affini si muove Maria McManus, irlandese di base a New York, che unisce rigore sartoriale e sostenibilità in una proposta chic e colta, dove ogni capo sembra pensato per durare oltre la stagione. Anche Rohe, studio creativo con sede ad Amsterdam, lavora sull’equilibrio tra essenzialità e sofisticazione: le sue collezioni hanno una sensibilità europea e un gusto che richiama il design nordico: è la superstar del momento. Più deciso, urbano e con accenti androgini è invece l’universo di Kallmeyer, fondato da Daniella Kallmeyer a New York: spalle marcate, blazer oversize, pantaloni fluidi e una palette ricercata creano una femminilità sicura. Insieme, questi brand offrono un’alternativa intelligente alle grandi maison: sofisticati, coerenti, lussuosi ma accessibili.
Rohe: linee pulite e sensibilità nordica per un guardaroba essenziale.
C’è chi il proprio look lo costruisce a partire dai capi, e chi dagli accessori. In tal caso, tra i brand nuovi da conoscere troviamo Manu Atelier, fondato a Istanbul dalle sorelle Manco, con le sue borse-scultura dal carattere deciso pe ril giorno e l’ufficio. O DeMellier, marchio londinese amato da celebrity e royal family, che punta su volumi morbidi, tonalità sofisticate e una produzione etica. In un’altra direzione, più simbolica e sensibile, si muove Juju Vera, giovane brand di gioielli diventato virale grazie alla sua collana con pendente a conchiglia, recentemente entrata tra i prodotti più desiderati secondo il Lyst Index. Un oggetto piccolo, ma potentissimo, svolta l’outfit.
Giovani, consapevoli e con uno stile riconoscibile: i brand più hot sul web
Scorrono nei reel, popolano i carrelli virtuali e ispirano wishlist: sono i marchi che piacciono (molto) alla Gen Z e oltre, nati o esplosi online, capaci di interpretare il gusto contemporaneo. Giovani, spesso più accessibili nel prezzo, ma mai banali nello stile. Il primo, Posse, è un brand australiano amatissimo dalle cool girl internazionali, che reinterpreta l’estetica vintage con nuance cipriate e set coordinati dall’allure disinvolta. Dalla Spagna arriva Cordera, che lavora su una palette neutra e volumi generosi con un approccio etico e no-season: i suoi capi oversize e genderless parlano di comfort, durata e autenticità.
Inglese, giovane e ironico è invece Damson Madder, che ha fatto del mix di stampe, colori vivaci e tagli Y2K il proprio punto di forza, con un trench a quadri che ha recentemente fatto impazzire TikTok. Infine, italiana e in ascesa, c’è La Piscine The Label, che unisce una sartorialità delicata a una comunicazione curata, Made in Corea seguendo le new wave dello stile giovanile
Il ritorno si addolcisce grazie a questi nuovi brand di moda che renderanno il rientro più dolce (e glamour). Cambio armadio non ti temo.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Capelli autunno 2025: cinque grandi idee dalle sfilate



Dalle sfilate della stagione, abbiamo estratto cinque grandi idee. Da suddividere poi in una molteplicità di piccole e ulteriori tendenze. Si tratta di cinque macro trend da seguire, che condensano in loro l’anima della bellezza della stagione autunnale contemporanea. Traiettorie piene di fascino, che vanno incontro all’inverno senza timori e senza rigidità. Con la più grande naturalezza.
Come estate insegna: tagli con texture al naturale

In un certo modo, la lentezza e la naturalezza della bella stagione e delle giornate spensierate senza niente da fare, permangono nei giorni più indaffarati dell’autunno. Lo suggeriscono alcune delle tendenze capelli 2025 dell’autunno. Per esempio, Louis Vuitton (che ha appena lanciato la sua linea make up) indica con estrema grazia ed estrema coolness che si può lasciare che i capelli lunghi vivano della loro texture naturale. Con un piccolo accenno di ritrosa (non corretto dalla piastra…) sulla frangia.

Tendenze capelli autunno 2025: i tagli corti sono bold

Sono piccoli, sono corti ma si vedono. Eccome se si vedono. Perché i tagli corti dell’autunno 2025 non hanno paura di mostrarsi in tutta la loro audacità. Sono tagli bold, caschetti in grassetto (come quello che ha sfilato per Chanel): tanti, decisi, folti. Sono accessori da indossare che completano un outfit.


in https://www.amica.it/2025/08/20/capelli-autunno-2025-cinque-grandi-idee-dalle-sfilate/

I look con i bermuda più eleganti per il rientro in città

Perché una carrellata di look eleganti con bermuda? Perché sono la formula moda più di tendenza per dare una svolta agli outfit del rientro al lavoro in città. Il segreto sta nello scegliere i modelli giusti di bermuda e nell’accostali a top e accessori dal fascino ricercato, senza rinunciare a praticità, funzionalità e comfort. In poche parole, non c’è niente di meglio per il back to work. Nella gallery, 15 idee outfit vincenti e chic da sfoggiare una volta tornate dalle vacanze che rendono protagonisti i bermuda. In foto, Quelli scuri in denim si fanno più sofisticati se abbinati a una blusa minimale dai panneggi morbidi e ai sandali fisherman.

Purple, Sign of the times. Moda e Musica in fiera durante la Milano Fashion Week settembre 2025

 La Milano Fashion Week di settembre 2025 si prepara a presentare una novità entusiasmante: Purple – Sign of the Times. Questo innovativo format fieristico unisce moda e musica in un evento pensato per coinvolgere un pubblico ampio e diversificato. Organizzato da Fiera Milano in collaborazione con M.Seventy, la società guidata da Massimiliano Bizzi, fondatore del noto salone White, Purple rappresenta il primo format B2C della sua categoria. L’obiettivo è chiaro: rendere la settimana della moda più inclusiva e accessibile a tutti.

L’Evento:  Purple-Sign of the Times

Purple si svolgerà dal 26 al 28 settembre 2025 presso gli spazi di Fiera Milano (Rho). Questo evento unico promette di trasformare gli spazi espositivi in un ambiente vibrante, dove la moda e la musica si incontreranno in modo innovativo. Durante questi tre giorni, i visitatori potranno immergersi in un’esperienza completa, che va ben oltre la semplice esposizione di abbigliamento e accessori.

L’evento si svolgerà dalle 12:00 alle 00:00, garantendo una lunga e affascinante giornata di attività. Ogni marchio avrà a disposizione uno spazio personalizzato, creando un’atmosfera di interazione e coinvolgimento. Inoltre, diversi palchi dislocati nelle piazze della kermesse ospiteranno talenti musicali di livello internazionale, che si esibiranno in performance esaltanti. Massimiliano Bizzi ha affermato: “Questo progetto è un’opportunità per le aziende di farsi conoscere e per attrarre un pubblico giovane.”

La Milano Fashion Week 2025 – settembre

La Milano Fashion Week è uno degli eventi più importanti nel panorama della moda globale. Ogni anno, attira designer, buyer e influencer da tutto il mondo. Con l’introduzione di Purple, la settimana della moda del 2025 si trasforma in un palcoscenico non solo per i marchi affermati, ma anche per artisti emergenti e nuove idee. Questa nuova iniziativa mira a democratizzare l’accesso alla moda, rendendo l’evento più ricettivo e in sintonia con le esigenze della nuova generazione.

Le Novità

Una delle innovazioni più significative di Purple è la creazione della Purple City. In questo spazio espositivo, le aziende potranno personalizzare le loro Purple House, creando un ambiente unico in cui potranno esprimere la loro identità e attrarre i visitatori. Questo layout innovativo consentirà di organizzare contest, presentazioni, performance artistiche, e workshop, offrendo un’esperienza interattiva senza precedenti.

Inoltre, il primo artista a confermare la sua partecipazione è Achille Lauro. Durante la conferenza di presentazione, ha sottolineato l’importanza di un approccio inclusivo nella moda, affermando: “Milano ha bisogno di un atteggiamento inclusivo ed è importante che la moda emergente parli al grande pubblico, in quanto espressione culturale.” La contaminazione tra moda e musica, secondo Lauro, è essenziale per ampliare il messaggio e lanciare nuove tendenze.

Collaborazioni Strategiche

Tra i partner del progetto ci sarà Warner Music Italia, che si occuperà della selezione degli artisti che si esibiranno sui palchi allestiti nelle Purple Square. Questo garantirà una line-up di headliner internazionali, star della scena musicale italiana e DJ di ricerca. Anche Radio 105, radio ufficiale dell’evento, sarà presente con una postazione dedicata, trasmettendo live dall’evento e creando un legame diretto con il pubblico.

In aggiunta, realtà come Slam Jam, Pezzo di Studio e Certo daranno un contributo significativo alla creatività e alla comunicazione social di Purple. Queste organizzazioni, già affermate nel panorama urbano e contemporaneo, porteranno freschezza e innovazione all’evento. Infine, Beppe Angiolini, CEO di Sugar, assumerà il ruolo di fashion consultant, contribuendo a dare ulteriore valore all’iniziativa.

Il sito Ufficiale di Purple: https://www.purplemilano.com

Cos'è il color blocking e perché funziona nella moda: la tendenza per creare un forte impatto visivo

L'idea alla base di questo trend è quella di giocare con i colori, individuando gli abbinamenti più azzeccati e meno usuali. E le star seguono il trend.

Nel 2025 è tempo di dimenticare tutto quello che si sapeva sugli abbinamenti. Sembra ormai superato il coordinare il colore della maglia con quello dei pantaloni o quello della borsa con quello delle scarpe. Ora, soprattutto quest'estate, sono sempre più presenti (anche sui social e anche da esperti) outfit spaiati, creati capi dai colori audaci tra loro. E anche se potrebbe sembrare caotico, la cosa sorprendente è che gli outfit risultano tutti chic, personali ed eleganti. Si chiama color blocking e, nell'interior design come nella moda suggerisce l'accostamento di blocchi di colori vivaci e spesso contrastanti per creare un forte impatto visivo. L'idea alla base di questo trend è quella di giocare con i colori, individuando gli abbinamenti più azzeccati e cool. Gonne a righe blu abbinate a Mary Jane rosse. Giacche blu polvere con shorts rosa cipria. Ma non è tutto. Le it girl di New York stanno sostituendo i loro soliti completi total black con altre combinazioni di colori come arancione e verde o rosa e viola. Queste idee di outfit colorati mostrano come le persone stiano rendendo il trend color-blocking un elemento unico e personale. Senza dubbio sembrano scelte
audaci. E un po' lo sono. Ma in realtà sono facili da ricreare e alla portata di chiunque, anche di chi ama vestire in modo minimalista.

corriere.it
 

La London Fashion Week andrà in scena dal 18 al 22 settembre 2025


 A settembre 2025 gli occhi della moda saranno puntati sulla London Fashion Week primavera estate 2026. Sarà, infatti, la prima edizione sotto la guida della nuova CEO del British Fashion Council, Laura Weir. Tra marchi consolidati e nuovi nomi da conoscere, l'obiettivo sembra essere creare più interesse intorno all'evento. Vogue US ha riportato le seguenti parole di Weir: «La mia intenzione è quella di consolidare le fondamenta della London Fashion Week concentrandomi sulla rilevanza culturale, sulla competitività globale e sul sostegno significativo ai designer (…). Questa stagione segna un approccio alla London Fashion Week incentrato su di loro, ambizioso, determinato e radicato nell'energia creativa di Londra».

Fra i nomi più importanti della London Fashion Week sono stati confermati in calendario gli appuntamenti con Harris Reed – che sfila, come di consueto, nel giorno di apertura –, Dilara FindikogluRichard QuinnSimone RochaErdem e Roksanda fra gli altri, oltre che con Burberry, in arrivo a chiusura degli eventi.

La piattaforma BFC NewGen, nel frattempo, continua a supportare i giovani talenti britannici negli spazi di 180 Strand, e inserisce le sfilate di alcuni designer nel calendario della London Fashion Week. Tra i nomi che hanno in programma di sfilare troviamo Oscar OuyangLuederPauline DujancourtJohanna Parv e Charlie Constantinou.

vogue.it

Dalle retrospettive sui grandi couturier alle esposizioni più audaci e contemporanee, una selezione delle mostre estive che celebrano la moda come arte, cultura e visione

È un momento d’oro per le mostre a tema fashion. In verità, è un momento d’oro che dura già da diversi anni, e che secondo voci esperte del settore si è originato a partire da Savage Beauty, la colossale, magnifica retrospettiva che il Costume Institute di New York ha dedicato ad Alexander McQueen nel 2011. Da allora, molti brand hanno inaugurato le proprie sedi espositive, i musei dedicati al design e al costume si sono moltiplicati, e le gallerie d’arte hanno iniziato a riconoscere il prezioso apporto della moda nel dar vita a percorsi espositivi suggestivi e di ampio interesse. Sotto questo punto di vista, il 2025 è un anno particolarmente ricco, con esposizioni che intrecciano passato e presente, esplorano l’identità attraverso gli abiti, celebrano i grandi nomi della scena sartoriale. Dalle capitali consacrate della moda, alle città che stanno ridefinendo il gusto contemporaneo nel mondo
d.repubblica.it

Sfumature di moda sulla spiaggia

MONFALCONE – Un evento che unisce moda, arte e territorio. Giovedì 21 agosto alle ore 21, Marina Julia ospiterà una sfilata di moda che celebra il commercio locale e valorizza le bellezze della zona.

L’iniziativa, dal titolo “Sfumature di Moda” e ideata da Silvia Zia in collaborazione con l’Associazione Le Spille e sostenuta dal Comune di Monfalcone, si propone di offrire una vetrina d’eccezione ai negozi e alle attività locali, proponendo le ultime tendenze e accessori in un contesto scenografico di impatto.

“La sfilata di Marina Julia – ha affermato il sindaco di Monfalcone, Luca Fasan –  non solo accompagna simbolicamente il passaggio dalla collezione estiva a quella invernale, ma diventa anche un’occasione per rilanciare il settore, fidelizzare la clientela e riscoprire il valore del contatto tra esercente e acquirente. Non si tratta di un singolo evento, ma di un percorso che vogliamo riproporre nel tempo, anche in ricordo delle storiche sfilate organizzate tanti anni fa sulla scalinata Granatieri”.

La conduzione dell’evento sarà affidata Zita Fusco, che guiderà il pubblico attraverso un percorso che unisce fashion, creatività e valorizzazione del commercio locale.

L’evento si aprirà con la presentazione dei primi negozi protagonisti, per poi proseguire con altre sorprese.

A impreziosire il programma, una performance di danza ispirata al mare. Sul palco si esibiranno due professionisti, Stefania Pisapia e Marco Prodan dell’A.S.D. Ballet Club, che alterneranno assoli virtuosistici a suggestive coreografie a due di danza neoclassica e contemporanea.

Ospiti d’onore della serata saranno le 20 aspiranti Miss Trieste, finaliste del concorso, che quest’anno taglia il traguardo della 78ª edizione.

Le candidate calcheranno la gradinata di via delle Giarrette, introdotte dall’organizzatore del concorso. Accanto a loro, sfileranno un gruppo di 8 modelle e due gruppi da 9 modelle ciascuno, per un totale di 50 bellezze in passerella, in uno spettacolo che vedrà come special guest Lisa Piran, Miss Friuli Venezia Giulia 2023.

L’ingresso alla serata è libero. Per consentire lo svolgimento della sfilata, verrà disposto il divieto di sosta su metà del piazzale antistante la scalinata di accesso alla spiaggia di Marina Julia.

In caso di maltempo, Sfumature di Moda sarà posticipato a domenica 16 novembre al Teatro Bonezzi.

imagazine.it

Elena Dawson: moda artigianale tra memoria e silenzio

C’è una moda che si mostra.
E poi ce n’è una che scompare.

Elena Dawson non disegna per il palcoscenico.
Disegna per l’assenza.
Per quel vuoto che resta quando qualcuno se ne va,
o quando qualcosa in noi si è già staccato, eppure continua a camminarci accanto.

I suoi abiti non hanno fretta.
Non si aprono alla luce.
Stanno in penombra.
Come certe ferite che nessuno vede, ma che continuano a pulsare sotto la pelle.

Nel suo studio nel Sussex, in Inghilterra, non si sentono grida, né briefing, né click di reflex.
Solo aghi che forano il tempo.
Solo tessuti che sembrano appartenere a un’altra epoca.
O a nessuna.


Quando vedi un suo cappotto, non lo guardi: lo ascolti.
È stropicciato, sfilacciato, vivo.
Come un ricordo.
Come un lutto.

Elena non crea per piacere.
Crea per portare addosso l’invisibile.
L’assenza.
Il dubbio.
La tenerezza che si nasconde dietro una cucitura storta, mai corretta.

Il suo passato con Paul Harnden, l’inizio, la separazione. Tutto resta taciuto.
Nessuna intervista, nessuna strategia.
Lei cuce come se non volesse che nessuno la trovi.
Come se la moda fosse un linguaggio troppo rumoroso per raccontare davvero ciò che sente.

E allora, nei suoi abiti, la voce si abbassa.
Si fa sussurro.
Si fa gesto interrotto.
Ogni camicia porta un tremore.
Ogni giacca è una memoria che non si lascia domare.

Guardare le sue creazioni è come guardare una stanza abbandonata,
dove però c’è ancora il profumo di chi l’ha abitata.
Non c’è nostalgia.
C’è presenza del passato.
C’è quella strana forma di bellezza che non si compra: la fedeltà a ciò che si è perso.

Elena non fa collezioni.
Fa apparizioni.
Ogni capo potrebbe essere l’ultimo.
Ogni cucitura è fatta come se fosse l’unica necessaria.

Non c’è business plan.
Non ci sono capsule.
Non c’è la logica del sistema.
C’è solo una donna che ha deciso di dare forma al vuoto.
Di trasformare il dolore in tessuto, e il tessuto in identità che resiste.

Ci sono abiti che indossi per essere visto.
Quelli di Elena li indossi per restare nascosto, ma vero.
Non gridano.
Non si impongono.
Si infilano come una seconda pelle dell’anima.
Una pelle che sa cosa vuol dire tremare.

E chi li sceglie, non sta cercando un look.
Sta cercando una risonanza interiore.
Sta cercando una cura senza parole.

Elena non ha bisogno di sfilare.
Le sue creazioni esistono al margine.
Come certi ricordi che non puoi raccontare, ma nemmeno dimenticare.

Ci sono fili che non uniscono, ma trattengono.
Che non costruiscono, ma accompagnano.
Elena cuce con quelli.
Non per legare, ma per ricordare.

Indossare una sua giacca è un atto di fiducia.
È dire: “sì, anche io porto qualcosa che non si vede, ma c’è.”
È scegliere di camminare con addosso la propria assenza,
non per nasconderla, ma per riconoscerla.

Perché in un tempo che ci vuole scintillanti, in posa, eternamente “ok”,
lei ci restituisce il diritto alla fragilità.
Alla malinconia.
Alla verità che non ha bisogno di essere urlata.

Elena Dawson non disegna mode.
Dà forma ai fantasmi.
E ci insegna che anche ciò che non c’è più può avere un corpo.

E tu, che leggi, lo sai:
ci sono giorni in cui un abito è tutto ciò che ci resta per non svanire.

Articolo di: Gabriele Vinciguerra

in https://alpifashionmagazine.com/

Le gonne di tendenza per l'autunno 2025. In lana, pelle, seta e maglia, con spacchi, ricami, fibbie e cuciture a contrasto

 Lunghe, corte, mini o midi, le gonne dell'autunno 2025 si scoprono qui di seguito. A matita e abbinate a una camicia bianca per gli appuntamenti professionali, in pelle per le uscite del weekend, in seta per una cena galante. Si portano con le sneakers per le personalità più sportive, abbinate a décolletées per un effetto più elegante, con mules e slingback se si ricerca un'estetica più contemporanea e minimale. Nere, bordeaux, nocciola o blu navy, le palette abbracciano le nuance tipiche di questa stagione, accompagnando le giornate che si fanno sempre più fredde con un tocco di stile. Da Tom Ford a Isabel Marant, Erdem e Patou, stanno benissimo con bluse di volant e top lavorati, ma sono da valutare con maglioni a girocollo, pullover e cardigan. Versatili, raffinate e chic

in https://www.harpersbazaar.com/

Video: i momenti salienti delle sfilate e i debutti degli stilisti alla settimana della moda di Copenaghen Pe 26


 La settimana della moda di Copenaghen primavera/estate 2026 si è conclusa all'inizio di questo mese, mettendo in luce momenti salienti delle sfilate, debutti di stilisti e tendenze emergenti. Dalla romantica collezione per il decimo anniversario di Cecilie Bahnsen alle silhouette culturalmente ricche di Iamisigo e all'artigianalità zero-waste di Stem, la settimana ha celebrato sia l'arte che la sostenibilità. Tra le tendenze dominanti: stratificazioni trasparenti, righe decise, dettagli in pizzo e uncinetto, borse oversize e accessori come foulard in seta e infradito. Una palette pastello, lampi di rosso vivo e un giocoso revival degli anni '80 hanno sottolineato il mix dell'evento tra minimalismo scandinavo e l'energia eclettica dello street-style.

https://fashionunited.it/

Come vestirsi ad agosto: l'abito bianco con spalline sottili

Avresti forse buoni motivi per non indossarlo? Il vestito bianco d'estate non è solo un alleato must-have, ma anche un infallibile passepartout in qualsiasi occasione. Nel caso specifico, ti invitiamo a prediligere il vestito bianco con spalline sottili (anzi, sottilissime) perché ha un'aura di fascino ed eleganza che solo in prima persona potrai realmente sperimentare. Leggero, morbido, scivola addosso come una coccola ed enfatizza l'incarnato scuro o quello leggermente abbronzato: non resta che sperimentarlo. E per una dose extra di nonchalance, sceglilo in pizzo o tulle ricamato. Vedrai, il risultato sarà sublime.
DonnaModerna

Maison Biagiotti. Sessant’anni di stile ed eleganza italiana


 Sessant’anni di moda, di bellezza, di storia. Sessant’anni di Biagiotti. È il 1965 quando Laura Biagiotti, giovanissima e con un’anima divisa tra archeologia e creatività, fonda la sua prima azienda con l’ambizione di portare nel mondo l’eleganza italiana. Ma le radici sono ancora più profonde: negli anni ’60, sua madre Delia Soldaini Biagiotti apre una sartoria su misura a Roma e conquista subito l’attenzione della scena fashion con un colpo di genio – le divise delle hostess Alitalia, vere ambasciatrici dello stile italiano nel mondo.

Da quella prima sartoria a Via Salaria 126 parte un viaggio lungo sei decenni, che attraversa confini, epoche e linguaggi, e che fa della moda un vettore di cultura, innovazione e identità. In un’epoca in cui l’Italia sta affermando il proprio ruolo sulla mappa della moda mondiale, Laura Biagiotti fonda “Biagiotti Export” e inizia a collaborare con alcune delle grandi firme dell’alta moda romana. Ma è nel 1972, con la prima collezione firmata “Laura Biagiotti” presentata a Firenze, che nasce un nuovo capitolo. Da quel momento, il suo nome diventa sinonimo di raffinatezza senza tempo, silhouette fluide e materiali preziosi.

Laura è tra i pionieri del prêt-à-porter italiano: trasferisce le sfilate da Firenze a Milano insieme a visionari come Missoni e Ferré, contribuendo alla nascita del moderno concetto di Made in Italy. È anche tra le prime stiliste a credere nel valore internazionale della moda come strumento di dialogo tra i popoli. La sua sfilata a Pechino nel 1988, la prima mai realizzata da un’italiana in Cina, e quella al Cremlino nel 1995, sono eventi che vanno oltre l’haute couture: sono atti politici, culturali, simbolici.

Il suo segno più riconoscibile? Il cashmere. Il New York Times la definisce “The Queen of Cashmere” per la capacità di nobilitare questo filato e portarlo a nuove vette stilistiche. Ma Biagiotti è anche arte olfattiva: dai mitici Roma e Laura alle nuove fragranze AQVE ROMANE, il profumo si fa parte integrante della visione Biagiotti, un’estensione sensoriale del vestire.

Accanto alla moda, la maison si è fatta promotrice di un vero mecenatismo contemporaneo: dai restauri della Scala Cordonata al Teatro La Fenice, fino al recente recupero della Fontana della Dea Roma. Una couture che dialoga con l’arte, la storia, l’ambiente. Un esempio su tutti: le sfilate-performance nei luoghi simbolo della capitale – MAXXI, Ara Pacis, Centrale Montemartini – dove moda, danza, architettura e musica creano sinergie uniche.

Dal 2017, la guida dell’universo Biagiotti è nelle mani di Lavinia Biagiotti Cigna, terza generazione e testimone attiva di un’evoluzione fedele ai valori originali ma capace di parlare al presente. Lavinia rafforza il legame tra moda e sport con il rilancio del Marco Simone Golf & Country Club, che nel 2023 ha ospitato la Ryder Cup. Con lei, la moda Biagiotti si fa esperienza globale, lifestyle trasversale, sempre nel segno della bellezza consapevole.

Sessant’anni dopo quel primo gesto sartoriale, Biagiotti è ancora una visione in movimento. Un marchio che continua a cucire insieme moda, cultura e futuro con ago e filo di memoria e innovazione.

Quotidiano Nazionale

Tendenze moda Autunno-inverno 2025/26: la pelliccia (falsa, o forse vera?)


 L'abbiamo vista tornare prima addosso alle ragazze più cool della città, che a loro volta l'hanno ripescata nelle soffitte delle nonne o nei mercatini vintage. E ora grazie alle grandi griffe, che l'hanno rispolverata: più finta che vera, riecco la pelliccia di una volta

Se negli scorsi anni la pelliccia era tornata di gran moda in versione eccentrica ed esagerata, vistosamente fake, ecco che per il prossimo autunno, invece, rispunta in cima alla wish list delle più fashion addicted nella sua forma più simile all'originale, quella di mamme e zie.

Il merito della riscoperta di questo classico va alle ragazze più giovani, che proprio nelle soffitte - o nei negozi di vintage - hanno ripescato i vecchi visoni di nonne & Co, dando loro nuova vita con jeans e sneakers, nel nome della moda circolare, del riciclo e nell'ottica di una sostenibilità «allargata».

E le Maison più blasonate non stanno certo a guardare, mandando in pedana visoni - o simili - così belli e realistici da sembrare veri. O, in alcuni casi, persino veri. Per sentirsi un po' tutte veneri in visone, o giù di lì.

vanityfair.it