Blog Expo

In arrivo la terza edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 6 maggio a domenica 2 luglio 2023

vconews.it

Tre gli artisti che espongono quest’anno negli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di DomodossolaElisa MacellariPaolo Metaldi e Paola Tassetti.

Ognuno concepisce l’illustrazione in modo diverso: Metaldi si muove nel poliedrico universo del designMacellari in quello della graphic novelTassetti coglie aspetti più legati al mondo dell’arte contemporanea.


Inaugurazione Sabato 6 Maggio alle ore 18. 

in https://www.facebook.com/dise2020/

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it


A Napoli la prima monografica su Artemisia Gentileschi

NAPOLI - Il percorso di vita e d'arte di Artemisia Gentileschi nelle opere esposte nella sale del Museo diocesano di Napoli in occasione della mostra 'Artemisia Gentileschi tra Roma, Firenze e Napoli'. L'esposizione, realizzata con il sostegno della Regione Campania, sarà aperta al pubblico da domani 29 aprile e fino al 3 luglio.

Oggi la visita in anteprima del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, accolto dal vicario per la cultura della Curia di Napoli, padre Adolfo Russo. La mostra, curata da Pierluigi Leone de Castris, vuole provare a collegare l'attività napoletana alla formazione e alle tappe fiorentine e romane della carriera della pittrice. Un'esposizione che regala al visitatore opere molto note ed alcune invece quasi sconosciute ed è realizzata grazie a importanti prestiti giunti dalla Galleria degli Uffizi e di Palazzo Pitti a Firenze, dal Museo di Capodimonte di Napoli e da altri musei e Fondazioni e da alcuni collezionisti privati. La mostra vuole rendere omaggio a quest'artista che ha avuto un ruolo nella formazione del linguaggio degli artisti meridionali del 'secolo d'oro'. Il tratto distintivo dell'esposizione è il suo essere incentrata sulla vita, sulla formazione e sulla carriera dall'artista e anche sul suo rapporto con l'opera del padre Orazio o con la lezione di Caravaggio. Tra le opere esposte nelle sale del Museo Diocesano di Napoli le sue tante interpretazioni del soggetto di Giuditta, a cominciare da quella precoce del Museo di Capodimonte fino a quella della Galleria Palatina e della Galleria degli Uffizi a Firenze, che rappresentano forse la traduzione più efficace, originale e violenta del soggetto per almeno due volte prescelto da Caravaggio. Certo è che sia a Roma, sia a Firenze che a Napoli, i luoghi dove più a lungo Artemisia Gentileschi si trovò a lavorare, la sua pittura forte, naturalista, ma insieme preziosa e raffinata, riscosse grande successo sia presso i collezionisti che presso i maggiori pittori del tempo che con lei si trovarono a interloquire e a collaborare. La mostra si compone di quattro diverse sessioni: La giovinezza, la formazione con Orazio e i primi successi (1593-1620); Autoritratti, Giuditte e altre eroine; Gli anni della maturità (1620-1654) e Artemisia a Napoli (1630-1654). L'attività di Artemisia a Napoli copre venticinque anni e, per quanto interrotta dal soggiorno a Londra (1638-1640), rappresenta la tappa più lunga della sua carriera di pittrice. La sua produzione di questi anni è vasta e comprende pale d'altare e quadri sacri come le tele di Pozzuoli, l'Annunciazione datata 1630 del Museo di Capodimonte o la Nascita del Battista del Prado, parte di una serie destinata al Palazzo Reale del Buen Retiro cui collaborò anche il napoletano Stanzione, e storie e figure di eroine. A Napoli Artemisia Gentileschi, come si evince da documenti, collaborò con numerosi altri pittori: Onofrio Palumbo, Bernardo Cavallino, Micco Spadaro, Viviano Codazzi, Giuseppe Di Franco, Titta Colimodio. Collaborazioni e anche influenze con altri naturalisti locali, come Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro o lo stesso Massimo Stanzione, si ravvisano in opere quali la Galatea della National Gallery di Washington, nella Betsabea di Columbus, nella Susanna e nella Corisca di due raccolte private di Londra e di Napoli, nel Giudizio di Paride dell'Accademia di Vienna, nel Lot e le figlie di Toledo (Ohio) o anche in varie mezze figure di Sante.

ansa.it
 

Per il ponte del 1 maggio in vacanza oltre 8 milioni di italiani

ROMA - Saranno 8 milioni - a cui si potrebbero aggiungere 3,1 milioni di indecisi, soprattutto per il meteo ancora instabile - gli italiani che approfitteranno della festa del 1 maggio - che cade di lunedì - per un weekend lungo, se non addirittura per una vacanza di qualche giorno: 3 intervistati su 4 hanno, infatti, programmato solo una breve pausa, con 1 o 2 pernottamenti al massimo a destinazione, ma c'è anche un 4% che si concederà una settimana piena, con non meno di 5 notti passate fuori casa.

Emerge dall'Osservatorio sul turismo di Confcommercio realizzato da Swg.
    Il raggio degli spostamenti è comunque piuttosto limitato, come di consueto per questa festività: 1 vacanziere su 2 resterà nelle immediate vicinanze del luogo di residenza, o comunque nella propria regione.

La restante metà si muoverà invece fuori regione, ma sempre in Italia, o all'estero, scelta dichiarata dal 9% del campione intervistato.
    Di 350 euro a persona tutto compreso è il budget messo mediamente a disposizione, per raggiungere una località di mare - la scelta più gettonata in 3 casi su 10 - o una città d'arte o un borgo. Privilegiate nella scelta, tra le mete domestiche, quelle della Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Campania e Puglia, mentre Francia e Spagna attraggono di più chi va oltralpe, seguite dal Portogallo. 

CNA, UN TURISTA SU 5 È STRANIERO - Saranno 10 milioni i turisti in movimento per l'Italia nei quattro giorni del ponte del 1 maggio, da oggi alla festa dei lavoratori di lunedì. A prevederlo una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio tra gli associati di tutto il nostro Paese. In questo periodo pernotteranno in strutture ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere, complessivamente quattro milioni e mezzo di vacanzieri, il resto riaprirà le seconde case o si recherà presso amici e parenti. Un turista su cinque, vale a dire poco più di due milioni, sarà straniero. Il movimento economico determinato da questi flussi porterà a un giro d'affari totale di tutto rispetto, del valore di oltre 4,5 miliardi. Dall'indagine risulta che i due ponti di primavera (che hanno gravitato intorno al 25 aprile e al 1 maggio) complessivamente sono destinati a coinvolgere 18 milioni di turisti per 10 milioni di pernottamenti in strutture ricettive e un giro d'affari superiore ai 10 miliardi di euro. A trainare le entrate turistiche del ponte del 1 maggio principalmente il ritorno dei vacanzieri stranieri, connotati da livelli di consumo ben più elevati della media: in genere assicurano tre pernottamenti pro capite in strutture ricettive. Il dollaro forte sta spingendo in Europa, e in Italia in particolare, turisti provenienti dagli Stati Uniti d'America. Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Olanda e Irlanda i Paesi dai quali sta arrivando il maggior numero di europei. Da magnete faranno gli eventi artistici (mostre, spettacoli, concerti) come il Concertone di Roma o il Comicon, il salone internazionale del fumetto di Napoli. L'iniziativa dei musei e dei parchi archeologici statali gratis nella ricorrenza del 25 aprile, voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano, pare destinata a riverberare il suo successo anche sui giorni di questo ponte, permettendo il tutto esaurito nelle istituzioni culturali e generalmente in città e borghi d'arte, tanto più se si confermeranno i capricci metereologici pronosticati tra domenica e lunedì. Le attività all'aria aperta, la ricerca dei tesori enogastronomici e le attività esperienziali, artigianali o agricole, costituiranno altre calamite per i turisti italiani e stranieri. 

COLDIRETTI, 6 ITALIANI SU 10 FUORI  - Oltre sei italiani su dieci (61%) trascorreranno il ponte della festa del 1 Maggio fuori casa, tra chi andrà al mare, chi cercherà il relax in campagna, chi sceglierà mostre e concerti, chi visiterà parenti e amici ma ci sono anche circa 8 milioni di persone che approfitteranno del mini ponte per fare una vera e propria vacanza scegliendo una meta nazionale in più di nove casi su dieci. Emerge da un'indagine Coldiretti Ixe' per la Festa del Lavoro che fa da preludio alla stagione estiva. Tra le destinazioni preferite, il mare batte le città d'arte, seguite dalla montagna e della campagna, con la primavera che rappresenta la stagione preferita dagli amanti della natura con il clima mite, le piante fiorite, il passaggio degli uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina. Dopo le difficoltà legate all'emergenza Covid, si registra peraltro anche a tavola - rileva la Coldiretti - il ritorno della convivialità con la voglia di stare insieme a parenti e amici nelle case, al ristorante, nei picnic all'aria aperta o in agriturismo. Cresce l'interesse per i piccoli borghi. In Italia i centri sotto i 5mila abitanti ospitano il 16,5% della popolazione nazionale ma rappresentano il 54% dell'intera superficie italiana, secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat, con ampi margini di accoglienza residenziale in un paesaggio fortemente segnato - conclude la Coldiretti - dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico. 

ansa.it

Domodossola.Tutto pronto per la quinta edizione di Domosofia


Le 'connessioni' al centro dell'edizione 2023 che si svolgerà nel centro di Domodossola dal 15 al 17 settembre

Dietro le quinte di Domosofia, il festival delle idee e dei saperi che colora la città di Domodossola ogni anno nel mese di settembre, si inizia a tessere con giusto anticipo la tela del contesto e del ricco programma di questa quinta edizione. La manifestazione, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, è diventata in questi ultimi anni un appuntamento culturale imperdibile non solo per i cittadini domesi ma anche per appassionati provenienti da tutta la provincia del Verbano Cusio Ossola e anche da diverse aree del novarese e del milanese.

Le piazze e le vie del centro storico di Domodossola si riempiono di persone incuriosite dalle tante proposte, che spaziano tra conferenze, incontri, conversazioni con autori e momenti musicali. Quest’anno il tema centrale che lega tutti gli eventi di Domosofia, in programma dal 15 al 17 settembre, sarà “le connessioni”. L’essere connesso in intima unione tra due o più persone o cose rivela un legame di stretta relazione e interdipendenza tra fatti, idee e simboli; questo si contrappone alla mancanza di connessione.

L’edizione 2023 del festival intende dunque proporre ad un ampio pubblico incontri, conferenze, laboratori e talk show che possano essere vissuti come momenti di connessione fisica e psicologica al mondo reale nelle sue complessità, ma allo stesso tempo di disconnessione dal mondo digitale nel quale queste stesse complessità si risolvono in sintesi banalizzanti.

In questo senso si vuole valorizzare l’importanza dell’essere connessi attraverso eventi che permettano di approfondire argomenti di attualità, rimanendo per un momento sconnessi da un mondo fatto di dinamiche non reali e offrendo così un contributo alla crescita culturale collettiva. 

L’obiettivo è quello di recuperare il significato originale dell’essere in sintonia, dell’avere affinità tanto da poter condividere informazioni in forma immediata e diretta, dell’essere partecipi nelle connessioni in modo da creare legami veri con il mondo che ci circonda.

Il Sindaco Lucio Pizzi: "Lo scenario attuale risulta significativamente stravolto dai nuovi mezzi tecnologici e tutto ciò che finora ci ha guidato nella storia - sensazioni, percezioni, sentimenti - risulta inadeguato al contesto in cui viviamo. Siamo, come ricorda lo stesso Galimberti “analfabeti emotivi” in un mondo dove la razionalità della tecnica diventa per noi irrazionale ed incomprensibile per le nostre vecchie conoscenze. Domosofia 2023 sarà un vero e proprio percorso culturale tramite il quale il pubblico avrà la possibilità di connettersi al mondo e, in fondo, ri-connettersi con il sé più autentico e con l’essenza stessa della vita.”

 L’Assessore Daniele Folino: “La nuova generazione cresciuta con modelli tecnologici avanzati fin dalla prima infanzia ha sviluppato un linguaggio nuovo ed adeguato ai moderni mondi virtuali che risultano complessi a molti appartenenti della vecchia generazione; quest'ultima assiste ad uno scollamento tra la propria esperienza reale e la vita sempre più virtuale dei figli. Assistiamo oggi a linguaggi nuovi, sovraffollamento di stimoli, velocità di immagini e soprattutto la possibilità di acquisire nuove e plurime identità attraverso il web. Domosofia 2023 vuole essere occasione per approfondire questo contesto e nello stesso creare dei tempi nuovi in cui il pubblico possa allontanarsi dal mondo virtuale e vivere la cultura del reale".

ossolanews.it


I viaggiatori cinesi tornano in Italia


I viaggiatori cinesi tornano in Italia. Il Bel Paese rinomato per l’enogastronomia tipica, le città d’arte e i marchi di moda ora fa gola anche per natura, sport, bleisure e wellness. in Europa nel 2023 - in base alle proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse da European Travel Commission - è possibile aspettarsi circa 6 milioni di arrivi di cui 2 milioni dovrebbero riguardare l’Italia. Secondo uno studio ENIT, elaborato su un campione di cittadini cinesi residenti nelle città di prima fascia e con esperienze di viaggi all’estero nel corso del biennio 2028 – 2019, l'Italia è la destinazione più attrattiva (38%) tra i principali competitor in Europa. A seguire Svizzera (35%) e Francia (31%). La Civil Aviation Administration of China ha dichiarato che, entro la fine del 2023, il traffico aereo in&out of China recupererà il 75% rispetto ai livelli pre-pandemia.

Tra i futuri viaggiatori cinesi, l'Italia ha reputazione di essere un Paese vario con molte caratteristiche attrattive. Il famoso portale online cinese Sohu.com (uno dei più importanti in assoluto per notizie di attualità, sport, costume & società) ha stilato la classifica aggiornata alla primavera 2023 dei brand più influenti tra le destinazioni turistiche globali in Cina, prendendo come parametro i risultati delle performance online (ricerche + social media). L’Italia è complessivamente in settima posizione, subito dietro le principali destinazioni asiatiche e la seconda destinazione europea dopo la Svizzera. Considerando solo il parametro “attività sui social media”, l’Italia è in prima posizione tra le destinazioni europee e 4° nella classifica complessiva superando addirittura la Thailandia (Paese tradizionalmente in cima alle scelte di viaggio per i turisti cinesi che escono da Greater China).


Enit ha esaminato anche i nuovi trend del turismo cinese e i punti di forza e debolezza dell’offerta turistica italiana. I cinesi sperimentano l’Italia outdoor a contatto con la montagna e la natura. La visita mordi e fuggi alle principali città d’arte non è più sufficiente a soddisfare aspettative di viaggio. I giovani in Cina stanno dedicando molta attenzione alla carriera e all’autoaffermazione e tendono a sperimentare località autentiche, destinazioni che consentono esperienze di viaggio approfondite. I cinesi oggi guardano a mete prima non considerate come ad esempio la Sicilia, le Cinque Terre e le destinazioni balneari che prima erano trascurate e ora sono vissute pienamente, pur con modalità peculiari.

Enit ha preparato la ripartenza posizionandosi su tutte le principali piattaforme digitali cinesi e ha commissionato uno studio per valutare quali cambiamenti siano intervenuti nella percezione che i turisti cinesi hanno della destinazione Italia.

“Va adattato il prodotto turistico tenendo conto che si tratta di viaggiatori con un ammontare di tempo inferiore rispetto ad altri mercati per ogni singola attività. Va sottolineata l’unicità di ogni singola esperienza e va costruita una narrativa localizzata dal punto di vista della qualità del messaggio, nonché favorito il contatto con la popolazione locale, soprattutto con chi condivide i medesimi interessi. In tema di adattamento del prodotto è importante inserire anche attività educative per bambini. Dobbiamo concentrarci sulla qualità invece che sulla quantità, sul monitoraggio della soddisfazione invece che sui grandi numeri” dichiara Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit.

“Si assiste anche ad una modifica delle tendenze come nel balneare soprattutto del segmento lusso con resort di alta qualità con esperienza in riva al mare con cucina di alto livello e aumenta la presenza dei giovani perché è cresciuta la disponibilità economica” commenta Sandro Pappalardo consigliere cda Enit.

Il sondaggio commissionato da Enit mostra che gli intervistati hanno una conoscenza buona del Paese. Quando si parla di Italia, il cibo è al primo posto (pizza e pasta), insieme alle città più famose di Roma e Venezia, mentre tra le attrazioni popolari spiccano la Torre Pendente di Pisa e il Colosseo. L'Italia è anche sinonimo di moda, marchi di lusso, una vibrante scena artistica: l'opera, Michelangelo e anche sport (calcio), storia e cultura (Rinascimento) vengono in mente alle persone. In particolare, i cinesi hanno più familiarità con la cucina (3,35), la moda (3,26), l'architettura e i musei (3,2).

Tuttavia, i viaggiatori conoscono meno la storia e la religione italiana, l'economia, la politica, l'istruzione e la tecnologia. Emerge invece ancora un po’ di confusione sulle attrazioni europee identificate come italiane. Gli intervistati (100%) hanno identificato erroneamente le attrazioni di altri Paesi (come la Basilica della Sagrada Familia) come nostrane. Il 24% degli intervistati è già stato in Italia.

Quasi tutti (97%) dicono che ritorneranno, il che riflette la buona reputazione e la qualità delle esperienze di viaggio nel Bel Paese. Scenari naturali (64%) e architettura (64%) sono i due principali motivi che ispirano i viaggiatori cinesi a visitare l'Italia. Inoltre, più della metà dei viaggiatori afferma che anche la cucina italiana (56%) è un motivo fondamentale. La barriera linguistica è la principale preoccupazione tra i viaggiatori cinesi (47%). Le preoccupazioni per la sicurezza (43%) sono il 2° motivo che impedisce ai viaggiatori di visitare l'Italia.

La Torre Pendente di Pisa è l'attrazione più popolare tra i viaggiatori cinesi, con oltre la metà (54%) degli intervistati disposti a visitarla. Il Colosseo è stato scelto da quasi la metà degli intervistati (49%), mentre il Canal Grande (46%) e il Duomo di Milano (45%) seguono in classifica. Roma è la prima scelta tra le città con il 63%, seguita da Milano con il 58% degli intervistati che sceglie la capitale mondiale della moda come la città più popolare in Italia.

Venezia (56%) è terza in classifica, con una percentuale decisamente superiore a Firenze (35%), Pisa (22%) e Napoli (13%). Lo shopping è la scelta numero 1 per i viaggiatori cinesi in termini di esperienze, seguito da ottimi vini e degustazioni di cibo, poi i principali monumenti e il paesaggio. Per alcuni viaggiatori, anche la moda e lo sport (il calcio in particolare) sono motivi importanti per visitare l'Italia.

Due sono tradizionalmente i picchi in termini di arrivi: i mesi estivi di luglio e agosto e la Golden Week (prima settimana di ottobre). Il numero di viaggi outbound dalla Cina è previsto superare i livelli del 2019 entro il 2024. Uno dei risultati della pandemia è il minore interesse verso tour di gruppo con sconosciuti. L’equilibrio si sposta con forza verso i viaggi su misura con piccoli gruppi di amici, colleghi o in famiglia (conseguenza dei lockdown e della ricerca di qualità). I tour di gruppo con sconosciuti sono ancora accettabili solo se tematici, e dunque basati su un interesse condiviso, come ad esempio lo sport, la fotografia, la musica.

Nei primi due mesi dell’anno i visti per turismo rilasciati dall’Italia a cittadini cinesi hanno raggiunto il 30% rispetto ai livelli del 2019, e dal 15 marzo l’Italia è entrata a far parte della lista di destinazioni autorizzate anche per i gruppi. L’obiettivo è raggiungere e superare entro il 2024 i livelli del 2019, anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze.

La maggior parte dei viaggiatori è disposta a partire ma necessita di tempo per viaggiare in Europa. Il 20% degli intervistati che ha esperienza di viaggi fuori nazione è pronto a partire per l'Europa nel 2023. Inoltre, più della metà del totale (57%) inizierà il viaggio in Europa entro 2 anni e l'85% entro 3 anni.

Nel 2019 sono stati circa 170 milioni i viaggi di cittadini cinesi fuori dalla propria nazione. Solo una percentuale vicina al 10% dei cittadini cinesi possiede un passaporto. Permangono fattori strutturali che rallentano la ripresa dei viaggi outbound dalla Cina: i tempi di ottenimento dei visti, il numero di collegamenti aerei, ancora insufficiente a soddisfare la domanda, e i costi molto alti.
comunicato stampa Enit