Blog Expo

TURISMO ENIT LANCIA UN INFOPOINT DIGITALE SEMPRE AGGIORNATO SU MERCATI, DESTINAZIONI, TREND, PERFORMANCE DEL COMPARTO

 

COMUNICATO STAMPA


NASCE RESEARCH LIBRARY, LA “BIBLIOTECA” DEL TURISMO

ENIT LANCIA UN INFOPOINT DIGITALE SEMPRE AGGIORNATO SU MERCATI, DESTINAZIONI, TREND, PERFORMANCE DEL COMPARTO

IL NUOVO SITO ENIT.IT AVRÀ SERVIZI SEMPRE PIÙ INTEGRATI E INTERATTIVI


L’Italia turistica da oggi ha a disposizione uno strumento che rivoluziona il mondo del turismo dando la rotta e sistematizzando le migliaia di fonti e informazioni sul settore.


È il nuovo sito di Enit ad ospitare la RESEARCH LIBRARY la “biblioteca” ideata e curata da Enit- Agenzia Nazionale del Turismo in collaborazione con il CISET di Venezia, un punto informativo unico e di facile consultazione su mercato, industria e destinazioni turistiche, utile per rimanere aggiornati sui cambiamenti del comportamento dei turisti, i trend e avere contezza delle azioni delle imprese del settore o di altri comparti in Italia e a livello internazionale nonché per conoscere l’andamento evolutivo delle destinazioni turistiche italiane ed estere e la loro capacità e le strategie per competere sul mercato.


Enit mette a disposizione degli attori del settore turistico un servizio che risponde al bisogno di aggiornamento, orientamento e supporto in termini di data driven che con l’evoluzione costante del mercato, accelerata dalla recente pandemia, rimarca la necessità di ricercare strumenti di conoscenza per interpretare il cambiamento.


In un contesto così complesso per operatori e professionisti del turismo, è importante avere informazioni da più prospettive, che inquadrino i trend di settore e gli scenari evolutivi, bilanciando obiettivi di breve con quelli di medio-lungo termine, ed è per questo che Enit vuole porsi come hub informativo di riferimento a livello nazionale al fine di supportare uno sviluppo competitivo e sostenibile.


Con Enit Research Library sarà possibile aggiornarsi in tempo reale su ciò che accade in settori, come l’economia, il commercio al dettaglio o il mercato immobiliare che possono influenzare il comparto turistico e inoltre avere a disposizione tutte le novità relative alla transizione digitale ed ecologica.

Un infopoint digitale per elaborare una visione complessiva e conoscere bene il contesto competitivo e collaborativo per poi maturare le strategie più adeguate.

La Research Library è divisa in quattro sezioni: Market knowledge; Business trends & performance; Destination competitiveness & performance; Cues from outside tourism. Sarà possibile navigare e sfoglia rapporti, ricerche e analisi selezionate tra fonti di settore autorevoli.

“Un altro tassello per potenziare e dare al turismo un’impronta più moderna al passo con le esigenze del momento. Enit è sempre attiva nel fornire supporto al settore e agli operatori e in un momento in cui è necessario rafforzare il turismo e tenerlo aggiornato sui cambiamenti. Un altro grande contributo dell’ente del turismo per rendere agevole e rapido l’accesso al sapere e aiutare il comparto a crescere e strutturarsi sempre di più.

IL TURISMO ENOGASTRONOMICO FRA I PACCHETTI CON MAGGIORE APPEAL DEL MERCATO INTERNAZIONALE

 COMUNICATO STAMPA - Enit


IL TURISMO ENOGASTRONOMICO FRA I PACCHETTI CON MAGGIORE APPEAL DEL MERCATO INTERNAZIONALE


SPAGNA, NORVEGIA E GERMANIA I MERCATI DI PUNTA, PIEMONTE TOP DESTINATION


È forte l’interesse da parte del mercato dell’intermediazione internazionale verso l’enogastronomia italiana, figurando tra i primi quattro prodotti più venduti dai tour operator internazionali nel 2021.


É quanto emerge dal recente studio Enit, svolto da Isnart tra luglio e settembre 2022 su un campione di 45 tour operator che commercializzano il prodotto enogastronomia per la destinazione Italia.


La regione più presente nei pacchetti turistici dedicati al food&wine è il Piemonte (58,3% dei T.O. intervistati), proposto in Austria, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito. Seguono Campania e Toscana. I mercati in cui questo prodotto pesa di più nell’offerta complessiva degli intermediari turistici sono la Spagna (venduto dal 33,3% dei T.O. spagnoli che propongono il nostro Paese), la Norvegia (27,3%), la Germania (26,3%), l’Austria (25%), il Regno Unito (21,1%).


Forte è la connessione con la cultura: Il 58,3% degli operatori specializzati in viaggi food&wine propone pacchetti in cui vi sono anche visite culturali in musei, monumenti e mostre temporanee.


Le eccellenze del Belpaese sono, inoltre, un elemento ricorrente in molti pacchetti turistici proposti dai T.O. stranieri, anche per quei visitatori che non vengono in Italia appositamente per trascorrere vacanze dedicate all’enogastronomia. Su alcuni mercati in particolare, l’interesse è tale che gli operatori non possono non proporre servizi food&wine, anche nei pacchetti dedicati ad altri prodotti turistici.


Tra chi sceglie una vacanza al mare senza rinunciare alla scoperta delle prelibatezze enogastronomiche locali sono soprattutto i turisti provenienti dalla Finlandia, dalla Germania, dal Brasile, dagli USA, dal Regno Unito, dall’Australia e dal Canada. Per i city break le degustazioni enogastronomiche sono comprese soprattutto nei pacchetti proposti dai T.O. della Germania, del Regno Unito, della Finlandia, del Brasile, della Svizzera, USA e Canada.


“L’interesse è crescente, il giudizio degli operatori dell’intermediazione è elevato, ma ci sono aree critiche sui cui intervenire per accrescere la competitività di questa offerta”, spiega l’Ad di Enit Roberta Garibaldi. “Dall’indagine ne emergono due principali: l’accessibilità, intesa come facilità di prenotazione e organizzazione e livello delle informazioni disponibili; e la tempistica, elemento comune a tutte i pacchetti (non solo quelli a tema food&wine). Infatti, da a un lato, troviamo una domanda che tende a prenotare una vacanza sempre più sotto data e, dall’altro, un’offerta che punta in misura massiccia su una dinamica vetrina/booking online da affiancare alle proposte offline”.


ENIT E LA REGIONE BASILICATA LANCIANO ROOTS-IN, IL LABORATORIO NAZIONALE PER IL TURISMO DELLE ORIGINI

 COMUNICATO STAMPA



ENIT E LA REGIONE BASILICATA LANCIANO ROOTS-IN, IL LABORATORIO NAZIONALE PER IL TURISMO DELLE ORIGINI


Si conclude “Roots-in”, la prima borsa internazionale sul turismo delle origini. Diventa un appuntamento annuale il progetto organizzato da Regione e Apt Basilicata in collaborazione con Enit e la DG per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari esteri.


Oltre 500 partecipanti al centro congressi UnaHotel MH, a borgo Venusio, presenti stakeholder e operatori del mondo del turismo internazionali.


“Abbiamo voluto creare – illustra il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti - un evento internazionale dedicato a un segmento turistico che esiste da sempre, ma che è ancora troppo poco conosciuto e valorizzato, come il turismo delle origini. Un’intuizione nata nell’ambito del nostro piano strategico del marketing turistico, e attuata grazie al fondamentale supporto di Enit e Maeci. La collaborazione istituzionale e i risultati raggiunti, dimostrano che la volontà di fare sistema su tematiche di rilevanza nazionale può portare risultati significativi per gli operatori e per il posizionamento della nostra piccola-grande regione”.


E proprio il dialogo fra pubblico e privato è stato al centro dell’intervento di Sandro Pappalardo, Rappresentante della Conferenza Stato regioni nel cda di Enit. “L’Italia – dichiara – è fra le mete più sognate al mondo. Occorre potenziare il posizionamento strategico della Penisola per tradurlo non solo in un’offerta sempre più performante e personalizzabile declinabile su target diversi di mercato ma anche per implementare il travel purchase del brand italia e consentire all’Italia di essere sempre in cima alle scelte di viaggio internazionali. E' un turismo che potenzieremo ulteriormente anche in vista dell'Anno delle radici nel 2024. Un modo di distribuire i flussi su tutto l'anno (con un piccolo picco ad agosto) coinvolgendo molto i giovani che vogliono riscoprire le proprie origini".

“I discendenti degli italiani che vivono all’estero rappresentano una grande opportunità per il turismo emozionale, ma dobbiamo considerarli non come un bene economico, ma come uno straordinario patrimonio di relazioni, di storia, di identità. Nell’ambito del progetto PNRR dedicato al turismo delle radici, vogliamo mettere a disposizione di questo valore una serie di servizi come il Passaporto delle radici, con una serie di incentivi per venire in Italia, o la digitalizzazione delle anagrafi comunali e tanto altro” sostiene Giovanni Maria de Vita, Responsabile Turismo delle radici Dgit Maeci.


Sulle opportunità aperte dal Pnrr per il recupero dei borghi interviene Angelantonio Orlando, Direttore Generale per l’attuazione del PNRR del Ministero della Cultura, che si è soffermato in particolare sui progetti lucani approvati: “La Basilicata è una delle regioni che più di altre ha fornito progettualità sui bandi del Pnrr dedicati ai Borghi. Su circa 40 progetti presentati ben 18 hanno superato la selezione per un investimento complessivo di 30 milioni di euro. Stiamo pensando di aggiungere una quota significativa di risorse nell’ambito del Fsc 2021 – 2027 per far scorrere la graduatoria dei comuni”.


E Il turismo delle origini si inserisce in modo coerente con la strategia della Basilicata per il recupero dei borghi, come afferma Gianpiero Perri, consigliere scientifico per l’attuazione del Pnrr della Presidenza della Giunta regionale. “Gran parte della Basilicata è area interna. I borghi lucani rappresentano una priorità strategica per la giunta regionale. Per questo la dimensione dell’impegno profuso non ha precedenti. La Basilicata è capace di aggiungere bellezza alla bellezza ereditata. In questo cammino è necessario lo sforzo di tutti sapendo che non bisogna avere paura di occhi ed idee che arrivano dall’esterno. La felice esperienza di Matera 2019 è la sintesi perfetta di quello che la Basilicata può fare”.


Borghi d'Italia, 4 nuove Bandiere Arancioni. Alla scoperta dei piccoli centri premiati dal Touring Club

 

Salgono a 274 i piccoli borghi italiani che il Touring Club ha premiato per la ricchezza della loro storia e della loro cultura, per la qualità delle offerte enogastronomiche, per la bellezza del paesaggio e per la sostenibilità ambientale. Le 4 new entry sono in Lombardia Castione della Presolana e Moltrasio, Morrovalle nelle Marche e Picinisco nel Lazio.

Ansa

Turismo: il Piemonte primo sui mercati per cibo e vino

 La regione più presente nei pacchetti turistici dedicati al food&wine è il Piemonte (58,3% degli intervistati), proposto in Austria, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito.

Seguono Campania e Toscana. I mercati in cui questo prodotto pesa di più nell'offerta complessiva degli intermediari turistici sono la Spagna (venduto dal 33,3% dei tour operator spagnoli che propongono il nostro Paese), la Norvegia (27,3%), la Germania (26,3%), l'Austria (25%), il Regno Unito (21,1%).È quanto emerge dal recente studio Enit, svolto da Isnart tra luglio e settembre 2022 su un campione di 45 tour operator che commercializzano il prodotto enogastronomia per la destinazione Italia. Forte è la connessione con la cultura: Il 58,3% degli operatori specializzati in viaggi collegati ai settori del cibo e del vino propone pacchetti in cui vi sono anche visite culturali in musei, monumenti e mostre temporanee.

    "Siamo stati premiati da scelte coerenti con la visione che abbiamo del nostro Piemonte grazie ai territori che collaborano tra loro e si muovono ormai come un corpo unico - ha sottolineato l'assessora al Turismo, Vittoria Poggio -. Abbiamo incoraggiato il turismo outdoor e food in tempi non sospetti.
    Grazie a Enit abbiamo lanciato un bando da 3 milioni proprio su questo comparto intercettando l'orientamento del mercato e degli operatori, e così siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che ci colloca tra i territori più ambiti nel campo food&wine".
    "Adesso - ha aggiunto Poggio - l'importante è mantenere il primato e anzi provare a dare inizio ad una mini-fuga in classifica per mettere distanza tra noi e i nostri competitor per conquistare altre fasce di mercato". (ANSA).