Moda. Germanier nella Haute Couture
Sofia Coppola racconta l'alta moda di Chanel
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Moda Autunno Inverno 2025 2026. Tra toni acidi, delicati pastelli e color block, preparatevi a una stagione vitaminica
Dimenticatevi i classici colori della stagione, quelli che riprendono un panorama di colline toscane in ottobre o di zucche di Halloween allineate sul portico in legno di una dimora cozy del New England.L’Autunno Inverno 2025 porta con sé un colpo di scena cromatico senza pari: più technicolor, più pastelli, più acidi e brillanti del previsto. Come se le passerelle avessero deciso, in coro, di rovesciare la regola del guardaroba sobrio invernale e regalare alla stagione fredda la saturazione di una tavolozza estiva. La lezione arriva in primis da Anthony Vaccarello per Saint Laurent, che ha portato in passerella la più intensa sequenza di look a colori della sua carriera: ametista, mandarino, verde smeraldo e pavone, fucsia, scarlatto e giallo citrino, il tutto declinato in satin lavati e jersey tecnici, senza orpelli, con una libertà di movimento che annulla ogni rigidità e pone tutta l’attenzione sulle forme.
elle.com
Sanremo Moda al casinò: la scalinata diventa glamour e accende la città
Nostalgia canaglia: il ritorno delle spalline imbottite anni ’80 dalle passerelle Autunno-Inverno 25/26

Mediterranean Fashion Week: moda e territorio
“Mediterranean Fashion Week” non è solo una vetrina per la creatività globale, ma un vero e proprio strumento di rigenerazione sociale e ambientale. L’evento intende infatti accendere i riflettori sulla profonda trasformazione del paesaggio salentino, segnato dalla devastazione della xylella. Per questo, l’intera manifestazione sarà dedicata al tema della rinascita e ricostruzione dell’ecosistema locale.
La cultura del territorio deve essere preservata, e la moda si pone come un potente strumento per raggiungere questo obiettivo, catalizzando l’attenzione di un pubblico trasversale, giovane e meno giovane. Pertanto, la manifestazione darà ampio risalto anche ad altri elementi distintivi della tradizione salentina, come la musica e l’artigianato locale. I dettagli dello spettacolo, però, rimarranno una sorpresa da scoprire durante l’evento.
L’evento
A testimoniare questa narrazione, la settimana della moda sarà arricchita da una mostra fotografica unica nel suo genere, che verrà inaugurata sabato 6 settembre, alle 20, presso il Giardino Giaconia, Mura Urbiche di Lecce. “Radici di Bellezza”, a cura del fotografo Luciano De Marianis, racconterà attraverso le immagini i 10 anni di storia e i profondi cambiamenti del Salento, offrendo uno sguardo intimo e potente sulla resilienza del territorio. Al vernissage seguirà l’Openig Party dell’intera manifestazione.
Ma l’impegno di “Mediterranean Fashion Week” si concretizza anche in un gesto simbolico e tangibile. Per ogni designer che parteciperà, sarà piantumato un giovane ulivo. Questa iniziativa, volta a sensibilizzare il mondo della moda sull’importanza della riforestazione, celebra quest’albero non solo come simbolo del paesaggio pugliese, ma anche come il più forte produttore di ossigeno. L’ulivo sarà l’elemento focale in ogni sfilata, a ribadire il legame indissolubile tra moda e territorio.
Le location sono state scelte per raccontare la visione futura di “Mediterranean Fashion Week” senza mai tralasciare le radici: a Lecce domenica 7 settembre, alle 21, le sfilate si terranno nella suggestiva Piazza Mazzini, a Mesagne, la scelta è ricaduta sull’incantevole Piazza Orsini dove l’evento si svolge lunedì 8 settembre alle 21, mentre a Taranto, martedì 9 settembre, alle 21, la cornice delle passerelle sarà il prestigioso Palazzo D’Aquino.
Oltre alle sfilate, la settimana della moda offrirà un importante educational tour della costa salentina. Nelle cinque giornate dell’evento, saranno organizzati diversi shooting fotografici in luoghi iconici del Barocco leccese e non solo, trasformando gli scenari più suggestivi in set esclusivi per le collezioni dei designer.
In passerella, nelle tre serate, Andrea Garmendia Knit Wear Day, Elghanja Couture, Anastassiya Romanova, Blink By Radi Lazarova, Leyli Khaidova, Marina Banovich, Sanja Veličković, Statidanymo Di Daniela Taddeo, Atelier Fabio Porliod, Periada Batik, Atelier Lucia Di Roberta Pellegrino, Istituto Cordella, Aspara, Brand Jaidarlym, Kadam.Kz Brand & Gulzhan Niyetkhabyl, Irina Svetlichnaya, Federico Hetch , Lola Aslonova, Azimova Muborok, Nilufar Mannapova, Mirella Fernandez, Miama, Elghanja Couture, Timur Tursulkulov, Fedra, Couture Di Federica D’andria, Anastassiya Romanova, Andrea Garmendia Knit Wear Night, Cristina Cabana, Marina Corazziari, Fany Moda, Gavhar Daulanova, Mia Touche.
L’evento gode di un prestigioso parterre di media partner, tra cui RaiNews.it e RaiNews24, le emittenti americane FNL Network e l’argentina Imagen de Moda.
Giorgio Armani e Parigi, una storia d’amore

Come indossare i fiori nell’Estate 2025
Anche abiti, top e pantaloni vanno in vacanza. Ma le ultime fashion news parlano chiaro: non importa dove ti trovi, le stampe fiori vincono sempre, soprattutto su costume intero e bikini. Durante la giornata in spiaggia o in una passeggiata nel centro storico. In una cerimonia all’aperto o a una cena vista mare con le amiche. Questo look è comunque una certezza, e si indossa letteralmente dalla testa ai piedi. L’importante, è che sia in accordo con il tema dei graphic florals sofisticati di tendenza adesso.
Romantici: dal costume all’abito a fiori
Anche se luglio è quasi finito, i saldi estivi possono ancora riservare delle gradite sorprese. Soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui puntualmente torna di moda il tema fresco e romantico per eccellenza. Ideali per tutte le ore del giorno, dalla colazione all’aperitivo e oltre. I fiori disegnati o 3D, devono essere comunque vistosi. Sull’abito canotta di lunghezza maxi (Stella McCartney) o sul tubino modello bustier (Dolce&Gabbana).
Nel reparto dei pezzi chiave imprescindibili non possono mancare il blazer leggero monopetto (Rosso35), la canotta bianca impreziosita da petali tridimensionali (Tory Burch), i pantaloni a vita alta con gamba ampia e cintura in tessuto (Emme Marella). ispirati alla utility chic: linee semplici, altezza comoda e stile vibrante. Punta tutto su stampe che sembrano fotografate, oppure su motivi floreali astratti. Da abbinare, come fa Chloé in sfilata, a un set di elementi come il top bianco panna e le mules con il tacco color carne.
iodonna.it
Ometsey, il brand simbolo di eleganza silenziosa che guida il futuro della moda africana
Nell’Autunno 2025, il mondo fashion esce dalle passerelle per entrare nei musei, nei palazzi storici, nelle case-museo delle grandi maison
Non solo shopping: : le mostre moda da non perdere nell’Autunno 2025
Non solo shopping e tendenze. Tutte le mostre moda da non perdere nell'Autunno 2025, per fare il pieno di ispirazione (e di vera classe)
Rivelandosi in pieno per ciò che è da sempre: una forma d’arte capace di raccontare il presente. E di evocare il passato per immaginare il futuro. Le mostre a tema moda di questa stagione sono nuove narrazioni visive, esperienze immersive inaspettate, incontri profondi tra creatività e cultura.
A rendere tutto ancora più potente sono le location: Roma, Londra, Parigi, ma non solo. Le città simbolo di eleganza e storia, ospitano queste esposizioni in spazi iconici e carichi di fascino. Ecco perché visitare queste mostre ha un significato profondo, che va ben oltre l’effimero. Attraversando secoli di storia in un dipanarsi di tessuti, silhouette, forme e simboli. Per vedere da vicino il modo in cui arte, design e costume si influenzano a vicenda. In contesti che, già da soli, valgono il viaggio.
Le mostre moda da non perdere nell’Autunno 2025
Finite le vacanze, non c’è tempo per la nostalgia. Il modo migliore per rientrare in pista è pianificare dei pit-stop che uniscano l’utile al dilettevole. Dove l’amore per la moda è un fantastico pretesto per concedersi un viaggio – breve o lungo che sia – nei mesi autunnali. Quando le temperature sono perfette per esplorare le location più chic e suggestive. Dalla Domvs Bvlgari a Kensington Palace fino ai saloni parigini dedicati a Paul Poiret. Ogni mostra è pensata come un dialogo tra il contenuto e il contenitore. In cui l’allestimento diviene parte dell’opera, amplificando il significato delle creazioni esposte. Che siano gioielli d’archivio, abiti reali o visioni di pura e semplice avanguardia.
Nel cuore di Roma, tra le mura della Domvs Bvlgari di via Condotti, si apre un mondo sospeso tra sogno e realtà. La nuova mostra della Maison svela la sua anima estetica attraverso materiali d’archivio e scatti visionari. Fotografie che reinterpretano gioielli, orologi e oggetti iconici con eleganza e immaginazione. Scorci antichi, suggestioni surrealiste e frammenti di quotidiano si intrecciano in un racconto visivo che celebra il legame profondo di Bulgari con arte e cultura. Una vera immersione nel lusso onirico, incastonato nel centro storico della Città Eterna.
Dietro ogni abito, c’è un codice. E ogni codice è una piccola rivoluzione. La nuova mostra Dress Codes a Kensington Palace, nella capitale inglese, svela i segreti della Royal Ceremonial Dress Collection. Dieci mila oggetti del vestire, che spaziano in 500 anni di moda di corte. Tra regine, principesse e icone intramontabili del fashion britannico, vanno in scena gli abiti storici indossati da Elisabetta II, Vivienne Westwood e la Regina Vittoria.
Senza dimenticare alcuni outfit di Lady Diana che hanno fatto epoca, come il tailleur rosso dello stilista britannico Jasper Conran indossato (con guanti, collo e pochette neri) nel novembre 1984. In esposizione anche molti pezzi mai visti prima, come un court dress giapponese dei primi del ’900. E, visto che il futuro è già qui, ci sono anche le creazioni targate Gen Z, che reinterpretano in chiave attuale i dress code del domani.
A oltre un secolo dalla sua ascesa, il leggendario couturier torna protagonista a Parigi. Con una mostra che ne ripercorre la carriera e lo stile rivoluzionario. E ne celebra lo spirito visionario con un allestimento immersivo, multisensoriale, teatrale, che rende Fashion is a Feast al Musée des Arts Décoratifs diversa da ogni retrospettiva precedente. Una lunga sfilata di capolavori, e allo stesso tempo un’esperienza che restituisce in dettaglio la sua idea di moda come arte totale.
Oltre 550 opere tra abiti, accessori, illustrazioni, arti decorative, profumi e persino suggestioni gastronomiche. Raccontano un universo estetico lussuoso e audace, dove ogni dettaglio parla di libertà creativa. Dalla Belle Époque ai ruggenti anni ’20 del primo Novecento, la mostra costruisce un ponte ideale tra il passato e il presente, mostrando l’impatto duraturo di Poiret sui grandi designer contemporanei come Christian Dior o Alphonse Maitrepierre.
iodonna.it
Sogno Romano. L'ispirazione moda per la stagione in arrivo dal servizio moda del nuovo numero di Elle
in elle.com
Un’esperienza immersiva che unisce fashion, musica e lifestyle durante la Milano fashion week
Il look total white trés chic di Miriam Leone a Venezia 2025
Fashion Pills: giovedì e l'eleganza di Venezia incarnata da Luisa Spagnoli
Torna Afrobrix . Culture afroitaliane musica e moda conquistano Brescia
Moda 2025, iuno dei migliori look delle star al Festival di Venezia. Leni Klum
Moda 2025, uno dei migliori look delle star al Festival di Venezia. Barbara Palvin
La moda reagisce al calo di vendite per abiti e borse: investe in ospitalità

Da Dolce&Gabbana a Fendi, i nuovi progetti per hotel, ristoranti stellati e spiagge, che si aggiungono alle linee di cosmetici
ilsole24ore
Moda Make up. Gli Anni 80 sono tornati

La moda non si smentisce mai e, ancora una volta, ecco che sono tornati dei trend del passato: è revival Anni 80, ma con un twist moderno
Chi si illude che le mode siano passeggere o solo una questione di novità sbaglia di grosso. Ne è la prova il make up Anni 80, di cui abbiamo già avuto un assaggio, ma che prossimamente vedremo ovunque. Audace e colorato, è destinato a dominare la scena cool dei prossimi mesi.
Tanto le tendenze moda quanto le tendenze beauty rappresentano lo Zeitgeist, lo Spirito del Tempo, ma sono dei cicli. Dei cicli che, a distanza di venti o trent’anni – a volte di più, se si pensa al corsetto – tornano in scena, come i revival Anni 90 e Y2K. L’ispirazione spesso è lapalissiana, ma il risultato finale non è mai didascalico.
Anzi, spesso è il dettaglio che fa la differenza.
La bellezza degli Anni 80
L’estetica degli Anni 80 rispecchiava perfettamente il periodo storico: la moda, il trucco e i capelli erano un riflesso dei cambiamenti socioculturali di un decennio segnato da eccessi, ambizione e ridefinizione dei ruoli di genere.
Il make up Anni 80 era scenografico e audace e le acconciature voluminose erano il risultato di una filosofia di vita all’insegna del più è meglio, ma erano anche uno strumento di autoaffermazione e visibilità. Il trucco Anni 80 e i capelli scenografici erano il mezzo di espressione individuale e sociale, nonché una delle espressioni più iconiche del massimalismo.
Il make up Anni 80 oggi
Negli Anni 80, proprio come oggi, il viso è una tela dove esprimersi liberamente, il palcoscenico di creazioni audaci e massimaliste dove dominavano la ricchezza del pigmento e la vibrante intensità dei contrasti.
Ombretti blu, viola, verde dal finish metallico, frosty o neon: gli Anni 80 non avevano di certo paura del colore. L’eyeliner è nero, ma nessuno si nascondeva davanti a una matita occhi colorata e a tanto, tantissimo mascara.
L’arte delle collaborazioni nella moda: dalla collab alla co-creazione di valore
Genio artistico e collab commerciale: storia delle collab moda
Le collaborazioni moda hanno radici storiche profonde, spesso nate da un’autentica affinità artistica. Tuttavia, nel tempo, la natura di queste unioni ha subito una metamorfosi. Il termine collab è diventato sinonimo di operazioni più legate al marketing che al design puro. Si tratta spesso di arbitraggi ideati affinché le due parti si muovano verso il pubblico dell’altra, generando notizia, clamore e un apparente movimento in avanti, anche quando l’industria è in recessione.
sempi come le tute in velluto Mayo Couture prodotte da Juicy Couture x Kraft, o il gelato gusto ranch di Hidden Valley x Van Leeuwen, mostrano come il valore principale di queste operazioni risieda talvolta nel comunicato stampa, un tipo particolarissimo di storytelling, atto più a risignificare piuttosto che a raccontare.
L’era dell’ambassador-co-autore: riscoprire l’arte di lavorare insieme
In questo panorama, tuttavia, le collaborazioni si modificano e si trasformano ulteriormente, facendo strada al fenomeno dell’influencer marketing. Raggiunge il suo picco intorno al 2018, e già oggi sta mostrando i primi segni di stanchezza. Uno dei motivi cardine di questa tendenza risiede nel fatto che i consumatori, oggi, cercano qualcosa di più profondo di un’icona monolitica o di un fattore shock effimero. Nel 2025 i consumatori apprezzano maggiormente le partnership a lungo termine e gli allineamenti creativi, piuttosto che collab e capsule collection.
Per questo motivo emerge una nuova figura ibrida, l’Ambassador-co-autore. Questa tipologia di professionista non si limita ad indossare il prodotto, bensì agisce come co-creatore e catalizzatore di una cultura comunitaria. In questo senso, la focalizzazione si sposta da immagine all’adeguamento sulla narrazione, sintomo di un ritorno a pratiche più lente e pensate.
Co-creazioni: nuovi orizzonti per le collaborazioni moda 2025
Questo desiderio di co-creazione autentica si riflette in diverse sinergie contemporanee che elevano la moda a forma d’arte. Così avavno fatto Jeff Koons x Louis Vuitton del 2017, collaborazione discussa e criticata, eppure di grande successo. La casa di moda ha lanciato la collezione Masters, ispirata ai capolavori della storia dell’arte, da Da Vinci a Van Gogh, Monet, Manet, ricreati e firmati da Koons e stampati sulle borse e accessori iconici. Koons ha utilizzato gli accessori LV come una tela bianca sulla quale costruire la propria arte, dimostrando come anche l’arte alta possa essere indossata e resa accessibile. Il suo approccio, per alcuni oltraggioso, ha generato un successo mediatico planetario.
Al contrario si muovono brand come Levi’s che ha iniziato la sua collaborazione con Sacai, unendo il denim iconico all’estetica giapponese decostruita e stratificata. Ancora Birkenstock si è unita a Maharishi per creare sandali che fondono comfort ed abbiano urban edge, esplorando il rapporto tra natura e tecnologia. Il futuro della moda nel non si basa più solo sul clamore generato dal marketing, ma sulla capacità di costruire narrazioni significative e artistiche, che coinvolgano i consumatori non solo come acquirenti, ma come parte di una comunità creativa. Le partnership che riescono a fondere autenticamente arte e brand, superando la mera operazione commerciale, sono quelle destinate a lasciare un segno duraturo, nutrendo l’anima dell’arte che vive nella moda definendo le collaborazioni.
lifeandpeople.it
-
Tre giorni intensi hanno celebrato il meglio del settore calzaturiero italiano, tra tradizione, innovazione e creatività. Dalle nuove te...
-
Calzature e pelletteria stanno vivendo un momento molto complesso: da ormai più di un anno e mezzo hanno visto calare i propri fatturati, an...
-
Dimenticatevi i classici colori della stagione, quelli che riprendono un panorama di colline toscane in ottobre o di zucche di Halloween a...
-
È in corso il grande salone della calzatura di Milano: oppurtunità per le aziende del settore. La manifestazione riserva un’attenzione parti...
-
Fiori, foglie, uccelli: la natura diventa protagonista assoluta dei tessuti, trasformando gli outfit in veri e propri giardini da indossare....
-
Il volume ripercorre la storia dell'alta moda di Chanel dall'inizio del XX secolo a oggi. Aveva solo quindici anni Sofia Coppola ...
-
Programma Cerimonia inaugurale con gli interventi di: Giovanna Ceolini (Presidente MICAM e Assocalzaturifici) Matteo Zoppas (Presidente Agen...
-
GLI EVENTI DA NON PERDERE AL SALONE DEL CAMPER DI PARMA "Cucinare in camper” con le proposte dell'Unione Ristoranti del Buon Ricord...
-
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 7 settembre un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccelle...
-
Stile Artigiano è di Moda ” si è preso la scena sulla scalinata del casinò. Un giorno di incontri, poi il defilè. Folla assiepata per il mom...