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MICAM 100 un'edizione davvero speciale!




 

Tre giorni intensi hanno celebrato il meglio 

del settore calzaturiero italiano, tra tradizione, innovazione e creatività. 

Dalle nuove tendenze e materiali all’introduzione di tecnologie digitali 

e strategie omnicanale, fino alla sostenibilità e al talento dei designer emergenti, MICAM 100 ha mostrato come la calzatura possa essere 

laboratorio di idee e visioni, capace di plasmare il futuro della moda.


Fonte: Press Micam


Uno sguardo oltre la crisi. Fra giovani talenti e Ai : "Al Micam per resistere"

È in corso il grande salone della calzatura di Milano: oppurtunità per le aziende del settore. La manifestazione riserva un’attenzione particolare alle start up emergenti della scarpa.

Il consuntivo dell’evento sarà di grande importanza anche per la nostra zona, vocata alle pelle e alla scarpa. Micam si conferma evento strategico. Lo dicono i numerosi ’ritorni’ in fiera decisi dalle aziende e tra queste anche importanti buyer, soprattutto stranieri. Opportunità preziosa per conquistare l’interesse di nuovi clienti. La missione degli imprenditori è quella di tenere duro e di reagire alla crisi che continua ad affondare il morso. A Micam - che chiude oggi – c’è tutto quello che serve per gettare uno sguardo sul futuro. C’è l’area tendenze e materiali, che presenta una guida all’acquisto basata sull’intelligenza artificiale progettata per supportare le decisioni di acquisto e ridurre le scorte invendute, e lo spazio Futuro della vendita al dettaglio, che mostra aziende dedicate a idee innovative volte a trasformare la vendita al dettaglio. L’evento celebra anche il lavoro di 12 designer internazionali emergenti, mettendo in mostra "la creatività e l’innovazione che daranno forma al domani". Sotto i riflettori anche le giovani start-up.
I giovani sono un punto centrale di questa edizione. "Quando vado nelle scuole e vedo questa straordinaria genialità dei nostri giovani e dei loro insegnanti, sono fiducioso nel fatto che le grandi personalità come Giorgio Armani, e potremmo citare tante altre, possano riprodursi nei prossimi anni e nel futuro", ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara nel corso della sua visita al salone della calzatura in corso a Rho fiera Milano. "Quindi - ha proseguito il ministro - investiamo sempre di più in innovazione, investiamo sempre di più nella capacità anche di entusiasmare i giovani". Il salone è un evento di grande portata per le piccole e medie imprese così come per i brand internazionali. Fondamentale anche per le nostre aziende e per la scarpa Made in Valdarno per confrontarsi con operatori provenienti da tutto il mondo e tastare il polso dei mercati, da quelli storici ed i potenziali emergenti. Il calzaturiero è un segmento rilevante per la filiera delle pelle e del cuoio che è fondamentale per l’economia della zona.
La Nazione

Micam e Mipel, le aziende puntano al rilancio. Settori in difficoltà


Calzature e pelletteria stanno vivendo un momento molto complesso: da ormai più di un anno e mezzo hanno visto calare i propri fatturati, anche a causa del rallentamento delle commesse dei big del lusso. E le edizioni di Micam e Mipel in corso, rispettivamente giunti alle edizioni numero 100 e 128 fino a oggi a Fiera Milano Rho, rappresentano un importante test: anticipate rispetto agli anni scorsi per ragioni logistiche (la fiera ospiterà alcune discipline olimpiche e i lavori sono in corso), durante le due manifestazioni le aziende espositrici faranno i conti (letteralmente) con i compratori, italiani e soprattutto esteri, per capire se per la primavera estate 2026 è auspicabile o meno la tanto attesa “inversione di marcia”.

Calzature, nel primo semestre ricavi e produzione in calo

Secondo i dati del Centro Studi di Confindustria Accessori Moda, il settore delle calzature nei primi sei mesi del 2025 ha registrato un calo sia del fatturato (-5,6%, secondo i partecipanti alla rilevazione) sia della produzione industriale (-9,5% secondo Istat, con un miglioramento a -7,5% tra aprile e giugno). L’export ha registrato un andamento a due velocità: il numero di paia esportate è salito del 3,2% nei primi cinque mesi del 2025, ma il valore dell’export è calato del 2,7% complice una frenata dell’ex Urss e dell’Estremo Oriente. I dazi al 15%, in vigore dal 7 agosto, poi, potrebbero avere un riflesso negativo sugli Stati Uniti che nel 2024 erano il secondo mercato per esportazioni in valore (1,4 miliardi circa): «I dazi potrebbero ripercuotersi sulle decisioni di acquisto della clientela americana e direttamente sulla marginalità delle imprese esportatrici nel caso decidessero di “assorbire” in tutto o in parte la nuova tariffa», ha detto Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici. Il Micam è una delle fiere di riferimento del settore e ospita 870 espositori con le aziende estere che superano di poche decine quelle italiane.

Pelletteria, export a -7,5% tra gennaio e maggio 2025

I marchi in esposizione a Mipel, invece, sono circa 200 tra produttori di borse, accessori e piccola pelletteria. Il settore ha archiviato un primo semestre definito «insoddisfacente»: il fatturato è sceso del -6,9% (nel campione di associati sondato dall’ufficio studi di Confindustria Moda). Con l’export a -7,5% e il mercato interno stagnante (-2,2%). «In una fase complessa per il comparto, è fondamentale mantenere saldi i punti di riferimento e continuare a creare spazi di apertura, confronto e opportunità di business, soprattutto a sostegno delle piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura del settore», ha commentato Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri.

Le voci degli espositori

Interpellati nell’ultima giornata di fiera, gli espositori danno feedback “tiepidi” sulle manifestazioni: «Siamo contenti, puntiamo ad allargarci nella prossima edizione - ha detto Marco Barachini, ad dell’azienda calzaturiera di Vicopisano (Pi) che, oltre al marchio proprietario Luciano Barachini, ha in licenza i marchi Jeannot e Menbur (questo da pochi mesi) -. I clienti importanti non sono mancati, anche nel complesso l’afflusso è diminuito. La fiera però è un momento importante di confronto con gli addetti ai lavori. Credo che i nostri buoni risultati siano figli di queste sinergie. Dobbiamo smettere di vedere gli altri imprenditori del settore come nostri competitor: bisogna unirsi, fare economie di scala e cercare di influenzarsi al meglio». L’azienda toscana opera solo nel mercato “fisico”, con una rete di negozi multimarca e con un mercato all’85% europeo: «La volontà di spesa nell’abbigliamento del consumatore medio europeo è calata, ma non credo che il mercato sia in crisi: si deve riorganizzare per riuscire ad andare incontro alle esigenze del cliente B2b», chiosa l’ad.

Parla di «contatti importanti», ma anche di «momento complicato per il settore » Raffaele Carlino, presidente di Miriade Group (Francesco Biasia, V73): «Al Micam abbiamo ripreso contatti importanti, in particolare mi riferisco all’estero, all’Europa. Ci è piaciuto: è valsa la pena di investire in questa piattaforma, anche perché chi è venuto era intenzionato ad acquistare». Tra i mercati europei più ricettivi in termini di consenso alle collezioni primavera-estate 2026 Carlini segnala «Germania, Portogallo, Spagna, Francia. Sicuramente Arabia Saudita e Sudamerica sono tra i più interessanti in generale». Secondo il presidente di Miriade, che distribuisce anche le borse del marchio Valentino, «La differenza oggi la fa il rapporto tra qualità e prezzo. Dobbiamo ripopolare il segmento medio e cercare di aiutare anche le piccole aziende e i piccoli artigiani»,

Marco Campomaggi, presidente dei marchi Campomaggi, Caterina Lucchi e Gabs, 20 milioni di euro di ricavi nel 2024 e Usa come primo cliente retail, è un protagonista storico di Mipel. L’edizione 128 non è stata tra le migliori: «C’è stata un’affluenza abbastanza scarsa, non importante di stranieri, ma ogni azienda ha i propri risultati: noi abbiamo presentato in fiera un progetto di Gabs che ha funzionato bene e Caterina Lucchi ha un prodotto continuativo». I motivi per cui i clienti non sono in fiera, secondo Campomaggi, sono molteplici: «Il settore non vive un momento glorioso, i negozianti stanno attenti alle spese, incluse anche quelle di andare in fiera. Sono convinto che anche le fiere, come tutte le aziende, hanno bisogno di rinnovamento totale, va intrapreso un percorso “rivoluzionario”, la fiera dovrebbe distribuire nuove idee non solo di prodotto ma un momento di formazione per retailer e agenti». Ad ogni modo, con gli ordini che si scrivono in fiera non si possono fare proiezioni attendibili sul 2026. Non penso, però, che il prossimo sarà un anno di crescita omogenea: rimangono ancora molte incertezze. Posso dire che la nostra campagna vendite è partita bene, poi abbiamo deciso di aprire una posizione giuridica negli Usa. Un progetto coraggioso che speriamo ci darà risultati».

ilsole24ore.com

Francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicato a MICAM Milano nella 100a edizione

 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 7 settembre un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicato a MICAM Milano nella 100ª edizione.

Caratteristiche del francobollo

La vignetta raffigura una composizione in grafica stilizzata il cui design armonizza concetti di movimento e trasformazione, con uno stile che richiama l’estetica dei pixel, in linea con l’attuale campagna di comunicazione Game Changers. Le gambe danno forma alla “M” di MICAM Milano simboleggiando il dinamismo e il progresso, unendo passato e futuro in un segno di innovazione. In basso, il logo del centenario di MICAM Milano. Completano il francobollo la legenda “SALONE INTERNAZIONALE DELLE CALZATURE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Bozzetto: progetto grafico a cura di MICAM Milano e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A..

Tiratura: duecentomila-venticinque esemplari.

Indicazione tariffaria: B.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura.

Caratteristiche del foglio

Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa, la riproduzione monocromatica del logo MIMIT.

12 TALENTI EMERGENTI si prendono la scena alla centesima edizione di MICAM, portando in mostra la creatività dall’Italia e dal mondo


Sostenibilità, una scelta attenta dei materiali e uno spiccato senso dello stile sono solo alcuni degli elementi distintivi che rendono queste collezioni uniche.
Le calzature create da questi 12 talenti emergenti si distinguono per il loro carattere, la varietà delle proposte e l’eccellente qualità.
L’appuntamento è a MICAM Next, Padiglione 1, dal 7 al 9 settembre 2025 a Fieramilano (Rho).
Fonte: Press micam.it


Edizione numero 100 per Micam con tutte le novità nel settore calzaturiero


Celebra oltre mezzo secolo di storia Micam, il salone della calzatura di moda che da oggi a martedi festeggia a Fieramilano Rho la centesima edizione.

870 brand di cui 401 italiani e 469 internazionali. Da Vigevano, culla della calzatura italiana, che nel 1931 ospitò la prima edizione della rassegna dedicata alla calzatura, Micam è diventato il salone leader mondiale. A gestirlo dal 1974 è l'Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani.
L'edizione numero cento apre con una cerimonia inaugurale che prevede l'annullo del Francobollo ordinario appartenente alla serie tematica 'Le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy'. Se il salone svela in anteprima le novità dedicate alla primavera-estate 2026, la sua storia, quella della moda calzaturiera, viene invece ripercorsa dalla speciale mostra '100 steps into the future', che racconta l'evoluzione del gusto, dello stile e della tecnologia attraverso immagini divenute vere e proprie icone. A Micam torna anche l'area Trends & Materials, per ottimizzare gli acquisti e ridurre l'invenduto.

Non manca lo spazio Future of Retail, dedicato alle idee innovative che cambieranno il punto vendita. Al centro del nuovo palinsesto Micam Next, curato da Wired Italia, l'innovazione con incontri dedicati. Continua inoltre l'esposizione di giovani startup italiane in collaborazione con Ice e Maeci.
Le cento edizioni di Micam coincidono con gli 80 anni di Assocalzaturifici, l'associazione che rappresenta a livello nazionale oltre 400 aziende del settore e socio di riferimento proprietaria della manifestazione.

Rai News

DOMENICA 7 SETTEMBRE 2025 ORE 10.30 @MICAM NEXT, PAD.1 – FIERA MILANO RHO Apre ufficialmente la centesima edizione di MICAM Milano



Programma

Cerimonia inaugurale con gli interventi di:

Giovanna Ceolini (Presidente MICAM e Assocalzaturifici)

Matteo Zoppas (Presidente Agenzia ICE - in collegamento)

Alessia Cappello (Assessora Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro - Comune di Milano)

Barbara Mazzali (Assessora Regionale al Turismo Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi - Regione Lombardia)

Maurizio Gasparri (Senatore della Repubblica)


Modera: Stefania Cavallaro (Vice Direttrice TG4)

Videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Annullo del francobollo tematico per

“Le eccellenze del Sistema Produttivo e del Made in Italy” dedicato a MICAM.

Presentazione della manifestazione MICAM Milano e MIPEL con interventi istituzionali e il taglio del nastro ufficiale.

Visita alla mostra 100 Steps Into The Future.

Un momento speciale per celebrare la storia, il presente e il futuro della calzatura.

Fonte: Press Micam

Al via Micam, non solo business, mezzo secolo di storia della scarpa

Il salone diventato un punto di riferimento internazionale per il mondo della calzatura, festeggia l’edizione speciale numero 100 (dal 7 al 9 settembre a Rho Pero). Attesi 30 mila buyer. La presidente: ci eravamo seduti, ora diamo un segnale


Corriere della Sera

Mezzo secolo di storia della scarpa, fatta di arte artigiana (tramandata tra generazioni), innovazione, Made in Italy e naturalmente affari. Micam, il salone diventato un punto di riferimento internazionale per il mondo della calzatura, festeggia l’edizione speciale numero 100 (dal 7 al 9 settembre a Rho Pero) celebrata anche dall’annullo di un francobollo della serie «Le eccellenze del sistema produttivo Made in Italy». Mentre 870 brand (di cui 401 italiani) presenteranno le novità della primavera-estate 2026, una mostra ripercorrerà la storia della manifattura di scarpe e stivali che hanno caratterizzato i costumi negli ultimi 50 anni. «In un momento in cui il mondo della pelletteria e la moda tutta fanno i conti con un bel segno meno, questa edizione è particolarmente importante. Ci eravamo seduti, ma ora vogliamo mandare un segnale, questo è il momento di risvegliare tutto il settore», spiega con realismo la presidente di Micam Giovanna Ceolini. «Inoltre, i dazi non aiutano e il dollaro non è mai stato così basso». All’inaugurazione è atteso anche il ministro Urso, che cosa chiedete al governo? «Abbiamo bisogno che il cuneo fiscale diminuisca per non venire schiacciati dalla concorrenza. Se in molti sono tornati a importare dalla Cina, qualche domanda occorre farsela». E le piccole e medie aziende italiane hanno bisogno di sostegno per affrontare la transizione energetica. «Noi vogliamo investire per essere più sostenibili, ma si tratta di costi e competenze impattanti e se gravano sul prezzo di produzione, le nostre scarpe rischiano di diventare inacquistabili». Le fiere hanno un ruolo fondamentale nella promozione dei protagonisti silenziosi dei distretti. «Chi le sottovaluta sbaglia – sottolinea la presidente -. La storia di Micam è fatta di impegno per aiutare i brand a trovare nuovi buyer e nuovi mercati. Con il supporto di Ice e Maeci (ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) cerchiamo di portare in Italia più potenziali clienti a vantaggio delle piccole e medie imprese che non hanno ancora una rete estera. Ma Micam si pone anche come piattaforma per i nuovi talenti che tramite un concorso hanno la possibilità di esporre gratuitamente per due edizioni».

La storia della preziosa filiera della calzatura italiana che ha contribuito al successo di Micam sarà ripercorsa dalla mostra «100 step to the future». Filmati storici per ricordare che da Micam sono usciti anche brand come Casadei e Prada, quando ancora si chiamava Emporio Prada», continua Ceolini ricordando che la prima edizione di Micam andò in scena nel 1931 a Vigevano, culla della scarpa italiana. «E’ nel 1974 che avviene la svolta strategica della manifestazione, assieme ad Anci (Associazione nazionale calzaturifici Italiani) che ne assunse la gestione. Nel 2018 il rebranding Micam Milano, a sottolineare il respiro internazionale di una fiera che oggi rappresenta un crocevia di culture, creatività e visioni, attraendo buyer da 150 Paesi. Qui si esplorano le potenzialità dell’innovazione e delle tecnologie e la formazione come leva per ispirare le nuove generazioni».
Ora però la moda deve anche fare i conti con i problemi del caporalato e degli ingiustificati ricarichi portati alla luce da recenti fatti cronaca. Come si recupera la credibilità? «Abbiamo firmato un protocollo della legalità a giugno. Si tratta di una piattaforma che la Lombardia sta creando affinché le aziende che aderiscono possano avere un bollino di riconoscimento…». Che cosa vuole il nuovo consumatore? «Vuole che il prodotto corrisponda alle aspettative a livello di qualità, durabilità e responsabilità ed è giusto che il valore sia distribuito equamente su tutta la filiera, ma lavorare con costi sostenibili è l’unica possibilità che abbiamo per crescere e tenere vivo il primato italiano della moda da calzare». Intanto in fiera sono attese 30 mila buyer da oltre 150 Paesi.

Nasce Milano Fashion Link: Milano Fashion & Jewels, MICAM, MIPEL, TheOneMilano e SI Sposaitalia Collezioni danno vita a un ecosistema fieristico internazionale e coordinato, pensato per rispondere alle esigenze del retail globale


Nelle prossime settimane saranno svelati ulteriori dettagli di questo ambizioso progetto, nato per valorizzare le passioni e i valori che alimentano la creatività del made in Italy, integrandoli con le tendenze del mercato internazionale. L’obiettivo è creare un luogo di networking e confronto, dinamico e strategico, pensato per favorire relazioni durature tra aziende, buyer, designer e operatori del settore.
Nel frattempo, il calendario fieristico autunnale è già nel vivo, con MICAM Milano e MIPEL in programma dal 7 al 9 settembre 2025, seguiti da Milano Fashion & Jewels dal 20 al 23 settembre insieme a TheOneMilano, e dalle manifestazioni Lineapelle e Simac Tanning Tech dal 23 al 25 settembre.
Il 2026 a Rho si aprirà a febbraio con Lineapelle, dall’11 al 13, per poi proseguire con Milano Fashion & Jewels, SI Sposaitalia Collezioni e TheOneMilano (dal 21 al 23 febbraio), e concludersi con MICAM Milano e MIPEL, in programma dal 22 al 24 febbraio.

preziosamagazine.com