Le mostre del weekend, da Toulouse-Lautrec ad Appiani e Léger. A Venezia la storia dei principali marchi storici italiani

Gli sguardi dentro l'arte di Appiani, Toulouse-Lautrec e Léger, ma anche il racconto della storia di alcuni dei più importanti marchi storici del nostro Paese: sono le mostre principali di questa settimana.

FIRENZE - Un viaggio nella Parigi di fine '800 con "Toulouse-Lautrec.

Un viaggio nella Parigi della Belle Époque", mostra allestita al Museo degli Innocenti dal 27 settembre al 22 febbraio e curata da Jürgen Doppelstein. L'esposizione si compone di oltre 170 opere dell'artista francese, provenienti da Amburgo e da Alby, che saranno affiancate da arredi, manufatti e materiali d'epoca, opere di altri grandi artisti coevi.
    I media, l'incisione, la fotografia, l'editoria illustrata, la cinematografia, i documentari televisivi, la grafica pubblicitaria di carattere commerciale in oltre 60 opere che interpretano la complessa narrazione pittorica realizzata dal Buonarroti in Vaticano: dal 24 settembre al 7 gennaio è in programma la mostra "La Sistina di Michelangelo. Un'icona multimediale", promossa e ospitata dalla Fondazione Casa Buonarroti, in collaborazione con i Musei Vaticani e la Regione Toscana, che offre al pubblico un'originale lettura della Cappella Sistina di Michelangelo, tra i più celebri cicli pittorici della storia dell'arte.

MILANO - Dal 23 settembre all'11 gennaio Palazzo Reale ospita "Appiani. Il Neoclassicismo a Milano", a cura di Francesco Leone, Fernando Mazzocca e Domenico Piraina. Attraverso opere provenienti da collezioni italiane e internazionali, il progetto rende finalmente omaggio ad Andrea Appiani (Milano, 1754 - 1817) indagando la raffinata produzione artistica e l'identità intellettuale del primo pittore del Regno d'Italia napoleonico.
    Nella nuova sede di Zurich Italia, trasformata per l'occasione in uno spazio d'arte, la retrospettiva "Eternal Elegance - The Timeless Photography" of Gian Paolo Barbieri curata dalla galleria 29 Arts in Progress e in programma dal 25 settembre al 15 gennaio. Nel percorso alcuni degli scatti più iconici del grande fotografo scomparso nel 2024, dagli editoriali di moda ai ritratti di figure leggendarie come Audrey Hepburn, Vivienne Westwood, Tree Allen, accanto ad alcune opere inedite realizzate tra gli anni '60 e gli anni 2000.

CASTELFRANCO VENETO - Il dialogo immaginario tra le fotografie di Olivo Barbieri e i dipinti di Giorgione nella mostra "Altre tempeste", dal 26 settembre al 2 novembre presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto. In anteprima 32 opere realizzate nell'ambito della ricerca fotografica "Altre Tempeste", che si concentra sulla trasformazione del paesaggio veneto rileggendolo attraverso l'interpretazione di Barbieri e il lascito visivo di Giorgione, promossa da Omne - Osservatorio Mobile Nord Est.

TORINO - La mostra "Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring" arriva alla Venaria Reale dal 27 settembre al 1 febbraio, a cura di Anne Dopffer, Julie Guttierez e Rébecca François. Oltre 32 opere di Léger sono messe a confronto con artisti delle avanguardie europee e americane attivi dagli anni Sessanta a oggi, in particolare con il gruppo dei Nuovi Realisti che si appropriano degli oggetti di uso quotidiano della società dei consumi e dell'estetica della strada.

ROMA - Due mostre all'Accademia di San Luca in apertura il 26 settembre: "Daniele Puppi. Eh, lampu!", a cura di Marco Tirelli, ex presidente dell'Accademia, presenta fino al 6 dicembre quattro installazioni video-sonore, di cui tre inedite, che invitano lo spettatore a entrare in una nuova e straniante dimensione spazio-sensoriale. Fino al 25 ottobre è invece allestita "Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città", a cura di Spazio Taverna e Andrea Cortellessa, un omaggio alla donazione delle opere da parte degli artisti coinvolti (Elisabetta Benassi, Giulio Bensasson, Silvia Giambrone, Rä di Martino, Numero Cromatico, Lulù Nuti, Luigi Ontani, Pietro Ruffo, Gabriele Silli, Marco Tirelli) all'Accademia Nazionale di San Luca.

VENEZIA - Si intitola "Identitalia. The Iconic Italian Brands", la mostra allestita dal 27 settembre al 15 febbraio presso M9 Museo del '900 di Venezia Mestre, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Unioncamere e l'Associazione Marchi Storici d'Italia. Curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, l'esposizione racconta alcuni dei più importanti marchi storici italiani attraverso documenti audiovisivi, disegni originali, pezzi rappresentativi, fotografie, documenti storici e manifesti pubblicitari.

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Huang Yong Ping, un meteorite sul Louvre Lens


 La Caverne (2009) è il titolo di una scultura in resina dipinta di Huang Yong Ping (1954-2019). Di grandi dimensioni (290x350x550 cm), è stata recentemente esposta in Mondes souterrains. 20.000 lieux sous la terre (Louvre Lens, 2024), una delle rarissime opere a riferirsi in modo esplicito al mito della caverna di Platone. Lo stesso vale per le rappresentazioni di Pitagora che, anziché affrettarsi a uscire dalla caverna dell’ignoranza, penetra al suo interno per accedere a un sapere segreto.

Difficile sbarazzarsi di un mito incardinato nell’episteme greco-europeo se non nella costituzione della nostra coscienza, a partire dall’associazione tra luce e conoscenza, tra l’illusione e le ombre che i prigionieri della caverna prendono per vere. È uno dei paradossi della grotta in quanto topos, che Platone immagina e che viene tramandato fino a noi ma da cui bisogna uscire il prima possibile, se non si vuole vivere nella schiavitù.

Eppure, come scrive il filosofo francese Cornelius Castoriadis in Les carrefours du labyrinthe (1978): «Pensare non significa uscire dalla caverna, né sostituire l’incertezza delle ombre coi contorni netti delle cose stesse, il bagliore tremolante di una fiamma con la luce del vero Sole. È entrare nel Labirinto, più precisamente far essere e apparire un Labirinto quando invece saremmo potuti restare “tra i fiori contro il cielo” (Rilke). È perdersi in gallerie che esistono solo perché le scaviamo instancabilmente, girare in tondo, in fondo a un vicolo cieco il cui accesso si è chiuso dietro di noi, finché questa rotazione non apre, inspiegabilmente, delle fessure praticabili nella parete». Vasto programma filosofico; come reagiscono le arti visive e, nello specifico, un artista come Yong Ping?

Capofila del movimento cinese d’avanguardia Xiamen Dada (1985-87) – la cui parola d’ordine era, alla Nam June Paik, «Lo zen è Dada, Dada è zen» – in Cina familiarizza con l’arte europea attraverso le riproduzioni di opere di Duchamp, Manzoni e Beuys. A Parigi nel 1989 per partecipare alla celebre mostra Magiciens de la Terre, in quei giorni scoppia la protesta – e la sanguinosa soppressione – di piazza Tienanmen. Decide così di restare in Francia, dove realizzerà un’opera multiforme tesa tra mondo europeo e mondo asiatico.

Non fa eccezione la sua caverna, un monolite impenetrabile, un blocco geologico, un meteorite caduto sul Louvre Lens, un inciampo nel percorso espositivo. Un buco sulla parete retrostante permette tuttavia di sbirciare l’interno della scultura: qui sono visibili Buddha e talebani che, seduti a terra, meditano sui pipistrelli, nient’altro che ombre cinesi proiettate sulle pareti rocciose da un cilindro luminoso.

Yong Ping presenta Buddha e talebani in quanto, alla lettera, trogloditi, abitanti ovvero uno spazio cavernicolo. La scelta non è peregrina, se pensiamo che nella Geografia di Strabone (I sec. d.C.) e in altre fonti antiche «troglodita» non indica solo uno stile di vita, legato soprattutto ad abitudini alimentari, ma è un etnonimo, identificato cioè con un popolo barbaro che vive tra Egitto ed Etiopia – e persino l’etimologia della parola «arabo» viene ricondotta a questo termine.

Nel catalogo di Mondes souterrains, La Caverne è presentata come un’immagine dei Buddha di Bamiyan distrutti nel 2001, di Ground Zero, delle prigioni di Abu Ghrabi e, per anticipazione, del Bataclan, di «Charlie Hedbo», ma anche come una condanna dei giochi video, del Dark Web e dei fatti alternativi. Più prudente l’artista, restio a limitare il suo lavoro alla trasmissione di un messaggio politico univoco.

Senza essere coinvolti nella scena e da una posizione privilegiata, osserviamo attraverso lo spioncino i prigionieri delle loro illusioni. Che qualcuno faccia lo stesso con noi, da uno spioncino invisibile alle nostre spalle?

Il Manifesto

Turismo. Il camper da 1 milione di euro, la stella del Salone di Parma


 Quello del camper, del caravan e del van è un mondo in continua evoluzione e crescita. Il boom di questo tipo di turismo “open air” è concreto e tangibile: lo dicono le statistiche, gli operatori economici, le piattaforme online e i comuni italiani, che stanno investendo sempre più nelle aree di sosta camper. E’ stato calcolato che ci sono 20 milioni di turisti itineranti in Europa, un parco circolante di oltre 6 milioni di veicoli aumentato del 25% negli ultimi 5 anni, per una spesa giornaliera di circa 200 euro al giorno, e un utilizzo medio di 79 giorni all’anno del mezzo: i camperisti e caravanisti arrivano ovunque, in qualunque stagione, amano il territorio e privilegiano la filiera agricola locale.

Per questo il Salone del Camper di Parma, che sarà inaugurato a Fiere Parma sabato 13 settembre alle ore 11 in Sala Barilla (pad.1), rappresenta con autorevolezza e continuità l’intero mondo del turismo open air, perché riunisce i più importanti produttori mondiali di veicoli ricreazionali e gli appassionati del nuovo “viaggio nomade”. Nuovo perché caratterizzato dal desiderio di libertà, passione per la natura, scoperta, sport e socialità. Ma anche dalla scelta di comodità, design, tecnologia e servizi. Saranno esposti più di 600 mezzi ricreazionali da 300 espositori, e sono attesi circa 100mila visitatori.
Anche il mondo dei camper di lusso segna una nuova tappa. Il marchio tedesco Morelo Reisemobile infatti in questa occasione presenta in anteprima assoluta in Italia il nuovo Morelo Grand Empire. Con un prezzo che sfiora il milione di euro, Grand Empire è la rappresentazione plastica di come si stia evolvendo il fenomeno del turismo open air, che fa riferimento ad un popolo di viaggiatori sempre più attento al lusso, al comfort e alla tecnologia. I veicoli ricreazionali interpretano questo cambiamento come un nuovo stile di vita, e le case produttrici realizzano mezzi sempre più performanti, vere e proprie case mobili dedicate a chi vuole viaggiare senza limiti (anche economici) e compromessi. Spazi interni ed esterni, finiture, accessori, soluzioni energetiche green, customizzazioni. Il viaggiatore non cerca più solo un mezzo per spostarsi, ma un’esperienza su ruote che combini libertà, design e tecnologia. Chiede “suite viaggianti” con interni di pregio, materiali sostenibili, sistemi di sicurezza, domotica integrata, impianti audio surround, garage per auto, verande esterne, tetti sollevabili, terrazze panoramiche.

Rallentare è il nuovo benessere. Più in generale, ed evitando gli eccessi, potersi fermare dove si desidera è il vero lusso. La lentezza non è più rinuncia, ma atto rivoluzionario. Esplorare, scegliere nuove rotte, riscoprire il valore del tempo, della libertà, dei momenti autentici da trascorrere in coppia oppure in famiglia. Il turismo in camper (e caravan e van) è diffuso e sostenibile perché valorizza aree meno conosciute, contribuisce allo sviluppo territoriale perché genera spese giornaliere e acquisto di prodotti tipici, è ecologico perché il veicolo ricreazionale camper è a basso impatto in termini di Co2, favorisce il turismo lento e senza sprechi.
Avvenire

Parma. Domani 13 settembre 2025 al via la 16^ edizione del Salone del Camper #salonedelcamper


 

Quello del camper, della caravan e del van è un mondo in continua evoluzione e crescita. Il boom del turismo open air è concreto e tangibile, lo dicono le statistiche, gli operatori economici, le piattaforme online e i comuni italiani, che stanno investendo sempre più nelle aree di sosta camper. 20 milioni di turisti itineranti in Europa, un parco circolante di oltre 6 milioni di veicoli aumentato del 25% negli ultimi 5 anni, una spesa giornaliera di circa 200 euro al giorno, un utilizzo di 79 giorni all’anno del mezzo: i camperisti e caravanisti arrivano ovunque, in qualunque stagione, amano il territorio e privilegiano la filiera agricola locale.

 

Apre domani 13 settembre il Salone del Camper di Parma che rappresenta con autorevolezza e continuità l’intero mondo del turismo open air, perché riunisce i più importanti produttori mondiali di veicoli ricreazionali e gli appassionati del nuovo “viaggio nomade”. Nuovo perché caratterizzato dal desiderio di libertà, passione per la natura, scoperta, sport e socialità. Ma anche dalla scelta di comodità, design, tecnologia e servizi.

 

Rallentare è il nuovo benessere. Potersi fermare dove si desidera è il vero lusso. La lentezza non è più rinuncia, ma atto rivoluzionario. Esplorare, scegliere nuove rotte, riscoprire il valore del tempo, della libertà, dei momenti autentici da trascorrere in coppia oppure in famiglia. Il turismo in camper (e caravan e van) è diffuso e sostenibile perché valorizza aree meno conosciute, contribuisce allo sviluppo territoriale perché genera spese giornaliere e acquisto di prodotti tipici, è ecologico perché il veicolo ricreazionale camper è a basso impatto in termini di Co2, favorisce il turismo lento e senza sprechi.

13 settembre ore 11, Sala Barilla: inaugurazione ufficiale con le autorità

Trovare buoni motivi per diventare un “camper lover” è facile, basta visitare dal 13 al 21 settembre il Salone del Camper, giunto alla 16^ edizione e organizzato da Fiere di Parma in collaborazione con APC - Associazione Produttori Caravan e Camper.

La manifestazione sarà inaugurata sabato 13 settembre alle ore 11 in Sala Pietro Barilla (padiglione 1), alla presenza di Franco Mosconi, Presidente Fiere di Parma, Michele Guerra Sindaco di Parma, Simone Niccolai Presidente APC, Alessandro Fadda Presidente della Provincia di Parma e Roberta Frisoni Assessora al Turismo, Commercio e Sport della Regione Emilia Romagna. E’ prevista la presenza di Daniela Garnero Santanché, Ministro del Turismo, per le conclusioni e il taglio del nastro.

 

Alcuni dati sul Salone del Camper

Negli scorsi anni la kermesse del caravanning dedicata a tutti coloro che amano il turismo open air e le attività outdoor, ha superato i 100.000 visitatori, attestandosi così al primo posto in Italia e secondo in Europa tra le fiere specializzate.

Al Salone del Camper sono presenti più di 600 veicoli ricreazionali esposti da produttori italiani e mondiali su una superficie di oltre 100.000 mq., oltre 300 gli espositori, un pubblico atteso di oltre 100.000 fedelissimi visitatori e 4 aree espositive. Quella dedicata al “core business” vale a dire Camper e Caravan con iveicoli ricreazionali; Percorsi e Mete rivolta all'offerta turistica, alla scoperta di nuove destinazioni e agli eventi culturali; Shopping riservata all’acquisto di prodotti per la vita open air; Accessori, destinata a tutto l'occorrente per i viaggi in camper, caravan e la vita outdoor. Un nutrito programma di eventi farà da cornice e coinvolgerà i visitatori nell’area Percorsi e Mete.

 

Il Salone del Camper è l’accreditata vetrina internazionale del mondo del turismo plein air e dei veicoli ricreazionali, che sono sempre più confortevoli, sofisticati, tecnologici e sostenibili - spiega Antonio CellieAD di Fiere di Parma. Anche il posizionamento e gli investimenti di Fiere di Parma vanno in questa direzione: siamo diventati un importante hub internazionale della mobilità sostenibile e dell’outdoor, che rappresenta, interpreta e favorisce nuove filosofie di viaggio. Uncrowd tourism, slow tourism, midcentric tourism – continua Cellie – il Salone del Camper è il punto di riferimento irrinunciabile del turismo che cambia frontiere e prospettive, rappresenta il viaggio come stile di vita e arricchimento personale. Un appuntamento irrinunciabile sia per chi sceglie il camperismo come esperienza rigenerativa, sia per chi produce veicoli ricreazionali in grado persino di migliorare le performance del settore automotive”.

Il profilo del nuovo viaggiatore libero, responsabile e curioso

I viaggiatori, compresi i camperisti, amano spostarsi molto e scoprire nuove destinazioni, cercano esperienze, servizi e sistemazioni eco-sostenibili. Lo dice l’edizione 2025 del Changing Traveller Report realizzato da SiteMinder. I viaggi sono sinonimo di avventura e novità, scoperta di posti e sapori inediti, desiderio di sperimentare nuove avventure ma anche di dedicarsi al relax. Tra le esperienze più ricercate dagli italiani, ad esempio, vi sono quelle enogastronomiche (cene gourmet o wine tasting sono al 34%) e dedicate all’osservazione della natura e alla meditazione (13%). Per quanto riguarda la combinazione tra lavoro e vacanza, il report rivela che il 35% dei viaggiatori italiani pensa di poter lavorare viaggiando, in aumento rispetto al 29% del 2024.

Secondo ENIT e l’indagine commissionata a Human Company e Istituto Piepoli, il turismo outdoor - in cui rientra a pieno titolo il camperismo - si attesta intorno al 22% del totale, ovvero 1 persona su 5 (nel 2023 era il 15%) sceglie camping e villaggi che diano la possibilità di stare a contatto con la natura. Realizzano soggiorni medi di 9 notti e consumano sul territorio, con una spesa media giornaliera di circa 200 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 del 2024).

Secondo l’Osservatorio EY Future Travel Behaviors, nel 2024 è arrivato in Italia il 24% dei viaggiatori open air europei e le ricerche online sulla Penisola italiana hanno superato dell’11,8% quelle del 2023. La maggior parte di loro si ferma in Veneto, Toscana, Lombardia e Alto Adige.

 

“Il Salone del Camper è la festa italiana del mondo plein air: rappresenta un momento di grande aggregazione oltre che di incontro tra domanda ed offerta - afferma Simone Niccolai, Presidente di APC – Associazione Produttori Caravan e Camper. Una fiera davvero importante, la seconda in Europa per numero di visitatori, che si colloca in un momento di espansione del settore camper, con un incremento significativo delle immatricolazioni in Italia. Non è un caso che, oltre alle tipologie “classiche” di utenti, come le famiglie e le coppie "best agers”, si stiano interessando al mondo del camper tutta una serie di nuovi utenti come gli sportivi e gli smartworkers, segno che il camper viene percepito sempre più come uno strumento ideale per la fruizione del tempo libero, tutto l’anno”.

Salone del Camper: eventi, intrattenimento e convegni

Come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti da non perdere durante le giornate del Salone del Camper. Dagli show cooking realizzati in collaborazione con l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo (tutti i giorni 3 appuntamenti gratuiti e a pagamento per conoscere il meglio della grande tradizione gastronomica italiana) ai corsi di educazione stradale “In viaggio con te” realizzati dal Corpo di Polizia Locale di Parma, con laboratorio mobile di educazione stradale e simulatore di guida, tappeto e occhiali da distorsione visiva alcol e droga, tappeto strada con percorso ciclabile e pedonale, video dimostrativi sulla normativa di circolazione in camper. Dagli intrattenimenti per i bimbi dai 3 agli 8 anni nell’Area Kinderheim alle attività ludiche nell’Area Amici a 4 zampe (obedience, agility, propriocezione, giochi di fiuto). Dalle dimostrazioni per la sicurezza in vacanza realizzate dai Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna ai test per micromobilità elettrica, con scooter, bici e monopattini messi a disposizione dalle aziende espositrici. Dalla presentazione di libri di viaggio alla presenza di vip come Fabrizio Giugiaro e Antonio (Tony) Cairoli, fino alla possibilità di scoprire, negli stand delle regioni italiane e delle destinazioni straniere, itinerari da fare in camper e caravan.

Tutti gli eventi, con giorni e orari, sono consultabili nel sito: www.salonedelcamper.it

         

“Questa manifestazione spiega Gloria Oppici, brand Manager del Salone del Camper – è un unicum, un happening di viaggiatori straordinari che arrivano da tutta Italia ed Europa per acquistare, incontrarsi e confrontarsi. L’indagine fatta dal Salone del Camper lo scorso maggio nella propria community di visitatori ha evidenziato che chi viaggia in camper e caravan organizza più vacanze all’anno, anche lunghe, in ogni stagione e in luoghi anche fuori dalle destinazioni classiche. Desidera conoscere persone e luoghi in modalità lenta, rilassarsi, recuperare le energie e dedicarsi a ciò che ama: la famiglia, lo sport, la socialità, la natura, le passioni. Chi sceglie il camper o la caravan – conclude Oppici – ama la libertà, la dimensione interiore e il tempo”. 


Ufficio Stampa Studio Eidos

MICAM 100 un'edizione davvero speciale!




 

Tre giorni intensi hanno celebrato il meglio 

del settore calzaturiero italiano, tra tradizione, innovazione e creatività. 

Dalle nuove tendenze e materiali all’introduzione di tecnologie digitali 

e strategie omnicanale, fino alla sostenibilità e al talento dei designer emergenti, MICAM 100 ha mostrato come la calzatura possa essere 

laboratorio di idee e visioni, capace di plasmare il futuro della moda.


Fonte: Press Micam


Moda. Germanier nella Haute Couture

 Germanier nella Haute Couture. Il designer svizzero Kevin Germanier ha portato in scena la sua visione iper-decorata e coloratissima di un’Alta Moda che prosegue ed eleva la filosofia basata sull’upcycling dell’omonima linea di prêt-à-porter. Così, il deadstock di Dior, Yves Saint Laurent e Oscar de la Renta — tra le etichette che sbucavano da alcuni dei capi — si è trasformato in un’intricatissima e audace espressione di lusso, tra cascate di perline, lamé lavorato a crochet e rafia per silhouette architettoniche. L’uso pittorico e disinibito del colore e la sperimentazione con materiali e texture hanno sancito l’ingresso di Germanier nel mondo Couture nel segno di un’originale voce stilistica, promotrice di precise istanze ambientali oltre la superficie ultra glamorous.
in https://www.harpersbazaar.com/
 

Bar e passerella. Gloria in finale a Miss Italia


Il Giorno

Ci sarà anche una brianzola alla finale del concorso Miss Italia 2025: si tratta di Gloria Confalonieri, 24 anni, originaria di Carugo, che sarà infatti tra le protagoniste della serata grazie anche alla fascia di Miss Sport Givova Lombardia conquistata nella fase preliminare del concorso svoltasi a Muggiò.

Una ghiotta opportunità di mettersi in evidenza per la bellissima Gloria, mora e occhi castani che abita nella piccola cittadina brianzola assieme ai genitori Massimiliano e Rafaela e alla sorella Chiara: "Non mi sarei mai aspettata questo risultato - ha ammesso Gloria Confalonieri - e di partecipare a questo evento. Sono naturalmente molto emozionata.

Sarò comunque me stessa anche sul palco. Devo ringraziare tutta la mia famiglia e il mio fidanzato Riccardo che mi hanno sempre sostenuta".

Dal bancone alla passerella per Gloria Confalonieri molto conosciuta a Giussano dove lavora come barista al Suite Cafè di Paina, uno tra i locali più gettonati della piccola frazione.

"Siamo tutti molto contenti - ha affermato la titolare Patti Verì’ con le altre colleghe Tiziana Zanegro, Daniela Giussani, Serena Negro e Romana Pellegatta - che Gloria sia riuscita a raggiungere questo traguardo.

È una ragazza bella e solare. Tutti i clienti del nostro bar fanno il tifo per lei!".

Domodossola, oltre 2000 visitatori nel primo mese della mostra "Fuori dai confini della realtà"

Successo di pubblico per l'esposizione allestita a Palazzo San Francesco, che rimarrà visitabile fino all'11 gennaio 2026

Domodossola, oltre 2000 visitatori nel primo mese della mostra "Fuori dai confini della realtà"
La grande mostra “Fuori dai confini della realtà. Tra Klee, Chagall e Picasso”, ospitata presso i Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola, ha riscosso nel suo primo mese di apertura un rilevante successo di pubblico. Oltre 2000 le presenze, con un 20% di visitatori provenienti dall’estero, di cui un quarto dalla Svizzera, attestano Domodossola come città internazionale e di richiamo non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale e turistico. Il confine tra Italia e Svizzera, di cui la città ossolana è il fulcro, ha rappresentato sempre un terreno fertile e un luogo di incontro per molti artisti, tanto è vero che il tema della mostra s’ispira alla realizzazione della quinta edizione dell’esposizione Italo Svizzera che sarà allestita dal 13 al 22 settembre proprio a Domodossola. Per la sua posizione strategica, la città è stata ed è tuttora un luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e la mostra “Fuori dai confini della realtà” si inserisce perfettamente in questo contesto, mettendo al centro l’arte del Novecento che celebra il ribaltamento dei vincoli razionali, attraverso le opere di artisti straordinari come Pablo Picasso, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Paul Klee, Marc Chagall, Jean Cocteu e Gastone Novelli Il progetto espositivo esplora gli anni a cavallo tra le due guerre fino agli anni Sessanta, attraverso un nucleo di dipinti e di affascinanti pezzi di arte applicata, quali i meravigliosi vetri realizzati nella Fucina degli Angeli di Venezia, che puntano a infrangere le regole imposte dalla razionalità per riscoprire una dimensione spirituale e liberatoria rispetto a ciò che è visibile e tangibile. Da un lato la lunga tradizione culturale e artistica dell’Italia e dall’altro l’innovazione e lo sperimentalismo della Svizzera, hanno alimentato rapporti fruttuosi tra gli artisti, influenzando profondamente l’immaginario collettivo. La mostra, ideata e curata da Antonio D’Amico con la collaborazione di Stefano Papetti e Federico Troletti e promossa dal Comune di Domodossola, in partnership con la Fondazione Angela Paola Ruminelli e prodotta dal Museo Bagatti Valsecchi di Milano, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Findomo S.r.l., sarà aperta fino all’11 gennaio 2026. 
 Ossola News

Moda. Un giardino da indossare


Fiori, foglie, uccelli: la natura diventa protagonista assoluta dei tessuti, trasformando gli outfit in veri e propri giardini da indossare. Marni sceglie il maxi fiore, da Givenchy i ricami tridimensionali di rose e voli d’uccello impreziosiscono cappotti scultorei. Undercover, invece, porta in passerella una versione più quotidiana e urbana, con micro-stampe naturalistiche che animano blazer dal taglio rilassato. Un fil rouge che attraversa estetiche diverse, riportando l’eco di un giardino segreto anche nelle giornate più grigie.
iodonna.it

"Tra Italia e Svizzera": la nuova mostra di Carlo Bossone celebra l'Expo

 


Dal 18 settembre presso l'atelier di Domodossola saranno esposte opere del maestro realizzate in terra elvetica

Proseguono le iniziative per il 120esimo anniversario della nascita del pittore Carlo Bossone, organizzate dall’omonimo comitato. Il prossimo appuntamento in programma coincide con l’Expo Italo Svizzera, che si terrà a Domodossola nei prossimi giorni: si tratta della mostra “Tra Italia e Svizzera – Pittura di confine”, allestita presso l’atelier Carlo Bossone (in corso Moneta 4 a Domodossola).

L’esposizione, che sarò inaugurata giovedì 18 settembre, propone una serie di opere del maestro Bossone realizzate tra gli anni ’60 e ’70 proprio in Svizzera, territorio molto amato dal pittore. In particolare la Vai Vaira, con i suoi paesaggi simili alle valli ossolane, che subito hanno attirato la sua attenzione e l’hanno ispirato nella sua produzione artistica.

La mostra ospita solo alcuni dei dipinti realizzati in terra elvetica e fa parte di un progetto più ampio che proseguirà anche nel 2026, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra Italia e Svizzera.

Sarà possibile visitare la mostra dal 18 settembre al 18 gennaio 2026 nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 18.30, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30.

Ossola News

Uno sguardo oltre la crisi. Fra giovani talenti e Ai : "Al Micam per resistere"

È in corso il grande salone della calzatura di Milano: oppurtunità per le aziende del settore. La manifestazione riserva un’attenzione particolare alle start up emergenti della scarpa.

Il consuntivo dell’evento sarà di grande importanza anche per la nostra zona, vocata alle pelle e alla scarpa. Micam si conferma evento strategico. Lo dicono i numerosi ’ritorni’ in fiera decisi dalle aziende e tra queste anche importanti buyer, soprattutto stranieri. Opportunità preziosa per conquistare l’interesse di nuovi clienti. La missione degli imprenditori è quella di tenere duro e di reagire alla crisi che continua ad affondare il morso. A Micam - che chiude oggi – c’è tutto quello che serve per gettare uno sguardo sul futuro. C’è l’area tendenze e materiali, che presenta una guida all’acquisto basata sull’intelligenza artificiale progettata per supportare le decisioni di acquisto e ridurre le scorte invendute, e lo spazio Futuro della vendita al dettaglio, che mostra aziende dedicate a idee innovative volte a trasformare la vendita al dettaglio. L’evento celebra anche il lavoro di 12 designer internazionali emergenti, mettendo in mostra "la creatività e l’innovazione che daranno forma al domani". Sotto i riflettori anche le giovani start-up.
I giovani sono un punto centrale di questa edizione. "Quando vado nelle scuole e vedo questa straordinaria genialità dei nostri giovani e dei loro insegnanti, sono fiducioso nel fatto che le grandi personalità come Giorgio Armani, e potremmo citare tante altre, possano riprodursi nei prossimi anni e nel futuro", ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara nel corso della sua visita al salone della calzatura in corso a Rho fiera Milano. "Quindi - ha proseguito il ministro - investiamo sempre di più in innovazione, investiamo sempre di più nella capacità anche di entusiasmare i giovani". Il salone è un evento di grande portata per le piccole e medie imprese così come per i brand internazionali. Fondamentale anche per le nostre aziende e per la scarpa Made in Valdarno per confrontarsi con operatori provenienti da tutto il mondo e tastare il polso dei mercati, da quelli storici ed i potenziali emergenti. Il calzaturiero è un segmento rilevante per la filiera delle pelle e del cuoio che è fondamentale per l’economia della zona.
La Nazione

Micam e Mipel, le aziende puntano al rilancio. Settori in difficoltà


Calzature e pelletteria stanno vivendo un momento molto complesso: da ormai più di un anno e mezzo hanno visto calare i propri fatturati, anche a causa del rallentamento delle commesse dei big del lusso. E le edizioni di Micam e Mipel in corso, rispettivamente giunti alle edizioni numero 100 e 128 fino a oggi a Fiera Milano Rho, rappresentano un importante test: anticipate rispetto agli anni scorsi per ragioni logistiche (la fiera ospiterà alcune discipline olimpiche e i lavori sono in corso), durante le due manifestazioni le aziende espositrici faranno i conti (letteralmente) con i compratori, italiani e soprattutto esteri, per capire se per la primavera estate 2026 è auspicabile o meno la tanto attesa “inversione di marcia”.

Calzature, nel primo semestre ricavi e produzione in calo

Secondo i dati del Centro Studi di Confindustria Accessori Moda, il settore delle calzature nei primi sei mesi del 2025 ha registrato un calo sia del fatturato (-5,6%, secondo i partecipanti alla rilevazione) sia della produzione industriale (-9,5% secondo Istat, con un miglioramento a -7,5% tra aprile e giugno). L’export ha registrato un andamento a due velocità: il numero di paia esportate è salito del 3,2% nei primi cinque mesi del 2025, ma il valore dell’export è calato del 2,7% complice una frenata dell’ex Urss e dell’Estremo Oriente. I dazi al 15%, in vigore dal 7 agosto, poi, potrebbero avere un riflesso negativo sugli Stati Uniti che nel 2024 erano il secondo mercato per esportazioni in valore (1,4 miliardi circa): «I dazi potrebbero ripercuotersi sulle decisioni di acquisto della clientela americana e direttamente sulla marginalità delle imprese esportatrici nel caso decidessero di “assorbire” in tutto o in parte la nuova tariffa», ha detto Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici. Il Micam è una delle fiere di riferimento del settore e ospita 870 espositori con le aziende estere che superano di poche decine quelle italiane.

Pelletteria, export a -7,5% tra gennaio e maggio 2025

I marchi in esposizione a Mipel, invece, sono circa 200 tra produttori di borse, accessori e piccola pelletteria. Il settore ha archiviato un primo semestre definito «insoddisfacente»: il fatturato è sceso del -6,9% (nel campione di associati sondato dall’ufficio studi di Confindustria Moda). Con l’export a -7,5% e il mercato interno stagnante (-2,2%). «In una fase complessa per il comparto, è fondamentale mantenere saldi i punti di riferimento e continuare a creare spazi di apertura, confronto e opportunità di business, soprattutto a sostegno delle piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura del settore», ha commentato Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri.

Le voci degli espositori

Interpellati nell’ultima giornata di fiera, gli espositori danno feedback “tiepidi” sulle manifestazioni: «Siamo contenti, puntiamo ad allargarci nella prossima edizione - ha detto Marco Barachini, ad dell’azienda calzaturiera di Vicopisano (Pi) che, oltre al marchio proprietario Luciano Barachini, ha in licenza i marchi Jeannot e Menbur (questo da pochi mesi) -. I clienti importanti non sono mancati, anche nel complesso l’afflusso è diminuito. La fiera però è un momento importante di confronto con gli addetti ai lavori. Credo che i nostri buoni risultati siano figli di queste sinergie. Dobbiamo smettere di vedere gli altri imprenditori del settore come nostri competitor: bisogna unirsi, fare economie di scala e cercare di influenzarsi al meglio». L’azienda toscana opera solo nel mercato “fisico”, con una rete di negozi multimarca e con un mercato all’85% europeo: «La volontà di spesa nell’abbigliamento del consumatore medio europeo è calata, ma non credo che il mercato sia in crisi: si deve riorganizzare per riuscire ad andare incontro alle esigenze del cliente B2b», chiosa l’ad.

Parla di «contatti importanti», ma anche di «momento complicato per il settore » Raffaele Carlino, presidente di Miriade Group (Francesco Biasia, V73): «Al Micam abbiamo ripreso contatti importanti, in particolare mi riferisco all’estero, all’Europa. Ci è piaciuto: è valsa la pena di investire in questa piattaforma, anche perché chi è venuto era intenzionato ad acquistare». Tra i mercati europei più ricettivi in termini di consenso alle collezioni primavera-estate 2026 Carlini segnala «Germania, Portogallo, Spagna, Francia. Sicuramente Arabia Saudita e Sudamerica sono tra i più interessanti in generale». Secondo il presidente di Miriade, che distribuisce anche le borse del marchio Valentino, «La differenza oggi la fa il rapporto tra qualità e prezzo. Dobbiamo ripopolare il segmento medio e cercare di aiutare anche le piccole aziende e i piccoli artigiani»,

Marco Campomaggi, presidente dei marchi Campomaggi, Caterina Lucchi e Gabs, 20 milioni di euro di ricavi nel 2024 e Usa come primo cliente retail, è un protagonista storico di Mipel. L’edizione 128 non è stata tra le migliori: «C’è stata un’affluenza abbastanza scarsa, non importante di stranieri, ma ogni azienda ha i propri risultati: noi abbiamo presentato in fiera un progetto di Gabs che ha funzionato bene e Caterina Lucchi ha un prodotto continuativo». I motivi per cui i clienti non sono in fiera, secondo Campomaggi, sono molteplici: «Il settore non vive un momento glorioso, i negozianti stanno attenti alle spese, incluse anche quelle di andare in fiera. Sono convinto che anche le fiere, come tutte le aziende, hanno bisogno di rinnovamento totale, va intrapreso un percorso “rivoluzionario”, la fiera dovrebbe distribuire nuove idee non solo di prodotto ma un momento di formazione per retailer e agenti». Ad ogni modo, con gli ordini che si scrivono in fiera non si possono fare proiezioni attendibili sul 2026. Non penso, però, che il prossimo sarà un anno di crescita omogenea: rimangono ancora molte incertezze. Posso dire che la nostra campagna vendite è partita bene, poi abbiamo deciso di aprire una posizione giuridica negli Usa. Un progetto coraggioso che speriamo ci darà risultati».

ilsole24ore.com

Francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicato a MICAM Milano nella 100a edizione

 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 7 settembre un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicato a MICAM Milano nella 100ª edizione.

Caratteristiche del francobollo

La vignetta raffigura una composizione in grafica stilizzata il cui design armonizza concetti di movimento e trasformazione, con uno stile che richiama l’estetica dei pixel, in linea con l’attuale campagna di comunicazione Game Changers. Le gambe danno forma alla “M” di MICAM Milano simboleggiando il dinamismo e il progresso, unendo passato e futuro in un segno di innovazione. In basso, il logo del centenario di MICAM Milano. Completano il francobollo la legenda “SALONE INTERNAZIONALE DELLE CALZATURE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Bozzetto: progetto grafico a cura di MICAM Milano e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A..

Tiratura: duecentomila-venticinque esemplari.

Indicazione tariffaria: B.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura.

Caratteristiche del foglio

Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa, la riproduzione monocromatica del logo MIMIT.

Sofia Coppola racconta l'alta moda di Chanel


 Il volume ripercorre la storia dell'alta moda di Chanel dall'inizio del XX secolo a oggi.  Aveva solo quindici anni Sofia Coppola quando entrò per la prima volta per uno stage estivo nello Studio di Creazione Chanel a Parigi. Questa esperienza "indimenticabile", a detta della regista, ha segnato l'inizio di un rapporto duraturo con la maison, arricchito nel corso degli anni da numerose collaborazioni. L'ultima è questo affascinante libro in cui la regista, fedele al suo stile unico di collage e assemblage, racconta per immagini la storia dell'Haute Couture Chanel.

    Da Gabrielle Chanel a Karl Lagerfeld e Virginie Viard, questo volume riunisce in 450 pagine gli amici della maison e le modelle iconiche di ogni decennio, vestite con capi Chanel Haute Couture, immortalate dai più grandi fotografi. Ideata con il supporto di Chanel e disegnata da Anamaria Morris per Joseph Logan Design, Chanel Haute Couture è co-pubblicata da Éditions 7L e Important Flowers, la casa editrice di Sofia Coppola presso la maison Mack. Rilanciate nel 2023, le Éditions 7L sono dedicate alla pubblicazione di opere che riflettono e celebrano lo spirito eclettico del loro fondatore, Karl Lagerfeld, spaziando dalla letteratura alla fotografia, dalla moda al design.
    Mack è una casa editrice indipendente di libri pluripremiati su arte contemporanea, fotografia, cinema, teoria critica e architettura. Fondata nel 2010, Mack collabora con menti creative e istituzioni pionieristiche in tutto il mondo e si distingue per il rigore e la cura che caratterizzano ogni fase del processo di creazione di un libro. Vanta un elenco dinamico di marchi editoriali, tra cui A24, Judd Foundation, Important Flowers e SPBH Editions.
    Important Flowers di Sofia Coppola è un marchio editoriale che porta nel mondo dell'editoria libraria la voce unica della regista, scrittrice e produttrice. Selezionati e curati personalmente da Coppola, i libri ne riflettono gli interessi in diverse aree di competenza, toccando cinema, fotografia, arte e moda, ciascuno progettato dallo studio Joseph Logan Design.
    Important Flowers è stato annunciato come marchio editoriale di Mack nel dicembre 2024.
   

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Moda Autunno Inverno 2025 2026. Tra toni acidi, delicati pastelli e color block, preparatevi a una stagione vitaminica

 Dimenticatevi i classici colori della stagione, quelli che riprendono un panorama di colline toscane in ottobre o di zucche di Halloween allineate sul portico in legno di una dimora cozy del New England.L’Autunno Inverno 2025 porta con sé un colpo di scena cromatico senza pari: più technicolor, più pastelli, più acidi e brillanti del previsto. Come se le passerelle avessero deciso, in coro, di rovesciare la regola del guardaroba sobrio invernale e regalare alla stagione fredda la saturazione di una tavolozza estiva. La lezione arriva in primis da Anthony Vaccarello per Saint Laurent, che ha portato in passerella la più intensa sequenza di look a colori della sua carriera: ametista, mandarino, verde smeraldo e pavone, fucsia, scarlatto e giallo citrino, il tutto declinato in satin lavati e jersey tecnici, senza orpelli, con una libertà di movimento che annulla ogni rigidità e pone tutta l’attenzione sulle forme.

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