Un grande dibattito a porte aperte: a New York si è svolta ReformBnB, conferenza internazionale sulle locazioni brevi, a cui ha partecipato Federalberghi, rappresentata dal direttore generale Alessandro Massimo Nucara. Due giorni di intenso lavoro durante i quali sono stati evidenziati i problemi e sono state proposte soluzioni, sulla base delle esperienze sin qui realizzate in tutto il mondo. Il meeting si è chiuso con la sottoscrizione di un documento che invita i governi a regolamentare la materia, sulla base di 8 principi: “Home-sharing significa condividere la propria casa”; “È obbligatorio registrarsi”; “I vicini devono avere voce in capitolo”; “I centri storici devono essere salvaguardati”; “Gli affitti a breve termine devono essere sicuri e accessibili”; “Il rispetto delle normative deve essere monitorato e vincolante”; “Gli host professionisti devono pagare le stesse imposte previste per gli hotel”; “Le piattaforme devono condividere i dati e riscuotere le imposte”.
Locazioni brevi: le norme del Decreto Sicurezza
L’articolo 19 bis del decreto-legge Sicurezza, convertito dalla Camera dei Deputati, ha chiarito inequivocabilmente che l’obbligo di comunicare le generalità degli alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza si applica anche in relazione alle cosiddette locazioni brevi. Gli host che non effettueranno la comunicazione saranno sanzionati penalmente con l’arresto sino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commenta favorevolmente la decisione del Parlamento: “Rende più sicure le nostre città, fornendo alle forze dell’ordine un aiuto per il controllo del territorio e la prevenzione degli atti terroristici”. Nel mese di agosto erano presenti, sulle principali piattaforme online, oltre 400mila alloggi italiani che sfuggono ai controlli. “Confidiamo - prosegue Bocca - che la norma contribuisca ad accrescere la trasparenza del mercato”.
Le mostre del week end, da Balla a Crepax e Ullrich
VENEZIA - Pittura e fotografia, scultura e fumetto: sono tanti i linguaggi artistici protagonisti delle mostre che si potranno visitare il prossimo weekend.
ROMA - Oltre trenta opere dipinte da Giacomo Balla a Villa Borghese arrivano per la prima volta riunite tutte insieme al Museo Carlo Bilotti, dal 29 novembre al 17 febbraio. Dal titolo "Balla a Villa Borghese" la mostra evidenzia lo studio della luce e del colore da parte dell'artista, in anni in cui ancora non aveva aderito al Futurismo. Si intitola "L'arte di legare" l'originale mostra allestita alla Biblioteca Nazionale dal 28 novembre al 31 marzo: in un percorso cronologico, ma con excursus dedicati a materiali e tipologie, con particolare attenzione alla produzione di ambito romano, il pubblico potrà osservare alcuni dei più interessanti esemplari dell'arte della legatura conservati nella biblioteca.
VENEZIA - Apre il 1 dicembre alla Fondazione Bevilacqua La Masa la mostra "Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione. Fotografie di Guia Besana, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Simona Ghizzoni, Moira Ricci". In programma fino al 3 febbraio, l'esposizione presenta una cinquantina di fotografie di cinque affermate fotografe italiane, documentando i temi della loro ricerca (dall'autorappresentazione all'indagine del mondo circostante) e si ispira al libro omonimo firmato da Concita De Gregorio.
BOLOGNA - Circa 60 opere di provenienza sia pubblica che privata compongono la mostra intitolata "Giovanni Paolo Bedini.
Il fascino della spensieratezza", dedicata al pittore bolognese vissuto tra '800 e '900. Allestita a Palazzo d'Accursio dal 2 dicembre al 3 febbraio, l'esposizione è la prima grande monografica dedicata a Bedini nella sua città natale e presenta anche lavori di altri artisti contemporanei al pittore.
CATANZARO - Il Marca Museo delle Arti di Catanzaro accoglie la prima grande antologica dell'artista tedesco Wolfram Ullrich, allestita dal 2 dicembre al 27 gennaio. Il percorso ruota attorno alle astrazioni geometriche tridimensionali dell'artista documentandone la carriera attraverso circa 30 opere, tra cui lavori recenti in acrilico su acciaio e altri pezzi storici.
BASSANO DEL GRAPPA (Vi) - Si intitola "Valentina. Una vita con Crepax" la mostra con cui i Musei Civici rendono omaggio a uno dei personaggi più affascinanti del mondo dei fumetti e al suo creatore. Allestita dal 1 dicembre al 15 aprile, l'esposizione racconta in modo originale la vita di Crepax focalizzandosi anche sulla sua scelta di rendere le donne protagoniste delle sue storie. Accanto a lui, al centro del percorso anche Valentina, personaggio che con le sue idee e le sue passioni ha molti elementi in comune con le donne reali.
MILANO - Il monumentale dipinto di Antonio Campi (1524-1587) raffigurante Santa Caterina visitata in carcere dall'imperatrice Faustina sarà eccezionalmente esposto dal 30 novembre al 13 gennaio nel Museo Diocesano Carlo Maria Martini. Il dipinto, realizzato nel 1584 in enormi dimensioni (400x500 cm), è stato recentemente restaurato e poi sarà ricollocato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Milano, da cui originariamente proviene.
BITONTO (Ba) - Sono organi "disumani" quelli che Sabino de Nichilo propone nella personale "Viscere", dal 1 al 30 dicembre negli spazi del Museo Archeologico Fondazione Depalo-Ungaro. In un dialogo con la collezione antica del museo, le sculture dell'artista, caratterizzate da una volumetria morbida e da colori brillanti di gusto pop, sembrano richiamare cuori, fegati e stomaci, strutture organiche con cui de Nichilo evoca la società dei consumi nelle forme di una vanitas contemporanea.
Influenza avanza, oltre 500mila italiani a letto
L'influenza continua a colpire, soprattutto tra i bambini, ma ancora non si è superato il valore soglia che segna l'inizio del periodo epidemico, tranne che in sette regioni. Nella settimana tra il 19 e 25 novembre ci sono stati 138mila casi, con un'incidenza totale di 2,28 casi per mille assistiti, per un totale di casi da inizio sorveglianza di circa 505.000. Lo segnala l'ultimo bollettino Influnet pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss).
La fascia d'età tra i 0 e 4 anni è stata quella che ha registrato i valori più alti, con 4,78 casi per mille assistiti, seguita dalla fascia di età 5-14 anni con 2,12, quella tra i 15 e 64 anni con 2,50 casi e infine quella degli ultrasessantacinquenni con 1,26 casi. L'andamento della curva epidemica nell'ultima settimana, commenta l'Iss, è paragonabile a quello della scorsa stagione influenzale. In Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Abruzzo e Sicilia l'incidenza ha superato il livello della soglia nazionale che determina l'inizio del periodo epidemico (che è di 2,74 casi per mille assistiti). (ANSA).
Scuola: Giuliano, bando da 22 mln per innovazione digitale
"In un mondo che cambia velocemente anche grazie alle opportunità offerte dal digitale, le scuole italiane hanno bisogno di stare al passo con l'innovazione. Il Miur ha appena pubblicato un bando da 22 milioni, che punta proprio a stimolare l'utilizzo di metodologie didattiche innovative, grazie alle quali studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno sperimentare forme di apprendimento più coinvolgenti e anche divertenti". Così il sottosegretario all'Istruzione del MoVimento 5 Stelle, Salvatore Giuliano.
"Apprendere, infatti, non vuol dire soltanto assistere a una lezione frontale, ma anche interagire con i compagni, i docenti e con le tecnologie, contribuire a realizzare il materiale didattico: questo significa essere protagonisti del proprio apprendimento. Con questo bando", prosegue il sottosegretario, "vogliamo aiutare le scuole a sviluppare ambienti di apprendimento innovativi, laboratori in cui la realtà fisica si unisce a quella virtuale, arricchendo così i contenuti della didattica tradizionale".
"Per concorrere all'avviso pubblico, ciascuna scuola potrà presentare un solo progetto e ricevere fino a un contributo massimo di 20mila euro. Ad esempio, potranno utilizzare queste risorse per allestire uno spazio di interazione dove i ragazzi potranno disegnare e produrre i propri lavori, oppure per acquistare attrezzature come i dispositivi per la realtà aumentata, monitor interattivi, stampanti 3d e altri materiali per l'elettronica educativa".
"È un ulteriore, importante passo del Governo del Cambiamento per far sì che l'innovazione entri nelle nostre scuole. Già con la legge di Bilancio, infatti, abbiamo previsto la nascita di una equipe di 120 docenti specializzati in metodologie didattiche innovative, anche con l'utilizzo del digitale. Così mettiamo a disposizione dei nostri ragazzi sia le competenze che gli strumenti", conclude Giuliano.
Mense biologiche, fondo 10 milioni ripartito tra le Regioni
Il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio e il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Marco Bussetti hanno firmato il decreto che ripartisce 10 milioni di euro alle Regioni, nel cui territorio sono dislocate le mense iscritte nell'elenco del Mipaaft. Queste risorse, precisa il ministero dell'Agricoltura in una nota, saranno distribuite dalle Regioni alle stazioni appaltanti per ridurre i costi della mensa a carico delle famiglie e potranno essere anche utilizzati per iniziative di promozione ed informazione. Sono oltre 11 milioni i pasti serviti annualmente nelle mense scolastiche biologiche che rispondono ai requisiti previsti dal ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo. "Il fondo per le mense scolastiche biologiche è una ottima opportunità - ha commentato il sottosegretario al Mipaaft con delega al biologico, Franco Manzato - perché ci consente di stimolare la diffusione dell'agricoltura biologica nel nostro Paese che in questo settore è leader europeo. Il biologico nelle scuole è anche un modo per far conoscere a studenti, insegnanti e genitori un modello innovativo di produzione del cibo, in chiave agroecologica". La dotazione del fondo prevede che anche per il prossimo anno vengano erogati incentivi per le mense scolastiche che utilizzano prodotti biologici nei propri menu. (ANSA).
Bussetti, sì al Crocifisso e al presepe nelle aule
(di Valentina Roncati) (ANSA) - ROMA, 29 NOV - Il Crocifisso e il Presepe sono i simboli "della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni e fanno parte della nostra identità": non danno fastidio negli istituti scolastici ma semmai "aiutano a far riflettere". Il titolare del Miur, il ministro Marco Bussetti, ha scandito questo concetto stamane, intervenendo al Congresso nazionale della Fidae dove si sono riuniti 180 tra docenti e dirigenti scolastici delle scuole paritarie. La questione, anche con l'avvicinarsi delle festività natalizie, è sempre più scottante.
Proprio oggi il presepe è stato vietato nelle scuole di Favaro Veneto, Tessera e Dese, nel veneziano, ed è scoppiata la protesta dei genitori e di alcune insegnanti verso la dirigenza dell'istituto comprensivo. La preside avrebbe giustificato la decisione con la mancanza di fondi. Ma questo ha fatto inalberare la Lega, la quale ha ricordato che esiste uno stanziamento della Regione Veneto di 50mila euro alle scuole proprio per realizzare i presepi di Natale. E la polemica su un presunto presepe vivente che sarebbe stato 'vietato' dalla dirigente scolastica di una scuola primaria di Terni in segno di rispetto verso le altre culture, ha agitato per giorni le cronache locali e nazionali.
Nei giorni scorsi invece è stata l'amministrazione comunale di Arezzo a chiedere alle scuole comunali di allestire un piccolo presepe. Invito rivolto anche alle scuole statali che vorranno aderire. "E' una tradizione importante alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare", ha spiegato l'assessore alle Politiche scolastiche e sociali Lucia Tanti. Su queste vicende sono intervenuti anche la Cgil e la Uil scuola, chiedendo alla politica di "non dettare la linea" agli istituti scolastici. "La laicità è il principio cardine della scuola statale del nostro Paese - ha detto il segretario scuola Uil Pino Turi - le nostre istituzioni scolastiche trovano, nella costituzione, la legittimazione piena della loro funzione, la garanzia della loro autonomia e indipendenza".
A favore della posizione del ministro Bussetti, si è schierata invece l'esponente di FI Annagrazia Calabria. "Accogliamo con favore - ha detto oggi - le dichiarazioni del ministro Bussetti sull'importanza del Crocifisso e del presepe nelle aula scolastiche. Si tratta di un impegno che, da leader del movimento giovanile di Forza Italia, ho portato avanti con mozioni e mobilitazioni dei ragazzi di Forza Italia Giovani su tutto il territorio nazionale".
Neve e sport, ecco gli impianti dove già si può sciare Enit Italia Turismo
MONTEROSA - La stagione sciistica comincia ufficialmente dal 6 dicembre, ma in alcune località gli impianti sono già aperti, in attesa degli appassionati della neve. Si scia sulle piste più alte e lungo i tracciati dei comprensori dei ghiacciai, presenti nell’arco alpino.
A Cervinia la stagione invernale è partita il 27 ottobre: sono già aperte le piste da Plan Maison ai 3.500 metri del ghiacciaio Plateau Rosa, da dove si accede anche ai tracciati svizzeri dell’Eiger e della Jungfrau. Dall’8 novembre è in funzione anche la seggiovia Pancheron, che arriva nella parte alta della pista Ventina e rientra alla stazione di Cime Bianche Laghi. Nel comprensorio Breuil-Cervinia si scia sulle piste più alte del ghiacciaio di Plateau Rosà, a 3.500 metri d’altezza. Con l’avvio della stagione il Consorzio Cervino Turismo propone fino al 21 dicembre speciali pacchetti di soggiorno e di skipass: pernottando sei giorni, uno è gratuito, così come è in omaggio un giorno di skipass con la formula “6+1=6”. Lo skipass giornaliero costa 34 euro. Si segnala, inoltre, che il 20 e il 21 dicembre Cervinia ospiterà la gara di snowboard cross, valida per la Coppa del Mondo. Per maggiori informazioni: www.cervinia.it
Dal 17 novembre parte la stagione sciistica nel comprensorio Monterosa Ski: le piste in alta quota sono già innevate in modo naturale, dalla Val d’Ayas ad Alagna; si scia, infatti, sulle piste Salati, Salati 1 e Salati Variante sul versante di Gressoney e sulle pista Cimalegna, Bodwitch e Olen in Valsesia. E’ già disponibile per i freerider anche il lungo itinerario fuoripista che dal Passo dei Salati porta ai 3.275 metri di Punta Indren; così come è aperta la pista tra Gabiet e il Passo dei Salati. Lo skipass giornaliero costa 28 euro. Informazioni: www.visitmonterosa.com
A Livigno, conosciuta come la “piccola Tibet d’Italia”, si scia sugli anelli da fondo già da metà ottobre grazie a una tecnica di stoccaggio e innevamento innovativi, lo snowfarming: si tratta di un gigantesco blocco di neve, conservato nella piana del paese e ricoperto con un telo geotermico, che isola dalla temperatura dell’aria e riflette i raggi solari. Ciò consente di risparmiare e di innevare in modo naturale le piste per lo sci di fondo, già aperte agli sciatori, in attesa dei 30 chilometri di tracciati che vanta Livigno nella stagione invernale, dal centro del paese fino alla Forcola e all’Alpe Vago, oltre ai 5 chilometri della Marianna Longa. Per maggiori informazioni: www.livigno.eu
Al passo del Tonale e sul ghiacciaio Presena sono aperti due impianti dal 3 novembre: si scia sul ghiacciaio, a 3mila metri d’altezza, e sulle piste del Passo Paradiso, innevate e già pronte per discese tra le cime. In attesa che aprano tutte le altre piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale, che ospita tracciati per 100 chilometri, si consigliano la blu Variante Presena Paradiso e le rosse Ghiacciaio Presena e Variante Paradiso. Attualmente lo ski pass giornaliero è di 37 euro per un adulto, 25 per i ragazzi e 16 per gli sciatori più piccoli. Informazioni: pontedilegnotonale.com
In Alto Adige la Val Senales, al confine tra Italia e Austria, è già aperta agli sciatori: è una dell’area sciistiche più elevate della regione e da Maso Corto con la funivia in pochi minuti si raggiunge il ghiacciaio di Hochjochferner, a 3.212 metri. E’ qui che già dall’8 ottobre si allenano campioni e atleti professionisti; dai primi di novembre sono aperte 7 piste su 16, oltre all’anello per lo sci di fondo. Informazioni: www.valsenales.com
In Val Venosta dal primo novembre si scia nel comprensorio di Solda: qui sono già aperti 12 chilometri di piste su 44 per 14 chilometri complessivi. Ai tracciati si arriva con l’omonima funivia, la più grande del mondo che raggiunge le cime dei ghiacciai, servite anche dalle due seggiovie Mandriccio e Beltovo. Informazioni: seilbahnensulden.it
Il 30 novembre apriranno le piste di Obereggen, località sciistica del comprensorio Latemar e della Val d’Ega. Il primo appuntamento è con lo sci in notturna; poi apriranno tutti i tracciati dello Ski Center Latemar che offre 48 chilometri di piste, 2 snowpark, 2 piste di slittino e 3 parchi gioco sulla neve. Sono già pronti i 12 rifugi per pranzi e soste in quota. Info: https://obereggen.com/it
E all’estero? In Svizzera si scia tra i ghiacci del Diavolezza, nella valle del Bernina, sulle cime del Piz Palü, del Bellavista e del Piz Bernina, che con i suoi 4.049 metri è la montagna più alta dei Grigioni. Ma per sciare sull’intero comprensorio si deve attendere il 19 dicembre; informazioni: www.diavolezza.ch
Nella vicina St. Moritz, le piste del Corvatsch, che con i suoi 3.303 metri è la montagna più alta dell’Engadina, aprono dal 24 novembre. Per festeggiare la prima giornata di stagione, dalle 11 del mattino agli ospiti e agli sciatori viene offerto un aperitivo alla stazione intermedia di Murtél. Informazioni: www.corvatsch.ch
Matterhorn-Paradise, il comprensorio di Zermatt con i suoi 360 chilometri di piste tra Svizzera e Italia, è la più alta stazione delle Alpi, a 3.883 metri d’altezza. Qui, sul Matterhorn Glacier Paradise, sono già aperte 12 piste per un totale di 70 chilometri; dal 24 novembre si scia anche sugli altri due comprensori, Gornergrat e Sunnegga-Rothorn, raggiungibili con la nuova cabinovia Matterhorn Glacier Ride. Informazioni: www.zermatt.ch
Sempre nel Vallese le altissime piste di Saas Fee sono sempre aperte: lassù, a quota 3.500 metri, dove si arriva con la Metro Alpin, funicolare sotterranea più alta al mondo, si allenano le squadre nazionali per le Coppe del Mondo. Qui i quasi 150 chilometri di discese del comprensorio e gli snowpark, sono perfetti già da settimane. Informazioni: www.saas-fee.ch
Nel Cantone di Vaud si scia dal 3 novembre sui tracciati del Glacier 3000: sono aperte alcune piste blu e rosse, un anello di sci nordico e uno snowpark molto attrezzato. Immancabile è una sosta al ristorante Botta, che prende il nome dal celebre architetto ticinese che l’ha progettato. Informazioni: www.glacier3000.ch
In Austria, subito dopo il Brennero, lo Stubaier Gletscher offre indimenticabili discese su tre ghiacciai: l’Eisjochferner, il Daunferner e il Windachferner, con 21 chilometri di piste e 15 impianti aperti. Informazioni: www.stubaier-gletscher.com
Il comprensorio di Sölden Rettenbachgletscher, con 3 cime di 3mila metri e due ghiacciai, il Rettenbach e il Tiefenbachferner, apre già in autunno: si scia su oltre 30 chilometri di piste, servite da 11 impianti attivi. E’ d’obbligo una visita alla nuova installazione cinematografica, 007 Elements, dedicata al celebre agente segreto e ospitata in un edificio quasi interamente scavato nella roccia del Gaislachkogl, nelle cui gallerie si segue un percorso che permettete di rivivere le scene dei film di James Bond. Informazioni: www.soelden.com
Hintertux Tirol Werbung è l’unico comprensorio sciistico dell’Austria aperto tutto l’anno e con le piste sempre innevate, servite da 15 impianti. Si scia su 60 chilometri di tracciati blu, rossi, neri e su itinerari non battuti per i freeriders. La località austriaca offre anche il Betterpark, il primo snowpark d’Europa. Informazioni: www.hintertuxergletscher.at
Si sta già sciando sul ghiacciaio Mölltaler, nella regione di Katschberg, in Carinzia: sono attivi tre impianti che servono 6 piste, tra cui le due discese più famose, la Familienabfahrt e la nera Eissee Fis Abfahrt, entrambe lunghe circa 2 chilometri. Informazioni: www.gletscher.co.at
A Kaprun la ski-area del Kitzsteinhorn è aperta da ottobre: si scia sulle piste del ghiacciaio e si fa sosta al Top of Salzburg, il punto più elevato della regione austriaca, da dove la vista spettacolare spazia dal lago di Zell Am See alle cime: dall’iconico Wilder Kaiser al Grossvenediger, che con i suoi 3.662 metri è la più alta del Salisburghese, ai rocciosi Steinberge. Info: www.kitzsteinhorn.at
Enit Turismo Italia Sicilia Petralia Soprana borgo più bello Italia
Petralia Soprana (Pa), sulle Madonie, è il borgo più bello d'Italia: il paesino ha vinto la sesta edizione del concorso nazionale promosso dall'associazione "I Borghi più belli d'Italia" in collaborazione con la trasmissione di Rai3 "Alle falde del Kilimangiaro". Nelle sei edizioni 4 borghi vincitori erano siciliani: Gangi (Pa), Montalbano Elicona (Me) Sambuca di Sicilia (Ag). Ieri notte a Petralia soprana c'è stata una grande festa con la banda musicale e brindisi in piazza. Il sindaco Pietro Macaluso dice: "E' un riconoscimento meritato da una intera comunità e da tutte le Madonie. Ora tutta Italia sa che può venire a vistare un paese dove arte e cultura sono di casa". Esprime soddisfazione il commissario dell'ente Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone: "Un successo merito dell'amministrazione comunale, dei comuni e dei cittadini madoniti che ne hanno sostenuto la candidatura e di quanti hanno permesso con il proprio voto che tutto ciò accadesse. Petralia Soprana è un bel borgo antico, avvolto dalla macchia mediterranea e da boschi. La sua una storia straordinaria che affonda le radici nel IX secolo quando Batraliah, dopo essere stata conquistata dai Normanni ad opera di Ruggero conte di Altavilla, fu fortificata assumendo l'attuale connotazione urbanistica, che l'eleva a superba cittadina madonita". (ANSA).
Enit Italia Turismo Natale a Genova con il tunnel di luce più lungo d'Europa
GENOVA - Nel segno del linguaggio della luce, quest'anno le festività natalizie saranno allietate dalla presenza di 10 alberi di Natale nelle piazze della città e dal tanto atteso Tunnel di luce, il più lungo d'Europa: un'esperienza immersiva di 60 metri che accompagna alla metropolitana, dove si potrà raggiungere la stazione di Brin e continuare il percorso nel secondo tunnel, con la conclusione davanti all'albero di Natale di Certosa.
Quest'anno infatti, oltre al tradizionale abete di Piazza De Ferrari, ci sarà un albero addobbato nel quartiere di Certosa, come segno di vicinanza alla cittadinanza colpita dalla tragedia del ponte Morandi, e altri 8 nei restanti municipi.
Il Tunnel che collega i due alberi serve a riunire simbolicamente le due parti della città che sono state separate dal crollo del viadotto.
L'accensione dei due abeti da il via alle festività natalizie genovesi, ed è prevista per venerdì 7 dicembre.
Alle 16:30 ci sarà l'inaugurazione dell'installazione "Natale tra memoria e speranza: un albero per Genova. 43 artisti reinterpretano lo spirito della Natività", a cura della Fondazione Mario Novaro. Nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria un albero di Natale fatto con i materiali di recupero del Polcevera e 43 rami per non dimenticare le vittime del ponte. Su ogni ramo sarà presente un’opera d’arte che verrà poi messa all’asta per beneficienza.
Alle 17:30 in Piazza De Ferrari ci sarà l'accensione dell'Albero e del tunnel luminoso, progettato e sponsorizzato da Iren: sarà possibile seguire la diretta a Brin sul megaschermo. Il tunnel sarà inaugurato dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal Sindaco di Genova Marco Bucci.
Alle 18:15 a Brin ci sarà l'accensione dell'albero gemello e del secondo tunnel di luce: sarà possibile seguire la diretta a De Ferrari sul megaschermo.
Nelle aree limitrofe al tunnel di De Ferrari, ci saranno tutte le domeniche di dicembre spettacoli per bambini:
- Domenica 8: spettacolo di magia;
- Domenica 15: spettacolo di bolle di sapone;
- Domenica 22: evento in via di definizione;
- Domenica 30: spettacolo di animazione itinerante con Bianche presenze
ansa
Enit Turismo a Pila skipass con smartphone senza commissioni
Acquistare lo skipass a Pila direttamente con lo smartphone e senza pagare commissioni. E' quanto consente la nuova applicazione di Tinaba, frutto di un accordo con l'associazione degli albergatori valdostani (Adava) e la Pila spa. Si tratta di "un progetto pilota nell'ambito di una partnership più ampia in corso di sviluppo con Federalberghi, volta a dotare i propri associati di strumenti evoluti di relazione con i clienti e di pagamento". Gli albergatori potranno dotarsi degli innovativi strumenti di pagamento offerti da Tinaba, "andando così incontro alle abitudini dei consumatori di oggi che tendono a preferire pagamenti digitali veloci e sicuri". "Oltre all'interesse nel presentare questo innovativo sistema di pagamento senza commissioni - ha commentato Filippo Gérard, presidente Adava - siamo particolarmente orgogliosi del fatto che Tinaba abbia scelto la Valle d'Aosta e la nostra associazione come primo partner del settore turistico alberghiero a livello nazionale per lanciare questa iniziativa".(ANSA).
Enit Turismo UNESCO, I MURETTI A SECCO PATRIMONIO DELL'UMANITA'
PREMIATI PERCHÉ 'VITALI PER AMBIENTE E AGRICOLTURA' L'Unesco ha iscritto "L'Arte dei muretti a secco" nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità. Otto i paesi europei che hanno presentato la candidatura: oltre all'Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. "L'arte del 'Dry stone walling' riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull'altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra secco". (ANSA).
Enit Turismo: Istat, 2017 anno record, arrivi +5,3%
Nuovo record per il turismo in Italia: a certificarlo è il report dell'Istat secondo cui nel 2017 gli esercizi ricettivi hanno registrato un nuovo massimo storico, dopo quello del 2016, con oltre 420 milioni di presenze (+4,4% rispetto al 2016)e 123 milioni di arrivi (+5,3%). La crescita è stata superiore a quella media europea. La Germania si conferma primo Paese di provenienza dei turisti stranieri in Italia con il 14,1% delle presenze registrate. Seguono Francia, Regno Unito e Stati Uniti con quote di circa il 3%. (ANSA).
Enit Turismo: Istat, boom arrivi extra-alberghieri +10,2%
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Continua la crescita negli esercizi extra-alberghieri italiani: secondo il report dell'Istat sul 2017 si contano 145,5 milioni di presenze (+7,5% sul 2016) e 29,4 milioni di arrivi (+10,2%), con una permanenza media di 4,9 notti.
Negli alberghi le presenze toccano i 275,1 milioni e gli arrivi 93,8 milioni (rispettivamente +2,8% e +3,9% sull'anno precedente); in media la permanenza negli alberghi si conferma pari a 2,9 notti per cliente
Enit Turismo: Istat, maggiore crescita presenze in Sicilia e Sud
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Secondo il report dell'Istat sul movimento turistico in Italia nel 2017 gli aumenti più consistenti in termini di presenze si sono registrati in Sicilia (+7,3% rispetto al 2016), Basilicata (+6,5%), Piemonte (+6,3%) ed Emilia-Romagna (+6,0%). In generale la crescita è stata più forte nel Mezzogiorno.
Negli esercizi ricettivi dei primi 50 comuni italiani si concentrano quasi 171 milioni di presenze, pari al 40,6% del totale. Queste destinazioni, nel loro complesso, assorbono un terzo delle presenze della componente residente della clientela (32,7%) e quasi la metà (48,5%) di quella dei non residenti e sono principalmente localizzate nell'Italia settentrionale.
Roma si conferma la principale destinazione con quasi 27 milioni di presenze (il 6,4% del totale nazionale), seguono Milano e Venezia (entrambe al 2,8%). Se si guarda alla sola clientela estera, la quota di turisti stranieri ospitati nella Capitale raggiunge circa il 9% del totale. Venezia si posiziona al secondo posto della graduatoria se si considera la sola clientela non residente (4,8% delle presenze straniere).
Enit Promuovi Italia: spariti 17 milioni di euro e molto altro ancora. Chi ha vigilato?
Italia – “Arriva la magistratura penale e punta il dito contro Promuovitalia, società di Enit, messa in liquidazione dal Ministro Franceschini per poi fallire ufficialmente con un ammanco di 17 milioni di euro, i dipendenti a casa e un contenzioso senza fine, e soprattutto più di uno scandalo tra cui la truffa per 90 milioni di euro delle casse europee finanziamenti impiegati destinati alla formazione al lavoro e al turismo e invece usati diversamente dall’agenzia governativa controllata dal Ministero dei Beni Culturali con tanto di furto dei computer con i dati di bilancio e delle spese non rendicontate – è quanto afferma il Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni Culturali, Giuseppe Urbino.
Signor Ministro, Segretario Generale, vorremmo sapere chi non ha vigilato negli anni sull’agenzia in house creata nel 2004 che ha chiuso nel 2013 senza un bilancio – dice il sindacalista – un pieno successo per una delle società che faceva capo al Mibac, che tra partecipate, controllate, e in house, ha giri per milioni di euro senza che nessuno lo sappia, almeno fino a quando non spariscono. Eppure – conclude Urbino – a dicembre 2013 a Promuovitalia sarebbero giunti circa 6 milioni dal Ministero dello Sviluppo Economico e circa due milioni dal Mibac. E’ a questa agenzia che si deve la realizzazione del portale del turismo Italia.it, un pozzo nero dove sono stati buttati milioni di euro, un portale fatto con i piedi, non ha funzionato per anni, salvo andare on-line di recente dopo averci fatto lavorare altri consulenti esterni. Very bello, e non vi abbiamo detto tutto”.
Chi è Promuovitalia?
Promuoivi Italia, creata nel 2004, è una società di promozione turistica controllata al 100% dall’Enit (l’Agenzia nazionale del turismo, e quindi dal Ministero dei beni per le attività culturali)
Promuovitalia si occupa dell’assistenza tecnica ed opera in house al Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo al fine di contribuire al miglioramento ed allo sviluppo del settore turistico, quale area strategica di crescita economica, sociale e culturale del territorio. In questo quadro il supporto che Promuovi Italia offre all’Amministrazione s’inserisce nel processo di innovazione delle metodologie attraverso la valorizzazione delle competenze esistenti, l’accelerazione di percorsi innovativi, la individuazione di strumenti utili alla valutazione ed al miglioramento della qualità degli investimenti, delle infrastrutture e dell’occupazione di settore. Nell’ambito del POAT Turismo il Dipartimento ha affidato a Promuovi Italia la realizzazione di alcune azioni in attuazione delle linee di attività relative agli studi, al supporto progettuale e gestionale.
La decisione di chiudere la società è stata del Ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini che ne ha deciso la liquidazione con Lg. 106/2014. I conflitti che hanno coinvolto personale, dirigenti e consiglieri sono sfociati in numerose querele ed è venuta meno l’operatività di Promuovitalia che ha chiuso il 2013 senza un bilancio. La mancanza di liquidità risulta sospetta se si considera che a dicembre 2013 a Promuovitalia sarebbero giunti circa 6 milioni dal Ministero dello Sviluppo Economico e circa due milioni dal Mibact. I conti però fino al 2011 erano in attivo, le commesse aumentavano in numero e profitti, poi la situazione è cambiata fino alla crisi. Nella notte di domenica 12 luglio 2015 sono stati rubati sette computer su 110 presenti nella sede di Promuovitalia spa, in 6 diverse stanze ma un possibile collegamento sarà appurato dagli inquirenti.
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Enit e dati ICCA / L’ITALIA 5° PAESE AL MONDO PER IL TURISMO CONGRESSUALE INTERNAZIONALE
L’Italia scala la classifica mondiale del turismo congressuale posizionandosi tra i primi cinque Paesi nel mondo con 515 meeting internazionali svolti nel Bel Paese nel 2017 (ENIT su dati ICCA). In testa gli USA (941 meeting), quindi la Germania (682), UK (592), Spagna (564). Dopo l’Italia si posizionano Francia (506 meeting), Giappone (414), Cina (376), Canada (360), Paesi Bassi (307). Roma è la prima città italiana per meeting internazionali. La capitale si colloca invece al 20esimo posto su scala mondiale con 96 meeting. (ENIT su dati ICCA International Congress and Convention Association)
Il turismo per business, al netto dell’indotto, genererà a consuntivo 2018 un giro d’affari di 40,4 milioni di dollari (+3,7%). Lo stesso dato propiettato al 2028 raggiungerà quota 45,1 milioni. In Italia l’incremento del 2018 sul 2017 è al di sopra di quello stimato per l’Europa (+3,2%) e in linea con lo sviluppo previsto a livello globale (3,8%). (ENIT su WTTC)
E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Ufficio Studi di ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, elaborato su dati WTTC World Travel & Tourism Council(Travel & Tourism Economic Impact 2018), Banca d’Italia (Il turismo internazionale dell’Italia 2017), Federcongressi (Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi) e ICCA International Congress and Convention Association. Il Report è stato preparato in occasione di Imex America Las Vegas, che si è chiuso il 18 ottobre. Si tratta del primo evento nel mondo del comparto turismo congressuale e ha visto la partecipazione italiana coordinata da ENIT.
Fatta cento la spesa in Italia dei turisti in entrata, si legge ancora nel Rapporto, quello per vacanze incide in misura del 79,9%, il turismo per business per il 20,1%. (ENIT su WTTC)
La classifica per spesa degli stranieri in entrata in Italia relativa alla voce business travel registrata nel 2017 vede la Germania al primo posto (730 milioni di euro), la Francia al secondo (486 milioni), seguita da Regno Unito (434), USA (281), Spagna (248). Se si considera, invece, la spesa per turismo per vacanze, la Germania si posiziona ancora in testa (4 miliardi e 945 milioni euro), di seguito USA (3 miliardi e 341 milioni), Francia (2 miliardi e 427 milioni ), Regno Unito (2 miliardi e 089 milioni) e Austria (1 miliardo e 186 milioni). (ENIT su Banca d’Italia)
Nel 2017 le entrate per turismo di lavoro sono state 5 miliardi e 306 milioni di euro (+3,5% sul 2016) corrispondenti a una spesa media pro-capite giornaliera di 129,9 euro. Le entrate per turismo per vacanze sono state di oltre 26 miliardi (+8% sul 2016) con spesa media pro-capite giornaliera pari a 112,8 euro (ENIT su Banca d’Italia).
Andando più in profondità sul turismo congressuale, lo scorso anno (2017) gli eventi realizzati in Italia sono stati 398.286 (+2,9%), pari a 29,1 milioni di partecipanti (+3,2%) e 43,4 milioni di presenze (+1,6%). Per il 56,9% si è trattato di eventi locali, il 35,2% nazionali e il 7,9% internazionali. I partecipanti erano così composti: 48,2% locali, 40,5% nazionali e 11,3% internazionali. (Enit su dati Federcongressi)
Gli investimenti in risorse umane per il mercato dei congressi nel 2017 hanno inciso per il 25,7% sul totale (24,2% in programma per il 2018), in strutture per il 38,8% (33,4% 2018), infrastrutture e servizi 39,1% (40,1% 2018), 63% tecnologie (51,9% 2018). (ENIT su dati Federcongressi)
Studio Enit / Leonardo da Vinci e il turismo: l’Italia studia o litiga, la Francia fa (molto meglio)
L’autore di questo post è Luca Martucci, consulente e marketer per il turismo – in econopoly
I furbi (e bravi) cugini d’oltralpe ci stanno “scippando” il Genio ed il Rinascimento per promuovere il turismo a casa loro. Forse è meglio così, ma se vogliamo riappropriarci di certi nostri punti di forza, è necessario un deciso e rapido cambio di approccio. L’anno prossimo ricorre l’anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, avvenuta in Francia, dove il Genio spese gli ultimi tre anni della sua vita e dove è sepolto.
In un contesto delicato di rapporti politici tra Italia e Francia ecco che arrival’ennesimo casus belli: il nuovo governo italiano ha messo in discussione un presunto accordo stipulato nella precedente legislatura e relativo al prestito di alcune opere di Leonardo per un’esposizione al Louvre.
“Si chiamava Leonardo e non Leonardò”, ha puntualizzato la sottosegretaria ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni, ed ecco che riparte il tormentone “Ridateci la Gioconda”, già usato per la famosa testata di Materazzi a Zidane ai Mondiali del 2006 o alcune affermazioni di Carla Bruni.
Senza addentrarci nei risvolti politici, ci limitiamo a fare alcune considerazioni su come l’evento sia sfruttato dai due paesi per promuovere il turismo.
Nel mese di dicembre del 2017 è stato creato dall’ ex MIBACT il Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci composto da vari esperti e con un contributo di ben 1 milione e 150mila euro. Come spesso accade per questi comitati si sa poco dei successivi sviluppi. Sicuramente saranno state allocate alcune somme per iniziative locali, mostre od eventi vari promossi da enti locali e regioni, visto che sopratutto Lombardia e Toscana hanno già messo in calendario varie iniziative per celebrare l’ anniversario.
L’ENIT ha presentato uno studio chiamato “LRD Centenaries — Matching Italic People. I centenari di Leonardo, Raffaello (2020) e Dante (2021) come volano del turismo culturale in Italia”. Un progetto mirato ad intercettare la domanda dei vari italici sparsi nel mondo ( calcolati in 250 milioni ) con una metodologia d’ingaggio denominata PLiSM©, acronimo registrato dall’agenzia di consulenza che collabora al progetto , e che sta per: Patrimonio (storico artistico, culturale e ambientale), Lingua italiana, Stile di vita e Made in Italy.
Nello studio si legge che “il match-making di tali fattori consente di stimare su base annua l’incoming potenziale in circa 6,1 milioni di nuovi arrivi e 1.151.218.000 euro di nuova spesa turistica/anno”. Stima che ci pare alquanto esagerata visto che si tratterebbe di un incremento pari al 10 % del numero totale di arrivi dall’estero! Se pensiamo a turisti mossi esclusivamente dall’attrattore Leonardo stiamo parlando di una nicchia della nicchia, studiosi, cultori veri dell’arte e probabilmente repeater della destinazione Italia.
È indubbio, invece, che per chi già abbia pianificato un viaggio in Italia, eventi e mostre dedicate ad un personaggio tanto famoso possono essere uno stimolo interessante per recarsi, o magari estendere il soggiorno nel Bel Paese.
Di recente è stato pubblicato un pre-report della ricerca, basato su 151 interviste a 9 cluster globali B2B, tra i quali responsabili degli uffici esteri della stessa ENIT, degli Istituti Italiani di Cultura o della Scuola Dante Alighieri, Tour Operator o manager di Compagnie Aeree che sviluppano incoming su Italia.
Abbastanza prevedibile il risultato, per il quale i fattori di narrazione più interessanti sono i luoghi in cui hanno vissuto i tre geni italici e le loro opere, ovviamente combinate con i prodotti città d’arte, enogastronomia (sempre più citata nei vari studi e sondaggi!), festival e grandi eventi, più che con quelli relativi ad outdoor o sport.
Scontato anche il risultato circa la maggior notorietà di Leonardo rispetto agli altri due , sottolineato dalla citazione “Leonardo vende come la Nike”. Accostamento un po’ profano che sembra addirsi più alle magliette vendute nelle bancarelle di mezz’Italia con il disegno dell’Uomo Vitruviano che ad effettive e concrete iniziative messe su finora per vendere viaggi ai turisti.
Curioso notare poi che la ricerca, che proseguirà con l’analisi del contenuto postato da “viaggiatori e turisti online” ed un indagine B2C con campionamento «a valanga» su Facebook, chiede nel questionario on line anche “Quali servizi di scelta del viaggio e di ospitalità ritiene più utili”, citando tra gli altri sito dedicato, app, assistenza aeroportuale ed addirittura un servizio LRD Concierge 24 ore!
Rimane il dubbio su chi, in caso, tra ENIT od altri enti pubblici potrebbe offrire certi servizi, che sono già offerti da hotel o player del turismo ricettivo per tutti i loro clienti.
E veniamo alla Francia che insieme alla Valle della Loira ha lanciato a maggio il progetto Viva Leonardo 2019 per celebrare la data della morte, ma anche la nascita di Caterina dei Medici, data che costituirebbe l’inizio del Rinascimento (bontà loro averlo deciso!). L’iniziativa prevede un tour in 11 paesi e tre continenti con la durata di quattro mesi, per promuovere l’offerta della Val de Loire e 500 eventi.
La prima tappa è stata nello scorso settembre a São Paulo, dove Atout France e la Valle della Loira con una delegazione di hotelier ed operatori hanno organizzato una serata presso una galleria d’arte moderna, con chef di cucina che hanno preparato piatti rinascimentali ed alcuni writer che hanno prodotto graffiti ispirati a Leonardo. La missione è poi proseguita per Fortaleza dove i francesi hanno organizzato (come ogni anno) un grande incontro con vari operatori ed agenti di viaggi.
Il tour è già passato da Londra durante il World Travel Market, Shanghai e Pechino, New York ed anche Milano. Ovviamente tutti questi eventi in giro per il mondo stanno avendo una forte ripercussione sui media. Nonostante alcuni titoli di media italiani abbiano parlato di collaborazione tra i due paesi o “Leonardo unisce Italia e Francia”, in realtà l’offerta promossa in questi eventi è solo quella dei bellissimi Castelli della Loira e di Parigi.
Tra le tante iniziative anche una mostra interattiva con histopad, un nuovo dispositivo di realtà aumentata, un tablet che i turisti potranno usare per ammirare gli interni di alcune sale dei Castelli della Loira a 360°.
A maggio si parlava di un possibile protocollo tra Toscana e Val de Loire, ma lo stesso è stato firmato solo da qualche settimana per iniziative congiunte che saranno prese in futuro. Troppo tardi per partecipare al tour mondiale.
Insomma parafrasando il detto, “tra il dire ed il fare …ci sono di mezzo le Alpi!”.
La tentazione di unirsi al coro di “Giù le mani da Leonardo!” dovrebbe venir meno , quando, mettendo da parte campanilismo e retorica, si prende atto di certe differenze di approccio, per chiedersi se alla fine non sia meglio lasciar fare… a chi sa fare meglio di noi.
Come è successo qualche anno fa per la mostra su Pompei a Londra o per tanti altri casi similari a testimoniare che tutto quello che rende unico il nostro Paese (arte, scienza, storia, bellezza, natura o musica) è spesso confezionato e presentato meglio da altri paesi. Per fortuna Il ritorno per l’Italia è comunque e sempre garantito!
Nonostante lo stop del nuovo governo ad un accordo troppo “sbilanciato” abbia un suo fondamento di ragione, pare brutto adesso non mantenere impegni già presi. Come è stato ricordato in questi giorni la Francia prestò a Milano alcune opere di Leonardo durante Expo2015 e si è impegnata a fare altrettanto per l’anniversario di Raffaello.
Tuttavia avrebbe senso affrontare le inevitabili critiche di poca serietà che come sempre ci pioveranno addosso, se solo si decidesse davvero di agire rapidamente per mettere in piedi una vera e propria strategia promozionale. Andare oltre gli studi, i questionari ed i soliti protocolli non dovrebbe essere difficile, soprattutto quando esiste una dotazione di fondi così cospicua.
Ci vorrebbe innanzitutto un sito unico a livello nazionale che riunisca luoghi ed eventi che interessano Leonardo (secondo il citato studio ENIT le risorse turistiche disponibili sarebbero 66 in 11 regioni italiane, contro due castelli nella Loira!) possibilmente con opzione di scegliere e riservare soggiorno ed escursioni, visite guidate come è possibile fare nel sito della Valle della Loira.
Nel comitato nazionale dovrebbero sedere esperti di marketing della destinazione Italia e gestori della stessa e non solo accademici, direttori di musei o burocrati ministeriali, anche per dare il giusto risalto al contributo determinante del trade turistico, come i francesi e molti altri competitor sanno bene.
In conclusione siamo alle solite. La Francia è una delle nazioni più antiche d’Europa, l’Italia, come 500 anni fa, è ancora un’insieme di regioni e comuni che hanno serie difficoltà a fare davvero sistema o squadra.
D’altra parte Leonardo andò in Francia allettato dal generoso stipendio offertogli da Re Francesco I, anche perché era stanco di correre su e giù tra i Medici, gli Sforza o il Papa per avere i suoi compensi o nella speranza di veder realizzate tante delle sue opere, che forse in Francia non sarebbero rimaste incompiute.
IL MAGICO PAESE DI NATALE FINO AL 23 DICEMBRE - PIEMONTE con Patrocinio Enit
Fino al 23 dicembre, a Govone, Canale e Monticello d'Alba (CN), si potrà visitare “Il Magico Paese di Natale”. La manifestazione, che ha ottenuto il Patrocinio di ENIT, propone concerti, eventi teatrali e coreutici, visite guidate ed altre iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio storico, culturale ed architettonico dell’area, della quale fa parte il Castello di Govone, Residenza Sabauda e Sito UNESCO. |
Anche ENIT sostiene, con il suo patrocinio, l'International Christmas Party, che si terrà il 6 dicembre 2018
Anche ENIT sostiene, con il suo patrocinio, l'International Christmas Party, che si terrà il 6 dicembre 2018 presso l’Hotel Regina Baglioni, a Roma. Alla serata parteciperanno operatori turistici, imprenditori, diplomatici e giornalisti italiani e stranieri. In programma un'asta di abiti di alta moda Made in Italy, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, ed uno show cooking di uno chef stellato della Catena Baglioni Hotels, al termine del quale sarà presentata e degustata una produzione speciale di spumanti.
ENIT: UN NATALE A BASE DI VACANZE ENOGASTRONOMICHE
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ALBERTO TOMBA A VARSAVIA PER LA VACANZA ATTIVA IN EMILIA
Il campione olimpico di sci Alberto Tomba è stato testimonial della vacanza
attiva sull’Appennino Emiliano Romagnolo alla Fiera “TT Warsaw” (22-24
novembre), assieme all’Assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna,
Andrea Corsini, ed al Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna, Davide Cassani.
Con loro in Polonia 12 operatori turistici regionali, ospitati in uno stand in
area ENIT coordinato da Apt Servizi Emilia Romagna. Il campione di sci e i due
rappresentanti istituzionali sono stati protagonisti, assieme al Direttore
Esecutivo ENIT Gianni Bastianelli, di una conferenza stampa a tema: “Emilia
Romagna nuova destinazione turistica italiana per soggiorni sulla neve, meta
ideale per vacanze balneari e attive”. (In foto, il Direttore Esecutivo ENIT Giovanni Bastianelli e il campione olimpico Alberto Tomba) |
IBTM: ENIT ALLA FIERA LEADER PER LA BUSINESS TRAVEL INDUSTRY
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Foto e sculture raccontano la montagna
(ANSA) - AOSTA, 24 NOV - Sarà inaugurata venerdì 30 novembre, nella Chiesa di San Lorenzo di Aosta, la mostra 'La montagna fotografata, la montagna scolpita' con le opere di Stefano Venturini e Ladislao Mastella. L'esposizione si compone di una selezione di fotografie di Stefano Venturini, di piccole, medie e grandi dimensioni, a colori e in bianco e nero, e di venti sculture in legno di Ladislao Mastella.
In dettaglio, Venturini propone "immagini di grande impatto visivo, che illustrano la dimensione della montagna nelle varie stagioni dell'anno e sono proposte in mostra su diversi supporti, dalla tela all'alluminio spazzolato, e con diverse tecniche di stampa". Le sculture di Mastella - realizzate in diverse essenze lignee, quali betulla, cipresso, cirmolo, noce, acero, bosso, melo, frassino, larice e abete - "ripercorrono i temi della tradizione popolare valdostana, tra cui si segnalano alcuni divertenti galli policromi di grandi dimensioni e un Presepe di notevole forza plastica".
Terra Santa: 2018 anno boom per i pellegrinaggi
Tornano i pellegrini in Terra Santa. Nei santuari gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429. Un dato quasi raddoppiato rispetto al 2016. Le cifre fornite dal Central Bureau of Statistics di Israele parlano di circa 3.399.300 arrivi turistici, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Aumentano i pellegrini dall'Italia
Tornano i pellegrini in Terra Santa e i numeri sono da record. Secondo dati forniti al Sir dal Franciscan Pilgrims Office (Fpo), l’ufficio che regola la celebrazione di messe, Ore Sante e preghiere nei luoghi santi gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429, nel 2017 erano stati complessivamente 411.754 mentre l’anno precedente, il 2016, si erano fermati alla cifra di 274.983. A trainare la crescita i pellegrini provenienti dagli Usa (127.964), a seguire in ordine sparso gli italiani (60.417), i polacchi (50.707) e gli indonesiani (30.813). I dati, spiegano dal Fpo, si riferiscono solo ed esclusivamente ai pellegrini che hanno prenotato on line un servizio liturgico presso i santuari della Custodia. Non sono dunque inclusi nelle statistiche i semplici visitatori e i gruppi di pellegrini che, anche se sprovvisti di prenotazione, hanno potuto celebrare nei santuari della Custodia. Le cifre costituiscono un’interessante indicazione, ma non designano il numero reale dei visitatori e dei pellegrini, che deve essere perciò abbondantemente aumentato. Ottobre, mese record. A fornire i dati complessivi relativi agli arrivi turistici nel periodo gennaio-ottobre 2018 è stato ieri ilCentral Bureau of Statistics di Israele. Le cifre parlano di circa 3.399.300 arrivi, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Per quanto riguarda gli italiani, nei primi dieci mesi del 2018 sono stati registrati 114.700 arrivi, +39% rispetto al 2017 e +80% rispetto al 2016. Il mese di ottobre ha registrato ben 484.900 arrivi internazionali, il 14% in più rispetto a ottobre 2017. Il miglior mese di sempre per gli arrivi turistici. Tuttavia, sempre secondo il Fpo, le cifre fornite dal Ministero del Turismo israeliano aiutano solo parzialmente a comprendere il pellegrinaggio ai Luoghi Santi. Il Ministero, infatti, non può distinguere i diversi obiettivi dei visitatori del Paese, se non sommariamente. Lunghe file. In questi giorni le stradine di Gerusalemme Vecchia, quelle che portano al Santo Sepolcro, al Muro Occidentale, la Via Dolorosa, sono piene di pellegrini. Oggi, nonostante la pioggia, nella Città Santa, si registrano sin dal primo mattino lunghe file per entrare nella Basilica del Sepolcro e per salire al Calvario. Gruppi di fedeli si raccolgono in preghiera o restano attenti ad ascoltare le loro guide, altri fuori il piazzale attendono di entrare. Messe e liturgie si susseguono una dietro l’altra.
Una scena che si ripete in ogni santuario della Città Santa, ma anche di Betlemme, Nazareth, fino su al Tabor. Al santuario della Trasfigurazione i taxi fanno avanti e indietro per portare i pellegrini, molti dei quali salgono anche a piedi. Dovunque hotel e case di accoglienza fanno registrare il pienone “come mai accaduto prima di questi tempi” e tra poco sarà Natale. I negozi di souvenir accolgono i pellegrini con incensi e rosari, sono molti quelli che entrano per fare acquisti prima del ritorno a casa. Hanna, proprietario di uno di questi piccoli negozi pieni di oggetti sacri ripete sorridendo “Thanks to God”, grazie a Dio, “era tanto tempo tempo che non si vedevano tanti fedeli come in questo anno. Gerusalemme ha bisogno dei suoi pellegrini, perché portano sorrisi e pace. E noi abbiamo bisogno sopratutto di pace”. A poca distanza alcuni militari israeliani si limitano a controllare gli arrivi e gli ingressi in basilica. Le aspettative del Ministero del Turismo israeliano per la fine del 2018 sono di raggiungere oltre i 4 milioni di presenze. “Un legame stretto con l’Italia”. I timori per la sicurezza, le tensioni provocate dagli scontri a Gaza e dal conflitto in Siria, che negli ultimi anni avevano tenuto lontano i pellegrini sembrano adesso essere svaniti. “La Terra Santa è sicura” sottolinea mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli, in questi giorni (16-24 novembre) in Terra Santa con 138 pellegrini della sua diocesi. “Non c’è alcun pericolo, i pellegrini possono venire in assoluta sicurezza. La gente è accogliente e ci aspetta”. “La presenza dei pellegrini – dice il vescovo – qui è un fattore di speranza e un aiuto concreto per risollevare le sorti anche delle famiglie cristiane, molte delle quali vivono lavorando nell’ambito del turismo religioso e dei pellegrinaggi”. In questi giorni il gruppo dei pellegrini ha visitato e pregato nei luoghi santi ma, spiega mons. Favale, “abbiamo anche conosciuto e toccato con mano la realtà povera in cui vivono i palestinesi e le pietre vive di questa terra che sono i nostri fratelli cristiani”. Ciò che si avverte pellegrinando nei Luoghi di Gesù, aggiunge il presule, “è il legame stretto, nato grazie anche alla Custodia di Terra Santa, tra l’Italia e la Terra Santa. Qui noi ci sentiamo a casa. Al tempo stesso è bello avvertire il respiro della Chiesa universale. Venire in Terra Santa significa anche respirare la cattolicità e l’universalità della Chiesa”. Chi sta lavorando per promuovere pellegrinaggi solidali è Caritas Italiana. Allo studio in queste settimane un progetto che intende promuovere una nuova modalità di pellegrinaggio con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle comunità parrocchiali locali, così da ridurne anche l’isolamento, sensibilizzare i pellegrini italiani alla conoscenza del contesto socio-politico e favorire la solidarietà verso Caritas Gerusalemme, partner del progetto. Ambasciatori di pace.“Vedere così tanti pellegrini è per noi una grande consolazione. Sono ambasciatori di pace. La loro presenza qui fa del bene ai nostri fedeli che non si sentono abbandonati – conferma al Sir mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Gerusalemme e la Palestina -. I pellegrini sono rispettati e accolti da tutti perché chi cerca Dio cerca la pace. Possiamo parlare di una diplomazia del pellegrinaggio: più ci sono pellegrini e più c’è preghiera, più sarà facile ottenere la pace. Il dono che tutti invochiamo, specie ora che ci prepariamo al Natale”.
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