Proprio ad Astana, nel 2017, si terrà la prossima edizione dell'Expo e Nazarbayev potrà così capitalizzare sulla probabile sovraesposizione mediatica che il processo di pace siriano assicurerà al suo Paese
MOSCA - Che il Cremlino avesse deciso di accelerare la soluzione della crisi siriana s'era capito già all'indomani della vittoria di Donald Trump e ora, pur avanzando cautela, Putin ha deciso di passare all'incasso. Mosca, infatti, vuole farsi trovare in una posizione di vantaggio quando il presidente-eletto prenderà finalmente in mano le redini della Casa Bianca. La mossa, se l'accordo reggerà, non rappresenta però (solo) un innegabile successo personale dello zar, bensì un poker 'corale' della diplomazia russa e un cambio di qualità della sua influenza nell'intero Medio Oriente. Mosca, d'altra parte, ha puntato sull'internazionalizzazione della crisi portando al centro del tavolo negoziale la Turchia - riabilitata dopo un durissimo braccio di ferro innescato dall'abbattimento del jet russo nei cieli siriani - e l'Iran. Le tre potenze si sono fatte garanti del processo di pace e Mosca, al contempo, ha spinto per coinvolgere l'Egitto d...