Lo spirito del Natale nei borghi più belli d'Italia. Presepi, concerti ed eventi da Nord a Sud del Paese


Nei Borghi più belli d'Italia il Natale è un viaggio nelle tradizioni alla scoperta di sapori genuini, antichi mestieri, musiche popolari e riti che rievocano la cultura delle comunità locali.

Passeggiare tra vicoli medievali addobbati, incontrare artigiani nelle loro botteghe, assaporare ricette tradizionali e lasciarsi avvolgere dal profumo di spezie e vin brulè diventa un'esperienza che scalda il cuore e richiama il senso di convivialità.

Mezzano di Primiero, incantevole borgo trentino all'ombra delle Pale di San Martino, ha acceso l'Albero delle radici o rovesciato: è alto 16 metri e mette in mostra le radici, simbolo di vita e di provenienza, illuminate fino al 7 gennaio per riportare un po' di luce nell'identità personale e collettiva. L'Albero delle radici è un motivo in più per visitare il borgo, dove le cataste di legna si fanno arte lungo il percorso di Cataste&Canzei, punteggiato da una trentina di installazioni artistiche, realizzate con la tecnica dell'accatastare la legna. Durante le feste accanto all'Albero è allestita una casetta dove in una apposita bussola ognuno affida i propri pensieri. Sempre in Trentino, Canale di Tenno è un antico borgo caratterizzato da case in pietra, vicoli tortuosi e cortili che sembrano usciti da un'altra epoca. In questo periodo è ancor più suggestivo con il mercatino allestito tra le case contadine, nei piccoli cortili e lungo i vicoli. Le cantine si illuminano e diventano botteghe accoglienti, dove si incontra anche un piccolo museo degli attrezzi rurali, strumenti e oggetti legati a mestieri ormai scomparsi. Cuore pulsante delle attività è il Centro 'Aldo Gorfer', che ogni domenica propone laboratori gratuiti e letture per i più piccoli. In Lombardia c'è Bagolino, borgo che custodisce intatto il fascino delle antiche comunità montane dell'Alta Valle Sabbia. Cuore del Natale è 'Il Borgo dei Presepi', un percorso che fino al 6 gennaio prende forma lungo le vie del borgo con più di 100 natività realizzate con materiali e tecniche diverse, allestiti nei cortili e nei portici. Il percorso ad anello è segnato dalla stella cometa che guida i visitatori alla scoperta delle creazioni più belle. Il 14 dicembre si svolgono i laboratori natalizi presso l'azienda agricola Terre Solive per creare piccoli lavori utilizzando materiali naturali mentre il 20 dicembre il mercatino di Natale è animato da luci, musica, profumi. Il 30 dicembre si assiste alla fiaccolata tra i presepi, il 31 dicembre alla festa in piazza per il Capodanno e il 2 gennaio a un concerto gospel. Nel cuore del Piemonte, tra le colline del Biellese, Ricetto di Candelo è uno dei borghi medievali meglio conservati d'Europa, dove il tempo sembra essersi fermato. E' uno straordinario esempio di architettura fortificata del XIII secolo e un insieme armonioso di torri, mura, cortili, cantine e strette 'rue' lastricate in pietra dove storia, tradizione e atmosfera lo rendono una meta suggestiva. Ancora di più durante le feste con le luminarie e le bancarelle del mercatino tra creazioni fatte a mano, prodotti d'arte, addobbi, dolci e specialità locali. Le antiche cantine ospitano decorazioni in legno, presepi artistici e dolci tipici della tradizione locale. Nella vicina Liguria c'è Tellaro, uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba: le case colorate affacciate sul mare, i caruggi stretti e le terrazze naturali sugli scogli hanno sedotto poeti, viaggiatori e fotografi di ogni epoca. In questo periodo, poi, è ancora più suggestivo con il suo Natale Subacqueo. Il 24 dicembre, dopo il concerto gospel dei New JoyfulSingers, la statua del Bambino emerge dalle acque della baia, trasportata dai subacquei e adagiata nella mangiatoia posta su una barca illuminata. Per assistere alla cerimonia è previsto un servizio di bus navetta gratuito da Lerici ogni 20 minuti dalle 19 alle 00.30. Prima della Vigilia il 13 e il 21 dicembre ChiaroScuro Lab organizza laboratori per bambini e ragazzi; il 14 dicembre, in Piazza Figoli, il borgo ospita 'Dolce Natale' tra torte, giochi e pesca di beneficenza; il 27 dicembre il concerto presso l'Oratorio 'n Selàa accompagna l'attesa del nuovo anno, mentre il 6 gennaio una festa dedicata ai più piccoli celebra l'arrivo della Befana.
    Castiglione del Lago, borgo umbro affacciato sulle sponde occidentali del Trasimeno, è protagonista con la sesta edizione di 'Luci sul Trasimeno', un evento conosciuto per il suo albero di Natale in acqua più grande del mondo, capace ogni anno di attirare migliaia di visitatori. E' una maxi-opera ingegneristica lunga 1.080 metri e larga 50, illuminata da 2.400 luci perimetrali e 150 lampade interne, alimentate al 100% da energia proveniente da fonti rinnovabili con oltre 7 chilometri di cavi. Il programma di attrazioni è particolarmente ricco: 'Babbo Natale Christmas Garden', un giardino incantato dove i bambini incontrano Babbo Natale e i suoi aiutanti; il 'Sentiero del Presepe', dedicato agli 800 anni del Cantico delle Creature; 'Castiglione del Lego', un universo costruito con i celebri mattoncini amato da grandi e piccoli; una grande pista di pattinaggio; le 'Casette del Natale' tra artigianato, gastronomia e tradizioni locali; e 'Wonder Show' proiezione di luci e fuochi sulla Rocca del Leone e sul lago. Adagiato sulle colline marchigiane Corinaldo è un borgo dove ogni pietra custodisce tracce di secoli e racconta un frammento di identità.
    Nelle domeniche del 14 e 21 dicembre le vie si riempiono di spettacoli itineranti, musica, laboratori creativi per i bambini e del mercatino di Natale. Tra le novità di quest'anno, la pista di pattinaggio su ghiaccio allestita a Porta del Mercato; la Casa di Babbo Natale; il presepe artistico-meccanico della Contrada di Santa Apollonia e la Festa della Befana nella Contrada di Madonna del Piano. Collalto Sabino, gioiello incastonato tra i monti dell'Appennino laziale, ospita 'Il Paese di Babbo Natale': il 14 e il 21 dicembre il borgo si veste di luci, suoni e profumi mentre le cantine si trasformano in laboratori di giocattoli. Le vie del borgo sono animate dalla musica natalizia degli zampognari e nella piazzetta della Chiesa si degustano prelibatezze locali e, sotto il castello baronale, si sale sulla slitta di Babbo Natale per una foto suggestiva.
   

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Alla Bit tutti i Travel Makers, da chi organizza a chi viaggia. Prossima edizione dal 10 al 12 febbraio. Confermate presenze dalle Regioni e dall'estero

Da chi il viaggio lo progetta a chi lo costruisce, fino a coloro che lo vivono.

Travel Makers protagonisti alla Borsa Internazionale del Turismo, organizzata da Fera Milano che oggi ha anticipato le novità dell'edizione 2026 in calendario dal 10 al 12 febbraio.

Già confermata la presenza di quasi tutte le regioni italiane e dell'Enit, dall'Europa arriva la Polonia, che sarà anche Destination Partner. Previsti anche Egitto e Giordania, Corea, Nicaragua, Repubblica Dominicana e Stati Uniti con Visit Usa. Tra i tour operator I Grandi Viaggi e tra i vettori ITA Airways, Singapore Airlines e operatori aeroportuali come Sea.
    Il nuovo concept di Bit, è stato spiegato, "rivoluziona il punto di vista sul viaggio: non più partendo dal prodotto, ma dalla persona che si sposta non per muoversi ma per conoscere e evolvere". "Siamo produttore di contenuti e piattaforma di comunicazione e sviluppo anche per il settore del turismo - commenta Roberto Foresti, vicedirettore generale di Fiera Milano - Quindi ogni contenuto sarà declinato a secondo delle esigenze di tutti perché l'altro cambiamento fondamentale è che non si parla più di prodotto, ma di persone". Il percorso espositivo sarà articolato in sei distretti: Italy, World, Travel Expert, Hospitality, Innovation e Transportation. Tra le novità dell'edizione 2026 il nuovo format del Travel Makers Fest, un programma di eventi che invita il settore a costruire ponti e immaginare nuovi ecosistemi del viaggio, e gli Unique Partner, come Autentico Hotels. Tra i Premium Partner Scalo Milano e Trenord, tra i relatori del Bit Mobility Forum. In collaborazione con Netcomm verrà organizzato un percorso di innovazione sul Turismo digitale 5.0, come la trasformazione digitale stia ridefinendo l'esperienza turistica. Anche la scelta della sede per la conferenza stampa è stata dedicata alla mobilità: al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, con una visita in anteprima al leggendario transatlantico Conte Biancamano, in uno spazio che prossimamente sarà aperto al pubblico.
   

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La Tomba delle Olimpiadi a Milano per i Giochi invernali

Il disco stretto nella mano, con i muscoli tesi nella corsa prima del lancio.

Lo sguardo concitato del condottiero sul carro, girato all'indietro a controllare l'avversario che incombe. E poi il sanguinoso gioco del Phersu, con l'incappucciato a difendersi spasmodicamente dalla ferocia di un cane che lo attacca. Per la prima volta nella sua storia, la Tomba delle Olimpiadi, una delle tombe etrusche dipinte più belle mai rivenute, considerata la più importante testimonianza preromana della pratica dei giochi atletici, ha lasciato "casa", il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia (Vt), per debuttare con tutta la sua unicità nella mostra I Giochi Olimpici.

Una storia lunga tremila anni al Museo d'arte della Fondazione Luigi Rovati di Milano, dove rimarrà per tutto il periodo delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 (fino al 22 marzo 2026). Una mostra, realizzata in coproduzione con il Museo Olimpico e con il Musée cantonal d'archéologie et d'histoire di Losanna, "che abbiamo fortemente voluto non appena abbiamo saputo che Milano con Cortina aveva 'vinto' le Olimpiadi invernali - racconta Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione Luigi Rovati -. E sin da subito abbiamo iniziato a sognare di avere qui la Tomba delle Olimpiadi. Un sogno che si avvera, perché il suo eccezionale prestito vuol dire valorizzare un bene, già esposto a Tarquinia, ma che ora può essere visto dalle migliaia di visitatori che raggiungeranno Milano per le Olimpiadi. E anche una grande testimonianza di fiducia del ministero della Cultura, della sovrintendenza, del direttore del Museo archeologico di Tarquinia, verso un'istituzione privata, aperta da soli tre anni". Oggi esposta nel lungo viaggio attraverso la storia delle Olimpiadi, tra reperti archeologici, Fiamme olimpiche ma anche cimeli come la tuta di Alberto Tomba e celebri medaglie, la Tomba delle Olimpiadi fu scoperta nel 1958 nella necropoli di Tarquinia grazie alla Fondazione Lerici del Politecnico di Milano, alla vigilia dei Giochi di Roma 1960. Risalente al periodo 530-520 a.C., prende il nome dalle scene sportive che ne decorano le pareti, realizzate da una bottega di pittori di origine greco-orientale. "Lo sport - racconta oggi il direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, Vincenzo Bellelli - ha sempre unito le persone e così era anche nell'antichità preromana. Questa tomba è senz'altro una delle testimonianze iconografiche più importanti della pratica dei giochi atletici presso le popolazioni etrusche e italiche ed è stata scoperta con una tecnica all'epoca avveniristica che possiamo paragonare all'utilizzo del periscopio del sommergibile al contrario: con una sonda inserita nel sottosuolo che esplorava le camere sotterranee. La sfida fu conservare i dipinti nel loro stato originale".

I dipinti, dichiarati nel 2004 patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco, "furono 'strappati', come si dice in gergo tecnico", dall'Istituto Centrale per il Restauro e poi musealizzati. È così che la Tomba delle Olimpiadi ancora oggi racconta tutta la tensione e passione dello sport vissuto 2500 anni fa, tra un incontro di pugilato, una corsa di carri, il lancio del disco e il feroce gioco del Phersu, lo spettacolo di tipo gladiatorio praticato dagli Etruschi. Sulla parete di fondo, una finta porta dipinta, allusione all'ingresso nell'Aldilà e, nei semi-timpani triangolari, coppie di giovani in simposio. Mentre nella parete di ingresso, c'è una scena quasi umoristica, con un giovane nudo sdraiato per terra circondato da topolini. Grazie al progetto di realtà virtuale sviluppato da Skylab Studios, è possibile esplorarla anche in versione digitale con contenuti interattivi. Al termine della mostra, la Tomba riprenderà il suo viaggio di ritorno per tornare al suo posto, nella sala delle tombe dipinte del Museo di Tarquinia.

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Le mostre del weekend, da Marinella Senatore a Picasso. A Roma Giorgio Morandi, a Ulassai Maria Lai e Albrecht Dürer

(di Marzia Apice) La sensibilità di Marinella Senatore, l'opera grafica di Picasso e l'incontro di Maria Lai e Albrecht Dürer: sono alcune delle mostre di questa settimana.

    CAVALESE - Marinella Senatore protagonista al Museo d'Arte Contemporanea di Cavalese con la nuova mostra "There is so much we can learn from the sun", dal 13 dicembre al 6 aprile, curata da Elsa Barbieri.

A partire dall'inedito collage in 9 elementi che dà il titolo alla personale, realizzato in pieno spirito di comunità, empowerment ed emancipazione, le opere esposte trasformano il percorso in un'esperienza visiva, di immaginazione e di socializzazione che si focalizza sui corpi.

CECINA - Il Centro Espositivo Comunale di Cecina ospita dal 7 dicembre al 1 marzo la mostra "Pablo Picasso - I suoi poster", a cura di Alessandro Schiavetti che documenta l'opera grafica del maestro dedicata alla cartellonistica. In prima assoluta per l'Italia, l'esposizione presenta 58 manifesti originali creati dall'artista, provenienti dalla famosa Collezione Röthlisberger, universalmente riconosciuta come una delle due collezioni più complete al mondo.
    ULASSAI - Il confronto tra Albrecht Dürer e Maria Lai nella mostra "Il respiro di un viaggio", a cura di Marco Peri e Luca Baroni, dal 13 dicembre al 15 marzo al Museo CaMuC.
    Focalizzandosi sui temi del respiro e del viaggio, l'esposizione fa emergere corrispondenze inattese (i due artisti sono separati da ben 5 secoli) e restituisce la continuità delle grandi questioni dell'arte: il mistero, la spiritualità, il rapporto con il tempo e con l'immaginazione.
    PADOVA - Si intitola "Raccogliere bellezza. Opere della Collezione Centanini" la mostra in programma al Museo Eremitani dal 12 dicembre all'8 marzo. A cura di Alessia Vedova, con la collaborazione scientifica di Elisabetta Vanzelli, il progetto presenta le testimonianze di ben 5 secoli di grande arte, in 70 opere tra cui diversi capolavori (tra gli autori De Nittis, Zandomeneghi, Guttuso, Utrillo, Soffici, Chagall, Carrà, De Chirico, De Pisis e Sironi), tutte appartenenti alla Collezione che Pietro Centanini nel 2015 donò alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
    ROMA - Apre l'11 dicembre la mostra a ingresso gratuito "Giorgio Morandi nella collezione Eni", allestita a Palazzo Esposizioni fino all'11 gennaio. Presenti due capolavori dell'artista, le nature morte datate 1919 e 1941, appartenenti al nucleo storico della Collezione, che saranno l'occasione per raccontare la storia della nascita e della crescita negli anni della raccolta dell'Eni avviata da Enrico Mattei tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta. A Palazzo Merulana dal 13 dicembre al 1 febbraio la personale di Giorgio Ortona dal titolo "Senza cornice", con i contributi critici di Maria Grazia Calandrone, Plinio Perilli e Claudio Strinati. Il pittore presenta opere che raccontano paesaggi urbani, ritratti di composte figure umane, nature morte, il cui tratto poetico principale è l'incompiutezza.
    FOLLONICA - Prosegue fino al 22 febbraio alla Pinacoteca Civica di Follonica la mostra di Nino Ventura "Itaca. Souvenir e appunti di viaggio del Capitano Angel Ventura de Aguadulce e della Duchessa Felicia Schirò Filangeri", a cura di Gina Ingrassia. Il percorso rappresenta una metafora della produzione dell'artista ma anche un ponte tra passato e presente, tra mito e realtà, attraverso una terra, Itaca appunto, tutta da scoprire e da immaginare.
   

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Natale, 4 idee per vivere la magia delle Feste Dall'Umbria a Capo Verde tra tradizioni, natura e relax


(di Ida Bini) Passeggiare tra i mercatini e i presepi, fare shopping artigianale, visitare musei e siti culturali, sciare o ciaspolare, rilassarsi al caldo su spiagge esotiche: ognuno festeggia il Natale a modo proprio, restando a casa (il 64% secondo i dati di Skyscanner) o viaggiando (il 34% lo fa se è conveniente, il 22 cambia destinazione ogni anno, il 20% visita parenti lontani e il 14 torna alla città natale).

    Ecco cinque luoghi dove trascorrere le prossime Feste natalizie, in Italia e all'estero.

Massa Martana, borgo medievale situato nel cuore dell'Umbria, ospita la 22esima edizione della mostra nazionale del Presepe artistico, organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune.

Fino al 6 gennaio il borgo umbro ospita presepi provenienti da tutta Italia nel complesso monumentale 'La Pace'. Protagonista di quest'anno, un presepe di ghiaccio dedicato a san Carlo Acutis, canonizzato lo scorso 7 settembre: è un'opera di oltre 10 metri quadrati, scolpita in 30 quintali di ghiaccio e mantenuta a -17 gradi; luminosa e spettacolare è candidata al titolo di Presepe più bello del Natale 2025. I visitatori possono ammirare anche presepi classici realizzati dai migliori maestri italiani e numerose opere d'arte dedicate alla Natività, create da scultori e ceramisti. L'evento si svolge nel suggestivo centro storico tra fuochi accesi nelle piazze, melodie natalizie e un'atmosfera che sembra uscita da una cartolina. Arricchiscono l'esperienza le visite al nuovo museo del Presepe, unico nel suo genere in Umbria, inaugurato solo un anno fa e già apprezzato per la sua bellezza e ricchezza.
    Per chi vuole unire tradizione, sport e cultura il Natale a Bressanone offre esperienze indimenticabili. Fino al 6 gennaio nel mercatino di Natale di piazza Duomo 44 casette di 28 espositori accolgono i visitatori con artigianato unico e autentiche prelibatezze altoatesine. Ogni giorno, all'apertura, risuona il carillon della Torre Bianca, che diffonde la sua melodia sopra i tetti della città, e ogni sera fino al 24 dicembre viene aperta una finestra del grande calendario dell'Avvento al Bauzanum, sempre in piazza. Il cortile della Hofburg, che ospita ogni Natale lo spettacolo di luci e musica, festeggia i 10 anni con lo show 'Oops', un videomapping sulle architetture barocche, accompagnato dalle musiche di Giorgio Moroder. Ogni biglietto contribuisce ai progetti Unicef in Zambia, unendo incanto e solidarietà. Per chi arriva in città con il treno - la stazione è a pochi minuti dal mercatino - sono previsti sconti per lo spettacolo di luci che si svolge tutti i giorni fino al 6 gennaio, alle 17.30 e alle 18.30 e il sabato anche alle 19.30. Un gioiello che merita di essere scoperto è l'abbazia di Novacella, a due passi dalla città, dove si visitano il chiostro, la basilica e il cortile con il pozzo delle Meraviglie, coperto da un'edicola ottagonale. Con una visita guidata si può accedere alla pinacoteca e alla maestosa biblioteca su due piani che conserva 98 mila volumi. Fiore all'occhiello dell'abbazia è la sua rinomata cantina.
    Immancabile, poi, una sciata sulle piste del Monte Plose, paradiso per gli appassionati di sci e snowboard.
    Tradizione, divertimento e tanto sport anche a Courmayeur, località valdostana ai piedi del Monte Bianco. Qui il 24 dicembre nella centrale piazza Abbé Henry tra musica e luci si aspetta Rhémy de Noël, il simpatico spazzacamino che la Vigilia di Natale scende a valle per portare doni ai piccoli che hanno illuminato il suo cammino con una lanterna. Lungo via Roma si fa shopping tra luci e decorazioni, mentre sulle tavole e nelle botteghe si degustano prelibatezze gastronomiche, dai formaggi ai salumi artigianali di montagna, fino al miele e alle confetture di frutti di bosco, sorseggiando il liquore alpino genepy. Ma Courmayeur è soprattutto un paradiso per gli amanti della neve: il comprensorio offre 100 km di tracciati battuti e fuoripista e 33 piste con notevoli dislivelli. Grazie all'apertura serale della funivia Courmayeur, ci si può concedere un aperitivo o una cena in alta quota, così da ammirare lo spettacolo del tramonto sul Monte Bianco. Chi ama lo sci di fondo nella Val Ferret ha a disposizione un tracciato di oltre 20 km da percorrere tra ricchi boschi e prati innevati; i freerider, invece, trovano fuori pista lungo boschi di larici e abeti della Val Veny. Chi vive la montagna come momento di relax, indossando racchette o ciaspole, può godersi camminate tra paesaggi incantati dalla pianeggiante Val Ferret, oppure nella selvaggia Val Veny, o ancora raggiungere il ghiacciaio del Toula con le guide alpine di Courmayeur. Tante le possibilità, infine, per chi scia con tutta la famiglia, potendo contare su baby club e scuole di sci per bambini.
    Capo Verde, 10 isole vulcaniche nell'Atlantico al largo della costa occidentale africana, conquista viaggiatori alla ricerca di autenticità, natura selvaggia e quella 'morabeza' - l'ospitalità capoverdiana - che trasforma ogni vacanza in un'esperienza indimenticabile. Ma Capo Verde non è solo mare: è l'incontro tra deserti sahariani e oasi tropicali, tra musica creola e spiagge infinite, tra avventura e relax assoluto. Qui tante sono le possibilità di immergersi nella natura: deserti di sabbia e roccia, oasi verdi, dune sahariane affacciate sull'oceano, 55 km di costa, un concentrato di biodiversità ed emozioni. Oltre a rilassarsi al sole su spiagge da sogno si possono fare escursioni in pick-up, quad, a cavallo o trekking; sport acquatici come kitesurf, windsurf, hydrofoil, Sup, surf da onda, immersioni e pesca d'altura. E' possibile anche fare escursioni tra le isola, partendo da Boa Vista: i tour multi-isola permettono di scoprire la varietà dell'arcipelago, volando su un'isola e ripartendo da un'altra, componendo itinerari personalizzati che svelano paesaggi, culture e atmosfere diverse. Ogni isola ha la sua anima: da Santiago, la più africana e allo stesso tempo cosmopolita con la capitale Praia, a São Vicente, capitale culturale, fino a Santo Antão con i suoi percorsi trekking. Tra le ultime novità, la possibilità di soggiornare in appartamenti vista mare su Praia Cabral, spiaggia libera e bellissima a due passi da Sal Rei, con reception centralizzata e comfort 4 stelle.
   

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Tra Natale e la Befana 19,3 milioni di italiani in viaggio


 Neve, mercatini, ritorno in famiglia, ma anche viaggi a medio e a lungo raggio.

Per le grandi partenze per le festività di fine anno si muoveranno complessivamente 19 milioni e 270mila italiani secondo i calcoli di Tecnè per Federalberghi. Di essi, 7 milioni e 860mila partiranno per la vacanza di Natale, mentre 4 milioni e 500mila per Capodanno; 990mila si muoveranno per l'Epifania, mentre, per la "vacanza lunga", che comprenda almeno due festività, si prevede in movimento una quota di 5 milioni e 870 mila italiani. Per il 91% sarà l'Italia la meta preferita, mentre il 9% opterà per l'estero.

Nel complesso, aumenta il numero di coloro che sceglieranno soggiorni più lunghi. In crescita il giro di affari complessivo che toccherà i 16,3 miliardi di euro, mentre quello per la sola vacanza di Natale sarà di 4,1 miliardi di euro. Il volume di affari relativo invece alla vacanza lunga ammonterà a 8,7 miliardi. Solo per la vacanza di Capodanno si prevede un giro di affari di 3 miliardi e 100mila euro. Nel periodo del soggiorno dedicato alla vacanza "lunga", si effettuerà una spesa media pro-capite di 1.482 euro (di cui 1.320 euro per coloro che resteranno in Italia e 2.963 euro per chi si recherà all'estero). "Complessivamente i dati della nostra indagine raccontano la capacità di resilienza ed adattamento dei nostri concittadini - spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. Il contesto economico non è certo dei migliori oggi. Non dimentichiamo che sono proprio le scarse risorse economiche a costringere a casa molti potenziali viaggiatori. Tuttavia,resta l'istanza di onorare le tradizioni, di godersi i propri cari in un momento di serenità e relax magari evitando grandi spostamenti, di visitare località non troppo distanti dalla propria base, curiosando tra i mercatini natalizi o visitando città d'arte. Il Belpaese, abbiamo visto, resta la destinazione privilegiata, in sostanza il turismo domestico è il volto di questo Natale 2025".

 

"Il calendario di quest'anno ha anche dato un forte incentivo al progetto di vacanza - aggiunge Bocca -. Va considerato infatti, che la festività del 25 dicembre cade di giovedì, quella di Capodanno di mercoledì e quella dell'Epifania di martedì". "I risultati emersi - conclude il presidente di Federalberghi - mostrano che assisteremo ad un sorpasso rispetto al 2024, il che rappresenta un segnale positivo. Noi leggiamo i dati sempre tenendo ben presente la prospettiva. L'apertura del nuovo anno ci proietterà velocemente verso la grande sfida delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. E noi vogliamo che a vincere, oltre i campioni in campo, siano anche i nostri imprenditori dell'ospitalità e tutto il turismo italiano". Previsioni positive anche per il turismo organizzato: le festività di fine anno segnano una rilevante crescita per il comparto italiano con un incremento medio del 10% nei ricavi e del 7% nei passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2024 con un forte orientamento verso il lungo raggio: Thailandia e Maldive guidano le preferenze, affiancate da Kenya, Zanzibar, Stati Uniti e Argentina.

 

Completa il quadro il comparto crocieristico e nel periodo delle festività si conferma una componente rilevante dell'offerta invernale scelta ormai anche dai giovani. Lancia l'allarme prezzi Assoutenti: a parità di notti fuori casa, chi si concederà una vacanza nel periodo tra Natale e l'Epifania spenderà il 6% in più rispetto allo scorso anno, fa notare l'associazione. Tra i più colpiti dai rincari ci saranno gli italiani che decideranno di andare sulla neve: le tariffe degli skipass continuano a salire di anno in anno, al punto che in alcune località i prezzi registrano aumenti che sfiorano il +40% rispetto alla stagione invernale 2021/2022, mentre i listini delle strutture ricettive nelle zone sciistiche registrano aumenti tra il +26% e il +36% rispetto a 4 anni fa.

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Lo scudo di Garibaldi in mostra a Palazzo Venezia

 

Lo Scudo di Garibaldi di Antonio Ximenes è di nuovo esposto a Palazzo Venezia a Roma dopo un importante intervento di restauro.

L'iniziativa conclude il ciclo "Reintegrazioni.

Dai depositi al percorso di visita" curato dalla direttrice del Vive Edith Gabrielli: un'occasione unica per riscoprire, attraverso conferenze ed esposizioni, opere dal grande valore storico e artistico del patrimonio dell'Istituto - di recente catalogato e pubblicato online - conservate nei depositi.
    Obiettivo del ciclo è la reintegrazione, nel percorso museale aperto al pubblico, di una serie di opere, a oggi custodite nei depositi, scoperte e rivalutate criticamente grazie al progetto di catalogazione sistematica delle collezioni del Vive - ideato e diretto da Edith Gabrielli con la collaborazione di Alessandro Tomei, Barbara Agosti e Valerio Terraroli - confluito nella realizzazione di un catalogo online sul sito dell'Istituto stesso (vive.cultura.gov.it).
    Esposto nella Sala Altoviti dal 18 dicembre fino al 12 aprile 2026, lo Scudo di Garibaldi, in bronzo cesellato, nonché parzialmente dorato e argentato, fu realizzato dal siciliano Antonio Ximenes su commissione del popolo siciliano per celebrare Giuseppe Garibaldi e l'eroica impresa dei Mille.
    L'opera si ispira al clipeo classico (il grande scudo in metallo, rotondo e bombato, utilizzato dai soldati greci e romani) e vede al centro la testa dorata e a tutto tondo dell'Eroe dei Due Mondi, ai lati i nomi delle città siciliane conquistate e, sul bordo, incisi, i nomi dei garibaldini che parteciparono alla spedizione.
    Trafugata nei primi anni 2000, la scultura è stata recuperata nel 2019 grazie all'intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) e restituito al Museo Centrale del Risorgimento, ritrovando oggi una rinnovata leggibilità grazie a un oculato intervento di restauro eseguito dal Consorzio Artificia. "Il cosiddetto Scudo di Garibaldi di Antonio Ximenes rappresenta un vero capolavoro di arte celebrativa di fine Ottocento, realizzata per commemorare Giuseppe Garibaldi" dichiara Edith Gabrielli.
   

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Bride & The City around the world: a Sì Sposaitalia Collezioni, Milano Fashion&Jewels e The One Milano, in programma dal 21 al 23 febbraio 2026 a Fiera Milano, in concomitanza con MICAM e MIPEL

 

BRIDE & THE CITY – Milano, Parigi, New York: un viaggio internazionale nel bridal contemporaneo

 

Dopo il successo dell’edizione di Milano, Bride & The City continua il suo viaggio nelle capitali della moda internazionale, raccontando l’evoluzione del bridal durante gli appuntamenti più rilevanti del settore. Un progetto che nasce per interpretare il mondo bridal in chiave contemporanea, anticipando le tendenze che illumineranno Sì Sposaitalia Collezioni, Milano Fashion&Jewels e The One Milano, in programma dal 21 al 23 febbraio 2026 a Fiera Milano, in concomitanza con MICAM MIPEL.
Un’occasione unica per buyer e operatori: in un solo luogo, sarà possibile scoprire bridal, moda, accessori, gioielli e capispalla, in un ecosistema integrato che dialoga con la Milano Fashion Week e con le più importanti manifestazioni dedicate al lifestyle.

 

Paris Edition: l’eleganza senza tempo

 

Dopo Milano, Bride & The City è approdato a Parigi, durante la Paris Fashion Week, per celebrare l’essenza della bellezza senza tempo. Nel cuore della città, tra l’eleganza di Place Vendôme e il fascino delle sue vie romantiche, il bridal si è raccontato come linguaggio, emozione e libertà di esprimersi.
 Gli abiti e i dettagli esclusivi hanno preso vita in scenari iconici, interpretando un bridal che evolve e abbraccia la diversità. Non più solo il giorno del “sì”, ma ogni istante in cui ci si sente autentici e luminosi.
 Un ringraziamento speciale ai brand protagonisti: Di Lab Parì, Edge.Design, Rembo Atelier.

New York Edition: il bridal che guarda avanti

 

Il viaggio è proseguito oltreoceano, tra le strade di New York durante la New York Fashion Week, in una delle settimane più rilevanti per il settore moda. Qui, il bridal si reinventa in una città dinamica e multiculturale, trovando spazio per esprimere identità, emozioni e libertà.
 Tra skyline e strade iconiche, ogni abito racconta una storia, ogni dettaglio diventa espressione di bellezza e autenticità. Con Bride & The City – New York Edition, il bridal contemporaneo si mostra in tutta la sua evoluzione: fluido, inclusivo, aperto a nuove interpretazioni.
 Un ringraziamento speciale ai brand protagonisti: Ricca Sposa, Julie Vino.

Verso febbraio 2026: un hub unico per bridal, moda e lifestyle

 

Le tre edizioni di Bride & The City sono il preludio di un appuntamento straordinario: Sì Sposaitalia Collezioni, Milano Fashion&Jewels e The One Milano insieme, in contemporanea con MICAM e MIPEL, per offrire ai professionisti un’esperienza completa e sinergica.
 Un unico luogo, un’unica data, per scoprire collezioni bridal, accessori moda, gioielli, outerwear e tendenze lifestyle, costruendo connessioni strategiche e ampliando il business.
 Un bridal che non è più solo il protagonista di un giorno speciale, ma diventa parte di un universo di stile, capace di dialogare con la moda internazionale e di interpretare i desideri delle nuove generazioni.

in sposaitaliacollezioni.fieramilano.it

Sperimentare modelli diversi, procedere per prova ed errori, proprio come in natura. Il Black Friday ci porta a riflettere sulla necessità e possibilità di costruire modelli diversamente sostenibili nella produzione e nella distribuzione

Nei giorni scorsi di inverno anticipato e in una Milano, in ogni caso, soleggiata, mi sono imbattuto in tantissimi messaggi via email, pubblicità e whatsapp che insistevano costantemente nel convincermi della grande opportunità del “venerdì nero”.

 

Mi sono sentito personalmente oggetto di una grande e intensa pressione che mi spingeva ad acquistare qualsiasi cosa a un prezzo sempre più basso.

 

Mi sono fermato un attimo a ragionare e ho messo insieme una serie di pensieri che vorrei condividere con chi di voi vorrà leggere le prossime righe.

 

Mi sembra evidente che nella nostra società dei consumi si sia accreditato un modello di proposizione produttiva e commerciale basato su alti volumi e un premio fondato sul prezzo basso, ovvero lo sconto. Oggi, guardando al cliente finale, mi sembra che l’approccio sia sempre più legato al concetto di consumatore come numero e potenziale di acquisto e sempre meno come persona.

 

Questo fenomeno ha creato nel tempo due elementi interessanti: da una parte una popolazione che agisce appunto sullo stimolo del prezzo, dall’altra sotto un generico titolo di “lusso” oggi esteso al concetto di “lusso accessibile”, il resto del mercato. A questa lettura si sono conformati nel tempo sia i punti vendita che le aziende e gli artigiani, come se dovessero scegliere una delle due strade per il proprio futuro.

 

Prendendo spunto da una riflessione del Prof. Carlo Ratti pubblicata recentemente sul Corriere della Sera e riferita a un altro argomento, ho trovato interessante condividere con voi la sua risposta che ha dato a una situazione davvero complicata, ovvero “Si tratta, come abbiamo mostrato alla Biennale Architettura di quest’anno, di permettere a ciascuno di sperimentare modelli diversi. (…) Di procedere per prova ed errore, proprio come in natura. Da Thoreau ai falansteri di Fourier, la storia delle idee è costellata di esperimenti che a volte hanno avuto un impatto dirompente sulla società. Purché non si arrechi danno ai nostri familiari o ad altri, ciascuno di essi dovrebbe essere non ostracizzato, ma incentivato.”

 

Questo aspetto mi porta a pensare che nessuno detiene la risposta universalmente giusta, ma che ci sia possibilità per costruire modelli diversamente sostenibili nella produzione e nella distribuzione rispetto a quelli oggi disponibili. E lo si può fare solo provandoci, come tante volte già vedo di persona e concretamente nei negozi indipendenti italiani ed europei, nei giovani imprenditori che sanno di dover costruire una nuova strada di fronte a loro avendo un lungo futuro davanti, negli artigiani e nelle aziende che innovano costantemente e che hanno bisogno dei negozi per essere conosciuti e apprezzati. E condividere quello che funziona.

 

Penso che Milano Home abbia proprio il dovere di incentivare la condivisione di questi tentativi, provando a fornire una tavolozza di colori per provare a dipingere un venerdì diverso che, dal nero, passi a colorazioni energiche, autentiche e frizzanti, le stesse caratteristiche che - quando vi incontro -  vedo in voi, nelle vostre realtà e nei vostri prodotti.

 

Allontanando l’attenzione dal “black price” e provando, invece, a mettere al centro i valori dei prodotti e delle persone.

milanohome.com

Alto Adige. Al Bad Moos Aqua Spa Resort una nuova dimensione di benessere che punta a vivere in salute e a lungo


 Alto Adige. Al Bad Moos Aqua Spa Resort una nuova dimensione di benessere che punta a vivere in salute e a lungo.  

NASCE LA LONGEVITY SPA BAD MOOS

Stress Management, Sleep, Performance e Longevity: 4 pilastri della longevity.

 

Longevity Luxe Rate: un trattamento Longevity per ogni giorno di vacanza. 

 

  

Il Bad Moos Aqua Spa Resort di Sesto, in Alto Adige, rinnova la Spa Soma & Anima e dà vita a una nuova dimensione di benessere: la Longevity Spa. Un percorso integrato che mette al centro una vita lunga e in salute.


Secondo il Rapporto annuale 2025 dell’Istat l’aspettativa di vita in Italia ha raggiunto un nuovo massimo storico81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne. Buone notizie anche per il tasso di mortalità evitabile che si attesta a livelli bassi. Ma c’è un dato che richiama la nostra attenzione: a fronte di una vita più lunga, diminuiscono, anche se di poco, gli anni vissuti in buona salute. Ed è proprio qui che entra in gioco il concetto di longevity: non solo allungare la vita, ma anche elevare la qualità di vita. Vivere più a lungo ma soprattutto bene, in salute nel corpo e nella mente.

È questa l’esperienza unica ed esclusiva da vivere al Bad Moos Aqua Spa Resort.

Longevity Spa e acqua solfata

È questo anche l’obiettivo della Longevity Spa del Bad Moos: offrire alla persona un nuovo format che integra tecnologie all’avanguardia e programmi specifici per migliorare la qualità della vita, favorire l’equilibrio psico-fisico e offrire un benessere autentico ed esclusivo.

L’innovazione di successo parte sempre da un patrimonio di tradizioni: la pratica millenaria del termalismo, con i suoi elementi fondanti, è infatti alle origini del metodo. La fonte d’acqua solfata della Spa Soma & Anima rimane dunque essenziale per il benessere firmato Bad Moos. Il calore, tipico dell’acqua termale, ma anche della sauna e del bagno di vapore attiva il sistema cardiocircolatorio e innesca una benefica sudorazione. L’acqua permette di riequilibrare lo stato termico e dare vita a reazioni positive a livello psico-fisico. Il riposo, rilassante e rigenerante, è la condizione necessaria per ottenere il meglio dal percorso benessere. 

Stress Management, Sleep, Performance e Longevity 

La tradizione si integra con una nuova dimensione di benessere, un percorso integrato pensato per vivere bene e a lungo: la Longevity Spa. Il concetto, frutto di una costante attività di ricerca, si basa su 4 pilastriStress Management, Sleep, Performance e Longevity, ciascuno supportato da un wellness coach qualificato e da tecnologie di ultima generazione. Imparare a gestire le emozioni, dormire bene, allenarsi per il recupero fisico e il focus mentale, salvaguardare la salute e rallentare i processi di invecchiamento: sono questi i programmi alla base della Longevity Spa che si ritrovano al Bad Moos Aqua Spa Resort.

Queste tecnologie innovative si fondono con specifici programmi di Mindfulness, che comprendono: Relax, Creativity, Calm, Stability e Lucidity. Percorsi che permettono di raggiungere rispettivamente: rilassamento profondo, presenza mentale, stato di quiete, bilanciamento delle emozioni, consapevolezza di sé. Ma anche con precise tecniche di respirazione che cambiano e si completano: Beginner per la respirazione diaframmatica, Intermediate per il rallentamento fisiologico del battito cardiaco, Advanced per il controllo di respirazione diaframmatica e toracica, Performance per una sinergia di diaframma e torace, Challenge per la completa armonia psico-fisica.

5 Rituali di Longevità

Programmi di benessere e tecnologie innovative danno vita a veri e propri rituali per il corpo e la mente da provare nella Spa Soma & Anima del Bad Moos Aqua Spa Resort.

Zerobody Dry Float è un sistema innovativo, brevettato per rigenerare corpo e mente. Il corpo galleggia sopra oltre 400 litri di acqua calda, senza necessità di spogliarsi né bagnarsi, mentre un audio guida la mente attraverso esercizi di Mindfulness e tecniche di respirazione. Con Zerobody Cryo si sperimenta l’efficacia della terapia del freddo: una membrana brevettata avvolge completamente il corpo senza necessità di bagnarlo con gli stessi benefici della crioterapia tradizionale e dell'immersione in acqua ghiacciata. L'idrogeno molecolare è il protagonista del Molecular Hydrogen Booster che raggiunge rapidamente i tessuti e le cellule dell'organismo e funge da collettore selettivo dei radicali liberi con numerosi benefici psico-fisici.

La Photobiomodulation è una tecnica basata sull’emissione di energia luminosa che interagisce a livello cutaneo fornendo energia agli strati più esterni a favore della pelle.

E poi ci sono i Bagni di zolfo che, grazie alla preziosa sorgente d’acqua solfata, appartengono da sempre alla tradizione del Bad Moos. Dalle proprietà curative, l’acqua solfata allevia le tensioni, rivitalizza la pelle e dona profondo rilassamento, rigenerando corpo, mente e spirito.


Il top: Longevity Luxe Rate

L’esperienza di vacanza al Bad Moos Aqua Spa Resort raggiunge il top con la Longevity Luxe Rate. Il soggiorno prevede infatti ogni giorno un trattamento esclusivo di Longevity, inserito in un programma personalizzato sviluppato dagli esperti del benessere, su misura per i propri obiettivi. Un investimento nella salute e nella rigenerazione profonda.



InfoBad Moos Aqua Spa Resort, via Val Fiscalina 27, Sesto Moso (BZ) 

tel. 0474.713100 www.badmoos.it


Fonte: Comunicato Stampa - Studio Eidos

Arrivato a Roma il “Bus Gourmet Italia” di ENIT: 8 tappe in tutto il mondo per promuovere la cucina italiana

 


Santanchè: “Enogastronomia celebra identità nazionale in tutte le sue espressioni regionali e locali”

Jelinic “Cucina italiana un modello unico al mondo. I turisti ci scelgono per apprezzarne sapori e tradizioni”

La cucina italiana, Patrimonio UNESCO, rappresenta un asset strategico per il turismo: nell’ultimo anno +176% di soggiorni enogastronomici che hanno generato 2.4 milioni di presenze internazionali e 363 milioni di euro di spesa dei turisti esteri legati al mondo del food&wine 

Roma, 13 dicembre 2025. È arrivato a Roma il Bus Gourmet Italia, il progetto di ENIT S.p.A. dedicato alla cucina italiana. Un’eccellenza del Made in Italy, da pochi giorni divenuta anche Patrimonio UNESCO, a testimonianza della centralità nell’offerta turistica italiana di uno degli asset identitari più riconosciuti a livello globale, che costituisce un elemento strategico per la competitività turistica del Paese. Le associazioni e i gruppi del settore stimano, infatti, che questo riconoscimento può determinare (nell’arco di due anni) un incremento dei flussi turistici fino all’8%, pari a circa 18 milioni di pernottamenti aggiuntivi (secondo stime Reuters).

L’arrivo a Roma del Bus Gourmet Italia rappresenta la tappa simbolica di un percorso che celebra la nostra tradizione enogastronomica, recentemente sublimata nel riconoscimento UNESCO della cucina italiana come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Ribadiamo, così, il valore universale delle nostre eccellenze, autentiche espressioni dell’identità nazionale, nelle sue molteplici sfaccettature regionali e locali, nonché potenti strumenti di promozione culturale e turistica. La forza della nostra cucina risiede nell’armonia tra convivialità, territorio e qualità: elementi che, insieme, fanno dell’Italia una meta imprescindibile per milioni di viaggiatori nel mondo. Iniziative come questa di ENIT sono fondamentali per rafforzare il legame tra tradizione e innovazione, valorizzando le specialità della tavola e proiettando la nostra Nazione verso nuove prospettive di crescita e sviluppo” commenta il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“La cucina italiana è un modello unico al mondo. Per storia, cultura, tradizioni e sapori le nostre ricette sono conosciute a livello internazionale, apprezzate dai turisti che ci scelgono anche per questo nostro patrimonio. Emblematica la crescita del turismo enogastronomico, che negli ultimi anni è diventato un vero traino per il settore. I viaggiatori internazionali sono disposti ad investire per scoprire le tipicità italiane, facendo escursioni e conoscendo nuovi territori, creando valore, occupazione e crescita economica a beneficio delle comunità locali. Il Bus Gourmet Italia è nato proprio con la volontà di esportare le eccellenze made in Italy nel mondo, promuovendo le perle culinarie del nostro Paese. Siamo orgogliosi che questo tour si sia chiuso a Roma, a coronamento di questo splendido viaggio” dichiara Ivana Jelinic, AD ENIT S.p.A.

La cucina italiana, appunto, un’eccellenza che richiama turisti da ogni angolo del mondo, decisi a trascorrere le vacanze in Italia per scoprire i gusti ed i sapori della tradizione. Nel 2024 il mercato globale della ristorazione italiana ha raggiunto un valore pari a 251 miliardi di euro, corrispondente al 19% del mercato mondiale della ristorazione (secondo analisi Deloitte). Anche le ultime stime ENIT evidenziano come nel 2024 i soggiorni motivati dall’interesse per il cibo e il vino hanno registrato una crescita pari a +176% rispetto agli anni precedenti. Tale incremento dimostra come l’enogastronomia sia passata da fenomeno marginale a fattore decisivo nella scelta dell’Italia come destinazione turistica internazionale: ENIT rileva circa 2,4 milioni di presenze riconducibili al turismo enogastronomico internazionale, confermando la solidità e la consistenza del segmento. Per quanto riguarda l’impatto economico diretto, la spesa dei turisti stranieri per esperienze, prodotti e servizi legati specificamente al food & wine tourism è stimata in 363 milioni di euro. Un ulteriore elemento che certifica la forza e la rilevanza internazionale della cucina italiana è rappresentato dall’andamento dell’export agroalimentare: nel ’24 le esportazioni del comparto hanno raggiunto il record storico di 69,1 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.

enit.it