Apre a Roma Expo Consumatori: 3 giorni per trasformare le buone abitudini in attitudini sostenibili
A Oeiras, in Portogallo, torna Expo Italia 2025. Tre giorni con le eccellenze enogastronomiche Made in Italy

Le eccellenze italiane tornano protagoniste a Oeiras, in Portogallo, con EXPO ITALIA 2025.
L’Italia chiude Expo Osaka 2025 con quasi 1,8 miliardi di contratti e investimenti. E vince anche il premio più prestigioso
I numeri, gli incontri, i riconoscimenti, le emozioni. Sei mesi di grandi eventi riassunti in meno di tre minuti: un video del regista Simone Rubin racconta cos’è stato il Padiglione Italia all’Expo Osaka 2025. Si tratta di un filmato ad altissima intensità, così come lo è stata l’esperienza, o “experience”, offerta dalla vetrina del nostro Paese ai visitatori e agli investitori che ne hanno decretato il successo.
Il Padiglione Italia conquista il premio più prestigioso
Le prime immagini sono quelle della cerimonia di conferimento del Bie Gold Award per lo sviluppo del tema “L’Arte rigenera la Vita”. Si tratta del premio più prestigioso dell’Expo. Un premio che «riempie d’orgoglio», ha commentato la premier Giorgia Meloni in occasione dell’assagnazione, sottolineando che il riconoscimento «celebra il genio italiano, inorgoglisce la Nazione e conferma che l’Italia – quando fa squadra unendo Istituzioni, imprese e territori – rappresenta al meglio nel mondo la propria identità e il proprio talento».
«Questo successo conferma la forza della diplomazia della crescita, che è al centro della nostra azione all’estero: promuovere l’Italia non solo attraverso la sua cultura e la sua bellezza, ma anche valorizzando il suo saper fare, le sue imprese, la sua innovazione, e la capacità di creare legami duraturi con i partner internazionali», ha commentato poi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che «Expo Osaka si è rivelata un vero palcoscenico globale per la proiezione economica e culturale dell’Italia nel mondo, capace di generare opportunità concrete per le nostre aziende e per la crescita dell’intero Paese». «Il premio del Bie rappresenta quindi non soltanto un riconoscimento prestigioso, ma il successo di una visione e d’un impegno che unisce diplomazia, economia e cultura, mostrando al mondo un’Italia protagonista del futuro».
«Questo premio non celebra solo un Padiglione, ma un’idea dell’Italia: un Paese che crede nel futuro, che sa unire arte e tecnologia, tradizione e innovazione, e che con la forza del suo talento collettivo sa farsi ammirare nel mondo», ha commentato l’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo. «L’immagine di un’Italia che lavora unita, con passione e visione» è anche al centro del video, che «è un omaggio al lavoro di squadra che ha reso il nostro Padiglione uno dei più amati e visitati dell’Esposizione», ha spiegato Vattani.
In sei mesi contratti e investimenti per quasi 1,8 miliardi
Il successo di questo lavoro di squadra si rintraccia prima di tutto in un bilancio finale caratterizzato da numeri di primissimo piano, a partire da quelli di carattere economico. Il Padiglione Italia ha fatto da cornice a contratti e investimenti per un miliardo e 766 milioni di euro, che avranno ricadute occupazionali e di indotto su diversi territori italiani, rappresentati all’interno dello spazio dedicato alle Regioni che ha contribuito in modo sostanziale a comporre e restituire l’essenza del sistema Paese nel suo complesso.
Su oltre 79o eventi, quelli di carattere economico sono stati oltre 200, gli incontri tra aziende – i cosiddetti B2B – oltre 170, gli appuntamenti culturali sono stati oltre 400. A conti fatti il Padiglione Italia è stato teatro di una media di oltre quattro eventi al giorno. Inoltre, in sei mesi sono stati oltre 7.500 i rappresentanti di imprese italiane, giapponesi e straniere che sono stati coinvolti in eventi di business.
Il racconto della nuova Italia
Questo imponente sforzo organizzativo, insieme alla qualità dei contenuti proposti, ha generato una enorme visibilità, che è a sua volta moltiplicatore di opportunità. Le visualizzazioni sui social sono andate oltre i 60 milioni, le pubblicazioni sui media hanno superato le 11mila. Il Padiglione Italia è stato premiato anche nelle classifiche delle più diffuse e autorevoli testate giapponesi: tra gli altri, il giornale economico Nikkei lo incoronato primo tra i migliori cinque di Expo; la rivista di lifestyle e design Casa Brutus primo tra i “magnifici sette” dell’Esposizione; l’edizione giapponese di Esquire primo per “valore dell’alta cultura”.
Intervistato dal Secolo d’Italia a luglio, quando Expo era a metà percorso, Vattani spiegò che uno degli obiettivi strategici dell’evento riguardava la reputazione. «Noi – spiegò l’ambasciatore – dobbiamo far vedere un’Italia che funziona, che ha una capacità organizzativa puntuale. Non si tratta solo di vendere prodotti, ma dimostrare quello che siamo davvero. In questo il Giappone aiuta, perché è un contesto molto esigente, che ci fa bene: ci fa bene far vedere che funzioniamo come un orologio anche in un contesto così esigente. Tutti si aspettano dall’Italia la bellezza e la creatività, ma resiste a volte uno stereotipo di Paese “simpaticamente imperfetto” dal punto di vista dell’efficienza. Dimostrare che non è così è un obiettivo strategico di primo piano». Ora che Expo è concluso tutti gli indicatori dicono che anche questo obiettivo è stato centrato.
Le mostre del weekend, da Toulouse-Lautrec ad Appiani e Léger. A Venezia la storia dei principali marchi storici italiani

Gli sguardi dentro l'arte di Appiani, Toulouse-Lautrec e Léger, ma anche il racconto della storia di alcuni dei più importanti marchi storici del nostro Paese: sono le mostre principali di questa settimana.
FIRENZE - Un viaggio nella Parigi di fine '800 con "Toulouse-Lautrec.
CASTELFRANCO VENETO - Il dialogo immaginario tra le fotografie di Olivo Barbieri e i dipinti di Giorgione nella mostra "Altre tempeste", dal 26 settembre al 2 novembre presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto. In anteprima 32 opere realizzate nell'ambito della ricerca fotografica "Altre Tempeste", che si concentra sulla trasformazione del paesaggio veneto rileggendolo attraverso l'interpretazione di Barbieri e il lascito visivo di Giorgione, promossa da Omne - Osservatorio Mobile Nord Est.
TORINO - La mostra "Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring" arriva alla Venaria Reale dal 27 settembre al 1 febbraio, a cura di Anne Dopffer, Julie Guttierez e Rébecca François. Oltre 32 opere di Léger sono messe a confronto con artisti delle avanguardie europee e americane attivi dagli anni Sessanta a oggi, in particolare con il gruppo dei Nuovi Realisti che si appropriano degli oggetti di uso quotidiano della società dei consumi e dell'estetica della strada.
ROMA - Due mostre all'Accademia di San Luca in apertura il 26 settembre: "Daniele Puppi. Eh, lampu!", a cura di Marco Tirelli, ex presidente dell'Accademia, presenta fino al 6 dicembre quattro installazioni video-sonore, di cui tre inedite, che invitano lo spettatore a entrare in una nuova e straniante dimensione spazio-sensoriale. Fino al 25 ottobre è invece allestita "Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città", a cura di Spazio Taverna e Andrea Cortellessa, un omaggio alla donazione delle opere da parte degli artisti coinvolti (Elisabetta Benassi, Giulio Bensasson, Silvia Giambrone, Rä di Martino, Numero Cromatico, Lulù Nuti, Luigi Ontani, Pietro Ruffo, Gabriele Silli, Marco Tirelli) all'Accademia Nazionale di San Luca.
VENEZIA - Si intitola "Identitalia. The Iconic Italian Brands", la mostra allestita dal 27 settembre al 15 febbraio presso M9 Museo del '900 di Venezia Mestre, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Unioncamere e l'Associazione Marchi Storici d'Italia. Curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, l'esposizione racconta alcuni dei più importanti marchi storici italiani attraverso documenti audiovisivi, disegni originali, pezzi rappresentativi, fotografie, documenti storici e manifesti pubblicitari.
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Huang Yong Ping, un meteorite sul Louvre Lens
Difficile sbarazzarsi di un mito incardinato nell’episteme greco-europeo se non nella costituzione della nostra coscienza, a partire dall’associazione tra luce e conoscenza, tra l’illusione e le ombre che i prigionieri della caverna prendono per vere. È uno dei paradossi della grotta in quanto topos, che Platone immagina e che viene tramandato fino a noi ma da cui bisogna uscire il prima possibile, se non si vuole vivere nella schiavitù.
Eppure, come scrive il filosofo francese Cornelius Castoriadis in Les carrefours du labyrinthe (1978): «Pensare non significa uscire dalla caverna, né sostituire l’incertezza delle ombre coi contorni netti delle cose stesse, il bagliore tremolante di una fiamma con la luce del vero Sole. È entrare nel Labirinto, più precisamente far essere e apparire un Labirinto quando invece saremmo potuti restare “tra i fiori contro il cielo” (Rilke). È perdersi in gallerie che esistono solo perché le scaviamo instancabilmente, girare in tondo, in fondo a un vicolo cieco il cui accesso si è chiuso dietro di noi, finché questa rotazione non apre, inspiegabilmente, delle fessure praticabili nella parete». Vasto programma filosofico; come reagiscono le arti visive e, nello specifico, un artista come Yong Ping?
Capofila del movimento cinese d’avanguardia Xiamen Dada (1985-87) – la cui parola d’ordine era, alla Nam June Paik, «Lo zen è Dada, Dada è zen» – in Cina familiarizza con l’arte europea attraverso le riproduzioni di opere di Duchamp, Manzoni e Beuys. A Parigi nel 1989 per partecipare alla celebre mostra Magiciens de la Terre, in quei giorni scoppia la protesta – e la sanguinosa soppressione – di piazza Tienanmen. Decide così di restare in Francia, dove realizzerà un’opera multiforme tesa tra mondo europeo e mondo asiatico.
Non fa eccezione la sua caverna, un monolite impenetrabile, un blocco geologico, un meteorite caduto sul Louvre Lens, un inciampo nel percorso espositivo. Un buco sulla parete retrostante permette tuttavia di sbirciare l’interno della scultura: qui sono visibili Buddha e talebani che, seduti a terra, meditano sui pipistrelli, nient’altro che ombre cinesi proiettate sulle pareti rocciose da un cilindro luminoso.
Yong Ping presenta Buddha e talebani in quanto, alla lettera, trogloditi, abitanti ovvero uno spazio cavernicolo. La scelta non è peregrina, se pensiamo che nella Geografia di Strabone (I sec. d.C.) e in altre fonti antiche «troglodita» non indica solo uno stile di vita, legato soprattutto ad abitudini alimentari, ma è un etnonimo, identificato cioè con un popolo barbaro che vive tra Egitto ed Etiopia – e persino l’etimologia della parola «arabo» viene ricondotta a questo termine.
Nel catalogo di Mondes souterrains, La Caverne è presentata come un’immagine dei Buddha di Bamiyan distrutti nel 2001, di Ground Zero, delle prigioni di Abu Ghrabi e, per anticipazione, del Bataclan, di «Charlie Hedbo», ma anche come una condanna dei giochi video, del Dark Web e dei fatti alternativi. Più prudente l’artista, restio a limitare il suo lavoro alla trasmissione di un messaggio politico univoco.
Senza essere coinvolti nella scena e da una posizione privilegiata, osserviamo attraverso lo spioncino i prigionieri delle loro illusioni. Che qualcuno faccia lo stesso con noi, da uno spioncino invisibile alle nostre spalle?
Il Manifesto
Turismo. Il camper da 1 milione di euro, la stella del Salone di Parma
Parma. Domani 13 settembre 2025 al via la 16^ edizione del Salone del Camper #salonedelcamper
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Quello del camper, della caravan e del van è un mondo in continua evoluzione e crescita. Il boom del turismo open air è concreto e tangibile, lo dicono le statistiche, gli operatori economici, le piattaforme online e i comuni italiani, che stanno investendo sempre più nelle aree di sosta camper. 20 milioni di turisti itineranti in Europa, un parco circolante di oltre 6 milioni di veicoli aumentato del 25% negli ultimi 5 anni, una spesa giornaliera di circa 200 euro al giorno, un utilizzo di 79 giorni all’anno del mezzo: i camperisti e caravanisti arrivano ovunque, in qualunque stagione, amano il territorio e privilegiano la filiera agricola locale.
Apre domani 13 settembre il Salone del Camper di Parma che rappresenta con autorevolezza e continuità l’intero mondo del turismo open air, perché riunisce i più importanti produttori mondiali di veicoli ricreazionali e gli appassionati del nuovo “viaggio nomade”. Nuovo perché caratterizzato dal desiderio di libertà, passione per la natura, scoperta, sport e socialità. Ma anche dalla scelta di comodità, design, tecnologia e servizi.
Rallentare è il nuovo benessere. Potersi fermare dove si desidera è il vero lusso. La lentezza non è più rinuncia, ma atto rivoluzionario. Esplorare, scegliere nuove rotte, riscoprire il valore del tempo, della libertà, dei momenti autentici da trascorrere in coppia oppure in famiglia. Il turismo in camper (e caravan e van) è diffuso e sostenibile perché valorizza aree meno conosciute, contribuisce allo sviluppo territoriale perché genera spese giornaliere e acquisto di prodotti tipici, è ecologico perché il veicolo ricreazionale camper è a basso impatto in termini di Co2, favorisce il turismo lento e senza sprechi. 13 settembre ore 11, Sala Barilla: inaugurazione ufficiale con le autorità Trovare buoni motivi per diventare un “camper lover” è facile, basta visitare dal 13 al 21 settembre il Salone del Camper, giunto alla 16^ edizione e organizzato da Fiere di Parma in collaborazione con APC - Associazione Produttori Caravan e Camper. La manifestazione sarà inaugurata sabato 13 settembre alle ore 11 in Sala Pietro Barilla (padiglione 1), alla presenza di Franco Mosconi, Presidente Fiere di Parma, Michele Guerra Sindaco di Parma, Simone Niccolai Presidente APC, Alessandro Fadda Presidente della Provincia di Parma e Roberta Frisoni Assessora al Turismo, Commercio e Sport della Regione Emilia Romagna. E’ prevista la presenza di Daniela Garnero Santanché, Ministro del Turismo, per le conclusioni e il taglio del nastro.
Alcuni dati sul Salone del Camper Negli scorsi anni la kermesse del caravanning dedicata a tutti coloro che amano il turismo open air e le attività outdoor, ha superato i 100.000 visitatori, attestandosi così al primo posto in Italia e secondo in Europa tra le fiere specializzate. Al Salone del Camper sono presenti più di 600 veicoli ricreazionali esposti da produttori italiani e mondiali su una superficie di oltre 100.000 mq., oltre 300 gli espositori, un pubblico atteso di oltre 100.000 fedelissimi visitatori e 4 aree espositive. Quella dedicata al “core business” vale a dire Camper e Caravan con iveicoli ricreazionali; Percorsi e Mete rivolta all'offerta turistica, alla scoperta di nuove destinazioni e agli eventi culturali; Shopping riservata all’acquisto di prodotti per la vita open air; Accessori, destinata a tutto l'occorrente per i viaggi in camper, caravan e la vita outdoor. Un nutrito programma di eventi farà da cornice e coinvolgerà i visitatori nell’area Percorsi e Mete.
“Il Salone del Camper è l’accreditata vetrina internazionale del mondo del turismo plein air e dei veicoli ricreazionali, che sono sempre più confortevoli, sofisticati, tecnologici e sostenibili - spiega Antonio Cellie, AD di Fiere di Parma. Anche il posizionamento e gli investimenti di Fiere di Parma vanno in questa direzione: siamo diventati un importante hub internazionale della mobilità sostenibile e dell’outdoor, che rappresenta, interpreta e favorisce nuove filosofie di viaggio. Uncrowd tourism, slow tourism, midcentric tourism – continua Cellie – il Salone del Camper è il punto di riferimento irrinunciabile del turismo che cambia frontiere e prospettive, rappresenta il viaggio come stile di vita e arricchimento personale. Un appuntamento irrinunciabile sia per chi sceglie il camperismo come esperienza rigenerativa, sia per chi produce veicoli ricreazionali in grado persino di migliorare le performance del settore automotive”. Il profilo del nuovo viaggiatore libero, responsabile e curioso I viaggiatori, compresi i camperisti, amano spostarsi molto e scoprire nuove destinazioni, cercano esperienze, servizi e sistemazioni eco-sostenibili. Lo dice l’edizione 2025 del Changing Traveller Report realizzato da SiteMinder. I viaggi sono sinonimo di avventura e novità, scoperta di posti e sapori inediti, desiderio di sperimentare nuove avventure ma anche di dedicarsi al relax. Tra le esperienze più ricercate dagli italiani, ad esempio, vi sono quelle enogastronomiche (cene gourmet o wine tasting sono al 34%) e dedicate all’osservazione della natura e alla meditazione (13%). Per quanto riguarda la combinazione tra lavoro e vacanza, il report rivela che il 35% dei viaggiatori italiani pensa di poter lavorare viaggiando, in aumento rispetto al 29% del 2024. Secondo ENIT e l’indagine commissionata a Human Company e Istituto Piepoli, il turismo outdoor - in cui rientra a pieno titolo il camperismo - si attesta intorno al 22% del totale, ovvero 1 persona su 5 (nel 2023 era il 15%) sceglie camping e villaggi che diano la possibilità di stare a contatto con la natura. Realizzano soggiorni medi di 9 notti e consumano sul territorio, con una spesa media giornaliera di circa 200 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 del 2024). Secondo l’Osservatorio EY Future Travel Behaviors, nel 2024 è arrivato in Italia il 24% dei viaggiatori open air europei e le ricerche online sulla Penisola italiana hanno superato dell’11,8% quelle del 2023. La maggior parte di loro si ferma in Veneto, Toscana, Lombardia e Alto Adige.
“Il Salone del Camper è la festa italiana del mondo plein air: rappresenta un momento di grande aggregazione oltre che di incontro tra domanda ed offerta - afferma Simone Niccolai, Presidente di APC – Associazione Produttori Caravan e Camper. Una fiera davvero importante, la seconda in Europa per numero di visitatori, che si colloca in un momento di espansione del settore camper, con un incremento significativo delle immatricolazioni in Italia. Non è un caso che, oltre alle tipologie “classiche” di utenti, come le famiglie e le coppie "best agers”, si stiano interessando al mondo del camper tutta una serie di nuovi utenti come gli sportivi e gli smartworkers, segno che il camper viene percepito sempre più come uno strumento ideale per la fruizione del tempo libero, tutto l’anno”. Salone del Camper: eventi, intrattenimento e convegni Come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti da non perdere durante le giornate del Salone del Camper. Dagli show cooking realizzati in collaborazione con l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo (tutti i giorni 3 appuntamenti gratuiti e a pagamento per conoscere il meglio della grande tradizione gastronomica italiana) ai corsi di educazione stradale “In viaggio con te” realizzati dal Corpo di Polizia Locale di Parma, con laboratorio mobile di educazione stradale e simulatore di guida, tappeto e occhiali da distorsione visiva alcol e droga, tappeto strada con percorso ciclabile e pedonale, video dimostrativi sulla normativa di circolazione in camper. Dagli intrattenimenti per i bimbi dai 3 agli 8 anni nell’Area Kinderheim alle attività ludiche nell’Area Amici a 4 zampe (obedience, agility, propriocezione, giochi di fiuto). Dalle dimostrazioni per la sicurezza in vacanza realizzate dai Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna ai test per micromobilità elettrica, con scooter, bici e monopattini messi a disposizione dalle aziende espositrici. Dalla presentazione di libri di viaggio alla presenza di vip come Fabrizio Giugiaro e Antonio (Tony) Cairoli, fino alla possibilità di scoprire, negli stand delle regioni italiane e delle destinazioni straniere, itinerari da fare in camper e caravan. Tutti gli eventi, con giorni e orari, sono consultabili nel sito: www.salonedelcamper.it
“Questa manifestazione - spiega Gloria Oppici, brand Manager del Salone del Camper – è un unicum, un happening di viaggiatori straordinari che arrivano da tutta Italia ed Europa per acquistare, incontrarsi e confrontarsi. L’indagine fatta dal Salone del Camper lo scorso maggio nella propria community di visitatori ha evidenziato che chi viaggia in camper e caravan organizza più vacanze all’anno, anche lunghe, in ogni stagione e in luoghi anche fuori dalle destinazioni classiche. Desidera conoscere persone e luoghi in modalità lenta, rilassarsi, recuperare le energie e dedicarsi a ciò che ama: la famiglia, lo sport, la socialità, la natura, le passioni. Chi sceglie il camper o la caravan – conclude Oppici – ama la libertà, la dimensione interiore e il tempo”. Ufficio Stampa Studio Eidos |
MICAM 100 un'edizione davvero speciale!
Tre giorni intensi hanno celebrato il meglio
del settore calzaturiero italiano, tra tradizione, innovazione e creatività.
Dalle nuove tendenze e materiali all’introduzione di tecnologie digitali
e strategie omnicanale, fino alla sostenibilità e al talento dei designer emergenti, MICAM 100 ha mostrato come la calzatura possa essere
laboratorio di idee e visioni, capace di plasmare il futuro della moda.
Fonte: Press Micam
Moda. Germanier nella Haute Couture
Bar e passerella. Gloria in finale a Miss Italia
Domodossola, oltre 2000 visitatori nel primo mese della mostra "Fuori dai confini della realtà"
Successo di pubblico per l'esposizione allestita a Palazzo San Francesco, che rimarrà visitabile fino all'11 gennaio 2026
Moda. Un giardino da indossare

"Tra Italia e Svizzera": la nuova mostra di Carlo Bossone celebra l'Expo
Dal 18 settembre presso l'atelier di Domodossola saranno esposte opere del maestro realizzate in terra elvetica
Proseguono le iniziative per il 120esimo anniversario della nascita del pittore Carlo Bossone, organizzate dall’omonimo comitato. Il prossimo appuntamento in programma coincide con l’Expo Italo Svizzera, che si terrà a Domodossola nei prossimi giorni: si tratta della mostra “Tra Italia e Svizzera – Pittura di confine”, allestita presso l’atelier Carlo Bossone (in corso Moneta 4 a Domodossola).
L’esposizione, che sarò inaugurata giovedì 18 settembre, propone una serie di opere del maestro Bossone realizzate tra gli anni ’60 e ’70 proprio in Svizzera, territorio molto amato dal pittore. In particolare la Vai Vaira, con i suoi paesaggi simili alle valli ossolane, che subito hanno attirato la sua attenzione e l’hanno ispirato nella sua produzione artistica.
La mostra ospita solo alcuni dei dipinti realizzati in terra elvetica e fa parte di un progetto più ampio che proseguirà anche nel 2026, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra Italia e Svizzera.
Sarà possibile visitare la mostra dal 18 settembre al 18 gennaio 2026 nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 18.30, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30.
Ossola News











