Recuperare il valore del lavoro in Venezuela, e così la dignità della persona. In una nazione già in profonda crisi (politica, economica e sociale), dieci anni fa è iniziata l’esperienza di Tabajo y persona, fondata sul valore della ricerca della bellezza innescata dal desiderio e sul valore della dignità umana. “Per la ripresa del Paese non è importante solo avere buoni meccanici, falegnami, cuochi, ecc…: abbiamo bisogno anche della bellezza”, sottolinea l’imprenditore Alejandro Marius, tra i fondatori dell’associazione che aiuta le persone ad amare, imparare e creare lavoro. È per questo che uno dei progetti imprenditoriali di Tabajo y persona è legato a un artista, José Francisco Sánchez.
Francisco ha trent’anni ed è un musicista. Ha studiato chitarra elettrica jazz e sta finendo un master in produzione musicale. È il suo sogno, quello di fare il produttore. Prova a vivere suonando e insegnando musica, ma arrivare sbarcare il lunario è difficile, in Venezuela più che altrove.
Francisco incontra Alejandro, che prende sul serio il suo desiderio. Nasce l’idea di un disco che raccolga le musiche del lavoro tradizionali venezuelane, piccoli tesori da cui traspare la bellezza e la grandezza del loro popolo. Al progetto si appassiona un grande maestro, Aquiles Báez, il più famoso chitarrista del paese sudamericano. Si coinvolgono poi un editore italiano, Eugenio Dal Pane, e la Cdo Opere sociali, con Monica Poletto. Sono trenta i musicisti che suonano e cantano nella registrazione del cd “Venezuela. Il popolo il canto il lavoro”, che sarà presentato al Meeting di Rimini in un incontro (martedì 20 alle ore 12) e un concerto (giovedì 22 alle ore 22) con Aquiles e Francisco.
fonte: meetingrimini.org
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